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Soldato d'assalto Zero-G

69 byte aggiunti, 10:11, 21 mar 2011
Le [[assaltatore|unità d'assalto imperiali]] più armate e corazzate erano gli '''assaltatori Zero-G''', identificati comunemente con il nome di '''soldati spaziali''' (o '''space troopers'''). Questi soldati d’elite indossavano grandi armature a propulsione, in grado di fornire loro la potenza di fuoco di un carro armato leggero. Sebbene la tipica [[armatura da assaltatore]] fornisse una minima protezione contro il vuoto spaziale, solamente questi uomini erano stati addestrati ed equipaggiati per le operazioni nello spazio.
Gli spacetrooper erano commando di prim’ordine, secondi solo alle [[Guardia Reale dell'Imperatore|Guardie Reali dell'Imperatore]]. La loro missione principale era quella di catturare le astronavi nemiche mantenendole intatte, e sedare gli equipaggi ribelli. Gli spacetrooper venivano schierati dagli [[shuttle d'assalto di classe Gamma]] in unità di 40 soldati. Questo plotone era in grado di sorprendere le navi capitali con assalti decisi.
[[Immagine:spacetroopers_7.jpg|thumb|left|Soldato spaziale in azione.]]L’armatura di uno Zero-G fungeva da personale veicolo spaziale e d’attacco; dopo aver indossato la corazza standard da assaltatore, il soldato spaziale si inseriva nello scafo [[nella tuta Mark I]], un più ampio set di placche in grado di trasformarlo in un colosso alto più di 2 metri. A causa della loro mole, gli spacetroopers venivano chiamati spesso “carri armati ambulanti”.
La Mark I era dotata di potenti armamenti. Sulle spalle trovava posto una coppia di lanciagranate alimentata da un caricatore, in grado anche di sparare proiettili a concussione, stordenti o a gas. Sul guanto destro si trovava un potente cannone blaster, mentre su quello sinistro c’era un lanciamissili a protoni in scala ridotta. Il guanto era implementato con un trapano laser o manicotti rotanti, che permettevano allo spacetrooper di penetrare gli scafi corazzati.
La corazza degli Zero-G era troppo ingombrante per essere usata entro campi gravitazionali planetari. Nel corso degli anni furono sviluppati diversi modelli di armatura: la [[Mark II]] e l’armatura spacetrooper leggera, un prodotto molto più snello e manovrabile rispetto alle prime iterazioni.
==Storia==
Gli Zero-G furono un lascito delle [[Guerre dei Cloni]]. All’epoca, infatti, i [[Marine galattico|Marines Galattici]] stavano testando un prototipo di tuta spaziale pressurizzata, poi impiegata nella [[Battaglia di New Bornalex]]. In quell’occasione, tuttavia, gli armamenti non funzionarono correttamente e i marines furono costretti al corpo a corpo, ma vinsero lo stesso. L’Impero portò avanti il progetto e corresse il problema con una nuova corazza, curata dal Dottor [[Nashiak Llalik]] e basata sui neonati schemi della celebre [[armatura Sunder 9]], ideata da Llalik stesso.
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Image:spacetroopers_2.jpg|Schematiche dello spacetrooper Schema tecnico dell'armatura da soldato d'assalto Zero-G Mark I.Image:spacetroopers_1.jpg|Spacetrooper Soldato Zero-G Mark I.Image:spacetroopers_4.jpg|Schematiche dello spacetrooper Mark IISchema tecnico dell'armatura da soldato d'assalto Zero-G.Image:spacetroopers_6.jpg|Armatura da spacetrooper leggerada soldato Zero-G.
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