Con lo scoppio delle [[Guerre dei Cloni]], Dod riuscì sorprendentemente a mantenere il suo seggio, in quanto dichiarò che i droidi forniti dalla Federazione alla [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti]] erano stati un "furto" e che tale fornitura non era mai stata approvata dal Direttorato. In realtà però Dod era attivamente partecipe delle attività separatiste, tanto che fu incaricato di condurre i negoziati con il [[Senatore]] [[Rush Clovis]] del [[Clan Bancario Intergalattico]] e l'[[Arciduca]] [[Poggle il Minore]] per la costruzione di una nuova fabbrica di droidi su [[Geonosis]]. Clovis si recò su [[Cato Neimoidia]] per concludere l'affare, ma portò anche la Senatrice Amidala, aggregatasi perché incaricata segretamente dal [[Alto Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]] di spiare il Senatore del Clan. Dod cercò di far sì che fosse la [[Federazione dei Mercanti|Federazione]] a guadagnare il massimo dei profitti, ma Clovis lo ostacolò, ricordandogli che essa era decisamente indebitata con il Clan. Il Neimoidiano quindi avvelenò Amidala per costringere Clovis ad accettare le sue condizioni, ma ella riuscì comunque a rubare i piani della nuova struttura, quindi, aiutata dallo stesso Clovis, fuggì dal pianeta, lasciando la Federazione a mani vuote.
Senza dubbio, la carriera senatoriale di Dod ebbe fine con la [[Battaglia di Cato Neimoidia|caduta]] di Cato Neimoidia e lo scioglimento della [[Federazione dei Mercanti]] nel [[19 BBY]], dopo la fine del conflitto galattico.
==Dietro le quinte==