Se fino ad ora gli addestramenti da [[Padawan]] erano stati vissuti per lui all’insegna di restrizioni ed eccessiva moderazione, la [[Guerra_dei_Cloni|Guerra dei Cloni]] avrebbe rappresentato una più grande sfida, che avrebbe forgiato il suo carattere. Messo a far pratica da Obi-Wan nel bel mezzo della guerra più cruenta che la [[Repubblica|Repubblica]] aveva affrontato da secoli, Anakin diventò un uomo, nello sfondo di una guerra che sembrava non avere fine.
[[Immagine:anakin_skywalker_12.jpg|thumb|right|250px|Anakin all'inizio delle [[Guerre dei Cloni]].]]Nonostante le attitudini Jedi per la pace e la calma, Anakin scoprì nelle battaglie della [[Guerra_dei_Cloni|Guerra dei Cloni]] nuovo vigore. Si sentiva “vivo” in combattimento, e le sue incredibili doti nella [[Forza]] si affinarono sempre di più. Fu per merito suo che molte battaglie si trasformarono da inevitabili sconfitte a grandi vittorie. Gli incontri che fecero su [[Cato Neimoidia]] e altri pianeti cementarono le leggendarie reputazioni di Anakin Skywalker e [[Obi-Wan Kenobi]]. In tutta la [[galassia]], i cittadini avrebbero diffuso racconti sui due eroi Jedi: le rappresentazioni hologeniche di Anakin e le sue famigerate imprese gli fecero attribuire il soprannome di “Eroe senza paura”. Skywalker diventò una celebrità, nonostante i Jedi storcessero un po’ il naso per questo tipo di riconoscimento.
[[Immagine:anakin_skywalker_12.jpg|thumb|right|Anakin all'inizio delle [[Guerre dei Cloni]].]]
Era un pilota straordinario, e viaggiava su di un [[caccia stellare Jedi Delta-7]], che presto modificò secondo le sue esigenze, trasformandolo in un veicolo unico e compiendo con esso le missioni su [[Kamino]], [[Balamak]], [[Virujansi]] e tanti altri pianeti.
Nonostante le glorie delle vittorie, Anakin si ritrovava spesso a sentirsi in gabbia, bloccato dal suo giuramento all’[[Ordine Jedi]] e dal rispetto del [[Codice Jedi]]. Non poteva condividere i suoi pensieri negativi con i suoi compagni Jedi, gli stessi pensieri che lo sopraffarono quella notte nel villaggio dei [[Tusken]]. Era consapevole che quel sentiero portava all’aquisizione di più potere, ma che conduceva anche al [[lato oscuro]]. L’unica persona con la quale si sentiva al sicuro per raccontare i suoi problemi era un amico che conosceva fin da piccolo, e che lo aveva incoronato come il piccolo eroe a Naboo: il [[Cancelliere]] [[Palpatine|Palpatine]]. [[Palpatine|Palpatine]] incoraggiò il talento di Anakin. Per molti anni, Anakin sentiva che [[Palpatine|Palpatine]] era l’unica persona che non pretendeva nulla da lui. Gli permetteva di essere semplicemente se stesso, apprezzando i suoi sforzi e le sue imprese, non gli imponeva dei limiti né mendicava aiuto.
=====L'Oscura Mietitrice=====
Un mese dopo l'inizio delle [[Guerre dei Cloni]], Anakin e Obi-Wan furono coinvolti in una operazione per impedire al [[Conte]] [[Dooku]] di ottenere l'[[Oscura Mietitrice]], una potente superarma di distruzione di massa costruita durante la [[Grande Guerra Sith]] e andata perduta dopo la sua conclusione. Skywalker e Kenobi aiutarono l'evacuazione dell'avamposto repubblicano su [[Rhen Var]] e poi si recarono su [[Raxus Prime]] dove Dooku aveva trovato il [[Mietitore di Forza]], un componente dell'Oscura Mietitrice. Dopo il suo incontro con Dooku sul pianeta, Anakin fu catturato e portato su [[Alaris Prime]], perchè fose giustiziato tramite il Mietitore di Forza, un'antica arma Sith che risucchiava la [[Forza]] dagli esseri viventi che si trovavano nella sua portata. Anakin però riuscì a fuggire e a ritornare su Rhen Var, per trovare nella tomba di [[Ulic Qel-Droma]] informazioni utili per opporsi ai due mietitori. Dopo che l'Oscura Mietitrice fu riattivata su [[Thule]], Anakin guidò l'attacco alla città capitale di [[Kessia]] e distrusse l'arma. La conoscenza acquisita dal Qel-Droma rese Anakin più arrogante nei confronti di Obi-Wan, e lo condusse indirettamente un passo avanti verso il [[lato oscuro]] della Forza.