In tempi remoti, i più potenti membri dell’[[Ordine Sith]] riuscivano, insieme, a sfruttare il [[lato oscuro]] della [[Forza]] per distruggere interi soli, da cui l’ammonimento di Lord Vader secondo cui "l’abilità di distruggere un pianeta è insignificante davanti alla potenza della Forza". Nonostante ciò, le varie Morti Nere hanno costituito le più impressionanti armi dell’era moderna, almeno fino all’entrata in scena del [[Disintegratore Stellare]], un mezzo sperimentale creato nell’avamposto di ricerca dell'[[Installazione Maw]] in grado di innescare in un sole bersaglio le reazioni di morte stellare. Le Morti Nere avevano anche un vantaggio pratico rispetto all’arcano potere dei [[Sith]], in quanto la loro forza era puramente tecnologica, cioè non legata alla cooperazione di individui sensibili alla Forza.
Lo scopo principale della Morte Nera era quello di piegare ogni resistenza più con la minaccia della forza che con la forza stessa. Tale idea era uno dei nuclei fondamentali della dottrina imperiale della paura, formalizzata dal [[Gran Moff]] [[Wilhuff Tarkin]], il governatore regionale che a lungo si batté a favore del progetto Morte Nera. Tarkin riteneva che la maggior parte delle popolazioni planetarie si sarebbe inchinata alla sola notizia di un’arma del genere. Stimava, inoltre, che solo un piccolo numero di pianeti sarebbe andato distrutto a scopo dimostrativo prima che il terrore inducesse la completa obbedienza dei civili in tutta la galassia. La filosofia dietro alla Morte Nera faceva forza sull’esistenza di mondi intimidati isolati tra loro, incapaci di organizzare alcun attacco cooperativo o razionale. Sfortunatamente per l’Impero Galattico, forze ribelli furono in grado di fare precisamente qeusto, una volta ottenuti schemi tecnici sufficientemente dettagliati.
==Elenco delle Morti Nere conosciute==