Sebbene Leia fosse a conoscenza di essere stata adottata, non le furono rivelate le sue vere radici famigliari e nemmeno l'esistenza di suo fratello gemello. In ogni caso, nel brevissimo lasso di tempo tra la sua nascita e la morte della vera genitrice, Leia acquisì una sorta di ricordo infantile, che le restituì l'immagine di sua madre: bella, dolce ma triste.
Durante la sua infanzia, a Leia fu insegnato da suo padre il rispetto e l'apprezzamento nei confronti dei lavoratori di Alderaan, ma anche l'importanza dei suoi doveri come probabile futura regina del pianeta. Dalle zie le vennero impartite lezioni di etichetta e di comportamento affinchè diventasse una principessa ben educata. Leia, pur rifiutando per sè un futuro incentrato solamente nella ricerca del giusto marito, assistette spesso alle cerimonie ufficiali con i genitori, mascherando silenziosamente le sue emozioni e compiere i suoi doveri.
Avvisata dal padre di stare alla larga da [[Wilhuff Tarkin]], quando il [[Gran Moff]] fece una visita ufficiale ad Alderaan, Leia si avvicinò furtivamente e, ascoltando il suo dialogo, apprese che si trattava di un assassino senza scrupoli e schiavista.
All'età di sedici anni, le venne permesso di avere lezioni di arti marziali con un istruttore personale, che le insegnasse le basi dell'autodifesa data la sua posizione di nobile. Grazie a quegli insegnamenti, Leia imparò a tenere la mente sgombra e concentrarsi sul momento. Durante la crescita, Bail Organa le spiegò che il suo dovere sarebbe stato di essere regina e di portare avanti con orgoglio il retaggio alderaaniano di armonia e cultura, anche a scapito dei suoi desideri. Le parlò anche dei [[Jedi]], i difensori della [[Vecchia Repubblica]], e dei poteri di [[Darth Vader]].
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