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Chiesa della Forza

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La Chiesa si sviluppò durante i primi anni del regime dell'[[Impero Galattico]], dopo che i Jedi erano stati sterminati e qualsiasi credenza nel sovrannaturale era stata bollata come un crimine. I membri del culto non erano direttamente correlati all'Ordine dei Jedi, ma semplicemente delle persone che non avevano mai creduto alla propaganda imperiale, che aveva dipinto i Jedi come traditori della [[Repubblica Galattica]] assetati di potere, e che avevano scelto di perpetuare la filosofia dei Jedi, memori dei loro sforzi per mantenere la pace e la giustizia nella [[Galassia|galassia]].
La Chiesa, nonostante la clandestinità in cui fu forzatamente relegata, sopravvisse all'Impero, e trent'anni dopo la [[Battaglia di Endor]] aveva ancora dei fedeli. Uno di loro era il vecchio [[Lor San Tekka]], che viveva a [[Tuanul]], sul remoto pianeta [[Jakku]], un piccolo insediamento abitato quasi esclusivamente da seguaci della Chiesa. Tekka aveva trascorso buona parte della sua vita nel tentativo di recuperare informazioni sulla vera storia dei Jedi, che l'Impero aveva occultato e storpiato con la propria propaganda, e in seguito collaborò con [[Luke Skywalker]], aiutandolo a ripristinare le tradizioni dell'Ordine. Purtroppo, i [[Cavalieri di Ren]] mandarono in frantumi il sogno di Skywalker di ricreare l'Ordine Jedi, [[Massacro dei Jedi|uccidendo]] gli allievi che Luke aveva radunato per essere addestrati; il [[Maestro Jedi]] andò perciò in esilio, ma affidò a Tekka una parte della mappa stellare che avrebbe permesso di trovarlo. Tekka custodì la mappa per qualche tempo, affidandola al [[Pilota|pilota]] della [[Resistenza]] [[Poe Dameron]]. Alla fine, l'anziano amico dei Jedi fu ucciso da [[Kylo Ren]], dopo essersi rifiutato di consegnare la mappa al [[Primo Ordine]].
La morte di Tekka non fu però inutile. Il suo sacrificio permise alla Resistenza di scoprire la posizione di Luke, e la giovane [[Sensibile alla Forza|sensibile alla Forza]] [[Rey]] potè raggiungerlo.
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