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L’Ammiraglio Conan Antonio Motti era il comandante imperiale a capo delle operazioni della Marina Imperiale a bordo della prima Morte Nera. Ufficiale arrogante per natura, egli era fermamente convinto della schiacciante superiorità militare e tecnologica della stazione spaziale, estrema potenza dell’universo, che nessun nemico avrebbe potuto mai sfidare. Motti era un sincero assertore della filosofia della potenza tecnologica che l'Impero aveva fatto propria producendo la stazione da battaglia. Insieme al Gran Moff Tarkin ed al Generale Tagge, Motti formava il comitato di comando della Morte Nera.

Motti, come molti altri ufficiali della sua epoca, era largamente sopravvalutato, avendo arricchito la propria carriera con missioni di routine classificate come gloriosi successi militari. Rampollo di una nobile e prestigiosa famiglia della Vecchia Repubblica, Motti inizialmente servì a bordo dell'Iron Storm, dove conobbe colui che sarebbe divenuto il suo mentore, il Capitano Jaim Helaw. Con il tempo, e grazie anche ai suoi potenti legami famigliari (che lo allacciavano peraltro allo stesso Tarkin), Motti ottenne l'ambito rango di Ammiraglio.

A questo punto, Motti venne assegnato alla Morte Nera, ancora in fase di costruzione presso Despayre. Questo ruolo era indubbiamente molto importante e lo poneva al di sopra di moltissimi altri ufficiali della Marina; non solo, ma portò i suoi progetti oltre l'inverosimile. Benché la carriera di Motti costituisse un esempio di devozione esemplare al Nuovo Ordine, la sua ambizione senza freni si spingeva fino a vagheggiare di usurpare il trono dell’Imperatore.

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