Tion Medon

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Tion medon.jpg
Tion Medon
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Utapau

Descrizione fisica
Razza

Pau'an

Sesso

maschile

Altezza

2,06 metri

Occhi

neri

Pelle

grigia

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione

Repubblica Galattica

"Qui non c'è la guerra, a meno che non siate voi a portarla."
―Tion Medon a Obi-Wan Kenobi[fonte]

Tion Medon era il Capo dell'Autorità Portuale di Pau City. Di razza Pau'an, era solito indossare vesti elaborate e portava un bastone di comando riccamente ornato. Durante le Guerre dei Cloni assisté Obi-Wan Kenobi, giunto su Utapau alla ricerca del Generale Grievous.

Biografia

"Salute, giovane Jedi. Che cosa vi conduce al nostro remoto asilo?"
―Tion Medon a Obi-Wan Kenobi[fonte]
Tion Medon

Longevi di natura, i Pau'an rappresentavano la classe aristocratica di Utapau, e lavoravano come burocrati nell’amministrazione cittadina. Preferivano l'oscurità alla luce del sole e la carne cruda a quella cotta. Tion Medon presentava le caratteristiche fisiche tipiche della sua razza: statura elevata, carnagione grigio-bluastra, occhi infossati e lunghi denti appuntiti. Benché il suo aspetto risultasse minaccioso agli occhi di molte altre specie, Medon aveva un animo cortese e generoso, e riteneva la pace una priorità essenziale. Come Capo dell’Autorità Portuale di Pau City, Tion Medon si occupava di accogliere gli ospiti giunti in città, e offriva loro i suoi servigi.

Tion era un discendente di Timon Medon, considerato l’artefice dell’unificazione di Utapau. Allo scoppio delle Guerre dei Cloni, ricopriva la carica di Capo dell'Autorità Portuale da più di duecento anni standard, ed era una voce influente nel comitato che governava il pianeta. La popolazione di Utapau non era allineata né alla Repubblica Galattica né alla Confederazione dei Sistemi Indipendenti, e il pianeta rimase neutrale finchè Darth Sidious non inviò sul pianeta il Generale Grievous e il Consiglio Separatista.

Grievous assassinò i membri del comitato di governo davanti agli occhi di Tion Medon, e lo minacciò di distruggere la città se avesse osato ostacolare i suoi piani o chiedere aiuto alla Repubblica. Lasciato senza alternative, Medon dovette sottostare alle regole impostegli dai nemici, continuando comunque a incoraggiare segretamente gruppi indipendenti di ribellione, che crescevano nei livelli oscuri di Pau City.

Tion Medon accoglie Obi-Wan Kenobi a Pau City

Improvvisamente, un aiuto insperato si presentò a Medon sotto forma di Obi-Wan Kenobi, giunto su Utapau in cerca di Grievous. Medon andò incontro al Jedi, che gli chiese se il Generale separatista si trovasse sul pianeta. Inizialmente Medon esitò, per timore; infine prese coraggio, e bisbigliò all’orecchio del Jedi che Grievous si nascondeva al decimo livello della città-pozzo, protetto da un’armata di migliaia di droidi da battaglia.

Kenobi rispose a Medon che era giunto il momento della rivolta contro l’oppressione dei Separatisti, e gli ordinò di preparare il suo popolo alla battaglia. Dopo che alcuni Utai ebbero rifornito di carburante il Jedi starfighter di Obi-Wan, il Jedi lo fece decollare autonomamente, in modo da poter continuare in incognito la ricerca di Grievous.

Durante le ore successive Medon rimase in ansiosa attesa di un segnale da parte di Kenobi. Improvvisamente, due intere flotte Repubblicane piovvero dal cielo facendo irruzione a Pau City. La battaglia tra i Separatisti e la Repubblica infuriò, con le forze di resistenza di Utapau a sostenere le truppe dei cloni in ogni modo possibile, grazie a guerrieri locali armati che combatterono a piedi o in sella a rettili volanti chiamati dactillion.

Le forze separatiste furono sconfitte, ma la popolazione di Utapau fu libera per poco tempo. Di lì a poco, in seguito alla formazione dell’Impero Galattico, i cloni occuparono a loro volta il pianeta e soffocarono ogni tentativo di ribellione. I militanti del movimento di resistenza di Utapau furono arrestati; Tion Medon fu uno dei prigionieri.

Dietro le quinte

In Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith Tion Medon è interpretato da Bruce Spence. In una scena esclusa dal montaggio finale, una MagnaGuard IG-100 chiedeva a Tion Medon dove si trovasse Obi-Wan Kenobi, che era stato visto atterrare sul pianeta. La frase "Non l'ha detto", che nel film Medon rivolge a Lampay Fay, originariamente era intesa come risposta alla domanda del droide.

Presente in

Fonti

Link esterni