Tott Doneeta

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Questa pagina contiene informazioni che sono considerate Legends.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Tottdoneeta 1.jpg
Tott Doneeta
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Ryloth

Descrizone fisica
Razza

Twi'lek

Sesso

Maschile

Occhi 

Arancioni

Equipaggiamento
Arma

Spada laser (lama viola)

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione
Maestri noti

Arca Jeth

Tott Doneeta fu uno dei più famosi e valorosi Cavalieri Jedi Twi'lek della Vecchia Repubblica.

Biografia

Cavaliere Jedi della Vecchia Repubblica

Tott crebbe in una famiglia twi'lek piuttosto normale, dove era conosciuto come Tottdon’eeta. La sua famiglia venne catturata da alcuni schiavisti su Ryloth. Il resto dei suoi parenti furono terrorizzati nel vederlo combattere contro gli schiavisti, ma non ebbe successo e la sua famiglia venne portata su Ereesus per essere venduta. Fortunatamente, gli schiavisti vennero fermati da un gruppo di Jedi al comando del Maestro Arca Jeth, il quale liberò gli schiavi e, riconosciuto il potenziale nella Forza di Tott, si offrì di addestrarlo su Arkania.

Tott e il Maestro Thon su Ambria.
Tott divenne un apprendista di Arca, assieme ai fratelli Ulic e Cay Qel-Droma, coi quali fu inviato in una missione su Onderon appena dopo la scoperta del pianeta da parte della Repubblica Galattica. Ulic non riuscì a percepire l’aura di disturbo provocata da cinquecento anni di potere del lato oscuro; Tott e Cay invece la avvertirono, ma la interpretarono come nulla più di un presentimento negativo. Nonostante i loro timori, i tre acconsentirono di portare in salvo la Principessa Galia, figlia della Regina Amanoa, rapita dai Signori delle Belve. Dopo che la Nebulon Ranger fu abbattuta durante il viaggio verso la cittadella dei cavalcabestia, i Jedi in fuga si ritrovarono in mezzo agli animali selvaggi. L’insolita abilità di Tott nel comprendere le bestie selvagge permise loro di fuggire e raggiungere la cittadella. I Jedi scoprirono la terribile verità che la dinastia regnante di Onderon era discendenza diretta di un Signore Oscuro dei Sith del passato, Freedon Nadd, e pertanto aiutarono i cavalcabestie a sconfiggere Amanoa.

Dopo l’inizio della Rivolta Naddista, il Maestro Arca inviò Tott Doneeta su Ambria nel sistema di Stenness. Qui, chiese al Maestro Thon di fornire assistenza contro il ritorno dei Sith. Thon rispose inviando il suo apprendista, Oss Wilum, in aiuto del Maestro Arca.

Sfuggito al massacro del Conclave di Deneba, Tott Doneeta cercò anche di salvare Ulic Qel-Droma dai Krath (con l’aiuto di Nomi Sunrider), senza riuscirci. Nel corso della Grande Guerra dei Sith prestò servizio con valore nella difesa di Coruscant assediata da Krath e Mandaloriani, quindi fornì assistenza nell’evacuazione di Ossus, minacciato da una supernova generata da Exar Kun con l'inganno. Qui assistettero impotenti all’assassinio di Cay Qel-Droma da parte del fratello Ulic.

Portatore di luce

Tott su Ryloth nel mezzo di una tempesta di calore.

Terminato il conflitto, Tott fece ritorno sul pianeta natio Ryloth e qui rimase per aiutare il suo clan a trovare una nuova dimora dopo che quella precedente era stata distrutta nel corso di una guerra civile. Nell'esodo dovettero affrontare più volte le temibili e pericolose tempeste di calore; durante una di queste, Tott rimase sfigurato al volto. Lasciò il pianeta soltanto per recarsi al Conclave di Exis; tra l'altro, appena giunto nel sistema di Teedio, dove si trovava la stazione Exis, salvò la piccola Vima Sunrider, figlia di Nomi, che aveva lasciato di nascosto la stazione a bordo di un mezzo che si era poi schiantato.

A conclusione del conclave, Tott ebbe modo di parlare con una sua vecchia amica, Sylvar, infuriata per il fatto che Ulic era ancora vivo e, secondo lei, non aveva pagato per i suoi crimini. Tott le propose quindi di venire con lui su Ryloth per aiutare il suo popolo e dimenticare la sua rabbia; la Jedi accettò. Giunti su Ryloth scoprirono che la contesa fra il clan Doneeta e il clan R'lyek era ricominciata; mentre Tott si adoperava per elaborare una soluzione pacifica e diplomatica, Sylvar tentò di convincere i Doneeta a prendere le armi contro i R'lyek. Il Twi'lek la fermò appena in tempo, ma lei, convinta che una soluzione pacifica non avrebbe funzionato, gli chiese di riportarla a Cathar, suo pianeta natale.

Su Cathar, Sylvar riconobbe che la rabbia la stava divorando e accettò di intraprendere una "caccia di sangue" per cercare di domare tale rabbia, chiedendo a Tott di accompagnarla. Questi accettò, ma dovette rilevare ancora una volta che Sylvar non stava abbandonando l'ira che covava in lei, e ciò fu particolarmente evidente quando la Cathar massacrò un nido di insetti kiltik a sangue freddo. Rimproverandola per seguire le stesse orme che avevano portato Qel-Droma al lato oscuro, Tott la abbandonò nei deserti di Cathar, convincendola finalmente del pericolo che stava correndo.

Presente in

Fonti