Ultima modifica il 5 nov 2011 alle 12:29

Trioculus

Trioculus (probabilmente uno pseudonimo del suo nome vero) era un uomo con una curiosa particolarità: possedeva tre occhi, che, secondo lui, gli conferivano un enorme potere, addirittura più potere dei Signori Oscuri dei Sith.

La carriera di Trioculus cominciò nelle miniere di spezie su Kessel, dove, grazie al terzo occhio ipnotizzatore, riuscì a diventare capo schiavista e a gestire le miniere. Questo fino alla morte di Palpatine a Endor, quando Trioculus sentì che i suoi sogni di gloria potevano finalmente avverarsi.

Spuntando quasi dal nulla sulla scena galattica, Trioculus disse di essere il figlio dell’Imperatore, approfittando della sua somiglianza con Triclops, che sembrava essere il reale figlio di Palpatine. Per successione dinastica, dunque, Trioculus reclamò il trono dell’Impero Galattico, venendo subito aiutato dal Gran Moff Bertroff Hissa e dal suo Comitato Centrale dei Gran Moff. Durante una Mofferenza (riunione) su Kessel, i Gran Moff di Hissa elessero Trioculus nuovo Imperatore Galattico e ne riconobbero l’autorità. A disconoscere i suoi reclami fu però la maggior parte dell’Impero, che allora era guidata de facto da Ysanne Isard. Il vero piano di Hissa, comunque, era di usare Trioculus per i suoi fini.

Un altro alleato del Gran Moff, il falso Supremo Profeta Kadann, profetizzò che solo un guerriero oscuro che avesse trovato il Guanto di Darth Vader avrebbe potuto realmente sedere sul trono. Il Guanto era sopravvissuto all’esplosione della seconda Morte Nera poiché, in realtà, era un amuleto Sith; Trioculus riuscì dunque a recuperarlo su Mon Calamari e a consegnarlo a Kadann, il quale lo riconobbe come Imperatore.

Trioculus, colpito dalla bellezza di Leia Organa, tentò di condurla in matrimonio, ma ella rifiutò, e anzi mandò dall’Imperatore un suo "droide republica", cioè un droide che aveva le sue esatte fattezze. Quando Trioculus tentò di impossessarsene, esso lo uccise, mettendo fine al suo tanto breve quanto poco importante regno.