Trucco mentale

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Trucco mentale
Informazioni tecniche
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Trucco mentale Jedi

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"La Forza esercita una grande influenza sulle menti deboli."
Obi-Wan Kenobi a Luke Skywalker[fonte]

Un trucco mentale era un'abilità della Forza che permetteva a chi la praticava di influenzare i pensieri di un individuo, generalmente a vantaggio di chi lo usava. Usando un trucco mentale, chi lo praticava adottava in genere un tono di voce suggestivo e faceva un gesto caratteristico muovendo la mano di fronte al viso dell'obiettivo.

Si diceva che il trucco mentale funzionasse solo sulle menti deboli e vi erano alcune razze, fra cui i Toydariani e gli Hutt, che erano altamente resistenti o addirittura immuni ad esso. Tuttavia, il trucco mentale poteva essere usato contemporaneamente da un gruppo di Jedi per esercitare una più grande influenza collettiva su coloro che normalmente erano capaci di resistere al tentativo di un solo Jedi, come dimostrato da Obi-Wan Kenobi, Mace Windu e Anakin Skywalker sul cacciatore di taglie Cad Bane. Anche l'Inquisitorio lo usò per estrapolare con la forza informazioni da ex Jedi.

Storia

Qui-Gon Jinn usò un trucco mentale per convincere Boss Nass a dargli un bongo per raggiungere Theed, anche se non è noto fino a che punto abbia funzionato, dato che Nass sapeva che il percorso era pieno di creature e mostri marini e non vedeva l'ora di liberarsi di Jar Jar Binks. In seguito, quando fu bloccato su Tatooine, Qui-Gon cercò di usare un trucco mentale su Watto per fargli accettare i crediti della Repubblica per l'acquisto di un generatore di iperguida T-14, ma Watto gli disse che era un Toydariano e che i trucchi mentali non avevano effetto su di lui.

Alcuni anni dopo, Obi-Wan Kenobi usò un trucco mentale in missione su Carnelion IV per convincere una donna ostile di nome Pran che non c'era bisogno di usare le armi. In seguito, quando Kenobi stava indagando su Coruscant sull'attentato alla Senatrice Padmé Amidala, venne avvicinato da un individuo in un bar che cercava di vendergli degli spaccacervello. Kenobi lo convinse con un trucco mentale che non voleva davvero vendergli degli spaccacervello e che preferiva tornare a casa a riflettere sulla sua vita. Poco tempo dopo, quando Anakin Skywalker e Padmé Amidala si trovavano su Naboo, Amidala affermò che Skywalker avrebbe potuto usare un trucco mentale su di lei, ma Anakin rispose che i trucchi mentali funzionavano solo sulle menti deboli.

Durante le Guerre dei Cloni, quando Kenobi e Skywalker erano prigionieri della banda di Ohnaka, Kenobi usò un trucco mentale per convincere una guardia a lasciarli uscire, anche se poi i due vennero catturati di nuovo. Le Forze di Sicurezza Mandaloriane erano addestrate a resistere ai trucchi mentali. Ahsoka Tano pensava di poter usare un trucco mentale su una delle guardie per raggiungere la Duchessa Satine Kryze che era stata presa in ostaggio, ma apprese la guardia stava solo fingendo in quanto addestrata a resistere a quella che il Primo Ministro Almec chiamava "magia arcaica".

In seguito, durante la guerra, Skywalker usò un trucco mentale per convincere il cacciatore di taglie Shahan Alama a controllare se aveva inseguitori. Il Maestro Jedi Mace Windu tentò un trucco mentale su un Dagoyan per permettergli di entrare nelle stanze della Regina di Bardotta, ma gli fu risposto che "non funzionava su un Dagoyan."

Durante l'Era dell'Impero, il Grande Inquisitore usò trucchi mentali durante l'interrogatorio di Kanan Jarrus per fargli rivelare informazioni sui ribelli di Lothal e altre cellule. Jarrus, tuttavia, riuscì a resistere all'assalto mentale.

Obi-Wan Kenobi usa un trucco mentale.
Quando Kenobi e Luke Skywalker si recarono a Mos Eisley per cercare un passaggio per Alderaan, Kenobi usò un trucco mentale per convincere un assaltatore sospettoso che non doveva guardare i loro documenti e che i droidi R2-D2 e C-3PO non erano quelli che l'Impero stava cercando. Kenobi spiegò poi a Skywalker che "La Forza esercita una grande influenza sulle menti deboli".

Quando Skywalker si recò su Rodia per acquisire armi per l'Alleanza Ribelle, incontrò un fastidioso Rodiano che si rifiutò di condurlo al suo contatto, Taneetch Soonta. Cercò di usare un trucco mentale per convincere il Rodiano ad essere più collaborativo ma non ebbe successo. Provò di nuovo facendo il gesto con la mano che aveva visto fare a Kenobi, ma di nuovo senza successo. Così rinunciò capendo di non avere abbastanza addestramento per eseguire in modo efficiente il trucco mentale. In seguito, quando si trovava al Palazzo di Jabba per salvare Han Solo, Luke suò un trucco mentale su Bib Fortuna per convincerlo a condurlo a Jabba lo Hutt. Jabba poi rimproverò fortuna definendolo "un debole".

Nonostante non avesse avuto un addestramento formale nell'uso della Forza, la cercatrice di rottami Rey cercò di usare un trucco mentale su un assaltatore del Primo Ordine mentre era imprigionata nella Base Starkiller. Dopo un paio di tentativi falliti, Rey riuscì a farsi liberare e lasciare l'arma dall'assaltatore. Rey pensò di usare il trucco mentale dopo essere riuscita a resistere al tentativo di Kylo Ren di leggerle la mente, usando il suo potere contro di lui e riuscendo a percepire brevemente i suoi ricordi. Dopo questo episodio, Rey intuì che, se poteva resistere ai poteri mentali di un individuo così potente come Kylo Ren, allora forse poteva essere in grado di influenzare la mente di qualcuno, come un assaltatore, che non aveva addestramento o poteri per resistervi.

Dietro le quinte

Il trucco mentale è apparso per la prima volta in Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza, ma identificato come "Trucco mentale Jedi" in Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi. Il trucco mentale è stato largamente proposto in molto materiale dell'Universo Espanso rinominato Star Wars Legends in tante varianti, come l'abilità di proiettare illusioni, che tuttavia non possono essere considerate canone. Il primo utilizzo del trucco mentale di Kenobi, "Questi non sono i droidi che state cercando", è diventata una frase molto diffusa nella cultura popolare e ha ispirato almeno un paio di canzoni.

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