Vergere

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La via dei Jedi è spesso piena di enigmi e tremendi e vaghi indovinelli che verificano la risolutezza di coloro che seguono il Codice Jedi. La Jedi Vergere era sé stessa un indovinello, una delle più enigmatiche dell’Ordine. Ella era un Cavaliere Jedi negli anni del crepuscolo della Repubblica, un tempo apprendista di Thracia Cho Leem.

Due anni dopo la Battaglia di Naboo, Vergere fu inviata sul lontano Gardaij Rift per investigare sui rapporti di attività aliene vicino il misterioso mondo di Zonama Sekot. Durante la missione, Vergere scoprì gli Yuuzhan Vong: alieni ostili intenzionati alla conquista della Galassia per rimodellarla secondo la loro immagine. Questi Yuuzhan Vong erano però un distaccamento preliminare per l’invasione che avrebbe avuto luogo molte decadi dopo, e Vergere fu una dei primi nativi della Galassia a interagire con questi violenti invasori.

Gli Yuuzhan Vong desideravano cogliere i segreti della bizzarra tecnologia organica di Zonama Sekot. Quando i nativi Sekotan resistettero, gli Yuuzhan Vong aprirono il fuoco. Vergere non voleva che lo splendido pianeta vivente appassisse sotto un tale attacco, così si arrese agli aggressori in cambio de loro ritiro da Zonama Sekot.

Gli Yuuzhan Vong cominciarono a studiare Vergere, ma la cauta Jedi nascose le sue vere abilità e i suoi veri poteri ai suoi rapitori. Lei a sua volta studiò gli Yuuzhan Vong, nella speranza di riferire le sue scoperte alla Repubblica quando la sua prigionia fosse terminata.

Vergere divenne un buon intrattenimento per gli Yuuzhan Vong. Il suo aspetto aviario le dava una vaga rassomiglianza ai famigliari non-senzienti della sacerdotessa Falung. Nelle decadi a venire, Vergere stessa sarebbe diventata una famigliare di un’altra sacerdotessa, Elan.

Le capacità di Vergere all’inganno erano rimarchevoli. Era abile in una contorta tipologia di logica che rese ogni sua enunciazione un enigma. Aveva la capacità di ritirare la propria presenza dalla Forza, così poté rimanere impercettibile agli yammosk Jedi-sensitivi degli Yuuzhan Vong. Ella distrusse la sua spada laser, occultando la sua affiliazione all’Ordine Jedi.

Durante la completa invasione della Galassia da parte degli Yuuzhan Vong, molte decadi dopo i crolli della Repubblica e dell’Impero, Vergere accompagnò la sua signora Elan in parecchie missioni. Elan permise che fosse catturata dalla Nuova Repubblica, fingendo la sua defezione dalle truppe degli Yuuzhan Vong, nella speranza di gettare una trappola letale contro i protettori Jedi della Repubblica. Vergere era anl suo fianco durante la sua cattura. Il piano di Elan fallì, tuttavia; gli Yuuzhan Vong, ignari delle vere intenzioni di Elan, “salvarono” lei e la sua famigliare.

Rimasta con poche scelte, Elan scatenò la sua trappola – una nube di letali spore bo’tous – solo per essere uccisa da essi. Vergere fuggì, ma non prima di aver lasciato un bizzarro regalo per gli eroi della Nuova Repubblica. Vergere lasciò una fiala contenente delle sue lacrime, che risultarono essere utili per ritardare una malattia mortale che affliggeva Mara Jade Skywalker. Vergere possedeva l’abilità di controllare la struttura molecolare delle sue lacrime per i suoi desideri, generando i veleni così come gli antidoti.

Vergere tornò ai gradi superiori della forza d’invasione Yuuzhan Vong, armata di una valida intelligence di prima mano di infedeli. Ella divenne un consigliere del Warmaster Tsavong Lah, cosa che deluse molto Nom Anor, un alto leader Vong che odiava Vergere. Tsavong Lah incoraggiò la disputa fra i due, pensando che la rivalità avrebbe messo in evidenza le capacità migliori nei suoi sottoposti. Egli li inviò in coppia in una missione per catturare i gemelli Solo presso il pianeta Myrkr.

La missione fu solo un successo parziale. Essa risultò la morte di Anakin Solo, la fuga di Jaina Solo, e la cattura di Jacen Solo. Vergere sorvegliò la prigionia di Jacen. Ella lo torturò, espandendo la sua mente attraverso il dolore coi metodi similmente impiegati dagli Yuuzhan Vong. Jacen arrivò a comprendere molto chiaramente la via degli Yuuzhan Vong grazie all’apparente crudeltà di Vergere.

Vergere prese Jacen come una specie di apprendista, insegnandogli nella sua frustrazione indiretta la sua insolita filosofia. Diversamente dall’antico Codice Jedi, Vergere rinforzò in Jacen il concetto dell’assenza del Lato Oscuro. Le sue concezioni non erano così rigide come quelle degli antichi Jedi.

Insieme, Vergere e Jacen complottarono per impedire la conquista di Coruscant. Benché il pianeta capitale, un tempo coperto da una grande città, fosse stato catturato e trasformato in un pianeta Yuuzhan Vong con vita organica, i due fuggitivi potevano sabotare la metamorfosi del pianeta. Jacen stabilì un contatto psichico con il World Brain che dirigeva la trasformazione, e causò una serie di inconvenienti agli Yuuzhan Vong su Coruscant in quanto il World Brain gli stava disubbidendo.

Vergere e Jacen Solo finalmente tornarono ai resti della Nuova Repubblica. Marchiata dal sospetto, Vergere fu imprigionata e interrogata ripetutamente. Ella ebbe anche un colloquio con il Maestro Jedi Luke Skywalker, e i due parlarono della vera natura della Forza e degli Yuuzhan Vong. Vergere fu ancora una volta libera, e tornò da Jacen Solo, che fu coinvolto in una missione per combattere gli Yuuzhan Vong in una battaglia fondamentale sopra Ebaq 9.

Vergere, tentando di salvare il combattuto Jacen, dirottò un caccia A-Wing, e schiantò il proprio vascello nella luna desertica. L’esplosione conseguente decimò le forze Yuuzhan Vong e uccise Vergere, sebbene la sua forma spettrale poté apparire a Jacen da quel momento in poi.