Wilhuff Tarkin
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| Wilhuff Tarkin | |
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| Pianeta d'origine | |
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| Morte | |
| Descrizione fisica | |
| Razza | |
| Sesso |
maschio |
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180 cm |
| Capelli |
grigi |
| Occhi |
azzurri |
| Informazioni storiche e politiche | |
| Epoche | |
| Affiliazione | |
- "Governatore Tarkin. Dovevo aspettarmi di trovarvi con in mano il guinzaglio di Vader. Ho riconosciuto il vostro fetore quando sono stata portata a bordo."
- ―Leia Organa Solo[fonte]
Wilhuff Tarkin fu un importante ufficiale dell'Impero Galattico, sia in qualità di primo Gran Moff in assoluto, sia come ufficiale in comando della prima Morte Nera. Strenuo sostenitore del Nuovo Ordine e delle sue accezioni più estreme, come l'Alta Cultura Umana, elaborò anche quella che divenne nota come "Dottrina Tarkin", secondo cui era "meglio governare con la paura della forza, piuttosto che con la forza", che divenne il caposaldo dell'ideologia delle Forze Armate Imperiali. La sua ambizione e il suo orgoglio lo portarono anche a cospirare contro l'Imperatore Palpatine, ma la sua morte nella Battaglia di Yavin gli impedì di mettere in pratica la sua congiura.
Indice
Biografia
Carriera nella Repubblica
Wilhuff Tarkin era il rampollo di un'influente famiglia di Eriadu, pianeta che, poco dopo la sua nascita, entrò nella Repubblica Galattica; il fatto che i Tarkin fossero parecchio influenti è confermato dal fatto che almeno due Senatori del settore di Seswenna (di cui Eriadu era capitale) provenivano da quella famiglia: Ranulph Tarkin e Shayla Paige-Tarkin. Lo stesso Wilhuff fu influenzato dal temperamento orgoglioso e aristocratico della sua famiglia, tanto che quando si sposò con Thalassa Motti lo fece più per convenienza che per amore, dal momento che ella, proveniente dall'altrettanto prestigiosa famiglia Motti, deteneva l'importante miniera di muschio di megonite su Phelarion, di cui Wilhuff bramava il possesso.
Appena fu in età, Tarkin intraprese la carriera militare nella Forza di Sicurezza delle Regioni Esterne della Repubblica. Molto importante per la sua vita fu l'incontro, nel 39 BBY, con Raith Sienar, un influente progettista con il quale avrebbe avuto ulteriori rapporti in futuro. Grossomodo fra il 36 BBY ed il 32 BBY, Tarkin fu Tenente Governatore del settore, veste nella quale, nel 33 BBY, ospitò il Cancelliere Supremo Finis Valorum nella propria tenuta durante il summit commerciale di Eriadu.
Legami potenti
Successivamente, Tarkin approfondì la propria amicizia con Sienar. I due condividevano molto, ma soprattutto l'idea di un "planetoide da battaglia da spedizione", una stazione da battaglia sferica con un turbolaser rivoluzionario, su cui Sienar si mise subito a lavorare. Fra le altre amicizie potenti, Tarkin annoverava quella del Senatore di Naboo, Palpatine, che nel 32 BBY fu eletto Cancelliere della Repubblica. Pare che, anche a causa di questa amicizia, Tarkin sia stato convinto a spiare i Jedi di Coruscant, complotto scoperto da Anakin Skywalker.
Nel 29 BBY, Tarkin era un Comandante della Forza di Sicurezza. In questa veste, lanciò un attacco contro il pianeta vivente Zonama Sekot e in questa occasione reclutò anche Sienar, che gli presentò il progetto, quasi ultimato, del planetoide. La battaglia fu un fiasco: il pianeta letteralmente fuggì e le navi viventi che generava morirono. Tarkin dovette tornare a Coruscant a mani vuote; ma, per non cadere in disgrazia agli occhi del Cancelliere Supremo, gli portò il progetto del planetoide, donandoglielo. Questo sarebbe stato un processo tenuto in alta considerazione.
Qualche tempo dopo, Palpatine nominò Tarkin Governatore del settore. In questa veste, egli si distinse soprattutto per il suo nepotismo, tanto che nominò suo fratello, Gideon, Ministro della Difesa in una mossa piuttosto controversa. Wilhuff tenne questo incarico durante il periodo difficile delle Guerre dei Cloni, emergendo anche come un forte militarista e umanocentrista.
Durante il conflitto, Tarkin tornò in servizio come capitano di uno Star Destroyer di classe Venator al comando del Maestro Jedi Even Piell. Durante una missione per trovare la misteriosa Rotta Nexus e concedere un vantaggio strategico alla Repubblica, l'incrociatore fu catturato dai Separatisti e Piell e Tarkin furono imprigionati nella Cittadella. Qualche tempo dopo, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi condussero una missione per liberarli, durante la quale Tarkin, estremamente ostile nei confronti dei Jedi, sviluppò un'ammirazione per Skywalker. La missione andò a buon fine nonostante la morte di Piell, e Tarkin poté portare le informazioni di cui disponeva al Cancelliere Palpatine... nonché segnalargli il valore del giovane Skywalker.
Emblema dell'Impero
Quando Palpatine proclamò l'Impero Galattico, Tarkin lo sostenne ardentemente e venne subito nominato Moff. La sua importanza nel nuovo Impero fu confermata anche dal fatto che gli venne assegnato il comando della Battaglia di Kashyyyk e della Battaglia di Dac, due scontri nei quali il Nuovo Ordine si impose con violenza nei due pianeti dissidenti. Anche e soprattutto per le sue vedute umanocentriche, Tarkin fu particolarmente crudele nei confronti di Wookiee e Mon Cal e, da questi ultimi, prese anche uno schiavo: Ackbar, che avrebbe poi perso in un raid ribelle.
Un anno dopo, Tarkin si fece protagonista di un episodio efferato che, da un lato, fece cessare ogni speranza di democrazia nell'Impero e, dall'altro, fu la nascita vera e propria di una ribellione aperta e armata. Su Ghorman, cittadini disarmati in protesta contro la xenofobia e l'autoritarismo imperiali bloccarono la piattaforma d'atterraggio su cui la navetta del Moff sarebbe dovuta atterrare; nonostante la loro presenza, Tarkin ordinò che l'atterraggio fosse eseguito ugualmente. Ciò provocò centinaia di morti in quello che divenne noto come Massacro di Ghorman. Coloro che in buona fede sostenevano Palpatine davano per scontato una punizione; l'Imperatore premiò Tarkin nominandolo onorificamente Ammiraglio.
Ad ennesima dimostrazione del suo ruolo nel regime, Tarkin fu il primo ufficiale ad essere nominato Gran Moff quando la carica venne creata da Palpatine. Precisamente gli fu assegnato il comando del Sovrasettore Esterno, che comprendeva praticamente tutti i Territori dell'Orlo Esterno.
Nel corso del tempo, Tarkin si sarebbe reso responsabile di altri atti efferati, come i Massacri del Settore di Atravis per stanare i ribelli. Sempre in questo periodo, notò l'intraprendente ufficiale donna Natasi Daala, che promosse ad Ammiraglio e a cui assegnò il comando della guarnigione dell'installazione del Maw.
La Morte Nera
- "La paura terrà in buon ordine i sistemi locali. La paura di questa super arma offensiva."
- ―Wilhuff Tarkin[fonte]
Le sue energie principali, comunque, Tarkin le dedico alla Morte Nera, l'arma suprema che fu finalmente completata nell'anno 0. Per il Gran Moff, rappresentava il coronamento di un sogno: con essa, avrebbe potuto dare pieno sfogo alle sue ambizioni e alla sua sete di potere e sarebbe anche riuscito a detronizzare Palpatine e a sostituirlo come Imperatore Galattico. Vista la sua attenzione al progetto, Tarkin venne subito messo a capo della nuova stazione da battaglia insieme all'Alto Generale Cassio Tagge ed all'Ammiraglio Conan Antonio Motti (peraltro suo parente); quest'ultimo condivideva con Tarkin l'idea di spodestare l'Imperatore. Tuttavia, Palpatine non era certo facile da ingannare, quindi inviò Mara Jade ad infiltrarsi nella villa del Gran Moff per trovare prove del suo tradimento, quindi mandò Darth Vader a supervisionare la sua attività a bordo della stazione.
Quando Vader portò a bordo la Principessa Leia Organa Solo affinché rivelasse l'ubicazione della base ribelle segreta, Tarkin decise di cogliere l'occasione per testare la potenza della nuova stazione contro il pianeta Alderaan, distruggendolo in un atto tanto brutale quanto fondamentalmente inutile. La Morte Nera si dimostrò comunque perfettamente operativa.
La Principessa riuscì a fuggire grazie all'aiuto dell'apprendista Jedi Luke Skywalker e dei contrabbandieri Han Solo e Chewbacca, portando con sé i piani della stazione. Tuttavia, Tarkin riuscì ad inseguirla e a scoprire la base ribelle su Yavin 4. Nella battaglia che ne seguì, i Ribelli lottarono contro in tempo per distruggere la Morte Nera prima che questa potesse sparare contro la luna. Appena un istante prima che fosse fatto fuoco, lo stesso Skywalker lanciò alcuni siluri protonici nella bocca di scarico della stazione, annientandola. Tarkin morì con il suo trofeo.
Eredità
Benché Palpatine non fu certo dispiaciuto della morte di Tarkin, l'Impero non poteva certo rinnegare né considerare un traditore un uomo che era stato fra i suoi maggiori modelli ed emblemi. Per nascondere la distruzione della Morte Nera, fu detto che lo shuttle a bordo del quale viaggiavano lui e i suoi ufficiali si era schiantato sui cantieri navali di Tallaani; successivamente, sua moglie Thalassa, che sapeva come erano andate realmente le cose, giurò vendetta sulla Ribellione e fu alla testa del movimento di "beatificazione" del Gran Moff. La capitale di Phelarion fu rinominata Port Tarkin in suo onore e venne costruito un monumento per glorificare le sue gesta.
Carattere e pensiero
- "Dominare con la paura della forza anziché con la forza stessa."
- ―Wilhuff Tarkin[fonte]
Tarkin era un uomo estremamente freddo e privo di scrupoli. Convinto della superiorità degli Umani rispetto a tutte le altre specie della Galassia, arrivava ad estremizzare l'umanocentrismo fino a considerare gli Umani non solo superiori, ma anche in diritto di schiavizzare i non-Umani. Il pensiero militare di Tarkin è invece cristallizzato nella cosiddetta Dottrina Tarkin, assunta dall'Impero come ideologia ufficiale, secondo cui per mantenere l'ordine non serviva tanto la forza bruta, quanto la paura della forza: il mantenimento di una potente flotta stellare doveva servire a dissuadere i nemici dell'Impero dal muovere contro di esso.
Inoltre, Tarkin giustificava il Nuovo Ordine e i suoi eccessi affermando che, solo con il suo mantenimento, sarebbe stato possibile assicurare la sicurezza nella Galassia.
