Yaddle: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:00, 30 mag 2010

Questo Maestro Jedi di sesso femminile, faceva parte della stessa misteriosa razza di Yoda. Durante la Battaglia di Naboo aveva 477 anni, un’età ancor giovane per i canoni della sua specie. Esistono diversi racconti in merito al suo passato e alle sue gesta. Questi si riferiscono per lo più al periodo del suo addestramento con il suo vecchio mentore, Polvin Kut. I due vennero mandati su pianeta Koba ad eliminare Tulak, warlord di Advozse. Polvin Kut venne ucciso durante la lotta, e Yaddle venne imprigionata da Tulak. Venne sepolta viva, e solo la sua disciplina e attenzione alla Forza la mantennero in vita. Crebbe forte nella Forza, non cedendo mai alla collera o all’odio, e alla fine riuscì a liberarsi quando l’attività sismica spezzò la crosta terrestre di Koba. I nativi la venerarono, ma erano del tutto impreparati all’apparizione del figlio di Tulak, Kalut. Il suo controllo della Forza le permise di sconfiggerlo e di finire il lavoro che Polvin Kut aveva iniziato. Quando ritornò a Coruscant, Even Piell propose che le venisse riconosciuto il rango di Maestro Jedi e un seggio all’interno del Consiglio. Uno dei pareri pià contrari fu proprio quello di Yoda, il quale pensava che il passare dal Padawanato al grado di Maestro andasse contro i principi del Codice. Tuttavia, quello di Yoda fu l’unico voto contrario, e la mozione venne approvata.

Divenne famosa nell’Ordine per la sua pazienza, compassione e saggezza. Traeva sempre grande piacere nell’addestrare i suoi allievi, chiudendo un occhio di fronte alle loro marachelle e nascondendogli dolcetti nelle tasche. Fra i suoi apprendisti è incluso Oppo Rancisis. L’ultimo suo Padawan sembra essere stato Empatojayos Brand, che Yaddle addestrò con successo fino a farlo diventare Cavaliere Jedi. Al contrario dei suoi colleghi membri del Consiglio esperti nelle arti del combattimento, Yaddle si dedicava a discipline più spirituali, ed era a capo della Librarian Assembly del Tempio Jedi, lavorando fianco a fianco con gli studiosi Jedi come Ashka Boda per curare e conservare l’imponente collezione di holocron, pergamene e tomi che il Tempio conteneva. Essere a contatto con questa oscura conoscenza l’aveva portata ad acquisire poteri che pochi potevano penetrare, come per esempio la proibita arte Jedi del morichro, una tecnica che rallenta rapidamente le funzioni vitali degli obiettivi. Quando non era a Coruscant, Yaddle risiedeva al centro di addestramento Jedi a Kamparas, impartendo importanti lezioni agli iniziati dell’Ordine.

Sette anni dopo la Battaglia di Naboo, Yaddle guidò una missione sul pianeta Mawan, assistita da Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker. La loro missione era quella di negoziare l’insediamento di un nuovo governo, dopo un decennio di guerra civile. I Jedi non sapevano però che il più potente signore del crimine di Mawan, Granta Omega, aveva teso loro una trappola, nella speranza di ucciderli e in questo modo impressionare il Signore dei Sith che lui credeva avrebbe conquistato la galassia. Omega catturò Anakin e lo tenne come ostaggio, domandando un incontro con Yaddle. Yaddle accettò, e scoprì che Omega stava programmando di far esplodere un ordigno riempito di gas dihexalon nella città di Naatan. Yaddle attirò l’arma a sé, avvolgendola in una sorta di bozzolo di Forza. L’arma implose, e Yaddle incanalò il gas verso di lei. La tossina letale entrò in circolo, e Yaddle morì all’istante. Il suo corpo scomparve sotto gli occhi di Anakin, ma la popolazione di Mawan era salva. Sfortunatamente per Anakin, il giovane apprendista soffrì profondamente per la sua morte, una morte per la quale si sentiva responsabile e che avrebbe dovuto evitare.