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Zam Wesell

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
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Zam Wesell
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Zolan

Morte

22 BBY, Coruscant

Descrizione fisica
Razza

Clawdite

Sesso

Femminile

Altezza

168 cm

Capelli

Forma umana abituale: biondi o bronzeo-rossicci

Occhi

Sconosciuto

Equipaggiamento
Arma prediletta

Pistola blaster KYD-21

Veicolo personale

Airspeeder Koro-2 Exodrive

Informazioni storiche e politiche
Epoche
"Sai, un gentiluomo si volterebbe mentre una fanciulla si cambia."
"Questo non è il genere di cambiamento che si potrebbe generalmente pensare. E tu non sei una fanciulla."
"A volte lo sono."
―Zam Wesell e Jango Fett[fonte]

Zam Wesell fu una caccatrice di taglie attiva durante gli anni di decadenza della Vecchia Repubblica.Esotica ed enigmatica, teneva il suo vero volto coperto da un velo di tessuto e da una facciata di inganno mortale. Nonostante apparisse spesso come una splendida donna di razza umana, in realtà era una Clawdite, pertanto aveva la capacità di alterare il suo aspetto.

Zam era una veloce assassina e una instancabile cacciatrice di taglie, usava una vasta gamma di dispositivi e accessori altamente avanzati per localizzare le sue prede. Il leggendario numero delle sue catture dimostra che era un infallibile tiratore scelto e che aveva un instancabile dedizione al suo lavoro.

La sua avidità e i suoi modi aggressivi non collimavano con i nativi di Zolander, le cui forti convinzioni religiose gli impedivano di tollerare la professione che Zam aveva scelto. Etichettandosi una progressista, Zam trasse un considerevole profitto sfruttando la sua abilità di modificare l’aspetto fisico per cacciare le sue taglie, e fece pervenire parte delle sue entrate agli altri radicali Clawdite del suo pianeta.

Biografia

Reietta

Zam Wesell in tenuta da cacciatrice di taglie.

Zam Wesell nacque sul pianeta Zoltan, dove i Clawditi erano ghettizzati per via della mutazione genetica che avevano subito e che li aveva resi mutaforma. Questa vita di oppressione segnò la sua infanzia in maniera estremamente negativa e le fece nascere un'enorme desiderio di profitto da raggiungere a qualsiasi costo.

Celando la propria vera identità grazie alle proprie capacità di mutaforma, Wesell affinò le sue abilità fra i Mabari, un antico ordine di cavalieri guerrieri di Zolan. Raggiunse il terzo livello di maestria nelle arti marziali Mabari prima di essere smascherata ed essere dunque costretta a lasciare Zolan e approdare fra le megalopoli del pianeta Denon. Nelle immense città di questo centro commerciale, Zam si fece un nome come sergente di sicurezza corporato e più tardi, guardia del corpo esecutiva. Qui ebbe persino una figlia, Sone, che abbandonò.

Sempre alla ricerca di maggiori guardagni e desiderosa di farsi un nome in tutta la Galassia, Zam intraprese la carriera di cacciatrice di taglie specializzata nell'assassinio. Non era però dedita unicamente al suo meschino lavoro, in quanto continuava ad avere a cuore la sorte del proprio popolo e non mancò di inviare vaste somme in denaro a gruppi radicali clawditi.

Vicende con Jango Fett

Un sensuale travestimento.

Nonostante preferisse la solitudine implicata in questa vocazione, Zam qualche volta collaborò con Jango Fett, un cacciatore di taglie che incontrò su Oovo IV mentre era a caccia del contrabbandiere Bendix Fust. Dopo aver inavvertitamente consegnato un’arma mortale nelle armi di un noto terrorista, Wesell e Fett unirono le loro forze per prevenire un cataclisma planetario. Anche se non esattamente simili, i due nutriviano un reciproco rispetto l’uno per l’altra. Tanto che Zam insegnò al figlio di Jango, Boba, a leggere.

Wesell si offrì di aiutare Fett nella sua caccia al Bando Gora e lo accompagnò su Malastare, dove questi eliminò Sebolto, e su Tatooine per dare la caccia a Gardulla la Hutt. Qui Zam, temendo che Fett volesse tradirla, lo consegnò a Gardulla, ma il Mandaloriano riuscì a liberarsi e a rinchiudere Zam a sua volta. Questa riuscì a liberarsi e a raggiungere Fett in tempo per salvarlo da Komari Vosa, che stava per ucciderlo. Jango, riconoscente, salvò a sua volta Zam, ferita, dopo avere eliminato Vosa.

Cinque anni dopo, Wesell accettò di uccidere Dreddon lo Hutt per conto di Antonin, un Vigo del Sole Nero. La mutaforma assunse l'aspetto di una giovane Umana e riuscì così ad entrare nell'harem dell'Hutt, uccidendolo infilando una piccola bomba in una delle creature predilette dai gusti di Dreddon. Quello che Zam non sapeva era che Dreddon era uno dei principali "contraenti" di Jango Fett, che giunse proprio per assistere alla morte del grasso signore del crimine. Paradossalmente, Fett era infuriato perché la morte di Dreddon lo avrebbe privato del pagamento per avere ucciso Antonin... cosa che avrebbe privato Zam del suo pagamento. Delusi, entrambi decisero che la cosa migliore era andarsene ciascuno per la propria strada.

L'Infante di Shaa

Non molto tempo dopo, i due si trovarono nuovamente a lavorare insieme (per quanto ignari l'uno dell'altra) per recuperare l'Infante di Shaa, un artefatto che il misterioso Generale Ashaar Khorda voleva usare per distruggere Coruscant. Non ci volle molto perché i due cacciatori di taglie scoprissero di essere stati assunti insieme; e su Seylott, dove trovarono l'Infante, ancora una volta la collaborazione fu essenziale. Jango salvò Zam dalle grinfie del Guardiano dell'Infante di Shaa, mentre lei recuperò il suo elmo mentre la caverna dove si trovava l'artefatto crollava.

Wesell, riconoscente per averla salvata, lasciò che fosse Jango a vincere la taglia. Poco dopo però scoprì le vere intenzioni di Khorda e convinse Fett ad aiutarla a fermarlo. Nei panni del criminale Fernooda, Zam scoprì che Khorda aveva intenzione di distruggere i generatori energetici per scatenare una devastante reazione a catena.

I due giunsero ai generatori proprio insieme a Khorda e al Maestro Jedi Yarael Poof, a sua volta sulle tracce dell'Infante. Nel combattimento che ne seguì, Khorda fu ucciso da Fett, ma Poof fu ferito a morte e impiegò le sue ultime energie vitali per contenere il potere dell'artefatto, salvando la capitale galattica.

Caccia ad Hurlo Holowan

Gli eventi dell'Infante di Shaa portarono Fett e Wesell a riappacificarsi, con quest'ultima evidentemente invaghita di lui. I due si ritrovarono su Esseles, dove Jango le chiese un aiuto a trovare Hurlo Holowan prima che lo facesse Bossk, un altro cacciatore di taglie, assunto da Wat Tambor, capo della Tecno Unione. Nei panni della stessa Holowan, Zam riuscì ad estrapolare informazioni sufficienti dal Senatore Rodd di Fondor, quindi si offrì di continuare la caccia mentre Jango riportava Boba su Kamino.

La Clawdite usò un piano astuto per entrare a Kuat: rubò un caccia di classe StarNailer, che le permise di arrivare in pochissimo tempo. Nell'orbita del pianeta il caccia fu riconosciuto come rubato e lei, sotto mentite spoglie, fu arrestata. In prigione usò delle bombe che aveva tenuto nascoste per evadere. Quindi, dopo essersi impossessata dei soldi del facoltoso mercante Khoss di Knylenn, si mise sulle tracce di Holowan.

Dopo essere sfuggita all'inganno da parte di un mercenario clawdita assunto da Holowan per assumere le sue sembianze in caso di pericolo, Wesell riuscì a catturarlo e a portarlo a Jango, completando così la sua missione.

L'aspetto assunto da Zam per assassinare Amidala.

Assassinare la Senatrice Amidala

"Io facevo il mio lavoro..."
―Zam Wesell[fonte]

Qualche tempo dopo, con la collaborazione fra i due ormai cimentata, Zam Wesell fu incaricata da Jango Fett di assassinare Padmé Amidala, la Senatrice di Naboo. Il suo primo tentativo, che causò l’esplosione dell'incrociatore reale di Naboo appena dopo l’atterraggio, avrebbe avuto successo se, per motivi di sicurezza, la Senatrice non fosse stata a bordo di un caccia. Sette persone vennero uccise dall’esplosione, ma fu una delle esche di Padmé – Cordé – a morire al posto della Senatrice.

Dopo aver riportato il suo falimento a Jango, le fu concessa una seconda possibilità. Fett le consegnò un paio di kouhun, creature artropodi dal veleno letale. Caricò i kouhun su di un droide ASN-121, e le inviò verso l’appartamento Padmé nel centro di Coruscant.

Il droide consegnò il suo mortale carico, ma non aveva considerato la presenza di un paio di Jedi a protezione della Senatrice. Anakin Skywalker fece a pezzi i due kouhun con la sua spada laser, mentre Obi-Wan Kenobi si aggrappò al droide per cercare di fermarlo. Il droide proseguì per il percorso per il quale era stato programmato, ritornando verso Zam anche se con un Cavaliere Jedi appeso.

Sorpresa dal non gradito ospite, Zam imbracciò il suo fucile di precisione e fece fuoco verso il droide distruggendolo, facendo in questo modo precipitare Obi-Wan nel cielo di Coruscant. Fortunatamente fu raccolto da Anakin, che lo stava seguendo a bordo di un airspeeder. Zam salì sul suo airspeeder, e si diede alla fuga attraverso il traffico e i grattacieli della capitale.

Zam cercò in tutti i modi di seminare i suoi inseguitori, ma i Jedi sono piuttosto tenaci. Anakin balzò sullo speeder della cacciatrice e cercò di entrare nel suo abitacolo facendosi largo con la sua spada laser. A causa di questo Zam perse il controllo, e l’airspeeder precipitò in un vicolo affollato del distretto di intrattenimento di Coruscant.

La trasformazione inversa di Zam Wesell.
L’inseguimento proseguì a piedi. Zam si infilò in un nightclub vicino per nascondersi dai due inseguitori. Pensando che i Jedi avessero abbassato la guardia, Zam cercò di avvicinarsi di soppiatto a Obi-Wan, con l’intenzione di sparargli alle spalle. Il Cavaliere Jedi avvertì la sua presenza, si voltò di scatto e con la sua lightsaber tagliò il braccio di Zam.

I due Jedi portarono l’assassina ferita fuori nell’uscita posteriore con lo scopo di interrogarla. La dura Zam disse che stava solamente facendo il suo lavoro, ma prima che riuscisse a rivelare il nome del suo cliente, Jango Fett la zittì colpendola al collo con un saberdardo avvelenato, uccidendola all’istante.

Dietro le quinte

Zam Wesell fu impersonata da Leeanna Walsman ne L'attacco dei cloni; la medesima attrice la doppiò anche in Bounty Hunter.

Presente in

Fonti