Zam Wesell

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Esotica ed enigmatica, Zam Wesell teneva il suo vero volto coperto da un velo di tessuto e da una facciata di inganno mortale. Nonostante apparisse spesso come una splendida donna di razza umana, in realtà era una Clawdite, pertanto aveva la capacità di alterare il suo aspetto.

Zam era una veloce assassina e una instancabile cacciatrice di taglie, usava una vasta gamma di dispositivi e accessori altamente avanzati per localizzare le sue prede. Il leggendario numero delle sue catture dimostra che era un infallibile tiratore scelto e che aveva un instancabile dedizione al suo lavoro.

La sua avidità e i suoi modi aggressivi non collimavano con i nativi di Zolander, le cui forti convinzioni religiose gli impedivano di tollerare la professione che Zam aveva scelto. Etichettandosi una progressista, Zam trasse un considerevole profitto sfruttando la sua abilità di modificare l’aspetto fisico per cacciare le sue taglie, e fece pervenire parte delle sue entrate agli altri radicali Clawdite del suo pianeta.

Zam affinò le sue abilità fra i Mabari, un antico ordine di cavalieri guerrieri Zolan. Raggiunse il terzo livello di maestria nelle arti marziali Mabari prima di lasciare Zolan e approdare fra le megalopoli del pianeta Denon. Nelle immense città di questo centro commerciale, Zam si fece un nome come sergente di sicurezza corporato e più tardi, guardia del corpo esecutiva.

Sempre alla ricerca di maggiori guardagni e desiderosa di farsi un nome in tutta la galassia, Zam lasciò Zenon per intraprendere la carriera di cacciatrice di taglie. Nonostante preferisse la solitudine implicata in questa vocazione, avrebbe qualche volta collaborato con Jango Fett, un cacciatore di taglie che incontrò su Oovo IV mentre era a caccia del contrabbandiere Bendix Fust. Dopo aver inavvertitamente consegnato un’arma mortale nelle armi di un noto terrorista, Wesell e Fett unirono le loro forze per prevenire un cataclisma planetario. Anche se non esattamente simili, i due nutriviano un reciproco rispetto l’uno per l’altra. Tanto che Zam insegnò al figlio di Jango, Boba, a leggere.

Zam Wesell fu incaricata da Jango Fett di assassinare Padmé Amidala, la Senatrice di Naboo. Il suo primo tentativo, che causò l’esplosione del Naboo Royal Cruiser appena dopo l’atterraggio, avrebbe avuto successo se, per motivi di sicurezza, la Senatrice non fosse stata a bordo di un caccia. Sette persone vennero uccise dall’esplosione, ma fu una delle esche di Padmé – Cordé – a morire al posto della Senatrice.

Dopo aver riportato il suo falimento a Jango, le fu concessa una seconda possibilità. Fett le consegnò un paio di kouhun, creature artropodi dal veleno letale. Caricò i kouhun su di un droide ASN-121, e le inviò verso l’appartamento Padmé nel centro di Coruscant.

Il droide consegnò il suo mortale carico, ma non aveva considerato la presenza di un paio di Jedi a protezione della Senatrice. Anakin Skywalker fece a pezzi i due kouhun con la sua lightsaber, mentre Obi-Wan Kenobi si aggrappò al droide per cercare di fermarlo. Il droide proseguì per il percorso per il quale era stato programmato, ritornando verso Zam anche se con un Cavaliere Jedi appeso.

Sorpresa dal non gradito ospite, Zam imbracciò il suo fucile di precisione e fece fuoco verso il droide distruggendolo, facendo in questo modo precipitare Obi-Wan nel cielo di Coruscant. Fortunatamente fu raccolto da Anakin, che lo stava seguendo a bordo di un airspeeder. Zam salì sul suo airspeeder, e si diede alla fuga attraverso il traffico e i grattacieli della capitale.

Zam cercò in tutti i modi di seminare i suoi inseguitori, ma i Jedi sono piuttosto tenaci. Anakin balzò sullo speeder della cacciatrice e cercò di entrare nel suo abitacolo facendosi largo con la sua lightsaber. A causa di questo Zam perse il controllo, e l’airspeeder precipitò in un vicolo affollato del distretto di intrattenimento di Coruscant.

L’inseguimento proseguì a piedi. Zam si infilò in un nightclub vicino per nascondersi dai due inseguitori. Pensando che i Jedi avessero abbassato la guardia, Zam cercò di avvicinarsi di soppiatto a Obi-Wan, con l’intenzione di sparargli alle spalle. Il Cavaliere Jedi avvertì la sua presenza, si voltò di scatto e con la sua lightsaber tagliò il braccio di Zam.

I due Jedi portarono l’assassina ferita fuori nell’uscita posteriore con lo scopo di interrogarla. La dura Zam disse che stava solamente facendo il suo lavoro, ma prima che riuscisse a rivelare il nome del suo cliente, Jango Fett la zittì colpendola al collo con un saberdardo avvelenato, uccidendola all’istante.

Quando morì, l’arsenale personale di Zam consisteva in un blaster compatto KYD-21 e un lungo fucile di precisione. Vestiva con una tuta color porpora di tessuto rinforzato che costituiva la sua armatura.