Avatar

Cinema, TV, Teatro, Spettacolo - Assisti alle performance teatrali, e informati di tutte le novità del mondo dello spettacolo.
Avatar utente
blackstar
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 347
Iscritto il: 22/09/2008, 18:35
Località: Sala dei bottoni di Mustafar (Bergamo)
Contatta:

Avatar

Messaggioda blackstar » 20/01/2010, 13:19

Ebbene sì: visto che nessuno l'ha ancora fatto, mi prendo l'onere di aprire un topic su questo argomento. Dato che siamo una comunità fantascientifica nel senso più ampio del termine, mi sembra doveroso.

Ecco il mio mini-giudizio.
Ho visto il film due volte, la prima in 2D, la seconda in 3D. Per quanto reguarda il reparto effetti speciali, credo che nessuno possa negare che, ad oggi, Avatar rappresenta senza ombra di dubbio il film visivamente meglio riuscito della storia del mezzo cinematografico. Tutto sommato, di questo non mi interessa discutere troppo.

La storia, come molti hanno fatto notare altrove, è semplice (in buon stile hollywoodiano) e attinge (visivamente o narrativamente) a numerosi altri racconti/mitologie ben noti al pubblico (Alien, Star Wars (in particolare Episode IV e VI), Matrix, Jurassic Park, Pocahontas, Balla coi Lupi, il mondo di Warcraft,...ho ravvisato perfino elementi di Clone Wars) al punto che si può tacciare James Cameron di aver sprecato gli ultimi 15 anni a costruire un baraccone in CGI su una sceneggiatura scarna e ripetitiva. Tuttavia, proprio noi dovremmo sapere che "semplice" o "classico" non è necessariamente sinonimo di "banale" ("Una nuova speranza" docet)...E anche qui, non intendo soffermarmi troppo: come tutte le storie (soprattutto quelle raccontate nei ristrettissimi tempi cinematrografici), può essere glorificata o demolita in dieci minuti, a seconda del punto di partenza.

Vorrei concentrare l'attenzione, piuttosto, su una cosa di cui ho visto parlare poche persone, troppo prese a stabilire se il film è geniale oppure un giro di luna park senza sostanza. La questione è la seguente: ogni storia, al di là delle sembianze e della trama, ha (o dovrebbe avere...) un messaggio preciso. Di fatto, la letteratura e l'epica in primis nascono come strumenti di diletto ma, al contempo, con una precisa funzione educativa: banalmente, quella di trasmettere al lettore i valori del "bene" e del "male", del "giusto" e dello "sbagliato", in merito a determinate questioni, siano esse sottili o universali.

Di fatto, nel mondo moderno la letteratura e, in misura ancora maggiore, il cinema, hanno perso di vista questo cardine. Molti film (molti dei miei preferiti, fra cui - che so - i film di Tarantino, o Ritorno al futuro, o Pirati dei Caraibi, o Blade Runner, etc) sotto sotto non vogliono trasmettere nessun messaggio "morale": la lotta tra "il Bene" e "il Male" c'è, in alcuni è perfino la protagonista, eppure non ci sono "modelli"...ci sono il divertimento, l'incanto, l'emozione, gli espedienti narrativi geniali, la tensione di "sapere come va a finire", o perfino la demolizione (deliberata) dei canoni classici del racconto [motivo dell'attrattiva dei film di Tarantino]. Ma, di fatto, pur essendo capolavori, pur essendo "belli" di per sé...non ci lasciano nulla, non ci cambiano.

Questo bisogno di modelli, di archetipi con cui confrontarsi e da cui (si spera) imparare è così pressante nella nostra società che, non a caso, i film più di successo degli ultimi anni sono...film epici: il Signore degli Anelli, Harry Potter, la Nuova Trilogia di Star Wars, Matrix, Avatar stesso. O anche The Dark Knight e (mi duole dirlo) 300 (che, nonostante le apparenze, è un film che dà messaggi profondamente sbagliati e non centra nulla con tutti gli altri, ma non è la sede adatta per discuterne). Storie dove la contrapposizione "bene"-"male" e il conflitto che ne deriva la fanno da protagonisti. Ma non solo. Storie dove chi sbaglia paga e chi fa il bene (della collettività) è premiato (per banalizzare al massimo).

Ebbene, dal mio punto di vista Avatar ha questo grande pregio, che da solo rendepiù che meritato tutto il suo successo: è il primo film di massa da non so quanti anni (degli ultimi dieci anni sicuramente) ad avere una precisa, ovvia (e dichiarata, da Cameron stesso) funzione educativa(!). Avatar non è altro che una gigantesca allegoria del mondo occidentale moderno:

* le guerre in Iraq e in Afghanistan, combattute - dietro mille scuse, in primis la palla della "guerra al Terrore" - unicamente per il possesso del suolo e del petrolio, e calpestando i diritti basilari di milioni di persone che, con petrolio, guerra e terrorismo, non hanno nulla a che vedere.

* la distruzione - dietro una cinica logica monetaristico-industriale - del nostro ecosistema, che procede a livelli vertiginosi e solo da poco (dopo che i poteri costituiti hanno capito di poterne ricavare un business) viene tenuta in debita considerazione.

* il nostro legame perduto con la Natura (senza la quale, domattina, creperemmo tutti), un legame reciso (sia fisicamente, per via della società ipermaterialistica in cui viviamo, sia spiritualmente e filosoficamente, per via di fedi ideologiche e religiose sempre più distaccate da quelli che sono i veri bisogni dell'uomo).

* l'asservimento della Scienza alle logiche del potere e del profitto: se la mia scienza non è osmotica agli interessi di chi mi finanzia, sono fuori dal giro; se non posso trarre un guadagno dal risolvere un problema, allora quel problema non è degno di essere risolto.

* la superiorità della Natura sull'uomo e sui suoi miserabili interessi di parte, verità della quale siamo per la maggior parte del tempo dimentichi (devo citare Haiti?).

* la paura del "diverso", che spesso coincide con l'"inferiore", salvo poi scoprire una ricchezza interiore e una saggezza inzialmente invisibili per via dei nostri pregiudizi.

* la necessità di affermare la nostra libertà di coscienza, sottraendoci - ad esempio - ad un compito che è in aperto contrasto con i nostri principi.

....e si potrebbe continuare.

Ovviamente, Avatar si presta anche ad altre letture, come la pluri-citata, pocahontesca lotta fra gli indiani e i coloni americani. Eppure, c'è molto, molto più di questo. Per quelli di voi che lo hanno visto, ci vorrà un attimo a rintracciare nella trama gli elementi di cui sopra.

Nel mondo sempre più ignorante, cinico e censurato in cui viviamo, dove il consenso e la formazione della popolazione si basano, in primis, su menzogna, violenza e individualismo, un blockbuster così ci voleva. Le questioni sollevate poco fa, molta gente nemmeno se le pone: i più miopi le bollano come stronzate, altri semplicemente non hanno il lusso di permettersi il tempo per pensare, altri ancora vivono in simbiosi con un televisore al plasma e da quello creano la loro finestra sul mondo. In questo sta la forza di Avatar: sfruttando un canale oggigiorno super-abusato come quello del cinema d'intrattenimento, riesce a portare presso tutte le fasce della popolazione una trafila di modelli e di messaggi, semplici ma perlopiù ignorati. E lo fa con un'abbondanza, con un'immediatezza e con un'ovvietà che non è propria né di LOTR né di Star Wars né di nessun altra delle produzioni di successo degli ultimi anni, narrativamente "più raffinate". Messaggi non astratti o astrusi, come un duello fra un Darth Vader e un Luke Skywalker, ma concetti fortemente connessi al nostro presente: cosa penserà un ragazzino che accende il televisore e vede gli iracheni scappare dalle loro case in fiamme, dopo aver visto la distruzione di Alberocasa in Avatar? Quella che in molti vedono come sua debolezza (una trama semplice) è in realtà la sua forza, se se ne sanno cogliere le ragioni.

Probabilmente, tra vent'anni Avatar non sarà più un grande film. Ma qui, oggi, gennaio 2010, è uno strumento potentissimo. E questo, di per sé, è una piccola rivoluzione.

Avatar utente
Eterea
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 1213
Iscritto il: 22/09/2008, 18:30
Località: Naboo
Contatta:

Re: Avatar

Messaggioda Eterea » 21/01/2010, 14:11

Wow. Io non ho ancora visto il film (ho giocato al videogioco), ma ti ringrazio n sacco per questa recensione spoiler-free, che spero di commentare fra qualche giorno quando avrò visto il film. Nel frattempo attendo anche di leggere altre opinioni :)

Avatar utente
Lurtz
Moderatore Globale
Moderatore Globale
Messaggi: 1142
Iscritto il: 04/10/2008, 13:41

Re: Avatar

Messaggioda Lurtz » 21/01/2010, 15:54

Eterea ha scritto:Wow. Io non ho ancora visto il film (ho giocato al videogioco), ma ti ringrazio n sacco per questa recensione spoiler-free, che spero di commentare fra qualche giorno quando avrò visto il film. Nel frattempo attendo anche di leggere altre opinioni :)


Quoto (ho giusto comprato il gioco tre giorni fa, e finito neanche 10 minuti prima di accedere al sito, praticamente XD - e neanche io ho visto il film)

Avatar utente
bossk
Clone Intelligence
Clone Intelligence
Messaggi: 148
Iscritto il: 10/01/2010, 11:54

Re: Avatar

Messaggioda bossk » 25/01/2010, 22:30

Ormai sono diventato molto diffidente nel giudicare i film.
Un po' è anche colpa mia e dei miei accidenti di gusti cmq :mrblue:

In ogni caso, Avatar non l'ho ancora visto, e anche se onestamente mi sa un po' da cavolata, prima o poi sicuramente lo vedrò e magari mi piacerà pure, perchè effettivamente chi l'ha visto me ne ha parlato bene.

Spero ovviamente in positivo :)

Avatar utente
Eterea
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 1213
Iscritto il: 22/09/2008, 18:30
Località: Naboo
Contatta:

Re: Avatar

Messaggioda Eterea » 26/01/2010, 14:08

Ok. Rieccomi.

Ho visto Avatar in 3D sabato sera e, anche se mi servirebbe una seconda visione per formarmi un'idea più precisa, posso comunque dire la mia.

In linea generale mi trovo d'accordo su quanto detto da blackstar, soprattutto per quanto riguarda la valenza "educativa" del film e dei chiarissimi riferimenti alla società moderna. Il film nel suo complesso mi è piaciuto abbastanza, ma devo ammettere che Cameron abbia sprecato un'occasione per far parlare di Avatar come di un capolavoro.

Ok, la critica più comune che ho sentito è "storia banale, esperienza visiva indimenticabile". In realtà mi trovo abbastanza d'accordo con questa asserzione, ma vorrei un attimo approfondire questo concetto.

Hai ragione blacky quando dici che non bisogna confondere il "banale" con il "classico", e di certo io credo che la trama di Avatar sia più classica che banale, anche perchè abbiamo visto talmente cose al cinema o nella letteratura, che è troppo semplice trovare particolari di quella o quell'altra storia. In ogni opera c'è inevitabilmente qualcosa di qualcos'altro, semplicemente perchè esiste la passione e l'ispirazione, ed è troppo facile gettare qualcosa nel dimenticatoio tacciandolo come qualcosa di "copiato" o "poco originale".

Detto questo però, sono sicura che il buon Cameron avrebbe potuto fare qualcosa in più. In effetti ci sono determinati punti della trama che poteva approfondire meglio o trattare diversamente. La storia d'amore fra i due protagonisti non strappa molte emozioni e nemmeno una lacrimuccia, così come, a parte forse la distruzione di Alberocasa, non ho trovato altre scene tanto "epiche" o profonde da suscitarmi qualche emozione. Il Signore degli Anelli, tanto per fare un esempio, è epico ed emozionante in tantissimi punti della sua trama, anche in scene semplici e non particolarmente cruciali ai fini del racconto. Ecco, in realtà devo ammetterlo, Avatar non mi ha emozionato.

La cosa in effetti è un po' strana, data la mia inclinazione verso il mondo del fantasy e della fantascienza. Eppure è così. Tutto questo per arrivare al dunque di quella che è la mia opinione sul film.

James Cameron è stato un GENIO forse quanto George Lucas (non mi metto a scomodare Tolkien perchè è eccessivo), e lo dico in maiuscolo non a caso, nel creare un universo narrativo originale, pieno di dettagli, particolari, personaggi, storie, luoghi, ... e da curarne alla perfezione ogni aspetto, dalla lingua dei Na'vi, alle tradizioni del popolo, alle forme di vita animale e vegetale, alle tecnologie sviluppate dagli umani, e potrei andare avanti (il legame con la natura che diventa "fisico" è poi la parte che preferisco).

Da questo universo narrativo usciranno sicuramente libri, romanzi, fumetti, altri film (si parla già di una trilogia) giochi di ruolo, videogiochi, giochi di ruolo online, e chi più ne ha più ne metta. Tuttavia, data questa attenzione ai dettagli, mi aspettavo sinceramente almeno un paio di colpi di scena, un evento che non ti aspetti. E' tutto un po' troppo prevedibile.

Di certo, a suo vantaggio, c'è da dire che sicuramente questo film rivoluzionerà il modo di fare cinema, perchè in effetti visivamente è uno spettacolo (anche se credo che sia addirittura meglio in 2D!).

Per concludere do a Cameron il giudizio che mi sono sentita ripetere per tutta la mia carriera scolastica: "Sì, tutto bene, ma può fare di più!".

;)

La palla a voi!

Avatar utente
blackstar
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 347
Iscritto il: 22/09/2008, 18:35
Località: Sala dei bottoni di Mustafar (Bergamo)
Contatta:

Re: Avatar

Messaggioda blackstar » 26/01/2010, 14:55

La domanda che mi faccio io è: nel cinema di oggi, si possono ancora raccontare grandi epopee senza ricadere nei soliti cliché narrativi?

Perché, da che mondo è mondo, Star Wars, il Signore degli Anelli, Harry Potter, Avatar, Matrix, etc (e chi più ne ha più ne metta), tolto il "dove", il "quando", il "chi" e il "come", raccontano tutti la stessa storia. E' così fin dai tempi di Omero, possibilmente anche prima.

Allora, con che parametri si definiscono il talento di narratori come Lucas o Tolkien? E' la capacità di creare nuovi universi sullo stesso tessuto letterario? Perché se la loro abilità si riduce a questo, allora dovremmo trattarli tutti alla stregua di nobili copioni, la cui genialità è pari alla maestria con cui riciclano la stessa formula, farcendola ciascuno dei propri fantasiosi dettagli.

Quello che è chiaro da film come Avatar è che l'epica attira sempre, ma gli spunti per questo genere di storie, ormai, sono un pò esauriti...

Ma è davvero possibile creare una nuova forma narrativa altrettanto efficace?

Avatar utente
IanStarkiller
Alieno
Alieno
Messaggi: 39
Iscritto il: 10/12/2008, 15:35

Re: Avatar

Messaggioda IanStarkiller » 02/02/2010, 13:01

blackstar ha scritto:[...] Ma è davvero possibile creare una nuova forma narrativa altrettanto efficace?


Se scrivi un libro si.
Se devi fare un film che poi devi vendere, allora no. Non credo proprio ci si possa allontanare dal canovaccio bene-male con il bene vincitore, pur se scontato e banale. Un eroe che alla fine non vince, in un colossal holliwoodiano, non credo possa esistere (nel cinema dove ho visto avatar sono scoppiati gli applausi nei momenti cruciali, pensa tu...)

Cmq a me Avatar, pur con tutto quello da voi detto sulla storia "scontata", è piaciuto molto, soprattutto nella caratterizzazione degli alieni.
Sapevo già che la storia mi avrebbe dato un senso di già visto...un po' Signore degli anelli, un po' Star Wars, un po' Alien, un po' Flash Gordon...e insomma, i soliti rimandi...pensavo spuntassero gli Ewok da un momento all'altro :) però è sicuramente un gran bel film.
(mi è venuto in mente anche Rocky in Russia, e chi ha visto il film sa quando :d: )

Sono daccordissimo con Eterea sul 3D, inoltre....non è che poi sia tanto essenziale al film, a mio parere.

Avatar utente
FedeloKomma
Amministratore
Amministratore
Messaggi: 492
Iscritto il: 22/09/2008, 18:40
Contatta:

Re: Avatar

Messaggioda FedeloKomma » 08/02/2010, 14:50

Con un interminabile ritardo, posto anch'io il mio modesto intervento!

Anche a me Avatar è piaciuto moltissimo e in generale mi ritrovo nelle considerazioni di Blackstar ed Eterea. Francamente poco conta se - come è stato detto - è o non è una rivisitazione di Pocahontas e compari, quel che conta è il messaggio che ha voluto trasmettere. La trattazione così dettagliata e precisa dei Na'vi, lodevole anche dal punto di vista "tecnico" oltreché da quello del significato, e il processo graduale con cui il protagonista impara a conoscere questa specie tanto remota (e che in apertura del film ci immaginavamo rude, primitiva e bellicosa) credo sia molto importante specialmente nel mondo in cui viviamo, che anche dal punto di vista geo-etnico è polarizzato fra "buoni" e "cattivi", gli uni civili e gli altri barbari (bel progresso dai tempi dell'antica Grecia!).

Impossibile non ritrovare in Avatar una denuncia del mondo e del sistema odierni in termini che Blackstar ha già elencato con precisione. In particolare ho ritenuto molto interessante il fatto che ad invadere il pianeta sia non il governo, quanto una compagnia privata che ha a disposizione un vero e proprio esercito... Storia già vista?

Devo comunque dire che il finale mi ha lasciato parzialmente deluso. Dopo che tutti i clan si sono uniti, dopo che hanno sfidato la macchina da guerra nemica armati solo di frecce e lance, in loro aiuto arriva una quasi provvidenzialistica natura che mobilita flora e fauna contro gli invasori; ora, questo può essere visto anche nell'ambito della ribellione della natura ai soprusi dell'uomo che la vessa per il proprio profitto, ma ritengo che questo tema fosse già stato trattato con il fatto, sottolineato più volte, che la Terra è interamente ricoperta da città e fabbriche senza alcuno spazio per la natura, e ribadirlo in questo contesto che potremmo definire di "lotta attiva" per me è una debolezza del film. D'altro canto invece è notevolissimo il concetto della lotta a oltranza nonostante l'apparente debolezza e la demolizione del ruolo dell'"eroe", tanto caro alla stragrande maggioranza delle opere artistiche della nostra epoca.


Torna a “Teatro dell'Opera”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 16 ospiti

cron