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Resti dell'Impero

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|name=Resti dell'Impero
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|type=Oligarchia
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*[[Era del Nuovo Ordine Jedi]]
*[[Era Legacy]]}}
{{Quote|Li chiamano i Resti, ma per quelle queste persone è ancora l'Impero".<br>"Un Impero senza un Imperatore.|Leia Organa a Han Solo|Destiny's Way}}

'''Resti dell'Impero''' era il nome del governo che rappresentava ciò che era rimasto dell'[[Impero Galattico]] dopo il collasso del [[Nuovo Ordine]], in particolare a seguito della riunificazione dei signori della guerra del [[Nucleo Profondo]] operata dall'[[Ammiraglio]] [[Daala]] e delle successive guerre di espansione e stabilizzazione sotto [[Gilad Pellaeon]] tra il 12 e il [[13 ABY]].

==Terminologia==
Il nome ufficiale dei Resti dell'Impero era, come è facile intuire, Impero Galattico. La locuzione nacque inizialmente come un dispregiativo per descrivere ciò che restava del Nuovo Ordine ed era d'uso colloquiale specialmente fra i cittadini della [[Nuova Repubblica]]. Successivamente, la diffusione di questa espressione indusse gli Imperiali a far proprio il termine.

La parola "Resti" era un riferimento esplicito all'esiguità delle dimensioni del nuovo Impero Galattico rispetto al vecchio, e al fatto che la maggior parte dei sistemi e dei settori precedentemente appartenuti all'Impero erano finiti sotto la Nuova Repubblica o in seno a piccoli governi indipendenti. Alla luce della fallita invasione dello [[Spazio Imperiale]] da parte degli [[Yuuzhan Vong]] e della decisione dei Resti dell'Impero di unirsi alla guerra contro gli alieni, il termine ne uscì ammorbidito. Nonostante le annessioni territoriali e la crescita economica, l'Impero del dopo-Yuuzhan Vong non poteva ancora essere considerato altro che "Resti dell'Impero".

Sebbene la designazione di "Resti" fosse usata soprattutto negli anni successivi al [[Trattato Ponc-Gavrisom]], il termine emerse frequentemente nello slang neorepubblicano già a partire da prima della fine della [[Guerra Civile Galattica]] ([[19 ABY]]). Per esempio, il [[Cavaliere Jedi]] [[Kyle Katarn]] e [[Mon Mothma]] si riferivano spesso all'Impero come i "Resti dell'Impero" ben prima dell'Armistizio.

==Storia==
Non vi è una data precisa né per la nascita dei Resti né per la fine dell'[[Impero Galattico]]. Piuttosto, come accade spesso nella storia, le due entità si compenetrano. Infatti, si può dire che, a seguito dello sprofondare dell'apparato governativo imperiale nello sfacelo più totale, esso evolvette lentamente nell'attuale governo confederato. Le tappe principali di questo processo evolutivo sono riassumibili in cinque date:

*[[4 ABY]] — morte dell'[[Imperatore]] [[Palpatine]] alla [[Battaglia di Endor]].
*[[11 ABY]] — morte dell'ultimo clone dell'Imperatore.
*[[11 ABY]] — morte dell'ultimo Imperatore Galattico, [[Xandel Carivus]].
*[[12 ABY]] — riunificazione dei signori della guerra del [[Nucleo Profondo]] da parte dell'[[Ammiraglio]] [[Daala]] e successive guerre di espansione sotto [[Gilad Pellaeon]]
*[[19 ABY]] — firma del [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]].

Sebbene i cambiamenti più significativi abbiano avuto luogo nel [[19 ABY]], la data di fondazione viene abitualmente fatta risalire al 12–13 ABY, come riconoscimento dell'operato dell'[[Ammiraglio]] [[Daala]], senza il quale il moderno governo imperiale non esisterebbe. Inoltre, appare chiaro che i Resti dell'Impero formavano un governo perfettamente funzionante già prima del [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]], benché fu solo dopo la firma di tale patto che assunsero ufficialmente tale nome.

===Dalla sconfitta di Endor all'assassinio di Thrawn (4-9 ABY)===
Nei 5 anni che seguirono la morte dell'[[Imperatore]], l'Impero perse oltre ¾ dei territori che erano sotto il suo dominio. Intanto l'[[Alleanza Ribelle]] si auto proclamava [[Nuova Repubblica]], nella speranza di portare pace e prosperità in tutta la [[Galassia]]. Sfortunatamente la guerra non si concluse con la morte dell'Imperatore, semplicemente il vantaggio del potere passò dalle mani dell'Impero a quelle della Nuova Repubblica.

[[Palpatine]] era stato lungimirante durante la tua dittatura, e aveva coltivato numerosi seguaci e abili collaboratori. Con nessuno che fosse al potere in modo evidente, le truffe e le manovre politiche sfociarono in una guerra fredda di proporzioni galattiche. Molti avidi [[Moff]] cercarono di costruire il proprio Impero personale, ignorando il fatto che oramai le maggiori corporazioni che una volta erano al loro servizio, avevano smesso di fornire loro armi e risorse. Gli Imperiali combattevano fra loro, anziché unirsi nel nome dell'Impero. Il morale delle truppe crollava in modo inversamente proporzionale alla diserzione, la quale saliva alle stelle; grazie a questa situazione, la [[Nuova Repubblica]] estendeva i suoi confini. Seguirono diversi tentativi per ripristinare l'Impero di Palpatine, ma furono tutti fallimentari, e portarono solo a continui conflitti e spargimenti di sangue.

Con l'Impero disorganizzato e senza guida, le forze militari della Nuova Repubblica potevano marciare velocemente verso i pianeti del Nucleo. Il pianeta capitale [[Coruscant]] cadde rapidamente e senza troppi conflitti nelle mani della Repubblica, mentre le forze imperiali cercarono rifugio scappando verso i territori dell'[[Orlo Esterno]].

Nonostante tutto, la simpatia per l'Impero era forte per una parte della popolazione che viveva ora sotto la bandiera della Nuova Repubblica, si trattava soprattutto di coloro che si erano arricchiti grazie alla politica dell'Impero, ai quali era stato promesso dagli “idealisti” nuovi diplomatici Repubblicani che quelle fortune gli sarebbero state tolte in nome della “giustizia”. I più attivi fra loro organizzarono diversi piani di sabotaggio, mentre altri si limitarono a convincere alcuni pianeti a mantenersi neutrali anziché unirsi alla nascente Repubblica.

La [[Nuova Repubblica]] si trovò però di fronte anche ad alcuni conflitti interni, come quello fra i [[Mon Calamari]] e i [[Bothan]]. Molti sistemi infatti si dichiararono affiliati alla Nuova Repubblica, ma mantennero sui loro seggi i precedenti governatori e burocrati, che continuavano a mantenere le popolazioni sottomesse nel terrore. La Nuova Repubblica, infatti, aveva esteso molto i suoi confini, ma si era più preoccupata di creare leggi e diritti universali piuttosto che di farli rispettare.

Della Nuova Repubblica facevano ora parte approssimativamente ¾ della [[galassia]] conosciuta, nonostante il suo controllo fosse limitato più che altro ai pianeti interni. Le forze militari Repubblicane infatti, erano estremamente limitate e, conseguentemente, molti di questi sistemi erano direttamente responsabili della propria difesa. La Nuova Repubblica, nonostante il suo potere, era ben lontano dall'essere in salute . L'economia della galassia era molto instabile, e i governatori non erano capaci di ridar vita alle industrie e al commercio. Le regioni ancora sotto il controllo dell'Impero anch'esse subivano una fase di cambiamento. Molte di queste aree passarono sotto il controllo della [[Flotta Imperiale]], che nel frattempo si era riorganizzata sotto il comando del [[Grand'Ammiraglio]] [[Thrawn]], ma che rimaneva comunque una debole struttura. Così come quella politica: molti sistemi infatti erano auto governati in modo dittatoriale dai [[Moff]] ben istruiti dal defunto [[Imperatore]] [[Palpatine]].

[[Thrawn]] era un [[Chiss]] dalle straordinarie doti strategiche e dagli efferati modi, egli fu capace di trovare uno dei principali magazzini dell'Imperatore, grazie al quale riuscì a mettere in piedi una flotta di tutto rispetto. Dopo aver disseminato spie per tutta la galassia e reclutato i personaggi più pericolosi delle Regioni Conosciute come [[Gilad Pellaeon]] o il [[Jedi Oscuro]] [[Joruus C'baoth]], fu sconfitto grazie alle abilità diplomatiche di [[Leia Organa]], la quale riuscì a mettergli contro i suoi spietati guerrieri e guardie del corpo [[Noghri]], una delle quali lo assassinò. Tra la Repubblica e l'Impero si trovano le cosiddette [[Regioni di Confine]], continui luoghi di scontro per il momento neutrali, in attesa di vedere chi avrebbe guadagnato il controllo permanente della zona. Anche le corporazioni rimasero pressoché neutrali, stando dalla parte, volta per volta, di chi gli faceva guadagnare più crediti. Infine, una grossa fetta di società, il cosiddetto “galactic underworld”, trasse un enorme beneficio da questo momento di caos. La morte di [[Jabba]] the [[Hutt]] aveva contribuito infatti a spalancare le porte di molte nuove aree di attività, che pullulavano di nuovi malviventi o ricercati, o che vedevano la nascita di nuove organizzazioni criminali: contrabbandieri, assassini, cacciatori di taglie, estorsori, truffatori, e molti altri ancora…

===I signori della guerra e la campagna di Daala (12 ABY)===
In ogni modo, la [[Galassia]] si trasformò lentamente in una vera e propria Società Galattica, dove i viaggi grazie all'[[iperguida]] si facevano sempre più rapidi, e l'[[HoloNet]] (la perfetta rete di comunicazione costruita grazie ad una particolare tecnologia dell'iperguida) smantellato da [[Palpatine]], fu parzialmente ricostruito, anche se per il momento potevano accedervi solamente le forze militari Imperiali e Repubblicane ad alti livelli. Un'altra minaccia sconvolse poco dopo [[Luke Skywalker]] in persona, e venne da un altro abilissimo ufficiale imperiale: l'[[Ammiraglio]] [[Daala]]. Ella era cresciuta militarmente sotto la guida di [[Tarkin]], il quale l'aveva scovata in giovane e età e portata fra le fila dell'esercito. Una volta salita di grado, le venne affidata la [[Installazione Maw]], una stazione di ricerca militare situata nel remoto [[Orlo Esterno]], probabilmente madre del progetto della [[Morte Nera]]. [[Daala]] rimase per più di 10 anni all'interno della stazione, inconsapevole di tutto ciò che succedeva, in quanto [[Tarkin]] aveva sempre tenuto segreto questo progetto.

L'Ammiraglio Daala fu costretta ad uscire dalla stazione per inseguire niente meno che [[Han Solo]], [[Chewbacca]] e il [[Jedi]] [[Kyp Durron]], capitati per caso sulla [[Installazione Maw]] dopo essere evasi da una prigione su [[Kessel]]. Han e gli altri informarono Daala degli ultimi eventi galattici e poi riuscirono a scappare. Ella non riuscì a ritrovare la navetta dei fuggitivi, ma da quel momento non fece più ritorno alla stazione. Creò una sua flotta e si scontrò su [[Dac]] con l'[[Ammiraglio]] [[Ackbar]], il quale le diede una sonora sconfitta a causa delle strategie della donna, oramai vecchie di un decennio. Più tardi prese il controllo della principale flotta imperiale, con [[Gilad Pellaeon]] al suo fianco, e fece rotta verso l'[[Accademia Jedi]] di Luke su [[Yavin IV]], il quale sabotando l'Incrociatore Imperiale, riuscì a metterli in fuga. Da quel momento le tracce dell'Ammiraglio Daala si persero. Ella, prima di andarsene, conferì comunque a Pellaeon i titoli di [[Comandante Supremo della Flotta Imperiale]] e di [[Ammiraglio]] ed i pieni poteri militari.

===L'espansionismo pellaeoniano (12-13 ABY)===
Negli anni in cui aveva servito [[Thrawn]] e [[Daala]], Pellaeon non aveva mai avuto modo di manovrare completamente la rinascita dell'Impero. Con Daala che gli aveva lasciato massimi poteri, però, l'anziano Ammiraglio poté decidere in prima persona le sorti della guerra.

Ponendo la propria base operativa su [[Bastion]] (pianeta che sarebbe poi diventato la vera e propria capitale dei Resti dell'Impero), Pellaeon decise di spingere le forze Imperiali al di fuori del [[Nucleo Profondo]], per iniziare la riconquista dell'[[Orlo Esterno]] e dell'[[Orlo Intermedio]]. Per prima cosa, in una breve incursione riuscì a conquistare l'[[Allineamento Pentastar]], un piccolo impero autonomo creato dal [[Gran Moff]] [[Ardus Kaine]] nei sistemi esterni. La presa dell'Allineamento consentì anche a Pellaeon di appropriarsi di una nuova ammiraglia, il [[Super Star Destroyer]] ''[[Reaper]]''. Sempre a seguito di questa vittoria, Pellaeon ricostituì il [[Consiglio dei Moff]].

Sei mesi dopo la sua salita al potere, Pellaeon progettò la conquista di [[Orinda]]. La [[Nuova Repubblica]] inviò il [[Generale]] [[Wedge Antilles]] a bordo della ''[[Lusankya]]'' per proteggere il pianeta, ma la flotta Imperiale ebbe a sorpresa la meglio: il ''[[Reaper]]'' distrusse l'''[[Endurance]]'', la nave Neorepubblicana che trasportava il maggior numero di caccia della flotta, e Antilles fu costretto a ordinare la ritirata. Poco tempo dopo, la campagna pellaeoniana ottenne la sua seconda vittoria su [[Gravlex Med]], dove l'Impero non conquistò il pianeta, ma riuscì ad infliggere una sconfitta alla flotta dell'[[Ammiraglio]] [[Ackbar]] e a sottrarle la ''[[Chimaera]]'', lo [[Star Destroyer]] che era stato l'ammiraglia di [[Thrawn]].

La situazione nell'[[Orlo Intermedio]] era ormai stabilizzata. L'Impero fortificò le sue posizioni, e la [[Nuova Repubblica]] si preoccupò di ricostituire le linee difensive che erano state sfondate da Pellaeon. Non ancora sazio di vittorie, questi lanciò un nuovo attacco contro [[Adumar]], un pianeta industriale che per lungo tempo era rimasto sconosciuto alla maggior parte della [[Galassia]].

Contemporaneamente agli scontri su Adumar, l'[[Ammiraglio]] [[Ackbar]] attaccò il Settore Antemeridian grazie a numerose rivolte scoppiate contro il potere Imperiale. Il governatore del Settore, [[Moff]] [[Getelles]], non riuscì a difendere opportunamente il Settore, che fu conquistato dalle forze della Nuova Repubblica, le quali presero ad avanzare nel territorio dei Resti dell'Impero. Abbandonata Adumar, Pellaeon riuscì a fermare l'avanzata nemica, ma al costo del ''[[Reaper]]''. In un gesto simbolico, fece la ''[[Chimaera]]'' sua nuova ammiraglia, in memoria della gloria di [[Thrawn]].

Pellaeon dovette interrompere la sua campagna con la perdita di Antemeridian, il che rappresentò la fine dell'espansionismo dei Resti dell'Impero, i quali mantennero saldi i loro territori fino alla fine della guerra, sei anni dopo.

===I Discepoli di Ragnos (14 ABY)===
La [[Jedi Oscura]] [[Tavion]] aveva creato un culto, i cui adepti erano conosciuti come i [[Discepoli di Ragnos]], che voleva far risorgere [[Marka Ragnos]] e ricostruire un [[Impero Sith]]. Una parte delle forze Imperiali si allearono a Tavion e le fornirono supporto militare.

L'[[Ordine Jedi]] di [[Luke Skywalker]] si mise subito in campo per far fallire i piani di Tavion, e in prima linea vi fu [[Kyle Katarn]], che aveva già ucciso il maestro di Tavion, [[Desann]]. I Jedi si infiltrarono in molte basi Imperiali, dove combatterono contro i [[Jedi Oscuri]] al servizio di Ragnos. Il piano di Tavion, alla fine, fallì, poiché ella fu uccisa dall'apprendista di Katarn, [[Jaden Korr]], in una delle tombe di [[Korriban]].

===Verso la fine del conflitto (17-19 ABY)===
[[Immagine:remnant_1.jpg|thumb|left|La firma del [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]].]]Dopo la [[Crisi della Flotta Nera]], sperando di poter trarre vantaggio del conflitto che aveva indebolito la [[Nuova Repubblica]], nel [[17 ABY]] Pellaeon lanciò l'Impero in una nuova campagna contro gli odiati nemici. L'operazione non andò a buon fine, e la flotta Imperiale, che aveva appena ricominciato a riorganizzarsi, venne respinta e, per questo, indebolita ulteriormente, resa ormai impossibilitata ad affrontare un'altra operazione contro la [[Nuova Repubblica]].

Questo indusse Pellaeon a severe riflessioni: i Resti dell'Impero erano ormai stati scacciati nell'[[Orlo Esterno]] e la flotta era a pezzi, contando ora solo pochissimi [[Star Destroyer]] che potessero offrire una seria difesa dello [[Spazio Imperiale]]. L'[[Ammiraglio]] cominciò sempre più a convincersi della necessità di mettere fine alla [[Guerra Civile Galattica]] per preservare ciò che rimaneva dell'Impero.

Il governatore del [[Settore Braxant]], [[Gran Moff]] [[Disra]], si oppose fermamente a questa decisione quando Pellaeon la presentò al [[Consiglio dei Moff]]. Nel tentativo di far continuare la guerra, Disra si alleò con l'attore [[Flim]] e il [[Maggiore]] [[Tierce]] per detronizzare Pellaeon e gettare la Nuova Repubblica nel caos. I compiti furono divisi: Disra avrebbe cercato le risorse politiche, Tierce avrebbe organizzato l'esercito e Flim avrebbe impersonato il [[Grand'Ammiraglio]] [[Thrawn]], fingendolo risorto. Insieme, i tre tentarono di usare la crisi del [[Documento di Caamas]] per creare una guerra civile nella Nuova Repubblica, ma fallirono e vennero del tutto sconfitti anche da Pellaeon: con l'arresto di Disra, il complotto ebbe termine.

La sconfitta dei cospiratori aveva per la prima volta unito i governi della Nuova Repubblica e dell'Impero in un'operazione comune. Da questo evento, infatti, vennero portate avanti le lunghe trattative di pace che sfociarono, nel [[19 ABY]], con la firma dello storico [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]], che sancì la fine della [[Guerra Civile Galattica]]. Da un lato, la [[Nuova Repubblica]] avrebbe riconosciuto i Resti dell'Impero, dall'altro essi avrebbero interrotto la guerra contro di essa.

Per i suoi meriti nella gestione della pace con la Nuova Repubblica e per la fedeltà all'Impero, Pellaeon venne successivamente insignito del grado di [[Grand'Ammiraglio della Flotta Imperiale]] dal [[Consiglio dei Moff]].

===La guerra contro gli Yuuzhan Vong (25-29 ABY)===
Dopo sei anni di sostanziale isolazionismo, i Resti dell'Impero tornarono sulla scena galattica quando [[Leia Organa Solo]] si recò su [[Bastion]] per chiedere aiuto all'Impero contro gli [[Yuuzhan Vong]], che avevano da poco invaso la [[Galassia]] e si erano dimostrati avversari implacabili. D'accordo con la Principessa, [[Pellaeon]] forzò il [[Consiglio dei Moff]] ad accettare l'entrata in guerra.

Le navi da guerra Imperiali fornirono aiuto alla flotta della [[Nuova Repubblica]] durante la difesa di [[Ithor]], ma il pianeta venne alla fine espugnato e devastato dai Vong. Stupiti dalla violenza degli invasori, i capi dell'Impero decisero di tirarsi indietro, e il Consiglio ordinò a Pellaeon di abbandonare le operazioni militari e fare ritorno. Il Grand'Ammiraglio obbedì riluttante, ma in qualità di Comandante Supremo si riservò il diritto di lasciare una piccola task force sul campo di battaglia.

Nell'Impero crebbe la convinzione che gli Yuuzhan Vong non avevano intenzione di invaderlo: essi si sarebbero limitati alla eventuale distruzione della Nuova Repubblica, e successivamente avrebbero abbandonato la Galassia. Il Grand'Ammiraglio Pellaeon era di altro avviso, ma una maggioranza di governo sfavorevole all'entrata in guerra gli impedì di compiere qualsiasi alleanza militare. Comunque, egli aiutò la Nuova Repubblica fornendole le carte stellari Imperiali del [[Nucleo Profondo]], grazie alle quali i Vong vennero sconfitti su [[Ebaq 9]].

Nel [[28 ABY]], i Vong sotto il comando di [[B'shith Vorrik]] invasero i Resti dell'Impero, prendendo [[Bastion]] e distruggendo parte della flotta Imperiale, nonché danneggiando gravemente la ''[[Chimaera]]'' stessa. A seguito di questa sconfitta, le forze Imperiali si ripresero rapidamente, scacciando i Vong durante le battaglie di [[Borosk]] e [[Yaga Minor]]. L'invasione si volse a favore dei piani di Pellaeon, in quanto il [[Consiglio dei Moff]] a questo punto non ebbe più nessuna scusa (e nessun motivo) per non allearsi all'appena fondata [[Alleanza Galattica]].

Il Grand'Ammiraglio Pellaeon prese parte a tutte le battaglie più importanti della fine della guerra, fra cui quelle di [[Esfandia]] (dove Vorrik trovò la morte) e di [[Coruscant]], dove avvenne la definitiva sconfitta degli [[Yuuzhan Vong]]. Le truppe imperiali, poi, fornirono supporto in numerose altre battaglie.

===Il dopo-Yuuzhan Vong (35-40 ABY)===
Nel [[35 ABY]], [[Pellaeon]] si era già ritirato dalla sua posizione e i Resti dell'Impero erano diventati stato membro dell'[[Alleanza Galattica]], seppure mantenendo un certo grado di autonomina nei propri affari personali. La nomina dell'ex [[Generale Imperiale]] [[Turr Phennir]] come [[Comandante Supremo]] della combinata [[Confederazione]] militare indicò che probabilmente alcuni simpatizzanti all'interno dei Resti dell'Impero si erano impegnati per la coalizione, in sfida alla posizione pro-Alleata del [[Consiglio dei Moff]] durante la [[Seconda Guerra Civile Galattica]].

Dopo la morte di [[Cal Omas]], Gilad Pellaeon ritornò fra le fila dei Resti e scelse di combattere contro il [[Signore dei Sith]] [[Darth Caedus]] in contrasto con il [[Consiglio dei Moff]], che intendeva schierarsi con lui. Pellaeon richiamò [[Daala]] e la sua flotta Imperialista. Poco dopo Pellaeon fu assassinato dalla [[Jedi Oscura]] di [[Jacen Solo]] [[Tahiri Veila]]. Dopo aver recuperato il corpo di Pellaeon, Daala e la sua fazione si allerono con i [[Mandaloriani]], mentre il Consiglio dei Moff inviò le proprie flotte per combattere Caedus che temevano a questo punto sarebbe diventato nuovo [[Imperatore]] Galattico. In seguito alla morte di [[Darth Caedus]], e la conclusione della [[Seconda Guerra Civile Galattica]], [[Jagged Fel]] venne nominato sostituto di Pellaeon per supervisionare il Consiglio dei Moff e la politica imperiale. I Resti in quel periodo possedevano almeno un [[Super Star Destroyer]] di classe sconosciuta, il ''[[Dominion]]'', e lo utilizzarono durante la [[Prima Battaglia di Roche]].

Ad un certo punto durante questo conflitto, i Resti dell'Impero riacquistarono forza. Sotto [[Fel I]], il quale riprese il titolo di Imperatore, l'Imperò iniziò il programma [[Vittoria Senza Guerra]]. La capitale, [[Bastion]], divenne uno dei pianeti più fortificati della [[galassia]]. Questo portò ad una [[Guerra Fredda]] apparentemente senza fine, mettendo pacificamente l'Alleanza contro l'Impero.

===Guerra Sith Imperiale===
L'[[Alleanza Galattica]] iniziò il [[Progetto Ossus]] e selezionò 100 pianeti per essere sottoposti a [[terraforming]]. Il progetto ebbe successo, ma uno sconosciuto assalitore sabotò il progetto: i nativi dei pianeti terraformati iniziarono a subire mutazioni come la crescita di strane escrescenze ossee. L'[[Impero Fel]] si alterò e il [[Consiglio dei Moff]] invocò il [[Trattato di Anaxes]], e costrinse un riluttante [[Imperatore]] [[Roan Fel]] ad iniziare la [[Guerra Sith-Imperiale]] contro l'Alleanza.

Nel [[130 ABY]] la guerra terminò con la vittoria dell'Impero. Il terzo Imperatore della [[dinastia Fel]] era al comando, ma fu attaccato dal risorto [[Ordine Sith]]. Solo dopo si apprese che quello che l'Imperatore [[Darth Krayt]] aveva ucciso non era altro che un sosia che aveva recitato la parte del vero Fel.

==Governo e Politica==
[[Immagine:remnant_2.jpg|thumb|right|Alcuni imperiali dell'[[Era Legacy]].]]L'organizzazione dei Resti dell'Impero era diversa da quella dell'Impero sotto [[Palpatine]] in diversi modi. Il governo dei Resti dell'Impero era guidato dal [[Consiglio dei Moff]], un'oligarchia che governava una confederazione di settori sotto controllo Imperiale. Ciascun [[Moff]] rappresentava un settore dell'Impero e governava quel settore con apparentemente poche restrizioni. I Moff fungevano anche come comandanti in capo delle [[Flotte di Settore]]. Il [[Comandante Supremo]] poteva riunire e comandare tutti gli assetti militari, comprese le flotte di settore, in tempi di emergenza o a discrezione del Comandante Supremo.

L'autorità del Comandante Supremo di riunire le unità regionali dei [[Moff]] era l'unico controllo politico esplicito ai poteri del Consiglio dei Moff. Il Comandante Supremo alla fine della [[Guerra Civile Galattica]] e durante la [[Guerra Yuuzhan Vong]], il [[Grand'Ammiraglio]] [[Gilad Pellaeon]], era rispettato dalla popolazione galattica e da altri governi interstellari come la [[Nuova Repubblica]] e la [[Influenza Chiss]] come leader dell'Impero, un giudizio che Pellaeon condivideva.

Non è chiaro come il Consiglio dei Moff eleggesse o nominasse un nuovo Comandante Supremo o come i Moff guadagnassero le proprie posizioni. Alcuni dei Moff avrebbero potuto essere quelli nominati da Palpatine o dai suoi successori per governare i loro settori quando l'[[Impero Galattico]] controllava ancora la galassia, mentre altri avevano probabilmente conquistato il potere tramite gerarchie imperiali. Oltre ai Moff e al Comandante Supremo, le posizioni del [[Ministro di Stato]] e e del [[Sostituto Ministro di Stato]] erano altri gradi importanti per il governo dei Resti, anche se non sono ben chiari i loro ruoli.

==Economia==
Economicamente, i Resti dell'Impero soffrirono enormemente dopo la firma del [[Trattato Pellaeon-Gavrisom]]. Beni più economici repubblicani inondarono i mercati imperiali, e il valore del [[credito]] imperiale scese rapidamente e rimase debole per diversi anni.

==Società e cultura==
In termini sociali, i Resti dell'Impero erano molto diversi dall'[[Impero]] di [[Palpatine]]. I sentimenti anti-razziali e maschilisti di quell'epoca erano cosa del passato, un [[Moff]] durante l'invasione degli [[Yuuzhan Vong]] era una donna, oltre a numerosi capitani della marina. In termini di diritti di base, la vita nei Resti, anche se molto meno rispetto all'Impero di Palpatine, erano comunque un po' più restrittivi rispetto alla [[Nuova Repubblica]].

In seguito agli [[Accordi di Bastion]], i Resti comprendevano quindici razze indigene al loro interno. Fra questi gli [[Yagai]], i [[Muun]], e gli [[Iotrani]], e probabilmente anche i [[Ruuriani]], i [[Kroctari]], gli [[Huk]], e i [[Kaleesh]]. Presumibilmente le razze che non erano originare dello [[Spazio Imperiale]], come gli [[Umani]], non erano fra queste quindici.

==Forze Armate==
''Vedi: [[Forze Armate Imperiali]]''

==Astrografia==
''Articolo principale: [[Spazio Imperiale]]''

I Resti dell'Impero dal [[12 ABY]] consistevano di un terzo della [[galassia]], la maggior parte formato dal Nucleo Imperiale e dall'Impero di Pellaeon. Intorno al [[16 ABY]] si era ridotto ad un quarto della galassia dopo che la [[Nuova Repubblica]] attaccò il [[settore Antemeridiano]] e lo spazio circostante, ed entro il [[19 ABY]] si era drammaticamente ridotto in seguito agli [[Accordi di Bastion]].

Il territorio dei Resti dell'Impero consisteva di otto settori "costieri" nei [[Territori dell'Orlo Esterno]] che confinavano con le [[Regioni Ignote]]. Le [[Regioni di Confine]] separavano i territori della Nuova Repubblica e dei Resti dell'Impero durante l'ultima fase della [[Guerra Civile Galattica]]. Presumibilmente, questo rimase tale anche dopo la fine della guerra.

Il nome originale del pianeta capitale era [[Sartinaynian]], tuttavia venne rinominato Bastion dall'Impero, e divenne il nome più comunemente usato.

Al tempo della [[Guerra Yuuzhan Vong]], i Resti consistevano di "poche migliaia" di mondi sparsi fra gli otto settori nominati [[Spazio Imperiale]]. Il numero di settori e sistemi sotto controllo imperiale crebbe dopo la guerra.

[[Categoria: Governi galattici]]