Bullone di costrizione/Legends: differenze tra le versioni

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I '''bulloni di costrizione''' sono dispositivi che, applicati sui droidi, permettono di meglio controllare le loro azioni e rafforzare la loro obbedienza ai proprietari; uno speciale applicatore salda il bullone al droide, ed una volta affisso impedisce all’automa di vagare liberamente e lo forza ad obbedire ai comandi impartiti tramite un unità palmare di controllo.
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I '''bulloni di costrizione''' erano dispositivi che, applicati sui droidi, permettevano di controllare meglio le loro azioni e di rafforzare la loro obbedienza ai proprietari. Uno speciale applicatore saldava il bullone al droide e una volta affisso impediva all’automa di vagare liberamente e lo forzava ad obbedire ai comandi impartiti tramite un'unità palmare di controllo.
  
I mercanti Jawa di Tatooine impiegano spesso i bulloni di costrizione sui droidi che recuperano, lo fecero ad esempio con Artoo-Detoo e See-Threepio quando li rinvennero nel deserto dopo la loro fortunosa fuga dal Tantive IV.
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I mercanti Jawa di Tatooine impiegarono spesso i bulloni di costrizione sui droidi recuperati, come fecero, ad esempio, con R2-D2 e C-3PO quando li rinvennero nel deserto, dopo la loro fuga dal Tantive IV.
Una volta venduti a Owen Lars, gli venne dato anche il controllo dei dispositivi; i sistemi di sicurezza della fattoria dei Lars facevano si che ogni droide dotato di un bullone di costrizione non potesse lasciare la proprietà, ma Artoo ingannò Luke in modo tale da far rimuovere il suo ’guinzaglio’ elettronico, riuscendo così nella notte a sgusciare via furtivamente per continuare la missione affidatagli da Leia Organa, ritrovare Obi-Wan Kenobi.
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Una volta venduti a Owen Lars, gli venne dato anche il controllo dei dispositivi; i sistemi di sicurezza della fattoria dei Lars facevano che ogni droide dotato di un bullone di costrizione non potesse lasciare la proprietà, ma R2 ingannò Luke al fine di fargli rimuovere il proprio ’guinzaglio’ elettronico, riuscendo così nella notte a sgusciare via furtivamente per continuare la missione affidatagli da Leia Organa: ritrovare Obi-Wan Kenobi.
  
 
Sebbene ci fossero molti modelli di bulloni di costrizione con differenti livelli di comando, quelli usati su R2-D2 e C-3PO erano di un tipo relativamente semplice.
 
Sebbene ci fossero molti modelli di bulloni di costrizione con differenti livelli di comando, quelli usati su R2-D2 e C-3PO erano di un tipo relativamente semplice.
  
Impiantato a vista sulla superficie esterna del droide, era appaiato ad un "proprietario" o "richiamo", in pratica un dispositivo portatile che era in grado di impartire tre semplici ordini: i comandi potevano richiamare un droide al proprietario (VIENI), costringerlo a fermarsi (STOP) o a svolgere dei compiti assegnati tramite comandi verbali (ORDINI).
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Impiantato a vista sulla superficie esterna del droide, era appaiato ad un "proprietario" o "richiamo", ovvero un dispositivo portatile che era in grado di impartire tre semplici ordini: richiamare un droide al proprietario (VIENI), costringerlo a fermarsi (STOP) o svolgere dei compiti assegnati tramite comandi verbali (ORDINI).
 
La programmazione primaria di un droide non poteva essere bypassata da un restraining bolt, quindi gli ordini impartiti si dovevano riferire a compiti all’interno dei parametri operativi concessi.
 
La programmazione primaria di un droide non poteva essere bypassata da un restraining bolt, quindi gli ordini impartiti si dovevano riferire a compiti all’interno dei parametri operativi concessi.
 
E’ un fatto meno noto che i mercanti Jawa utilizzassero i bulloni di costrizione come componenti nei loro raffazzonati blaster a ionizzazione.
 
E’ un fatto meno noto che i mercanti Jawa utilizzassero i bulloni di costrizione come componenti nei loro raffazzonati blaster a ionizzazione.
  
 
[[Categoria: tecnologia]]
 
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Versione delle 18:57, 1 ago 2011

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Splendido! Siamo senza interprete da quando il Padrone si è adirato con l'ultimo protocollare e lo ha disintegrato.

Questa voce non segue le linee guida del DataBank in merito all'uso della lingua italiana.

Per favore, correggi le scorrettezze grammaticali, sintattiche o di tempo verbale (va usato il passato) e rimuovi questo template quando hai finito.

Hansolo 15.jpg

Scusa se ho sporcato un pò.

Questa voce necessita una miglior organizzazione e potrebbe risultare confusa per alcuni lettori.

Per favore segui le linee guida del DataBank e porta questa voce al più alto livello di qualità prima di occuparti di schede meno importanti.

I bulloni di costrizione erano dispositivi che, applicati sui droidi, permettevano di controllare meglio le loro azioni e di rafforzare la loro obbedienza ai proprietari. Uno speciale applicatore saldava il bullone al droide e una volta affisso impediva all’automa di vagare liberamente e lo forzava ad obbedire ai comandi impartiti tramite un'unità palmare di controllo.

I mercanti Jawa di Tatooine impiegarono spesso i bulloni di costrizione sui droidi recuperati, come fecero, ad esempio, con R2-D2 e C-3PO quando li rinvennero nel deserto, dopo la loro fuga dal Tantive IV. Una volta venduti a Owen Lars, gli venne dato anche il controllo dei dispositivi; i sistemi di sicurezza della fattoria dei Lars facevano sì che ogni droide dotato di un bullone di costrizione non potesse lasciare la proprietà, ma R2 ingannò Luke al fine di fargli rimuovere il proprio ’guinzaglio’ elettronico, riuscendo così nella notte a sgusciare via furtivamente per continuare la missione affidatagli da Leia Organa: ritrovare Obi-Wan Kenobi.

Sebbene ci fossero molti modelli di bulloni di costrizione con differenti livelli di comando, quelli usati su R2-D2 e C-3PO erano di un tipo relativamente semplice.

Impiantato a vista sulla superficie esterna del droide, era appaiato ad un "proprietario" o "richiamo", ovvero un dispositivo portatile che era in grado di impartire tre semplici ordini: richiamare un droide al proprietario (VIENI), costringerlo a fermarsi (STOP) o svolgere dei compiti assegnati tramite comandi verbali (ORDINI). La programmazione primaria di un droide non poteva essere bypassata da un restraining bolt, quindi gli ordini impartiti si dovevano riferire a compiti all’interno dei parametri operativi concessi. E’ un fatto meno noto che i mercanti Jawa utilizzassero i bulloni di costrizione come componenti nei loro raffazzonati blaster a ionizzazione.