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Sheev Palpatine

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{{Quote|Finalmente ci riveleremo ai Jedi. Finalmente ci vendicheremo.|[[Darth Maul]] al suo maestro|Star Wars: Episodio I La minaccia fantasma}}
[[Immagine:Sith Federazione.png|200px|left|thumb|Darth Sidious e presenta Darth Maul comunicano via ologramma con Nute Gunray a sinistra e Rune Hakooai Neimoidiani.]]
Al momento opportuno Sheev Palpatine cominciò ad agire direttamente per attuare il piano di Darth Bane. Il primo obiettivo era rovesciare il [[Cancelliere Supremo]] della Repubblica [[Finis Valorum|Valorum]], che non aveva più potere politico e considerava Palpatine un prezioso amico e alleato.<ref name="SWEValorum">{{SWE|characters|valorum|Supreme Chancellor Valorum}}</ref> Nelle vesti di Darth Sidious, contattando via [[ologramma]] il [[Vicerè]] della [[Federazione dei Mercanti]], [[Nute Gunray]] a cui ordinò di assediare con lei sue navi il pianeta Naboo in segno di protesta contro la tassazione delle rotte commerciali verso sistemi stellari esterni, imposta dal Senato. Dato che il maggiore organo di rappresentanza della Repubblica rimase inattivo, Valorum inviò segretamente due [[Cavalieri Jedi]]—il [[Maestro Jedi|Maestro]] [[Qui-Gon Jinn]] e il suo [[Padawan]] [[Obi-Wan Kenobi]]—come ambasciatori, per negoziare con Nute Gunray.<ref name="tpm" />
L’armata [[droide]] della Federazione atterrò sul pianeta e in un giorno, occupò la capitale [[Theed]] e le regioni circostanti. Amidala e il suo seguito furono catturati e Nute Gunray le propose di firmare un trattato che avrebbe dato un’aria di legittimità all’invasione. Tuttavia, i Jedi la liberarono, riuscendo a forzare il blocco a bordo dell’[[Astronave reale di tipo J 327 Nubian|astronave reale]].<ref name="tpm" />
====Alla ricerca della Regina Amidala====
Quando Gunray informò Sidious della fuga di Amidala, il Signore dei Sith presentò loro Darth Maul, che incaricò di ritrovare e catturare la regina. Dato che la nave era stata danneggiata nella fuga Amidala ordinò di atterrare su [[Tatooine]], un pianeta desertico dell’[[Territori dell’Orlo Esterno|Orlo Esterno]], per poterla riparare. Maul si accertò della posizione della regina, e assicurò il suo maestro che la sua ricerca in quel mondo scarsamente popolato sarebbe durata poco. Sidious ordinò al suo apprendista di uccidere prima i Jedi e, una volta morti di catturare la regina. Maul partì per Tatooine, ma [[Duello su Tatooine|fallì]] la missione: la Regina e i Jedi sfuggirono al Sith e fecero rotta per [[Coruscant]].<ref name="tpm" />
Infine, Palpatine vinse le elezioni e divenne il nuovo Cancelliere Supremo. Tuttavia, l’armata della Federazione su Naboo venne sconfitta e Gunray fu catturato dalle forze di Amidala. Darth Maul venne ucciso da Obi-Wan Kenobi, ma non prima di aver ucciso Qui-Gon Jinn, al cui [[funerale Jedi|funerale]] Palpatine partecipò, assistendo compiaciuto alla discussione dei Maestri Jedi Yoda e [[Mace Windu]] se il Sith ucciso da Kenobi fosse stato il Maestro o l’apprendista. Palpatine inoltre seppe che i Naboo avevano ottenuto la loro vittoria grazie all’inaspettato intervento di [[Anakin Skywalker]], un giovane schiavo che Qui-Gon Jinn aveva liberato durante la sosta su Tatooine, molto potente nella Forza, e che credeva fosse il [[Prescelto]] che avrebbe portato equilibrio nella Forza, di cui parlava un’antica profezia Jedi. Dopo molti dubbi e discussioni, il Consiglio decise che il giovane sarebbe stato addestrato da Kenobi. Palpatine si congratulò personalmente con il Jedi durante la celebrazione della vittoria su Naboo, e disse ad Anakin che la sua carriera sarebbe stata osservata con "grande interesse".<ref name="tpm" />
 
===Verso la guerra===
====La crisi Separatista====
Negli anni successivi, il nuovo Cancelliere Sheev Palpatine si guadagnò la reputazione di mite servitore del bene comune,<ref name="aotc"/> tanto che rimase al potere ben oltre il secondo mandato consentito dalla legge, per volere del Senato stesso,<ref name="rots"/> mentre nell’ombra continuava a tramare per far scoppiare un conflitto che minasse la stabilità della Repubblica. Per suo ordine, il Conte Dooku continuava a trascinare interi [[sistema stellare|sistemi stellari]] e corporazioni galattiche nel neonato [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti|movimento separatista]].<ref name="aotc"/>
 
Dieci anni dopo la battaglia di Naboo<ref name="explEPII">{{SW|url=explore/the-movies/Episodio-ii/|text=Star Wars: Episodio II - L’attacco dei cloni}} {{C|Story Gallery: Slide 4}}</ref> per far fronte alla minaccia separatista il Senato Galattico indisse un’assemblea straordinaria per votare un [[Atto di Creazione Militare|atto]] che consentisse la creazione di un esercito della Repubblica. La Senatrice Amidala giunta a Coruscant per partecipare alla votazione subì un attentato da cui uscì illesa, ma il Cancelliere rimandò l’assemblea e assegnò alla sua protezione Obi-Wan Kenobi e il suo Padawan Anakin Skywalker. In seguito a un secondo attentato fallito, Anakin Skywalker divenne la guardia del corpo della Senatrice Amidala. In quel periodo il rapporto del giovane con il Cancelliere Palpatine si approfondì: in diverse occasioni, Palpatine lodava Skywalker come lo Jedi più dotato che avesse mai incontrato, dicendo che avrebbe potuto superare in potenza anche [[Yoda]], il [[Gran Maestro]] del [[Gran Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]]. Skywalker dal canto suo ammirava il Cancelliere Palpatine ascoltava grandemente i suoi consigli.<ref name="SWEPalpatine" /><ref name="aotc" />
 
Nel frattempo Obi-Wan Kenobi, indagando sugli attentati, giunse dapprima su Kamino, dove scoprì scoprì l’armata clone commissionata da Sifo-Dyas, poi su [[Geonosis]] dove si infiltrò in una roccaforte Separatista e scoprì il Conte Dooku in combutta con i leader di diverse corporazioni intergalattiche che finanziavano la creazione di un [[Armata Droide Separatista|esercito di droidi]]. Tra essi c’era anche il Vicerè Nute Gunray della Federazione dei Mercanti, il mandante degli attentati. Kenobi comunicò al Consiglio Jedi e al Cancelliere Palpatine quanto aveva scoperto ma fu fatto prigioniero dai Geonosiani.<ref name="aotc" />
 
====Poteri di emergenza====
{{Quote| È stato con grande riluttanza che ho accettato questa carica. Io amo la democrazia. Io amo la Repubblica. I poteri che mi conferite saranno da me rimessi al risolversi di questa crisi. E come primo decreto, in accordo alle mie nuove funzioni, ordino la fondazione di un grande esercito della Repubblica per contrastare le crescenti minacce dei separatisti.|Il Cancelliere Sheev Palpatine, accetta i poteri di emergenza|Star Wars: Episodio II L’attacco dei cloni}}
 
[[File:Palpatine ama la democrazia.jpg|thumb|250px|right|Il Cancelliere Sheev Palpatine accetta "riluttante" i poteri speciali.]]
 
Grazie alla testimonianza di Kenobi il Cancelliere aveva ora la scusa per forzare la mano del Senato. Durante un meeting notturno nel suo ufficio, alla presenza di alcuni membri del Consiglio Jedi e del [[Comitato dei Lealisti]], per discutere come far fronte a un imminente attacco separatista, apparve però chiaro che il Senato, anche a fronte di una tale minaccia, non avrebbe appoggiato la creazione di un esercito, finché i Separatisti non fossero passati all’azione. Dopo un interminabile dibattito, Mas Amedda suggerì che il Senato avrebbe dovuto garantire al Cancelliere Palpatine dei poteri di emergenza, così che potesse approvare immediatamente la creazione dell’esercito.<ref name="aotc" />
 
Fu [[Jar Jar Binks]] il [[Gungan]] che [[Rappresentante Planetario Associato|rappresentava]] Naboo in assenza di Amidala, a proporre la mozione davanti al Senato. Questa venne accolta dagli applausi di innumerevoli Senatori che acclamarono il nome di Binks. A quel punto il Cancelliere Palpatine accettò i poteri con finta riluttanza promettendo che li avrebbe rimesse al Senato una volta che la minaccia Separatista fosse finita. Come primo decreto, ordinò la fondazione di un esercito per la Repubblica. Il suo piano per scatenare la guerra era quasi compiuto.<ref name="aotc" />
 
===Le Guerre dei Cloni===
====L’inizio della guerra====
{{Quote|La Forza è con noi, maestro Sidious.''"<br />"''Bentornato, Lord Tyranus. Hai fatto un buon lavoro.''"<br />"''Ho una bella notizia da darvi. La guerra è cominciata.''"<br />"''Magnifico. Tutto sta andando secondo i piani.|Darth Tyranus fa rapporto a Darth Sidious nella [[Le Fabbriche|zona industriale]] di [[Coruscant]].|Star Wars: Episodio II L’attacco dei cloni}}
 
[[File:Sidious Tyranus.jpg|200 px|left|thumb|Darth Sidious e Darth Tyranus si incontrano su Coruscant dopo la Battaglia di Geonosis]]
 
Mace Windu e molti altri Jedi piombarono su Geonosis per liberare Obi-Wan Kenobi che stava per essere giustiziato insieme a Skywalker e alla Senatrice Amidala, giunti anch’essi per salvarlo. Quando l’armata dei droidi era ormai prossima alla vittoria, arrivò il Maestro Yoda con la nuova armata di cloni che sbaragliò l’esercito separatista. La Repubblica [[Battaglia di Geonosis|vinse la battaglia]].<ref name="aotc" />
 
Dooku dopo aver affrontato i Jedi fuggì dal pianeta eludendo le forze repubblicane e raggiunse l’ultimo posto che chiunque avrebbe potuto pensare&mdash;Coruscant, il cuore della Repubblica stessa. Raggiunto il covo segreto di Darth Sidious, nella zona industriale. Tyranus assicurò al suo maestro che il loro tanto atteso complotto si era finalmente messo in moto con l’inizio della guerra. Sidious era soddisfatto e si congratulò con il suo apprendista. Infine, Tyranus lasciò i [[piani della Morte Nera|progetti segreti]] dell’[[Stazione da Battaglia Orbitale DS-1|arma suprema]] progettata dai Geonosiani al suo maestro, perché non cadessero nelle mani dei Jedi.
 
[[File:Parata cloni.jpg|200 px|right|thumb|Il Cancelliere Sheev Palpatine osserva le nuove truppe]]
 
Poco tempo dopo il Cancelliere Palpatine, insieme ad altri capi del Senato, ispezionò personalmente le nuove truppe che partivano per il fronte: le Guerre dei Cloni erano finalmente cominciate, un conflitto di portata galattica che avrebbe potuto manipolare secondo i suoi scopi, controllando le forze della Repubblica come il buon Cancelliere Sheev Palpatine e le armate Separatiste come il Signore Oscuro dei Sith Darth Sidious.<ref name="aotc" />
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