Darth Sidious era una persona decisamente ambiziosa, ma che aveva fatto della pazienza la sua arma principale. Pazientemente, Sidious scalò i vertici della [[Repubblica Galattica]] e, sempre pazientemente, la trasformò in [[Impero Galattico|Impero]]. Per tutta la dutara della sua vita, egli matenne una parvenza pubblica di uomo mite e accogliente, tanto da [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]] quanto da [[Imperatore Galattico|Imperatore]]. Inizialmente, il suo volto esprimeva fiducia e sicurezza; dopo lo scontro con [[Mace Windu]], in cui il [[Signore dei Sith]] mostrò il suo vero volto, era un orribile segno del nuovo signore della galassia, ma anche una maschera di debolezza che fece effettivamente venire a galla molti suoi nemici.
[[File:Palpatine_36.jpg|thumb|200px|rightleft|La spada laser di Darth Sidious.]]Palpatine era un sincero amante delle arti. In tutta la sua vita, raccolse opere d'ogni tipo, in particolare sculture e libri, nonché una gran quantità di [[holocron]]. I suoi uffici erano sempre decorati con statue antiche raccolte nei suoi numerosi viaggi; quando era [[senatore]] e poi [[Cancelliere Supremo|Cancelliere]], usò le statue anche come nascondiglio per i suoi artefatti [[Sith]].
Gran parte del pensiero di Palpatine è espresso nel suo <i>[[Compendio del Lato Oscuro]]</i>. Egli riteneva davvero che un governo retto dai Sith fosse il migliore auspicabile per la galassia, in quanto solo il suo pugno di ferro avrebbe potuto assicurare l'ordine contro chi voleva portare il caos. Per lui, tutti gli esseri privi della sensibilità alla [[La Forza|Forza]] erano inferiori e incapaci di ottenere le loro aspirazioni, qualunque esse fossero. Solo gli utilizzatori della [[La Forza|Forza]], saggi e potenti, potevano governare la massa di insensibili alla Forza; a loro volta, solo i Sith potevano governare, in quanto più saggi e potenti di tutti in assoluto. Infine, Palpatine arrivò a considerarsi narcisisticamente il salvatore della galassia, in quanto fu l'unico ad implementare nella pratica questa idea.