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Ordine Jedi

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/* Ordine 66 */
===Ordine 66===
{{VediAnche|Ordine 66}}
[[File:tempio-jedi-brucia.jpg|250px|thumb|right|Il tempio Jedi messo a ferro e fuoco durante l'Ordine 66.]]Skywalker, ora con il nome Sith di Darth Vader, andò al Tempio Jedi insieme alla [[501esima Legione]] per uccidere tutti i Jedi del tempio, mentre in tutta la galassia venne emanato l'[[Ordine 66]] a tutti i [[comandante clone|comandanti cloni]]. Di lì a poco, Palpatine convocò una seduta speciale del Senato Galattico, nella quale proclamò che i Jedi erano dei traditori e che per garantire la sicurezza e la pace nella galassia, si sarebbe dovuto affrontare un [[Proclamazione del Nuovo Ordine|cambio di governo]], fondando a tutti gli effetti l'Impero Galattico e proclamandosi Imperatore.
Durante l'Ordine 66 morirono molti Jedi, traditi dai loro compagni cloni, come ad esempio [[Ki-Adi-Mundi]] su [[Mygeeto]], [[Aayla Secura]] su [[Felucia]], [[Plo Koon]] su [[Cato Neimoidia]], [[Stass Allie]] su [[Saleucami]] e [[Depa Billaba]] su [[Kaller]]. Di un numero stimato di circa diecimila Jedi, furono pochissimi a sopravvivere alla proclamazione del Nuovo Ordine. Fra di essi vi furono [[Yoda]], [[Obi-Wan Kenobi]], [[Caleb Dume]], [[Ahsoka Tano]] e, almeno inizialmente, [[Uvell]], [[Luminara Unduli]] e [[Shaak Ti]]. Durante il loro esilio auto-imposto, Kenobi e Yoda, insieme al [[Senatore]] [[Bail Organa]], nascosero i gemelli appena nati di Vader, [[Luke Skywalker|Luke]] e [[Leia Organa|Leia]], nascondendoli dai Sith e sperando che in futuro avrebbero potuto rappresentare una speranza per l'Ordine Jedi.
Nell'arco di cinque anni dalla distruzione dell'Ordine, grazie alla politica di insabbiamento dell'Impero e la caccia intensiva ai Jedi sopravvissuti da parte dell'[[Inquisitorio]], i Jedi sembravano già un ricordo lontano. Gli studi educativi sui Jedi vennero proibiti e insegnanti esperti in storia Jedi come [[Sava Korin Pers]] dell'[[Università di Bar'leth]] persero le loro cattedre. I Jedi che furono catturati vennero portati su [[Mustafar]] per essere interrogati o nella [[Guglia]] di [[Stygeon Prime]], dove il cadavere di [[Luminara Unduli]] venne conservato per attirare altri Jedi sopravvissuti. Fra gli ultimi baluardi di conoscenza dell'Ordine vi era la volta di [[Antron Bach]] in una colonia abbandonata, creata per volere di [[Uvell]], e la collezione privata di [[Grakkus]] lo Hutt su [[Nar Shaddaa]]. [[Holocron]], [[spade laser]], diari, archivi ed altri artefatti riuscirono a preservare gli insegnamenti del decaduto ordine. Quindici anni dopo la fondazione dell'Impero, iniziarono a diffondersi storie false sui Jedi. Ad esempio, la coppia di cacciatori di taglie [[Gowski]] e [[Fissol]] erano convinti che tempo addietro i Jedi fossero in grado di volare ed avessero ossa particolarmente spesse. ===Retaggio e tentativo di ripristino==={{Workinprogress EteMain|Jedi di Luke Skywalker}} [[File:Luke_galeone.jpg|250px|thumb|left|Luke Skywalker, "l'ultimo" dei Jedi.]]Per oltre vent'anni, l'Impero riuscì ad espandersi senza l'opposizione dell'Ordine oramai distrutto. Alcuni dei suoi ex membri, tuttavia, rimasero fedeli al [[Codice Jedi]] e ai propri ideali e continuarono a battersi, in modi diversi l'uno dall'altro, contro le ingiustizie dell'Impero. La ex [[Padawan]] [[Ahsoka Tano]], disillusa dalle azioni del Consiglio e allontanatasi volontariamente dall'Ordine nel periodo delle Guerre dei Cloni, entrò in contatto con [[Bail Organa]] di [[Alderaan]], col quale collaborà sotto lo pseudonimo di "Fulcrum", circa quindici anni dopo la caduta della Repubblica. Seguendo la sua guida, [[Hera Syndulla]] e l'ex Padawan [[Kanan Jarrus]] operarono su [[Lothal]], dove incontrarono il ragazzino [[sensibile alla Forza]] di nome [[Ezra Bridger]] ai cui Jarrus iniziò a fare da mentore. Col tempo, sempre più cellule ribelli iniziarono a formarsi e a collaborare aprendo la via alla nascita dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]]. Inoltre, un culto noto come la [[Chiesa della Forza]] emerse in supporto degli ideali Jedi, convinti che sarebbero tornati per riportare equilibrio nella Forza. Diciannove anni dopo la fondazione dell'Impero, [[Obi-Wan Kenobi]] emerse dal suo esilio su [[Tatooine]] per prestare il suo aiuto nel portare i piani della [[Morte Nera]] all'Alleanza Ribelle, iniziando al contempo l'addestramento del giovane [[Luke Skywalker]] nelle vie della Forza, sperando che in futuro fosse in grado di sconfiggere Darth Vader e l'Imperatore. Grazie a Skywalker e Kenobi, i ribelli inflissero una pesante sconfitta all'Impero nella [[Battaglia di Yavin]]. Tre anni dopo, su consiglio dello [[spirito della Forza|spirito]] di Kenobi, Luke si recò su [[Dagobah]] dove riprese il suo addestramento sotto la guida del Maestro [[Yoda]], che gli permise così di sconfiggere definitivamente Vader e l'Imperatore nella [[Battaglia di Endor]]. Essendo "l'ultimo dei Jedi", Yoda istruì Luke di trasmettere le nozioni che aveva imparato, in modo che il retaggio dei Jedi potesse proseguire. Qualche tempo dopo la [[Battaglia di Jakku]], Luke iniziò ad impegnarsi per ricostruire l'Ordine Jedi. Fondò un nuovo tempio ed iniziò ad addestrare nuove generazioni di Cavalieri Jedi, fra cui suo nipote [[Ben Solo]]. Tuttavia, l'ossessione di quest'ultimo per suo nonno e la nefasta influenza di [[Snoke]] lo portarono al [[lato oscuro]]. Assumendo il nome di Kylo Ren, mise fine agli sforzi di Luke massacrando tutti i suoi compagni studenti e si unì al [[Primo Ordine]]. Dandosi la colpa di quanto successo, Luke andò in esilio e scomparve alla ricerca del [[Primo Tempio Jedi]] di [[Ahch-To]], probabilmente in cerca di un segno o una guida di come ricostruire l'Ordine.  
[[Categoria: Organizzazioni dedite alla Forza]]
[[Categoria: Organizzazioni Jedi]]
[[Categoria: Unità militari della Repubblica Galattica]]
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