Caccia stellare da difesa territoriale di classe Nantex

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Nantex 1.jpg
Caccia stellare da difesa territoriale di classe Nantex
Note di fabbricazione
Produttore

Huppla Pasa Tisc Shipwrights Collective

Tipo

Caccia stellare

Note tecniche
Lunghezza

9,8 m

Larghezza

1,9 m

Altezza

2,2 m

Accelerazione massima

4.500 G

Velocità atmosferica massima

20.000 km/h

Capacità dell'iperguida

No

Corazza

Laminacciaio rinforzato

Armi

1 torretta con cannone laser

Equipaggio

1 pilota

Utilizzo
Ruoli
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione

Il caccia stellare da difesa territoriale di classe Nantex, conosciuto anche come caccia a becco o, più comunemente, caccia geonosiano, era un caccia stellare sviluppato dalla compagnia geonosiana Huppla Pasa Tisc Shipwrights Collective, adibito a piloti geonosiani.

Caratteristiche

l design del modello, come in tutte le navi di fattura geonosiana, era estremamente esotico rispetto agli standard galattici, aerodinamico e caratterizzato da due lunghi e prolungamenti che ne costituivano il sottile muso.

Piccoli e compatti vascelli dalla velocità e manovrabilità superiori, utilizzavano nel volo atmosferico il tipico sistema di guida geonosiano, composto da dozzine di raggi trattori e repulsori che agivano in sinergia con il motore conferendogli una agilità di manovra eccezionale; lo stesso sistema poteva inoltre essere utilizzato durante gli scontri nello spazio aperto come mezzo offensivo in grado di ridurre la manovrabilità dei caccia nemici.

Il Nantex.

La cabina di pilotaggio si trovava in posizione posteriore, era dotata di una cupola trasparente che permetteva una visione di 360° al pilota, il cui corpo si veniva a trovare ben protetto nello scafo del mezzo, diversamente che nei caccia più diffusi del periodo in cui il cockpit era spesso totalmente esposto.

Annidato tra le punte anteriori della navetta si trovava un cannone laser montato su una torretta sferica, si trattava di un sistema modulare che poteva essere sostituito a seconda delle specifiche richieste dalla missione cui il veicolo era assegnato, la stessa soluzione tecnologica era stata applicata anche al sistema di propulsione.

Lo scafo esterno dei caccia Geonosiani era in fibra di laminasteel rinforzato, un materiale flessibile e resistente che consentiva a questi mezzi di uscire quasi incolumi da impatti che avrebbero causato cedimenti strutturali in costrutti più rigidi.

Esclusivamente realizzati per l’uso da parte di piloti geonosiani, il sistema di controllo multi-asse era espressamente tarato per la destrezza propria della razza; vitali dati sulle prestazioni in volo venivano inoltre comunicati al pilota tramite una maschera simulatrice di odori, creata per sfruttare il sofisticato sistema olfattivo della specie.

Storia

I Geonosiani, estremamente isolazionisti, svilupparono il Nantex unicamente come caccia difensivo; la sua manovrabilità e le sue caratteristiche erano pensate per permettergli di compiere letali imboscate nel campo di asteroidi che circondava Geonosis. Una battaglia di questo tipo sarebbe stata senza dubbio fatale per qualsiasi nemico dei Geonosiani.

Il primo impiego effettivo dei Nantex fu nella Battaglia di Geonosis. Successivamente, nel corso delle Guerre dei Cloni, vennero impiegati altre volte dai Separatisti, ma in misura minore rispetto ad altri caccia, tipo i caccia droidi Vulture. In ogni caso, furono fondamentali nella campagna intrapresa da Sev'rance Tann per recuperare il Decimator.

Presente in

Fonti