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/* Biografia */
Nel [[52 BBY]], Jocasta Nu si ritirò dopo aver passato dieci anni come membro del [[Consiglio Jedi]]. Si dedicò da quel momento agli [[Archivi Jedi]] come Direttrice degli Archivi, compito che mantenne per oltre trent'anni. Conosceva piuttosto bene il [[Conte]] [[Dooku]], che lei riteneva essere uno dei più grandi Jedi di tutti i tempi.
[[Immagine:jocasta_nu_2.jpg|thumb|left|Jocasta Nu nelle sue classiche vesti.]]Durante questa occupazione, accumulò una vastissima conoscenza della [[galassia]], era solita infatti dare consigli ai Cavalieri Jedi che cercavano informazioni sui pianeti sui quali venivano mandati in missione. Durante la ricerca di [[Obi-Wan Kenobi]] sull’assassinio sul tentato omicidio della [[Senatrice]] [[Amidala]], Jocasta Nu fornì al Maestro delle preziose informazioni sull’ex Jedi Conte Dooku. Non seppe rispondere però alle domande di Obi-Wan in merito al pianeta [[Kamino]], in quanto non appariva nelle mappe dell’Archivio, concludendo che il pianeta non esisteva. Era così sicura della bontà delle informazioni contenute nell’Archivio, che rifiutò di considerare l’ipotesi che queste potessero essere state cancellate. Questo fu solamente uno degli esempi di troppa compiacenza e sicurezza che contribuirono a portare l’[[Ordine Jedi]] alla rovina.
Durante l'[[Operazione Knightfall]], partita immediatamente dopo l'emanazione dell'[[Ordine 66]], Jocasta disse al suo ultimo [[Padawan]], [[Jin-Lo Rayce]], di fuggire dal [[Tempio Jedi]] tramite passaggi sotterranei nel ventre di [[Coruscant]]. Poco dopo dovette affrontare [[Darth Vader]], con la sua [[spada laser]] blu. Il Signore Oscuro la sollevò tramite la [[Presa della Forza]] e la trafisse al petto immediatamente dopo, quando Jocasta si rifiutò di concedergli l'accesso al trasmettitore del Tempio. Il corpo esanime di Jocasta fu trovato da Obi-Wan Kenobi e [[Yoda]] quando tornarono su Coruscant.
