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Jyn Erso

8 064 byte aggiunti, 13:28, 24 gen 2017
{{Quote|Questa è una ribellione, no? Mi ribello.|Jyn Erso}}
'''Jyn Erso''', nota anche con gli pseudonimi '''Liana Hallik''', '''Tanith Pontha''', e '''Kestrel Dawn''', fu una donna umana, ex criminale e membro chiave dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]], presso cui prestò servizio come sergente durante la guerra contro l'[[Impero Galattico]]. Jyn partecipò alla importante missione che permise alla Ribellione di rubare i [[piani delle della Morte Nera]].
==Biografia==
[[File:salvataggio-jyn-erso-wobani.jpg|250px|thumb|right|Jyn viene salvata dai Ribelli su Wobani.]]Un giorno, mentre veniva trasportata al suo luogo di lavoro, il veicolo di Jyn venne attaccato dalla [[Squadra di Estrazione Bravo]] dell'[[Alleanza per la Restaurazione della Repubblica]]. Jyn sfruttò l'occasione per lottare e scappare, pur domandandosi se i suoi "salvatori" fossero stati mandati da Saw Gerrera. Mentre si metteva in fuga, fu colpita dall'ex droide imperiale [[K-2SO]], che la gettò a terra e le disse di non resistere, informandola che stava per essere salvata.
{{Workinprogress Ete}}Portata alla base segreta dell'Alleanza sulla luna di [[Yavin 4]], Jyn fece la conoscenza del [[Generale]] [[Davits Draven]], del [[Capitano]] [[Cassian Andor]], un ufficiale dell'[[Intelligence dell'Alleanza]], e di una delle fondatrici dell'organizzazione: [[Mon Mothma]]. Il comando dell'alleanza chiese a Jyn di mettersi in contatto con Gerrera, in quanto aveva catturato un pilota disertore imperiale, che sosteneva di essere stato incaricato da [[Galen Erso]] di passare informazioni all'Alleanza riguardanti una superarma in grado di distruggere pianeti. Dovendo scegliere se aiutare i Ribelli o tornare in prigione, Jyn accettò di partecipare ad una missione su Jedha, insieme ad Andor e K-2SO, per mettersi in contatto con Gerrera. ====Missione su Jedha====Una volta arrivati sulla luna di [[Jedha]], con l'aiuto del guerriero non vedente [[Chirrut Îmwe]] e del suo amico mercenario [[Baze Malbus]] che aiutarono il gruppo a scampare ad una scaramuccia con gli [[assaltatori]] imperiali, Jyn incontrò di nuovo il suo vecchio mentore Saw Gerrera, che teneva imprigionato il pilota imperiale disertore [[Bodhi Rook]]. Saw le mostrò l'ologramma in cui suo padre le esprimeva il suo amore e rivelava di essere stato costretto dall'Impero a lavorare sul progetto. L'ologramma rivelava anche che Galen aveva segretamente compromesso il progetto della Morte Nera includendo una piccola falla nel reattore che poteva essere sfruttata per distruggerla. Le disse anche che i piani strutturali si trovavano in un [[Caveau di Scarif|databank imperiale]] ad alta sicurezza sul pianeta [[Scarif]]. Al termine del messaggio, l'edificio iniziò a scuotersi violentemente: la Morte Nera aveva fatto fuoco sul pianeta con il suo superlaser. Jyn cercò di convincere Gerrera ad andare con loro, ma lui rifiutò dicendole che non sarebbe più scappato.  Mentre il gruppo, ora composto anche da Rook, Îmwe e Malbus, si trovava nell'[[iperspazio]], Andor ricevette una trasmissione dell'Alleanza che lo informava di proseguire con il suo piano: uccidere Galen Erso. Bodhi rivelò al gruppo che Galen si trovava sul pianeta di [[Eadu]], mentre Jyn condivise il contenuto del messaggio e disse loro che dovevano trovarlo. Tuttavia, Andor dubitò delle sue parole in quanto il messaggio olografico era andato distrutto nell'esplosione di Jedha.  ====Arrivo su Eadu====Giunti su Eadu, dopo un atterraggio di fortuna, Andor partì insieme a Rook dicendo al gruppo che sarebbero andati in missione di ricognizione, ma segretamente Andor intendeva trovare il momento propizio per assassinare Galen. Nonostante gli ordini di Andor, Jyn lasciò l'astronave seguita da Îmwe e Malbus. Jyn raggiunse la piattaforma di atterraggio dove vide suo padre e assistette all'arrivo dello shuttle del Direttore Krennic. Prima che potesse fare qualcosa, la piattaforma fu attaccata da una squadriglia di caccia ribelli che era stata inviata dopo la presunta scomparsa della squadra. Nell'attacco Galen venne colpito e Krennic si affrettò a risalire sullo shuttle. Jyn corse verso suo padre steso a terra e gli disse di aver ricevuto il suo messaggio e, dopo un breve scambio, Galen morì fra le sue braccia. Anche Andor raggiunse la piattaforma e i due vennero tratti in salvo da uno shuttle imperiale guidato da Rook. Una volta recuperati tutti i ribelli, il gruppo ripartì verso Yavin 4. Durante il viaggio, Jyn accusò Andor di aver voluto uccidere suo padre. Andor si arrabbiò rispondendole che alcuni non avevano il lusso di poter prendere decisioni per conto loro e che, nonostante ne avesse avuto la possibilità, alla fine non lo aveva ucciso. ====Ritorno su Yavin====Il gruppo arrivò alla base Ribelle in tempo per assistere ad una riunione del [[Gabinetto dell'Alleanza]] per discutere della minaccia della Morte Nera. Nonostante l'accalorato discorso di Jyn, che propose un intervento immediato per impedire alla galassia di essere condannata ad un futuro di oppressione, il consiglio, decise di non intervenire.  Infuriata, Jyn uscì dalla sala ma venne avvicinata da Andor e da un gruppo di [[Marine Ribelle|Marine Ribelli]], convinti come lei che si dovesse fare qualcosa. Il gruppo, insieme a K-2SO, Îmwe, Malbus e Rook, organizzò una missione clandestina alla volta di Scarif per recuperare i [[piani della Morte Nera]]. Dopo essere saliti sul loro shuttle imperiale, il gruppo si preparò al decollo ma, quando il comando di volo non gli diede il permesso di decollare pretendendo un nome in codice. Cercando disperatamente di farsene venire in mente uno, Rook rispose con "[[Rogue Uno (squadra)|Rogue Uno]]" e si affrettò a partire. ====Missione su Scarif====Giunti su Scarif, mentre Jyn, Cassian e K-2SO si infiltrarono nel databank per cercare i piani, il resto della squadra fece detonare una serie di esplosivi e cominciò a sparare nella vicina area di atterraggio per distrarre gli assaltatori di guardia. In orbita sul pianeta giunse anche una flotta ribelle che aveva infine deciso di supportare la missione e che iniziò attaccare la stazione spaziale che controllava l'accesso al pianeta. In quel momento giunse anche Krennic, che intendeva controllare tutte le comunicazioni che Galen aveva trasmesso per scoprire quale informazioni fossero state diffuse. Jyn e Andor raggiunsero il caveau e Jyn trovò i piani tecnici a cui suo padre aveva dato il nome in codice di "Stellina" (il soprannome di Jyn da piccola) affinchè lei potesse identificarli immediatamente. Nel frattempo, K-2SO venne distrutto nel tentativo di respingere gli assaltatori, e anche Rook, Îmwe, Malbus ed altri ribelli rimasero uccisi in battaglia sulle spiagge di Scarif. Krennic raggiunse Jyn e dichiarò che la vittoria dell'Impero sarebbe stata inevitabile, ma viene colpito e atterrato da Andor. Jyn ebbe così il tempo di usare il sistema di comunicazioni della stazione per trasmettere i [[piani della Morte Nera]] alla nave comando ribelle ''[[Profundity]]'' prima di correre verso Andor e abbracciarlo. La [[Morte Nera]] infatti si preparava a fare fuoco sul pianeta. Jyn cercò di correre verso Krennic ma venne fermata da Andor.  Dopo essere scesi dal [[turboascensore]] ed essere arrivati sulla spiaggia, Jyn e Andor osservarono in distanza che il superlaser della Morte Nera aveva già fatto fuoco. Mentre la palla di fuoco si avvicinava, Jyn abbracciò Andor poco prima di essere raggiunta e diventare uno con [[la Forza]].  ===Eredità===Il coraggio e la determinazione di Jyn la resero una delle figure più importanti della [[Guerra Civile Galattica]]. Le sue gesta permisero all'[[Alleanza Ribelle]] di sfruttare la debolezza della Morte Nera e, in seguito grazie anche a [[Luke Skywalker]], di distruggerla, aprendo così la strada alla sconfitta definitiva dell'[[Impero Galattico]] nella [[Battaglia di Jakku]] cinque anni dopo.  In seguito, l'opinione pubblica fu propensa a credere che la scelta di Jyn di andare in missione su Scarif fosse stata con l'intento deliberato di diventare una martire, dopo aver perso tutto. [[Mon Mothma]] nei suoi scritti espresse un'opinione diametralmente opposta: dopo i suoi brevi incontri con Jyn, Mothma si diceva convinta che Jyn volesse semplicemente sfruttare al meglio le sue qualità per una causa che finalmente riteneva nobile. Pur ammettendo di non sapere come sarebbero andate le cose, Mothma espresse anche l'opinione secondo la quale Jyn avrebbe vissuto una vita straordinaria se fosse sopravvissuta a Scarif.
==Caratteristiche e personalità==
Jyn Erso fu una femmina umana con capelli castani, occhi verde scuro e carnagione chiara. Dovette cavarsela da sola dall'età di quindici anni e, a causa di ciò, fu definita avventata, aggressiva e indisciplinata da Mon Mothma. Nonostante il suo atteggiamento freddo e aggressivo, causato dall'abbandono della famiglia e in seguito da parte di Gerrera, si mostrò anche altruista e compassionevole, quando ad esempio salvò un bambino durante la scaramuccia con gli assaltatori su Jedha o quando decise di mettere a rischio la sua vita partecipando alla missione su Scarif.
==Dietro le quinte==
==Presente in==
*''[[Star Wars: Force Arena]]''*''[[Catalyst]]''{{1st}}
*''[[Rogue One: A Star Wars Story]]''
*''[[Star Wars: Rogue One Secret Mission]]''
*''[[Star Wars Battlefront]]'' (DLC)
*''[[Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza]]'' {{C|prima menzione, seppur indiretta}}
{{DEFAULTSORT:Erso, Jyn}}
[[Category:Umani]]
[[Category:Membri dell'Alleanza Ribelle]]
[[Category:Membri dei Partigiani]]
[[Category:Piloti]]
[[Category:Membri della Rogue One]]
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