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Lo Star Destroyer di classe Imperial I fu uno dei principali incrociatori da guerra utilizzati dall'Impero Galattico nel corso della sua storia. Faceva parte della "famiglia" degli Star Destroyer di classe Imperial.

L'Imperial I, benché fosse un autentico gioiellino dell’Impero, inghiottiva anche una notevole parte dei fondi che aveva a disposizione. Un solo vascello costava 3.88 miliardi di crediti galattici standard. Questo, però, non impedì che gran parte della Flotta Imperiale fosse composta da queste astronavi.

L’equipaggio dell’Imperial I contava circa 37.000 ufficiali e sottoufficiali, più i piloti dei caccia e un gran numero (variabile) di Stormtroopers assegnati alla sicurezza della torpediniera. Inoltre, il vascello poteva accomodare 1.800 passeggeri e ulteriore personale. I membri dell’equipaggio venivano scelti perlopiù da uomini che si erano distinti nel loro lavoro, e non mancavano i membri del COMPNOR a supervisionare che tutto andasse per il verso giusto.

Un Imperial I poteva sostenere combattimenti lunghi giorni, o passare anni sperduto nella Galassia e riuscire a fare ritorno. La sua resistenza era eccezionale, e questo lo rese una delle più temute navi di tutta la storia. Ne è un chiaro esempio il fatto che le navi di Gilad Pellaeon, quando questi era al servizio dell’Ammiraglio Daala, siano riuscite a tornare alla base Imperiale nonostante fossero state sbalzate nell’iperspazio dai Jedi e avessero gli iperpropulsori fuori uso.