Il vostro Episodio IV

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La recensione di Amidala79:

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Prima della mia recensione vorrei dire alcune cose…

Grazie zio George, sarai un venale, un egocentrico, un folle, ma sei anche un genio, un uomo cosmico, sensibile, unico e ci hai regalato un sogno. Come dice l’autore del libro de “La vendetta dei Sith” (basato sulla sceneggiatura dello stesso Lucas), “Per i sogni di una generazione e delle generazione a venire, per 26 anni ed oltre, mille grazie Signore”…

Per chi non lo sapesse, per la sua saga, Lucas si ispira a “La fortezza nascosta” di Aikira Kurosawa, al mito di Re Artù, ai miti greci ed orientali, a “Il signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien e a molto molto altro.

E sempre per chi non lo sapesse: Brian De Palma, amico personale di Lucas, definì tale film una schifezza che non avrebbe fatto un soldo…
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Primo film visto di Star Wars, correva l’anno, almeno per me, 1984, ricordi indimenticabili, storia ingenua, infantile, eppure con già qualcosa di strano ed originale che colpisce, forse l’innocenza perduta, una certa malinconia del passato… chissà… in ogni caso si respira un’aria epica, qualcosa di diverso, a cominciare dalla Forza, religione fantasiosa inventata da Lucas, che non è solo un campo energetico, ma Una Sorta di Entità Benigna Superiore che veglia sulle difficoltà degli uomini.

E poi c’è il misterioso Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi (un superbo Sir Alec Guinness), ultimo di un grande e nobile ordine che difendevano la pace e la libertà nella Galassia “Prima dell’Oscurantismo, prima dell’Impero”, che ricorda con gioia e dolore insieme un amico perduto, il padre di Luke, raccontando a lui e a noi che questo “vero amico” era morto, eppure, lo sentiamo, lo percepiamo a pelle c’è qualcosa di più. Non lo dico solo ora, con il senno di poi: rammento come da bambina l’angoscia del vecchio Kenobi mi facesse male al cuore, l’angoscia di un dolore forte, difficile da estinguere.

E rammento la fascinazione che ebbe su di me il giovane e ingenuo Luke (che passione per Mark Hamill, l’attore che gli prestava il volto!), alla ricerca di se stesso, del suo passato, deciso a diventare un pilota e a seguire i suoi sogni, contro tutto e tutti, ma obbligato dal dovere a rimanere in un mondo che non sentiva suo, che non ha mai sentito suo.

C-3PO ed R2-D2 conquistarono subito la mia simpatia, teneri, pazzi, alcune volte un po’ vigliacchetti altre volte un po’ crudeli.

Non amavo Han Solo (che volete farci, Harrison Ford non mi ha mai colpito), troppo spaccone per i miei gusti, ma con il tempo ho iniziato a ridere delle sue battute, soprattutto a quella di “conversazione noiosa, comunque”.

La Principessa Leia mi colpì per la sua forza e le sue battute, davvero tosta, anche se a prima vista non si riesce a dare torto a Han quando dice “Non so se ucciderla o innamorarmi di lei” battuta che andrebbe benissimo anche per il padre naturale di Leia. Non si può e non si deve dimenticare Chewbacca, il mitico wookiee, il mitico tappeto ambulante, che con i suoi ululati preistorici sapeva essere più umano degli umani.

E cosa resta ora? Con il tempo ho notato davvero molti difetti, resta però un grande film, pieno di sentimenti veri, una favola dal sapore antico e moderno insieme, l’inizio di qualcosa che rischiava di non svilupparsi se gli incassi non fossero stati subito “stellari” e invece, per fortuna, per una volta le cose sono andate per il verso giusto.

Chissà quante storie sono state tranciate al loro germogliare perché non avevano incassato abbastanza.

Questo film mi rimarrà dentro per sempre: fu il primo della mia amata saga e, come si dice, “il primo amore non si scorda mai”.

Voto: 8

Commenti

commenti

4 COMMENTI

  1. Carissima Silvì

    il tuo commento è bellissimo ed esauriente e difficilmente si potrebbe aggiungervi qualcosa.
    Ricordo che quando vidi il film per la prima volta mi piacque molto, anche se non fu ANH a farmi diventare una fan di Star Wars (questo avvenne con TESB). I personaggi mi parvero attraenti ma un po’ stereotipati: Luke, l’eroe semplice e puro, un novello Parsifal; Leia, la principessa coraggiosa; Han Solo, l’avventuriero apparentemente cinico ma dal cuor d’oro; Chewbacca, la devota spalla… L’eccezione era costituita da Obi-Wan, quella figura enigmatica e per certi versi un po’ ambigua, a metà fra il mago Merlino e il samurai giapponese, che pronunciava frasi di saggezza orientale ma era così a suo agio con la spada laser e non esitava un attimo a tagliare in due un criminale nella taverna di Mos Esley. Non avrei più dimenticato quel suo misterioso sorriso con cui, all’arrivo di Luke, smetteva di battersi contro Darth Vader e si lasciava tranciare dal fendente mortale del suo ex-allievo per poi dissolversi, imprendibile, nell’aria. E poi naturalmente c’era Darth Vader, l’uomo nero, vera e propria incarnazione filmica dell’incubo che perseguita nel sonno i bambini: Darth Vader, che a molti allora sembrava il Male personificato, ma al cui destino di errare eternamente, sperduto negli spazi celesti con la sua navicella, io non credetti nemmeno per un istante, sicura che sarebbe tornato per prendersi la sua rivincita sugli eroi che l’avevano umiliato.
    Saluti affettuosi da

    Selenia

  2. Carissima Selenia, vedo che ti stai leggendo tutte le mie lunghe elucubrazioni!Mi rendo conto, come ho scritto sopra, che questo è sicuramente un film con una storia ingenua e infantile, ma appunto sotto sotto c’era già qualcosa. Vedo che la pensammo uguale su Obi-Wan, così misterioso ed ambiguo, da una parte saggio asceta dall’altra guerriero con un passato doloroso alle spalle difficile da dimenticare. Riguardo a Luke, cosa devo dirti?Mi colpì subito… non lo vidi così stereotipato^^… idem Leia, fu Han proprio a non convincermi. Su Vader, ne ebbi una gran paura, ma c’era già qualcosa… qualcosa di strano^_^ e anche io pensai che sarebbe tornato! E che rivincita si prese! Un bacione!

  3. Carissima Silvì

    si, è vero, ANH somiglia in alcuni momenti a una fiaba (e i protagonisti delle fiabe sono di solito abbastanza lineari) ma, esattamente come gli affascinanti racconti di Andersen, Perrault e i fratelli Grimm, racchiude significati più profondi di quel che si potrebbe pensare. C’è una considerazione da fare su un elemento di cui mi sono accorta solo alcuni anni più tardi, dopo aver visto e rivisto il film: il razzismo latente di taluni personaggi “buoni”, ad esempio di Obi-Wan nei confronti dei frequentatori della taverna di Mos Eisley (“Non troverai un covo di feccia e di malvagità peggiore di questo”), uno dei quali non esita a tagliare in due con la sua spada laser, o della principessa Leia nei riguardi di Chewbacca (definito sprezzantemente “tappeto ambulante”). Nel caso di Obi-Wan si tratta evidentemente di un vizio antico: ricordiamo tutti la sua battuta in TPM sulle “patetiche forme di vita”… Quanto a Leia, supererà la sua alterigia nel capitolo finale della VT dove stringerà una sincera amicizia con gli Ewok.
    Per quel che riguarda Luke, non è che sia stereotipato nel senso cattivo della parola: è un personaggio, in questo primo film, abbastanza lineare, un ragazzo idealista e dal cuore puro che aspira a viaggi e avventure ma capirà ben presto (e a sue spese) che la guerra è una cosa seria e troverà la forza di affrontarla. Il Luke di TESB sarà interiormente molto più maturo (del resto fra le vicende di ANH e quelle di TESB passano, se non ricordo male, tre anni). Luke si è abituato ai pericoli e alle fatiche, ha conosciuto la sofferenza (ha visto morire gli zii adottivi, Obi-Wan, l’amico Biggs) e ha imparato anche a provare il sentimento dell’odio (perché a me sembra che sia vero e proprio odio quello che Luke nutre nei confronti di Darth Vader e non credo possano esserci dubbi sul suo desiderio di ucciderlo). Anche Leia, che in ANH era una principessa coraggiosa ma un po’ viziata e arrogante, in TESB si umanizza notevolmente grazie all’amore per Han Solo e al dolore per la sua perdita. Su Han Solo ti do perfettamente ragione: anch’io, in ANH, non lo sopportavo… Ma in TESB anche lui diventa più umano grazie a una gamma più estesa di sentimenti che va dall’amore per Leia (ora assai più esplicito) all’amicizia per Luke, dalla forza d’animo con cui sopporta le torture su Cloud City alla rabbia dolorosa per il tradimento di Lando che lui credeva amico. Lo scambio di sguardi tra Leia e Han, mentre lui viene calato nel contenitore della grafite, dice assai più delle parole e i ruggiti di dolore di Chewbacca sono strazianti.
    Saluti affettuosi da

    Selenia

  4. Carissima Selenia, vedo che il nostro bel dibattito continua anche qui!Interessanti e pertinenti le tue osservazioni su Leia ed Obi-Wan, davvero entrambi sono un po’ razzisti ma appunto la prima lo supera(tenerissimi i suoi momenti con il piccolo Ewoks!) il secondo resta un po’ snobbetto. E’ vero che Luke risulta abbastanza lineare in questo film, però ho percepito in lui dei momenti in cui non è solo il bravo ragazzo idealista, per fortuna, come il citato odio(anche sacrosanto)verso Vader, i suoi motti di rabbia e stizza, di sicuro qui è molto ingenuo e in TESB maturerà per le ragioni da te citate. Verissimo ciò che dici su Han, qualcosa del genere devo averlo detto nella mia recensione del film, anche se ho purtroppo dimenticato i riferimenti agli sguardi tra lui e Han nonché all’urlo straziante di Chewie. Tanti cari saluti, Silvia

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