Caccia stellare d'assalto BTL-S8 Ala-K

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KWing 1.jpg
Caccia stellare d'assalto BTL-S8 Ala-K
Note di fabbricazione
Produttore

Koensayr Manufacturing

Tipo

Caccia stellare da assalto

Note tecniche
Lunghezza

16 m

Accelerazione massima

2.700 G

Velocità atmosferica massima

1.000 km/h

Sistema di iperguida

Assente

Armi
  • 1 torretta laser doppia a medio raggio
  • 1 torretta turbolaser quadrinata a breve raggio
  • 18 altre armi pesanti di vario tipo
Equipaggio
  • 1 pilota
  • 1 bombardiere
  • 2 artiglieri
Utilizzo
Ruoli
  • Caccia d'assalto
  • Bombardiere
Epoche
Affiliazione
"Noi siamo quelli che colpiscono duro. Quando c’è bisogno di livellare un ponte di comando o distruggere un convoglio di carri armati, gli Ala-K ricevono la chiamata."
Miranda Doni[fonte]

Il caccia stellare d'assalto BTL-S8 Ala-K era prodotto dalla Koensayr Manufacturing, la stessa compagnia responsabile della produzione dei venerandi Ala-Y. Come molti altri caccia stellari della Nuova Repubblica, l'Ala-K era progettato per eccellere in compiti primari specifici pur mantenendo una certa flessibilità per svolgere funzioni secondarie qualora fosse necessario.

Le missioni primarie dell'Ala-K includevano bombardamenti di precisione di obiettivi planetari, lente navi capitali e installazioni spaziali. Poteva anche essere impiegato in missioni secondarie di scorta o ricognizione.

Caratteristiche

Alcuni Ala-K in combattimento.

Il design dello scafo dell'Ala-K prevedeva due ali primarie attaccate a uno stabilizzatore fisso e alla fusoliera; altre due ali secondarie erano posizionate sotto quelle primarie e venivano utilizzate anche come carrello di atterraggio. I due motori ionici principali, collocati nel punto di congiunzione delle ali con la fusoliera, permettevano all'Ala-K di raggiungere velocità superiori a quelle dell’Ala-Y, nonostante le maggiori dimensioni.

Un motore secondario addizionale, montato in posizione centrale della sezione dorsale permetteva al caccia di accelerare rapidamente per brevi scatti, in maniera molto simile al sistema SLAM trovato sul Caccia Lanciamissili Imperiale. Sfortunatamente, l'Ala-K non aveva iperguida, ed era quindi sempre lanciato da navi capitali o basi di terra.

Per adempiere il suo scopo nella Flotta di Difesa della Nuova Repubblica, l'Ala-K trasportava un arsenale insolitamente ampio per un velivolo delle sue dimensioni. Lo scafo aveva un totale di 18 “punti chiave” o “hardpoints” (cinque su ciascuna ala superiore e quattro su ciascuna ala inferiore) che permettevano ai tecnici di armare la nave con una grande varietà di armi tra cui missili a concussione, siluri protonici o altri tipi di siluri subluce, bombe termiche, vari tipi di bombe inerziali, piccole mine spaziali e siluri al plasma T-33.

Se attaccato dai caccia nemici, l'Ala-K poteva rispondere al fuoco con una torretta turbolaser quadrinata a corto raggio montata a prua in posizione ventrale e una torretta laser binata a medio raggio montata appena in posizione dorsale dietro il modulo di comando. L'Ala-K poteva essere anche equipaggiato con cannoni a proiettili sugli “hardpoints” per avere ulteriore potenza di fuoco a corto raggio. In linea con lo stile della Nuova Repubblica, era dotato di scudi deflettori.

A causa della grande quantità di armi che trasportava, l'Ala-K aveva bisogno di un artigliere; il pilota e l’artigliere sedevano in abitacoli differenti posti ai lati del modulo di comando. In caso di emergenza, tutto la sezione di comando poteva staccarsi dal resto della nave e servire da capsula di salvataggio.

Storia

Gli Ala-K furono impiegati per la prima volta in combattimento dalla Nuova Repubblica durante il conflitto con gli Yevetha (la Crisi della Flotta Nera). Durante i loro anni di servizio, erano generalmente schierati in squadriglie fuori misura, divise in tre squadre di sei velivoli ciascuna.

Alcuni Star Defender di classe Viscount impiegavano gli Ala-K come alternativa agli Ala-B.

Anche la Confederazione, grazie a Commenor, acquisì alcuni Ala-K durante la Seconda Guerra Civile Galattica.

Presente in

Fonti