Combattimento con la spada laser/Legends

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"Sono stato addestrato nelle vostre arti Jedi dal Conte Dooku!"
―Il Generale Grievous a Obi-Wan Kenobi[fonte]

Il combattimento con spada laser era il metodo di combattimento preferito sia dai Jedi che dai Sith, sviluppato a partire dalle antiche tecniche di duello con le normali spade di metallo. Attraverso i millenni, quest'arte fu ampiamente sviluppata ed affinata, dando vita a numerosi stili caratteristici e a sette forme "classiche" di duello, notevolmente difficili da padroneggiare per una vasta serie di motivi, ad esempio il fatto che tutto il peso della spada si trovava nella sola impungatura. Era noto che solo un sensibile alla Forza era in grado di padroneggiare appieno lo stile di combattimento con spada laser. Solamente tre cloni—X1, X2 e il clone di Galen Marek—furono in grado di ingaggiare e sostenere un duello con le spade laser. Tutte e sette le forme tradizionali si basavano su elementi comuni come posizioni di difesa, affondi, stoccate e contrattacchi.

La spada laser era un'arma estremamente versatile, grazie alla sua grande leggerezza e ad una capacità di taglio unica nel suo genere, e poteva essere brandita con una mano o con entrambe, a seconda delle caratteristiche fisiche del duellante o dello stile di combattimento adottato. L'arte del duello con la spada laser fu oggetto di enorme interesse all'epoca dei primi Imperi Sith, quando i seguaci del Lato Oscuro della Forza erano molto numerosi, e i duelli contro le loro nemesi, i Jedi, erano assai frequenti. In epoche successive, i Sith scomparvero gradualmente dalla Galassia, privando così i Jedi di avversari contro i quali fosse necessaria la conoscenza di sofisticate tecniche di duello.

Mace Windu e Darth Sidious si affrontano in un duello con le spade laser

Benchè la lama laser fosse fatta di pura energia, e perciò non avesse peso, moltissimi guerrieri impugnavano la loro arma con entrambe le mani. Ciò era dovuto al fatto che per tagliare oggetti solidi era necessario imprimere alla lama una certa inerzia, poichè questi respingevano la lama finchè il contatto con essa non li trasformava in gas o in materia fusa come il plasma. La presa con entrambe le mani garantiva dunque una maggior energia all'attacco. Quanto più potente era il movimento della spada, tanto più semplice era per la lama recidere o danneggiare un materiale. In caso contrario, la lama avrebbe prodotto solo dei danni superficiali. Quando due lame laser entravano in contatto tra loro, ad esempio durante un duello, si comportavano l'una nei confronti dell'altra come un'oggetto solido. Se la spada laser fosse caduta di mano al suo proprietario, la lama si sarebbe ritirata automaticamente, evitando che l'utente si ferisse.

Oltre a ciò, il campo di energia che modellava la lama causava degli effetti giroscopici. Pertanto, anche se tecnicamente priva di peso, la lama presentava una lieve resistenza durante i movimenti. Questi lievi effetti erano poca cosa da controllare per un guerriero ben addestrato, ma avrebbero senz'altro messo in difficoltà chiunque impungasse una spada laser per la prima volta.

I Jedi erano addestrati ad usare la Forza per implementare la loro abilità nell'uso della spada laser. Tramite il legame con la Forza, la spada laser diventava un'estensione del corpo del Jedi; egli la brandiva mosso dall'istinto, con la stessa naturalezza e precisione col quale avrebbe mosso il suo braccio. Questo legame garantiva ai Jedi (e ai Sith) un'agilità e dei riflessi quasi superumani.

Le sette forme

Tre Maestri Jedi usano differenti stili di combattimento.
"Sei ce ne sono state, per generazioni di Jedi. Della settima, molto non si sa..."
―Yoda[fonte]

Ciascun Jedi veniva spinto dai suoi insegnanti a scegliere lo stile di combattimento che maggiormente gli si addiceva. Per esempio, il Gran Maestro Yoda ricorreva spesso all'Ataru per sopperire alla sua bassa statura; Mace Windu preferiva il Vaapad in risposta alla sua oscurità interiore, che in tal modo metteva al servizio della luce; il Conte Dooku era un maestro del Makashi, che gli permetteva di affrontare spada contro spada un'altro avversario, e che in secondo luogo enfatizzava la sua innata eleganza e la sua precisione in battaglia. I Jedi apprendevano gli elementi di ciascuna forma, benchè fosse raro trovare un Jedi che riuscisse a eccellere in tutte e sette le forme.

  • Forma I: Shii-Cho "La Via del Sarlacc" o "Forma della Determinazione"
    • La Forma I era la più elementare delle sette, e veniva normalmente insegnata ad ogni Iniziato Jedi. Il Shii-Cho includeva gli elementi fondamentali di tutti gli stili di combattimento, come gli attacchi di base, le parate, le zone del corpo da colpire ed aiutava gli allievi ad esercitarsi nella velocità di esecuzione.
  • Forma II: Makashi "La Via dello Ysalamir" o "Forma della Contesa"
    • La Forma II rappresentava la più raffinata tecnica di combattimento uno contro uno. I maestri del Makashi sviluppavano tecniche di offesa e difesa uniche nel loro genere, e prestavano una particolare attenzione alle loro armi, affinchè non venissero danneggiate o sottratte durante il duello.
  • Forma III: Soresu "La Via del Mynock" o "Forma dell'Elesticità"
    • La Forma III fu sviluppata inizialmente per contrastare con efficacia avversari provvisti di blaster, nel periodo in cui questa tecnologia stava diventando estremamente comune in ogni angolo della Galassia. Il Soresu basava la sua forza su movimenti potenti e precisi, che esponevano una minima parte del corpo al fuoco nemico. Per tale ragione, era la forma in assoluto più difensiva e passiva.
  • Forma IV: Ataru "La Via dell'Hawk-Bat" o "Forma dell'Aggressività"
    • La Forma IV era la più acrobatica delle sette, e richiedeva al suo fruitore un'alta conoscenza di poteri della Forza quali la Corsa, il Salto e la Spinta. Integrando l'uso di queste abilità durante il combattimento, il Jedi poteva superare le proprie capacità fisiche, e come risultato, un Jedi che duellasse ricorrendo all'Ataru poteva sembrare una figura offuscata, per un'osservatore esterno.
Il Maestro Yoda era un maestro in tutte e sette le forme
  • Forma V: Shien / Djem So "La Via del Drago Krayt" o "Forma della Perseveranza"
    • La Forma V fu creata, similmente alla Forma III, per rispondere al sempre più frequente utilizzo dei blaster nella Galassia. Tuttavia, se il Soresu era una forma prettamente difensiva, lo Shien aveva un'approccio più offensivo, in quanto il Jedi si serviva della sua spada laser per deflettere i colpi blaster verso chi li sparava, in una manovra di contrattacco. In un duello, veniva usato il Djem So, una variante della Forma V appositamente pensata per gli scontri spada contro spada.
  • Forma VI: Niman "La Via del Rancor" o "Forma della Moderazione"
    • La Forma VI era una forma che cercava di fondere i punti di forza della Forma I con quelli della Forma V. Il risultato era uno stile di duello che portava il Jedi a combattere con armonia e giustizia, senza sfociare in atteggiamento troppo potenti e aggressivi, col rischio di cedere alle emozioni più oscure.
  • Forma VII: Juyo / Vaapad "La Via dello Vornskr" o "Forma della Ferocia"
    • Il Juyo risultava essere uno stile più audace, diretto e cinetico della Forma V, pur non essendo elaborato com'era invece l'Ataru. Il Juyo richiedeva una grande energia e intensità, e ciò spingeva ad attingere alle proprie emozioni più profonde; se dall'esterno, chi usava il Juyo appariva calmo e sereno, dentro di sè era preda di ribollenti emozioni. Per tali caratteristiche, il Juyo era considerato la forma più pericolosa , poichè metteva chi lo usava in stretto contatto con il Lato Oscuro della Forza. Non era raro che un Jedi che usava il Juyo arrivasse a provare divertimento e piacere durante il combattimento.

L'arte del duellare con la spada laser non era semplicemente uno stile di combattimento, così come le sette forme non erano delle banali schematizzazioni di movimenti del corpo e della spada; ciasuna di esse rappresentava sette differenti tipi di filosofia. In aggiunta a ciò, per eseguire una di queste forme non era neppure imperativo brandire una spada laser: ciascuna di esse trovava applicazioni anche nella lotta disarmata e nel corpo a corpo. I Maestri Jedi Mace Windu, Obi-Wan Kenobi e Kit Fisto ne diedero prova durante la Battaglia di Haruun Kal e la Missione su Ord Cestus.