Hoverscout Assalto Rapido 5

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Versione del 15 set 2009 alle 18:29 di Eterea (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
Hoverscout.jpg
Hoverscout Assalto Rapido 5
Note di fabbricazione
Produttore

Mekuun Corporation

Modello

Hoverscout Assalto Rapido 5

Classe

Veicolo a repulsione

Specifiche tecniche
Lunghezza

15.9 mt.

Altezza/profondità

1 mt.

Velocità massima

200 km/h

Armi
Equipaggio
  • 1 pilota
  • 1 artigliere
Passeggeri

6

Capacità di carico

50 kg.

Utilizzo
Ruolo/i
  • Ricognizione
  • Cavalleria pesante
  • Fanteria meccanizzata
  • Hovercraft
Era/e

Era della Ribellione

Affiliazione

Impero Galattico

L’hoverscout Assalto Rapido 5 era un mezzo flottante tradizionale, che non utilizzava generatori a repulsione bensì turbine per librarsi nell’aria.

Caratteristiche

Su un gran numero di pianeti, presso le forze terrestri più disparate e nelle condizioni di combattimento più disperate, l’Hoverscout ebbe modo di provare il suo valore. Sebbene la sua velocità e la sua manovrabilità non potessero competere con quelle di un mezzo a repulsione, l’Hoverscout offriva comunque numerosi vantaggi: la sua manutenzione era molto semplice, i guasti estremamente ridotti e la guida tanto elementare da non richiedere un addestramento specifico.

L’Hoverscout era pensato per missioni di ricognizione e piccole schermaglie, e si dimostrò ottimo sia da solo sia affiancato dalla fanteria o da veicoli corazzati. In battaglia, l’Hoverscout veniva spesso schierato con altri suoi simili per effettuare raid o azioni di retroguardia.

Fin dalla fase di progettazione, l’Hoverscout fu pensato come un veicolo polivalente; era blindato abbastanza da reggere un colpo diretto senza perdere manovrabilità e l’ampio parabrezza in vetrocera (un materiale composto di ceramica trasparente trattata per resistere alle raffiche di blaster) garantiva un’ampia visuale del campo di battaglia. L’interno era isolato dall’esterno attraverso boccaporti sigillati, per garantire un ambiente controllato anche in atmosfere planetarie non respirabili.

L’Hoverscout montava apparati tecnologici non particolarmente sofisticati, come i sensori EPR (elettrofotorecettori) collegati alle armi, e antenne di trasmissione a lungo raggio, personalizzabili con il computer di bordo secondo le esigenze della missione.

Il motore dei mezzi Assalto Rapido 5 includeva una dinamo grazie alla quale si poteva rimettere in circolo parte dell’energia prodotta per la creazione del cuscino d’aria cosicché - per merito di questo dettaglio apparentemente insignificante - risultò l’hovercraft dell’epoca con la più lunga autonomia. Il cuscino d’aria era prodotto da quattro turbopompe Kasmin a tre cicli, il meglio su piazza negli anni attorno alla Battaglia di Yavin. Le Kasmin potevano essere spinte oltre il ritmo di pompaggio sicuro per brevi istanti, consentendo all’Hoverscout di aumentare la propria altitudine e superare ostacoli posti sul terreno.

Presente in

Fonti