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Watto

68 byte aggiunti, 07:48, 22 set 2010
Sul pianeta desertico, Watto imparò cosa fare e cosa non fare durante una contrattazione, e a trattare con i Jawa. I suoi obiettivi preferiti erano gli stranieri, che era solito considerare bersagli facili.
[[File:Watto_7.jpg|thumb|left|Il celebre 'cubo di sorte' di Watto.]]Fra i vari possedimenti di Watto, vi erano gli schiavi Anakin Skywalker e Shmi Skywalker. Dopo averli vinti da Gardulla the Hutt grazie ad una scommessa sulle corse di pod, Watto li mise entrambi a lavorare nel suo negozio. Il piccolo Anakin mostrò un incredibile talento per le riparazioni, e Watto lo prese subito a cuore. Nonostante fosse sufficientemente senza scrupoli da avere due schiavi, Watto era un padrone onesto. Probabilmente era perché il ragazzo era la prima fonte di guadagno per lui, non solo per il lavoro nel negozio, ma anche perché gareggiava nelle corse di pod.
Anakin infatti era un incredibile pilota, l’unico umano conosciuto che potesse pilotare i velocissimi pod. Ma nelle corse in cui Anakin gareggiava contro lo sleale Dug Sebulba, Watto scommetteva sempre su quest’ultimo, in quanto, come era solito dire, “Sebulba vince sempre!”.