Satele Shan: differenze tra le versioni

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Mentre la Guerra Fredda inizia a collassare, Satele Shan lavora a stretto contatto con i Corpi di Risposta d'Emergenza della Repubblica per proteggere la fragile pace e gli innocenti della galassia e viene avvertita della pericolosa minaccia rappresentata dall'Imperatore Sith dal suo ex servitore Lord Scourge quando l'ardita missione da lei autorizzata per catturare l'Imperatore si era conclusa con un disastro. Satele aiutò poi il Cavaliere Jedi conosciuto come Eroe di Tython a sabotare i piani dell'Imperatore attraverso la galassia e guidò personalmente una flotta d'invasione contro il pianeta capitale Imperiale Dromund Kaas mentre l'Eroe di Tython si confrontava con l'Imperatore e lo sconfiggeva. Mentre la rinnovata guerra si espandeva attraverso la galassia, Satele lavorò con la sua vecchia fiamma Jace Malcom ora Comandante Supremo dell'Esercito della Repubblica e i due conseguirono un'importante vittoria con la distruzione della nave da guerra prototipo imperiale Ascendant Spear a Duro grazie anche al lavoro del loro figlio Theron.
 
Mentre la Guerra Fredda inizia a collassare, Satele Shan lavora a stretto contatto con i Corpi di Risposta d'Emergenza della Repubblica per proteggere la fragile pace e gli innocenti della galassia e viene avvertita della pericolosa minaccia rappresentata dall'Imperatore Sith dal suo ex servitore Lord Scourge quando l'ardita missione da lei autorizzata per catturare l'Imperatore si era conclusa con un disastro. Satele aiutò poi il Cavaliere Jedi conosciuto come Eroe di Tython a sabotare i piani dell'Imperatore attraverso la galassia e guidò personalmente una flotta d'invasione contro il pianeta capitale Imperiale Dromund Kaas mentre l'Eroe di Tython si confrontava con l'Imperatore e lo sconfiggeva. Mentre la rinnovata guerra si espandeva attraverso la galassia, Satele lavorò con la sua vecchia fiamma Jace Malcom ora Comandante Supremo dell'Esercito della Repubblica e i due conseguirono un'importante vittoria con la distruzione della nave da guerra prototipo imperiale Ascendant Spear a Duro grazie anche al lavoro del loro figlio Theron.
  
==Storia==
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==Biografia==
 
===Primi anni e addestramento Jedi===
 
===Primi anni e addestramento Jedi===
 
{{Quote|Lui fu il mio primo maestro - mi ha sempre resa orgogliosa, anche quando diceva cose senza un senso.|Satele Shan, sul suo apprendistato a Ngani Zho|Star Wars: The Old Republic 11: The Lost Suns, Part 5}}
 
{{Quote|Lui fu il mio primo maestro - mi ha sempre resa orgogliosa, anche quando diceva cose senza un senso.|Satele Shan, sul suo apprendistato a Ngani Zho|Star Wars: The Old Republic 11: The Lost Suns, Part 5}}
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Sollecitata da Darach, Shan abbandonò il suo Maestro e salì a bordo della Redshifter in modo da poter avvertire la Repubblica del ritorno dell'Impero lanciando all'ultimo istante la sua spada laser al suo maestro mentre saltava a bordo della nave del contrabbandiere con l'aiuto di Malcom. Okarr esortò sia Malcom che Shan a dirigersi alle postazioni armate della Redshifter e Satele prese posto nella postazione armata inferiore mentre il contrabbandiere si lanciava nella cintura di asteroridi Ceneri di Korr per sfuggire all'inseguimento dei caccia stellari di classe Supremacy Mark VI. Mentre stavano uscendo dalla cintura di asteroidi, Satele sentì la morte del suo maestro per mano di Malgus ma fu in grado di mettere da parte il suo dolore mentre Okarr si avvicinava e attraversava la sovrastruttura di una dreadnought di classe Harrower continuando a sparare ai caccia inseguitori fino a quando la Redshifter saltò nell'iperspazio.
 
Sollecitata da Darach, Shan abbandonò il suo Maestro e salì a bordo della Redshifter in modo da poter avvertire la Repubblica del ritorno dell'Impero lanciando all'ultimo istante la sua spada laser al suo maestro mentre saltava a bordo della nave del contrabbandiere con l'aiuto di Malcom. Okarr esortò sia Malcom che Shan a dirigersi alle postazioni armate della Redshifter e Satele prese posto nella postazione armata inferiore mentre il contrabbandiere si lanciava nella cintura di asteroridi Ceneri di Korr per sfuggire all'inseguimento dei caccia stellari di classe Supremacy Mark VI. Mentre stavano uscendo dalla cintura di asteroidi, Satele sentì la morte del suo maestro per mano di Malgus ma fu in grado di mettere da parte il suo dolore mentre Okarr si avvicinava e attraversava la sovrastruttura di una dreadnought di classe Harrower continuando a sparare ai caccia inseguitori fino a quando la Redshifter saltò nell'iperspazio.
  
===Una Jedi in ascesa===
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===La Grande Guerra Galattica===
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====Combattendo l'Impero====
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{{Quote|Questo era il potere della democrazia al lavoro, la validazione dei principi per cui combattiamo e la prova che, quando messa con le spalle al muro, la Repubblica può unirsi per prendere una posizione coraggiosa.|Satele Shan, sulla rivitalizzazione della Repubblica in seguito al successo nell'Ammasso di Minos|Il Diario del Maestro Gnost-Dural}
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Ritornando alla Repubblica, il trio portò la notizia del ritorno dell'Impero Sith anche se quando il Consiglio Jedi apprese della notizia, l'Impero aveva già lanciato un'invasione dell'Ammasso di Minos, un attacco su Sluis Van e il blocco della Rotta Commerciale Rimma. Il Consiglio richiese diversi resoconti di Shan e la Padawan riuscì perfino a partecipare ad una delle discussioni strategiche del Consiglio. Lei era presente al Tempio Jedi quando un contingente di jedi, tra cui il Maestro Jedi Kel Dor Gnost-Dural, partì alla volta dell'Ammasso di Minos occupato e fu testimone delle rivolte che esplosero su Coruscant come risultato. Satele spese la parte successiva della guerra con diversi Maestri Jedi prima di giungere sotto la tutela della Maestra Jedi di razza Togruta Dar'Nala, che la aiutò a diventare un Cavaliere Jedi a tutti gli effetti. La diplomatica e stratega politica Dar'Nala la aiutò a temprare l'aggressività e l'impazienza della sua allieva; nel 3.671 BBY, Satele e la sua Maestra Dar'Nala stazionavano al Tempio quando giunse la notizia della vittoria della Repubblica alla prima Battaglia di Bothawui e la sua meditazione venne interrotta da un intenso applauso che echeggiò dalla Piazza del Senato in tutto il pianeta.
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[[Immagine: Satele_4.jpg|thumb|left|280px|Satele contro Malgus su Alderaan.]]
 
[[Immagine: Satele_4.jpg|thumb|left|280px|Satele contro Malgus su Alderaan.]]
Satele fu successivamente assegnata alla Maestra Dar'Nala, con la quale terminò l'addestramento e divenne una Cavaliere Jedi. Fu una tenace e valorosa guerriera negli anni della Grande Guerra, prestando servizio nella [[Battaglia di Alderaan (Grande Guerra Galattica)|Battaglia di Alderaan]], dove si scontrò nuovamente con Darth Malgus, e nella [[Battaglia di Rhen Var]], dove sventò i piani di [[Darth Mekhis]].
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Nel 3.667 BBY, Satele giunse sul pianeta dei Mondi del Nucleo di Alderaan per investigare sulle voci secondo cui una delle case reali del pianeta stava ospitando delle spie Imperiali. Durante la sua permanenza, l'Impero invase Alderaan e Shan corse al palazzo reale per proteggere la Regina trovandolo però già in rovina e qui ebbe una visione: una visione che le mostrò che Jace Malcom, che con la sua unità Squadra Havoc stava addestrando dei soldati feriti sul pianeta, aveva bisogno di rinforzi. Avvertendo il Consiglio Jedi, Satele si diresse celermente alle Montagne di Juran per aiutare i soldati della Repubblica nella loro guerriglia contro le forze Imperiali che stavano marciando sul Castello Organa. Le forze Imperiali erano guidate da Darth Malgus, il Sith che aveva combattuto contro Satele nell'orbita di Korriban quattordici anni prima, e quando lei arrivò i membri della Squadra Havoc stavano combattendo una battaglia persa in partenza contro una forza Imperiale disorganizzata ma comunque soverchiante.
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Quando Malcom stava per venir giustiziato da tre guerrieri Sith, Satele Shan balzò nella valle e atterrò dietro ai due che bloccavano Malcom rilasciando una potente spinta della Forza e  uccidendo i tre Sith disorientati. Dopo localizzò Darth Malgus nelle vicinanze e accese la sua spada laser come segno di sfida verso il Sith. Satele Shan volò attraverso il campo di battaglia distruggendo nel frattempo un droide da guerra Imperiale e quattro Sith prima di giungere al cospetto di Malgus e di ingaggiarlo in duello. Lui bloccò il suo attacco iniziale prima di colpirla alla faccia anche se lei rispose con un calcio prima di venir messa dal Signore dei Sith sulla difensiva.
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Dopo una serie di colpi, Satele venne costretta in ginocchio mentre tentava di bloccare la spada di Malgus e con la Forza fece cadere un albero per potersi permettere una tregua. I due continuarono a duellare sopra l'albero caduto fino a quando Malgus le scagliò contro un altro tronco d'albero con la Forza e Satele riuscì appena ad eseguire una capriola in aria prima che Malgus conficcasse la sua spada laser nel tronco dove poco prima c'era stata la testa di lei. Tuttavia Malgus si girò rapidamente e colpendo orizzontalmente tagliò in due la spada a doppia lama di Satele prima che lei potesse attaccare, subito dopo mosse un affondo diretto al petto di lei che lo bloccò con le sue stesse mani fermando la spada con il potere della Forza e della volontà.
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L'attacco di Malgus venne interrotto quando Malcom caricò il Sith con un feroce urlo prendendolo alla vita e impegnandolo in una breve collutazione per poi far detonare il detonatore termico che teneva in mano. L'esplosione lanciò il commando fuori dalla radura mentre Malgus riuscì ad assorbire gran parte dell'esplosione con la Forza rimanendo comunque sfregiato. Prima che il Signore dei Sith potesse inseguire Satele o Malcom, Satele raccolse la Forza e lanciò una potente onda facendo schiantare Malgus contro una vicina parete di roccia. Il Signore dei Sith continuò a combattere contro il potere da lei rilasciato mentre veniva spinto verso la parete e Satele raccolse tutta la sua forza in un secondo e più potente colpo per mandare l'intera parete in pezzi. Con il suo nemico sepolto sotto tonnellate di roccia, Satele raggiunse Malcom ferito che stava osservando il campo di battaglia ormai deserto e il commando lanciò un raggio di segnalazione per segnalare la vittoria, uno dei tanti che punteggiarono la superficie di Alderaan mentre i rinforzi richiesti da Satele Shan giungevano nel sistema.
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Malcom venne sottoposto ad alcuni trattamenti con il kolto per guarire dalle ferite, di cui la più importante gli lasciò la faccia permanentemente sfregiata mentre le forze della Repubblica riprendevano il controllo di Alderraan. Satele incontrò il commando successivamente, mentre le forze della Repubblica celebravano la loro vittoria, e lo informò della visione che l'aveva portata in suo aiuto; in risposta alle domande di Malcom al riguardo di Malgus, Satele gli confidò la sua convinzione secondo cui il Sith era sopravvissuto alla battaglia. Malcom poi le ricordò i suoi sentimenti e, in risposta, lei tentò di ricordargli i suoi voti di Jedi che non le impedivano di ricambiare i suoi sentimenti. Soccombendo alle sue emozioni, lei e Malcom iniziarono una relazione segreta, una relazione che la portò a rimanere incinta circa sei mesi dopo la Battaglia di Alderann, non molto tempo dopo che Malcom era stato promosso al grado di Generale. In aggiunta al suo lavoro con il Colonnello Elin Garza per sviluppare la Divisione Forze Speciali, Malcom stava conducendo una campagna vicino alla città di Gell Mattar con Satele e lei decise di parlargli del suo desiderio di vendetta contro l'Impero Sith prima di informarlo della sua gravidanza. La conversazione rivelò che l'odio per l'Impero era la forza motrice di Malcom e Satele fu costretta a confrontarsi con la possibilità di passare al lato oscuro se l'Impero avesse causato la morte di Malcom. Questo e la paura dell'oscurità nascosta nello spirito di Malcom, portarono Satele a interrompere la loro relazione e progettare di abbandonare il figlio, capendo che averlo nella sua vita avrebbe messo a rischio la Repubblica.
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Per i mesi successivi, Satele continuò a servire in prima linea come un dei più grandi eroi della Repubblica, ispirando le fila dell'Esercito della Repubblica e portandolo alla vittoria su molti campi di battaglia attraverso la Galassia. Tuttavia, con la gravidanza che avanzava e che i vestiti Jedi non potevano più nascondere, Satele tornò dal suo primo Maestro Ngani Zho e gli spiegò della sua gravidanza omettendo però il nome del padre. Ngani Zho non pose alcuna domanda sulla sua storia e decise subito di aiutarla spiegando ai vertici militari e al Consiglio Jedi che lui l'aveva mandata in una missione segreta di massima importanza. Satele diede alla luce suo figlio con l'aiuto di Ngani Zho su un pianeta lontano dalla guerra e Zho prese il bambino per crescerlo, come da accordi, come suo secondo ma non prima che lei lo chiamasse Theron.
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====Eroe della Repubblica====
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{{Quote|E l'ultimo ... Satele Shan, guardiana della Repubblica, le cui parole ispirano eserciti. Avevano combattuto separatamente, sulle Pianure di Cenere di Lenico e negli asteroidi-alveari di Gelpog il Tiranno. Hanno combattuto 20 mila anni di male, incarnato nell'Imperatore Sith e nei suoi servi. Non hanno mai vacillato. Di tutti loro, è stata Satele a rendermi più fiero.|Ngani Zho, su Satele e altri suoi ex-studenti|Star Wars: The Old Republic 7: The Lost Suns, Part 1}}
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Un anno dopo, nel 3.665 BBY, Satele venne assegnata al contingente della Marina della Repubblica con il compito di proteggere una flotta di navi da guerra prototipo che stavano venendo raggruppate per un attacco contro la capitale dei Sith Dromund Kaas. La flotta subì un'imboscata da parte della Marina Imperiale nei Territori dell'Orlo Esterno scatenando una battaglia lunga una settimana e che attraversò diversi sistemi prima di raggiungere il suo picco nel sistema di Hoth. Centinaia di navi su entrambi i lati vennero distrutte durante il conflitto e Satele fu a bordo di una delle poche navi della Repubblica che riuscirono a sfuggire alla distruzione. Nel 3.661 BBY, Satele venne richiamata a Coruscant quando i Mandaloriani iniziarono il blocco della Via Commerciale Hydian, fu testimone delle rivolte che scoppiarono sulla capitale in risposta alla carenza di approvigionamenti a causa del blocco e li vide peggiorare una volta che i Jedi non riuscirono a rompere il blocco vicino a Devaron.
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Con la guerra vicina alla fine della terza decade, Satele si unì a Jaric Kaedan, Bela Kiwiiks e Syo Bakarn, tutti ex-apprendisti di Ngani Zho come lei, a guidare il 45esimo Battaglione e altri soldati della Repubblica in un contrattacco sul pianeta ghiacciato Rhen Var. Tutti e quattro i Jedi avevano combattuto su vari campi di battaglia, tra cui contro Gelpog il Tiranno e nella battaglia sulle Pianure di Cenere di Lenico IV, e guidarono le forze della Repubblica in una carica che li portò fino alla fortezza di Darth Mekhis, membro del Consiglio Oscuro. Dopo aver rotto la porta della camera di Mekhis con la Forza, Satele ingiunse alla Signora dei Sith di arrendersi offrendo in cambio protezione ma Mekhis rifiutò e le due iniziarono un feroce duello che lasciò Mekhis gravemente ferita anche se riuscì a fuggire.
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Poco dopo la Battaglia di Rhen Var, l'Impero avvicinò la Repubblica con una sorprendente offerta di pace nel 3.653 BBY; come gesto di buona fede, l'Impero ritirò le sue forze dall'Ammasso di Minos e il Senato Galattico accettò i negoziati di pace che iniziarono su Alderaan. La delegazione della Repubblica, guidata dal Senatore Cereano Paran Am-Ris, giunse su Alderaan accompagnata da diversi Jedi tra cui Satele, Dar'Nala, Syo Bakarn e Aryn Leneer. Satele spese la sua prima mattina in meditazione ma i suoi sforzi non furono sufficienti per celare la tensione che sentiva alla conferenza e si confidò con la ex-maestra, poichè riteneva che ci fosse qualcosa di più dietro alla conferenza di quanto credeva il Consiglio. I spospetti di Satele si rivelarono esatti: una flotta sotto il comando di Darth Angral si era avvicinata a Coruscant e aveva attaccato il pianeta dopo che Darth Malgus con un gruppo d'attacco aveva disattivato la griglia di difesa orbitale all'interno del Tempio Jedi. Il Cancelliere Supremo Berooken contattò Am-Ris e tentò di avvertirlo del tradimento dei Sith ma l'intera sala conferenze venne costretta a guardare mentre Darth Angral irrompeva nell'ufficio del Cancelliere e uccideva il Mon Calamari.
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Realizzando che i Sith avevano fatto ricorso al tradimento, Satele brandì la sua spada laser e caricò l'emissario dell'Impero Darth Baras. Baras bloccò il suo attacco con la sua lama e la avvertì di trattenersi mentre spiegava ad Am-Ris che i colloqui di pace sarebbero continuati come previsto, solo che la Repubblica avrebbe dovuto acconsentire ai termini posti dall'Impero che teneva in ostaggio Coruscant. Sollecitata da Dar'Nala, Satele si disimpegnò, riluttante uscì dalla sala assieme al resto della delegazione della Repubblica solo per trovare Aryn Leneer impegnata in un combattimento con i due Sith membri della delegazione Imperiale che aspettavano all'esterno. La voce di Dar'Nala portò velocemente lo scontro ad uno stop ma Satele fu appena in grado di fermare il Senatore Am-Ris dall'attaccare Darth Baras quando il Signore dei Sith punzecchiò i delegati della Repubblica  ricordandogli che erano lì per discutere della pace. Dopo aver abbandonato la sala, Dar'Nala prese il comando del gruppo e ordinò a Satele di preparare un canale di comunicazione sicuro con il Gran Maestro Zym; mentre aspettavano la risposta del Gran Maestro e si chiedevano se fosse ancora vivo, il gruppo discusse della sistuazione sconosciuta su Coruscant e Aryn Leneer rivelò che il suo legame telepatico con il suo Maestro Ven Zallow le aveva fatto sentire la sua morte durante l'attacco al Tempio. Più tardi quella notte, Zym informò Dar'Nala e Am-Ris che la Repubblica non aveva altra scelta se non accettare i termini di Baras fino a quando Coruscant non fosse stata liberata e avvertì anche Dar'Nala che Satele doveva porre delle scuse a Baras se volevano che i negoziati procedessero. Nonstante i sentimenti di Dar'Nala in materia, Satele fece come ordinato dal Gran Maestro e malvolentieri si scusò con il Signore dei Sith il giorno successivo.
  
Ad un certo punto, nel corso della guerra, diede alla luce [[Theron Shan]], alla quale però non rimase attaccata per potersi dedicare interamente ai suoi doveri di Jedi.
 
  
 
===Contese con i Sith===
 
===Contese con i Sith===
Satele fu inviata al seguito della sua ex maestra [[Dar'Nala]] a rappresentare i Jedi nei negoziati di pace con l'[[Impero Sith (Veri Sith)|Impero Sith]] su [[Alderaan]]. Quando giunse notizia del [[Sacco di Coruscant]], Satele affrontò [[Baras|Lord Baras]] e la stessa Dar'Nala dovette insistere a lungo affinché abbassasse le armi.
 
 
[[Immagine: Baras_1.jpg|thumb|250px|Satele affronta Baras.]]
 
[[Immagine: Baras_1.jpg|thumb|250px|Satele affronta Baras.]]
Dopo la firma del [[Trattato di Coruscant]], Dar'Nala e Satele furono inviate a sovrintendere alla ritirata delle truppe repubblicane dall'[[Orlo Esterno]]. Dar'Nala era infuriata poiché il [[Maestro Jedi|Maestro]] [[Zym]] non solo le stava di fatto cacciando dal centro della [[Galassia]], ma anche perché si era rifiutato di parlare con Satele, la quale aveva avvertito che dietro i colloqui di pace c'era qualcosa di oscuro. Le due scoprirono però di essere sorvegliate dal droide Sith [[SP-99]], in teoria garanzia del rispetto del Trattato.
 
 
 
Poco dopo, il loro trasporto fu attaccato da una nave da guerra Sith. I commando imperiali abbordarono la nave e riuscirono a catturare Dar'Nala, mentre Satele riuscì a tramortire i propri assalitori (ricevendo così una ramanzina da parte di SP-99, che le ricordò che così facendo avrebbe violato il Trattato). Capendo di non avere possibilità di salvare la sua Maestra nell'immediato, Satele fuggì a bordo di un [[guscio di salvataggio]] insieme a SP-99, il quale le disse che, pronosticamente parlando, sarebbero occorsi 500.000 anni prima che il guscio fosse stato ritrovato. Satele rispose che, come le diceva sempre Dar'Nala, avrebbe imparato ad essere paziente.
 
Poco dopo, il loro trasporto fu attaccato da una nave da guerra Sith. I commando imperiali abbordarono la nave e riuscirono a catturare Dar'Nala, mentre Satele riuscì a tramortire i propri assalitori (ricevendo così una ramanzina da parte di SP-99, che le ricordò che così facendo avrebbe violato il Trattato). Capendo di non avere possibilità di salvare la sua Maestra nell'immediato, Satele fuggì a bordo di un [[guscio di salvataggio]] insieme a SP-99, il quale le disse che, pronosticamente parlando, sarebbero occorsi 500.000 anni prima che il guscio fosse stato ritrovato. Satele rispose che, come le diceva sempre Dar'Nala, avrebbe imparato ad essere paziente.
  

Versione delle 21:06, 14 ago 2013

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La Morte Nera sarà completata entro i tempi previsti...

(LAVORI IN CORSO)

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Satele 3.jpg
Satele Shan
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Brentaal IV

Nascita

3.699 BBY, Breentaal IV

Descrizone fisica
Razza

Umana

Sesso

Femmina

Altezza

~1.67 metri

Capelli 

Grigio-marroni, poi grigio scuro

Occhi 

Blu

Pelle 

Chiara

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione

Ordine Jedi

Maestri noti
Apprendisti noti

Shigar Konshi

"Questi sono i momenti in cui ci impegnamo, quando la speranza della vittoria diventa reale. Quando siamo in grado di vedere la pace all'orizzonte."
―Satele Shan[fonte]

Satele Shan era una femmina Umana e Gran Maestro dell'Ordine Jedi durante la Guerra fredda con il rinato Impero Sith. Figlia del Cavaliere Jedi Tasiele Shan, che era a sua volta una discendente dei leggendari Cavalieri Jedi Revan e Bastila Shan protagonisti della Guerra Civile Jedi secoli prima, Satele nacque su Brentaal IV nel 3.699 BBY. Ereditando la connessione con la Forza della famiglia, venne introdotta all'Ordine Jedi e divenne la Padawan del Maestro Jedi Ngani Zho anche se poi si recò a Korriban per studiare sotto il Maestro di battaglia Zabrak Kao Cen Darach. Qui assistette al ritorno dell'Impero Sith nel 3.681 BBY e fuggì per avvertire la Repubblica con l'aiuto del contrabbandiere Nico Okarr e del soldato della Repubblica Jace Malcom perdendo però il Maestro Darach, rimasto indietro per rallentare i Sith, anche a costo della propria vita.

Raggiungendo il grado di Cavaliere Jedi sotto la tutela del Maestro Dar'Nala, Satele Shan divenne un eroe della Repubblica quando guidò le forze Jedi e dell'Esercito della Repubblica durante la Grande Guerra Galattica e, nonostante le restrizioni dell'Ordine Jedi sull'attaccamento, si legò a Jace Malcom. Il loro legame la portò a salvare Malcom e la sua piccola squadra di soldati delle Forze Speciali su Alderaan quando l'Impero invase il pianeta nel 3.667 BBY portando, con il suo arrivo, le sorti della Battaglia di Alderaan in favore della Repubblica. Dopo aver sconfitto il Signore dei Sith Darth Malgus in duello con l'aiuto di Malcom, i due iniziarono una relazione che durò sei mesi prima che Satele lasciasse il soldato impaurita dall'oscurità che albergava nel cuore di Malcom. Tuttavia lei era incinta del figlio di Malcom e partorì suo figlio Theron in segreto con l'aiuto del Maestro Zho prima di dare il bambino all'Ordine Jedi e di ritornare sul campo di battaglia.

Nel 3.653 BBY, Satele Shan venne scelta per far parte della delegazione della Repubblica mandata ai negoziati di pace con l'Impero Sith su Alderaan. Tuttavia l'Impero Sith usò la conferenza di pace come una semplice distrazione mentre attaccava la capitale della Repubblica Coruscant obbligando poi la Repubblica ad accettare i termini del Trattato di Coruscant. Mentre la galassia entrava nella difficile Guerra Fredda, Satele Shan sventò una cospirazione organizzata dalla Maestra Dar'Nala stessa per rovesciare la nuova pace galattica e si imbarcò poi in una odissea indotta dalla Forza attraverso la Galassia. Il suo viaggio la guidò al pianeta d'origine dei Jedi Tython da lungo tempo dimenticato nel Nucleo Profondo e per la sua scoperta venne insignita del titolo di Gran Maestro dell'Ordine Jedi affidandole la leadership dell'intero Ordine. Nel suo nuovo ruolo, Satele Shan guidò l'Ordine attraverso le numero crisi che scoppiarono durante la Guerra Fredda e portò il Padawan Kiffar Shigar Konshi fino al Cavalierato.

Mentre la Guerra Fredda inizia a collassare, Satele Shan lavora a stretto contatto con i Corpi di Risposta d'Emergenza della Repubblica per proteggere la fragile pace e gli innocenti della galassia e viene avvertita della pericolosa minaccia rappresentata dall'Imperatore Sith dal suo ex servitore Lord Scourge quando l'ardita missione da lei autorizzata per catturare l'Imperatore si era conclusa con un disastro. Satele aiutò poi il Cavaliere Jedi conosciuto come Eroe di Tython a sabotare i piani dell'Imperatore attraverso la galassia e guidò personalmente una flotta d'invasione contro il pianeta capitale Imperiale Dromund Kaas mentre l'Eroe di Tython si confrontava con l'Imperatore e lo sconfiggeva. Mentre la rinnovata guerra si espandeva attraverso la galassia, Satele lavorò con la sua vecchia fiamma Jace Malcom ora Comandante Supremo dell'Esercito della Repubblica e i due conseguirono un'importante vittoria con la distruzione della nave da guerra prototipo imperiale Ascendant Spear a Duro grazie anche al lavoro del loro figlio Theron.

Biografia

Primi anni e addestramento Jedi

"Lui fu il mio primo maestro - mi ha sempre resa orgogliosa, anche quando diceva cose senza un senso."
―Satele Shan, sul suo apprendistato a Ngani Zho[fonte]

Satele Shan nacque nel 3.699 BBY dal Cavaliere Jedi Umano Tasiele Shan che era a sua volta discendente dei leggendari Jedi Revan e Bastila Shan. Nata su Brentaal IV, Shan entrò a far parte dell'Ordine come la madre, anche se Tasiele venne esiliata dall'Ordine poco dopo la nascita di Satele a causa delle pressioni politiche della Repubblica riguardo la sua controversa presa di posizione che affermava si potesse guadagnare forza dall'attaccamento. La Repubblica temeva che diventasse un nuovo Dark Revan e perciò fece pressioni fino a quando l'Ordine esiliò Tasiele su un remoto e inabiato mondo dell'Orlo Esterno; dopo che la controversia politica si spense l'Ordine tentò di recuperarla, ma quando raggiunsero l'abitazione di Tasiele non furono in grado di ritrovare nulla se non una serie di diari scritti per Satele che poi consegnarono alla figlia della Jedi scomparsa.

Diventata apprendista del Maestro Jedi Ngani Zho, Satele studiò le vie della Forza come Padawan fino al 3.681 BBY quando si recò presso la stazione spaziale della Repubblica nell'orbita della patria dei Sith Korriban per studiare presso il Maestro di battaglia dell'Ordine Kao Cen Darach. Sotto la tutela di Darach, Shan apprese come combattere con la spada laser a doppia lama azzurra che si era costruita. Darach la guidò anche attraverso alcune delle Prove Jedi, anche se il suo percorso verso il Cavalierato non era completato al momento della morte di Darach.

Poco tempo dopo l'inizio della sua permanenza, i due Jedi vennero allertati dell'atterraggio di un trasporto sconosciuto sulla superficie del pianeta Korriban da parte dell'equipaggio della stazione; i due Jedi si diressero sulla superficie assieme al Caporale Jace Malcom della Divisione Forza Speciali della Repubblica e furono in grado di catturare il capitano e contrabbandiere Nico Okarr anche se Farel Wickes, il famigerato tombarolo da cui Okarr stava tentando di acquistare degli artefatti Sith, gli sfuggì. Sequestrando la nave di Okarr, un trasporto leggero XS chiamato Redshifter, i tre portarono il contrabbandiere sulla stazione spaziale e, mentre stavano portando Okarr alla sua cella, Satele venne sommersa da un incredibile e intenso senso di dolore e paura nella Forza. Fuori dalla finestra della stazione, una armata di oltre trenta dreadnought di classe Harrower uscì dall'iperspazio nel sistema di Horuset. Darach riconobbe immediatamente che i loro attaccanti erano Sith e che l'avamposto non avrebbe retto all'attacco perciò decise velocemente che la loro priorità sarebbe stata di avvertire la Repubblica del ritorno dell'Impero Sith. Quando Malcom avvertì il Jedi Zabrak che non sarebbero stati in grado di oltrepassare i caccia stellari imperiali, Okarr soprese tutti ricordando a tutti le capacità della sua nave e offrendosi implicitamente di portarli dalla Repubblica. Darach, Shan, Okarr, Malcom e un altro soldato si diressero immediatamente verso l'hangar in cui la Redshifter era stata attraccata combattendo nel mentre con i soldati imperiali saliti a bordo della stazione.

Satele Shan e Darach affrontarono i soldati Imperiali nell'hangar mentre Okarr, Malcom e l'altro soldato si occupavano dei loro inseguitori e nello scontro il secondo soldato rimase ucciso. Mentre i quattro rimasti stavano per salire a bordo della Redshifter, un intercettore Imperiale atterrò nell'hangar e Darach, riconoscendolo come una nave usata dai Sith, ordinò al contrabbandiere di preparare la sua nave al decollo. Mentre Malcom e Okarr preparavano la nave, Satele Shan e Okarr ingaggiarono i due Sith scesi dall'intercettore: un Inquisitore Sith mascherato conosciuto come Vindican e il suo apprendista Umano Malgus. Come i loro due maestri, anche i due apprendisti si scontrarono e la spinta iniziale di Satele contro Malgus si risolse con un calcio nello stomaco che la portò a cadere sul pavimento. Il pronto intervento della spada di Darach lanciata dal Jedi impedì a Malgus di ucciderla e le dette abbastanza tempo per riprendersi e colpire il suo avversario con un calcio allo sterno mandandolo momentaneamente lontano. Richiamando la sua spada laser, Shan tentò di saltare in aiuto del suo Maestro ma Vindican la fermò con una raffica di fulmini della Forza; in risposta Darach lanciò il suo nemico dall'altra parte dell'hangar mediante la Forza e si precipitò al fianco della sua apprendista mentre la Redshifter decollava e Vindican tentava di fermarla scagliandole contro dei fulmini della Forza.

Sollecitata da Darach, Shan abbandonò il suo Maestro e salì a bordo della Redshifter in modo da poter avvertire la Repubblica del ritorno dell'Impero lanciando all'ultimo istante la sua spada laser al suo maestro mentre saltava a bordo della nave del contrabbandiere con l'aiuto di Malcom. Okarr esortò sia Malcom che Shan a dirigersi alle postazioni armate della Redshifter e Satele prese posto nella postazione armata inferiore mentre il contrabbandiere si lanciava nella cintura di asteroridi Ceneri di Korr per sfuggire all'inseguimento dei caccia stellari di classe Supremacy Mark VI. Mentre stavano uscendo dalla cintura di asteroidi, Satele sentì la morte del suo maestro per mano di Malgus ma fu in grado di mettere da parte il suo dolore mentre Okarr si avvicinava e attraversava la sovrastruttura di una dreadnought di classe Harrower continuando a sparare ai caccia inseguitori fino a quando la Redshifter saltò nell'iperspazio.

La Grande Guerra Galattica

Combattendo l'Impero

{{Quote|Questo era il potere della democrazia al lavoro, la validazione dei principi per cui combattiamo e la prova che, quando messa con le spalle al muro, la Repubblica può unirsi per prendere una posizione coraggiosa.|Satele Shan, sulla rivitalizzazione della Repubblica in seguito al successo nell'Ammasso di Minos|Il Diario del Maestro Gnost-Dural}

Ritornando alla Repubblica, il trio portò la notizia del ritorno dell'Impero Sith anche se quando il Consiglio Jedi apprese della notizia, l'Impero aveva già lanciato un'invasione dell'Ammasso di Minos, un attacco su Sluis Van e il blocco della Rotta Commerciale Rimma. Il Consiglio richiese diversi resoconti di Shan e la Padawan riuscì perfino a partecipare ad una delle discussioni strategiche del Consiglio. Lei era presente al Tempio Jedi quando un contingente di jedi, tra cui il Maestro Jedi Kel Dor Gnost-Dural, partì alla volta dell'Ammasso di Minos occupato e fu testimone delle rivolte che esplosero su Coruscant come risultato. Satele spese la parte successiva della guerra con diversi Maestri Jedi prima di giungere sotto la tutela della Maestra Jedi di razza Togruta Dar'Nala, che la aiutò a diventare un Cavaliere Jedi a tutti gli effetti. La diplomatica e stratega politica Dar'Nala la aiutò a temprare l'aggressività e l'impazienza della sua allieva; nel 3.671 BBY, Satele e la sua Maestra Dar'Nala stazionavano al Tempio quando giunse la notizia della vittoria della Repubblica alla prima Battaglia di Bothawui e la sua meditazione venne interrotta da un intenso applauso che echeggiò dalla Piazza del Senato in tutto il pianeta.

Satele contro Malgus su Alderaan.

Nel 3.667 BBY, Satele giunse sul pianeta dei Mondi del Nucleo di Alderaan per investigare sulle voci secondo cui una delle case reali del pianeta stava ospitando delle spie Imperiali. Durante la sua permanenza, l'Impero invase Alderaan e Shan corse al palazzo reale per proteggere la Regina trovandolo però già in rovina e qui ebbe una visione: una visione che le mostrò che Jace Malcom, che con la sua unità Squadra Havoc stava addestrando dei soldati feriti sul pianeta, aveva bisogno di rinforzi. Avvertendo il Consiglio Jedi, Satele si diresse celermente alle Montagne di Juran per aiutare i soldati della Repubblica nella loro guerriglia contro le forze Imperiali che stavano marciando sul Castello Organa. Le forze Imperiali erano guidate da Darth Malgus, il Sith che aveva combattuto contro Satele nell'orbita di Korriban quattordici anni prima, e quando lei arrivò i membri della Squadra Havoc stavano combattendo una battaglia persa in partenza contro una forza Imperiale disorganizzata ma comunque soverchiante.

Quando Malcom stava per venir giustiziato da tre guerrieri Sith, Satele Shan balzò nella valle e atterrò dietro ai due che bloccavano Malcom rilasciando una potente spinta della Forza e uccidendo i tre Sith disorientati. Dopo localizzò Darth Malgus nelle vicinanze e accese la sua spada laser come segno di sfida verso il Sith. Satele Shan volò attraverso il campo di battaglia distruggendo nel frattempo un droide da guerra Imperiale e quattro Sith prima di giungere al cospetto di Malgus e di ingaggiarlo in duello. Lui bloccò il suo attacco iniziale prima di colpirla alla faccia anche se lei rispose con un calcio prima di venir messa dal Signore dei Sith sulla difensiva.

Dopo una serie di colpi, Satele venne costretta in ginocchio mentre tentava di bloccare la spada di Malgus e con la Forza fece cadere un albero per potersi permettere una tregua. I due continuarono a duellare sopra l'albero caduto fino a quando Malgus le scagliò contro un altro tronco d'albero con la Forza e Satele riuscì appena ad eseguire una capriola in aria prima che Malgus conficcasse la sua spada laser nel tronco dove poco prima c'era stata la testa di lei. Tuttavia Malgus si girò rapidamente e colpendo orizzontalmente tagliò in due la spada a doppia lama di Satele prima che lei potesse attaccare, subito dopo mosse un affondo diretto al petto di lei che lo bloccò con le sue stesse mani fermando la spada con il potere della Forza e della volontà.

L'attacco di Malgus venne interrotto quando Malcom caricò il Sith con un feroce urlo prendendolo alla vita e impegnandolo in una breve collutazione per poi far detonare il detonatore termico che teneva in mano. L'esplosione lanciò il commando fuori dalla radura mentre Malgus riuscì ad assorbire gran parte dell'esplosione con la Forza rimanendo comunque sfregiato. Prima che il Signore dei Sith potesse inseguire Satele o Malcom, Satele raccolse la Forza e lanciò una potente onda facendo schiantare Malgus contro una vicina parete di roccia. Il Signore dei Sith continuò a combattere contro il potere da lei rilasciato mentre veniva spinto verso la parete e Satele raccolse tutta la sua forza in un secondo e più potente colpo per mandare l'intera parete in pezzi. Con il suo nemico sepolto sotto tonnellate di roccia, Satele raggiunse Malcom ferito che stava osservando il campo di battaglia ormai deserto e il commando lanciò un raggio di segnalazione per segnalare la vittoria, uno dei tanti che punteggiarono la superficie di Alderaan mentre i rinforzi richiesti da Satele Shan giungevano nel sistema.

Malcom venne sottoposto ad alcuni trattamenti con il kolto per guarire dalle ferite, di cui la più importante gli lasciò la faccia permanentemente sfregiata mentre le forze della Repubblica riprendevano il controllo di Alderraan. Satele incontrò il commando successivamente, mentre le forze della Repubblica celebravano la loro vittoria, e lo informò della visione che l'aveva portata in suo aiuto; in risposta alle domande di Malcom al riguardo di Malgus, Satele gli confidò la sua convinzione secondo cui il Sith era sopravvissuto alla battaglia. Malcom poi le ricordò i suoi sentimenti e, in risposta, lei tentò di ricordargli i suoi voti di Jedi che non le impedivano di ricambiare i suoi sentimenti. Soccombendo alle sue emozioni, lei e Malcom iniziarono una relazione segreta, una relazione che la portò a rimanere incinta circa sei mesi dopo la Battaglia di Alderann, non molto tempo dopo che Malcom era stato promosso al grado di Generale. In aggiunta al suo lavoro con il Colonnello Elin Garza per sviluppare la Divisione Forze Speciali, Malcom stava conducendo una campagna vicino alla città di Gell Mattar con Satele e lei decise di parlargli del suo desiderio di vendetta contro l'Impero Sith prima di informarlo della sua gravidanza. La conversazione rivelò che l'odio per l'Impero era la forza motrice di Malcom e Satele fu costretta a confrontarsi con la possibilità di passare al lato oscuro se l'Impero avesse causato la morte di Malcom. Questo e la paura dell'oscurità nascosta nello spirito di Malcom, portarono Satele a interrompere la loro relazione e progettare di abbandonare il figlio, capendo che averlo nella sua vita avrebbe messo a rischio la Repubblica.

Per i mesi successivi, Satele continuò a servire in prima linea come un dei più grandi eroi della Repubblica, ispirando le fila dell'Esercito della Repubblica e portandolo alla vittoria su molti campi di battaglia attraverso la Galassia. Tuttavia, con la gravidanza che avanzava e che i vestiti Jedi non potevano più nascondere, Satele tornò dal suo primo Maestro Ngani Zho e gli spiegò della sua gravidanza omettendo però il nome del padre. Ngani Zho non pose alcuna domanda sulla sua storia e decise subito di aiutarla spiegando ai vertici militari e al Consiglio Jedi che lui l'aveva mandata in una missione segreta di massima importanza. Satele diede alla luce suo figlio con l'aiuto di Ngani Zho su un pianeta lontano dalla guerra e Zho prese il bambino per crescerlo, come da accordi, come suo secondo ma non prima che lei lo chiamasse Theron.

Eroe della Repubblica

"E l'ultimo ... Satele Shan, guardiana della Repubblica, le cui parole ispirano eserciti. Avevano combattuto separatamente, sulle Pianure di Cenere di Lenico e negli asteroidi-alveari di Gelpog il Tiranno. Hanno combattuto 20 mila anni di male, incarnato nell'Imperatore Sith e nei suoi servi. Non hanno mai vacillato. Di tutti loro, è stata Satele a rendermi più fiero."
―Ngani Zho, su Satele e altri suoi ex-studenti[fonte]

Un anno dopo, nel 3.665 BBY, Satele venne assegnata al contingente della Marina della Repubblica con il compito di proteggere una flotta di navi da guerra prototipo che stavano venendo raggruppate per un attacco contro la capitale dei Sith Dromund Kaas. La flotta subì un'imboscata da parte della Marina Imperiale nei Territori dell'Orlo Esterno scatenando una battaglia lunga una settimana e che attraversò diversi sistemi prima di raggiungere il suo picco nel sistema di Hoth. Centinaia di navi su entrambi i lati vennero distrutte durante il conflitto e Satele fu a bordo di una delle poche navi della Repubblica che riuscirono a sfuggire alla distruzione. Nel 3.661 BBY, Satele venne richiamata a Coruscant quando i Mandaloriani iniziarono il blocco della Via Commerciale Hydian, fu testimone delle rivolte che scoppiarono sulla capitale in risposta alla carenza di approvigionamenti a causa del blocco e li vide peggiorare una volta che i Jedi non riuscirono a rompere il blocco vicino a Devaron.

Con la guerra vicina alla fine della terza decade, Satele si unì a Jaric Kaedan, Bela Kiwiiks e Syo Bakarn, tutti ex-apprendisti di Ngani Zho come lei, a guidare il 45esimo Battaglione e altri soldati della Repubblica in un contrattacco sul pianeta ghiacciato Rhen Var. Tutti e quattro i Jedi avevano combattuto su vari campi di battaglia, tra cui contro Gelpog il Tiranno e nella battaglia sulle Pianure di Cenere di Lenico IV, e guidarono le forze della Repubblica in una carica che li portò fino alla fortezza di Darth Mekhis, membro del Consiglio Oscuro. Dopo aver rotto la porta della camera di Mekhis con la Forza, Satele ingiunse alla Signora dei Sith di arrendersi offrendo in cambio protezione ma Mekhis rifiutò e le due iniziarono un feroce duello che lasciò Mekhis gravemente ferita anche se riuscì a fuggire.

Poco dopo la Battaglia di Rhen Var, l'Impero avvicinò la Repubblica con una sorprendente offerta di pace nel 3.653 BBY; come gesto di buona fede, l'Impero ritirò le sue forze dall'Ammasso di Minos e il Senato Galattico accettò i negoziati di pace che iniziarono su Alderaan. La delegazione della Repubblica, guidata dal Senatore Cereano Paran Am-Ris, giunse su Alderaan accompagnata da diversi Jedi tra cui Satele, Dar'Nala, Syo Bakarn e Aryn Leneer. Satele spese la sua prima mattina in meditazione ma i suoi sforzi non furono sufficienti per celare la tensione che sentiva alla conferenza e si confidò con la ex-maestra, poichè riteneva che ci fosse qualcosa di più dietro alla conferenza di quanto credeva il Consiglio. I spospetti di Satele si rivelarono esatti: una flotta sotto il comando di Darth Angral si era avvicinata a Coruscant e aveva attaccato il pianeta dopo che Darth Malgus con un gruppo d'attacco aveva disattivato la griglia di difesa orbitale all'interno del Tempio Jedi. Il Cancelliere Supremo Berooken contattò Am-Ris e tentò di avvertirlo del tradimento dei Sith ma l'intera sala conferenze venne costretta a guardare mentre Darth Angral irrompeva nell'ufficio del Cancelliere e uccideva il Mon Calamari.

Realizzando che i Sith avevano fatto ricorso al tradimento, Satele brandì la sua spada laser e caricò l'emissario dell'Impero Darth Baras. Baras bloccò il suo attacco con la sua lama e la avvertì di trattenersi mentre spiegava ad Am-Ris che i colloqui di pace sarebbero continuati come previsto, solo che la Repubblica avrebbe dovuto acconsentire ai termini posti dall'Impero che teneva in ostaggio Coruscant. Sollecitata da Dar'Nala, Satele si disimpegnò, riluttante uscì dalla sala assieme al resto della delegazione della Repubblica solo per trovare Aryn Leneer impegnata in un combattimento con i due Sith membri della delegazione Imperiale che aspettavano all'esterno. La voce di Dar'Nala portò velocemente lo scontro ad uno stop ma Satele fu appena in grado di fermare il Senatore Am-Ris dall'attaccare Darth Baras quando il Signore dei Sith punzecchiò i delegati della Repubblica ricordandogli che erano lì per discutere della pace. Dopo aver abbandonato la sala, Dar'Nala prese il comando del gruppo e ordinò a Satele di preparare un canale di comunicazione sicuro con il Gran Maestro Zym; mentre aspettavano la risposta del Gran Maestro e si chiedevano se fosse ancora vivo, il gruppo discusse della sistuazione sconosciuta su Coruscant e Aryn Leneer rivelò che il suo legame telepatico con il suo Maestro Ven Zallow le aveva fatto sentire la sua morte durante l'attacco al Tempio. Più tardi quella notte, Zym informò Dar'Nala e Am-Ris che la Repubblica non aveva altra scelta se non accettare i termini di Baras fino a quando Coruscant non fosse stata liberata e avvertì anche Dar'Nala che Satele doveva porre delle scuse a Baras se volevano che i negoziati procedessero. Nonstante i sentimenti di Dar'Nala in materia, Satele fece come ordinato dal Gran Maestro e malvolentieri si scusò con il Signore dei Sith il giorno successivo.


Contese con i Sith

Satele affronta Baras.

Poco dopo, il loro trasporto fu attaccato da una nave da guerra Sith. I commando imperiali abbordarono la nave e riuscirono a catturare Dar'Nala, mentre Satele riuscì a tramortire i propri assalitori (ricevendo così una ramanzina da parte di SP-99, che le ricordò che così facendo avrebbe violato il Trattato). Capendo di non avere possibilità di salvare la sua Maestra nell'immediato, Satele fuggì a bordo di un guscio di salvataggio insieme a SP-99, il quale le disse che, pronosticamente parlando, sarebbero occorsi 500.000 anni prima che il guscio fosse stato ritrovato. Satele rispose che, come le diceva sempre Dar'Nala, avrebbe imparato ad essere paziente.

I fatti di Dantooine

Il loro guscio fu invece ritrovato poco dopo da un gruppo di Mandaloriani, schiavisti diretti verso Geonosis. Appena in tempo intervennero il Tenente Harron Tavus e il Maestro Orgus Din, liberando Satele. Questa contattò immediatamente Zym, il quale la informò che Dar'Nala era morta. Dopo essere giunti su Balmorra, dove il gruppo impedì al Cavaliere Jedi Fortriss Gall di continuare a combattere gli Imperiali, Shan chiese a Din di essere posta al comando della ritirata da Dantooine, ma questi la sostituì con Tavus e inviò entrambi sul pianeta. Durante il viaggio, Satele e Tavus ebbero modo di parlare e, benché la Jedi rifiutasse di ammetterlo per via dei suoi doveri, i due nutrivano dei sentimenti l'uno per l'altra.

Su Dantooine accaddero alcuni fatti misteriosi. Prima Satele ritrovò i resti di SP-99, riuscendo a scoprire, dalla sua ultima registrazione, che Tavus e Gall si erano diretti alle rovine dell'Enclave Jedi; poi Orgus Din, giunto sul pianeta a sua volta, la informò che Braden, un cacciatore di taglie che aveva assassinato Zym su Coruscant, era fuggito. Mentre Din partì alla sua ricerca, Satele decise di disobbedire al suo ordine di non fare nulla e si diresse all'Enclave.

In viaggio, Satele si imbattè in uno scontro fra Jedi e Sith nella grotta dei cristalli. Qui trovò proprio Dar'Nala, viva e vegeta, la quale le disse che Baras e i Sith avevano tradito il Trattato e volevano prepararsi ad un ultimo attacco contro la Repubblica. Baras, presente anch'egli, disse invece che era stata Dar'Nala ad orchestrare i recenti incidenti, compreso l'attacco alla Envoy; quando Dar'Nala confermò tutto questo, Satele si rifiutò di unirsi a lei; Baras colse l'occasione per affermare che i principi del Codice Jedi erano solo ipocrisia e proponendo a Satele di unirsi a lui.

La Gran Maestra.

La Jedi si rifiutò di dare ascolto ad entrambi e Dar'Nala, infuriata, ordinò a Tavus di uccidere Baras, ma proprio Satele glielo impedì, osservando che la Repubblica sarebbe stata poi considerata responsabile della rottura del Trattato. Ancora più adirata, Dar'Nala cercò di uccidere Tavus, ma fu assassinata da Dalborra. In quel momento, sopraggiunse anche Darth Angral, che cercò di attaccare i Jedi. Baras glielo impedì, ma propose ugualmente a Satele di unirsi a loro, poiché il sangue di Revan le scorreva nelle vene. Ella rifiutò, affermando che un giorno i Sith sarebbero stati sconfitti. Quindi ognuno andò per la sua strada, e il Trattato resse.

Gran Maestra dei Jedi

Satele Shan aiutò successivamente a costruire un nuovo Tempio Jedi su Tython, dove l'Ordine si trasferì. Le sue imprese le valsero la nomina a Gran Maestra, la più giovane Jedi di sempre ad ottenere un tale titolo. La sua attività d'ora in avanti fu volta ad evitare che la guerra scoppiasse nuovamente; lei stessa però era convinta che un confronto finale sarebbe stato inevitabile, pertanto addestrò i Jedi per prepararsi a quel momento. I Sith posero una taglia di 100 milioni di crediti sulla sua testa.

Anni dopo, Satele e il suo Padawan Shigar Konshi si ritrovarono in una bizzarra alleanza con il Signore dei Sith Darth Chratis e la sua apprendista Eldon Ax per distruggere i droidi hex su Sebaddon prima che potessero devastare la Galassia.

Personalità e tratti

Relazioni

Jace Malcom

Harron Tavus

Dietro le quinte

Le scritte in Aurebesh nella sua biografia nel sito ufficiale di Star Wars: The Old Republic recitano: "I Jedi hanno esiliato sua madre", "sangue di Revan", "figlio segreto".

Presente in

Fonti