Watto: differenze tra le versioni

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Scaltro e burbero proprietario di un negozio di ricambi a Mos Espa, Watto  era un irritabile Toydariano con l’amore per i crediti e il gioco d’azzardo. Nonostante fosse considerato uno dei negozi più piccoli di Mos Espa, quello di Watto era comunque una miniera di macchinari di scarto e pezzi di ricambio di ogni tipo.
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Scaltro e burbero proprietario di un negozio di ricambi a [[Mos Espa]], '''Watto''' era un irritabile [[Toydariani|Toydariano]] con l’amore per i crediti e il gioco d’azzardo. Nonostante fosse considerato uno dei negozi più piccoli di Mos Espa, quello di Watto era comunque una miniera di macchinari di scarto e pezzi di ricambio di ogni tipo.
  
Watto era un Toydariano dalla pelle blu, con ali che sbattevano rapidamente e che lo tenevano sospeso ad un metro dal suolo. Non era solo abile nel mercanteggiare, grazie alla sua razza non era affetto dai trucchi mentali Jedi.
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==Biografia==
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===Attività su Tatooine===
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Prima di finire su Tatooine, il giovane Watto assistette ad una delle tradizionali carestie su [[Toydaria]], che diede vita ad una sanguinosa [[Guerra Civile di Toydaria|guerra civile]]. Facendo parte dell’[[Esercito della Confederazione Ossiki]], Watto subì diverse ferite, che lo lasciarono con una zanna rotta ed una gamba zoppa.
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[[Immagine: Watto_3.jpg|thumb|left|200px|Watto al lavoro nel negozio.]]
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Sul pianeta desertico, Watto imparò cosa fare e cosa non fare durante una contrattazione, e a trattare con i [[Jawa]]. Aprì così una rigatteria di pezzi di ricambio a Mos Espa, dove si stabilì permanentemente. I suoi obiettivi preferiti erano gli stranieri, che era solito considerare bersagli facili. Il Toydariano era pieno di sé e perciò il sentire comune che il suo fosse soltanto un negozio di cianfrusaglie non lo tangeva affatto; al contrario, nel tempo imparò a destreggiarsi nell'ambiente di Mos Espa, stringendo anche accordi con potenti signori del crimine. Tagliati i ponti con la famiglia, fra un'imprecazione contro i propri schiavi e l'altra, nel giro di un anno Watto aveva guadagnato abbastanza da saldare tutti i debiti accumulati. Fra le caratteristiche peculiari del Toydariano vi era la sua tendenza a scommettere usando i suoi "cubi di sorte".
  
Prima di finire su Tatooine, il giovane Watto combattè nelle guerre stagionali sul suo pianeta natale Toydaria. Facendo parte dell’Esercito della Confederazione Ossiki, Watto subì diverse ferite, che lo lasciarono con una zanna rotta ed una gamba zoppa.
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Watto cominciò a scommettere sulle corse di [[sgusci]], di cui era appassionato, facendo lucrosi affari con [[Gardulla Besadii l'Anziana|Gardulla la Hutt]]. Un giorno, il Toydariano notò il giovane schiavo [[Anakin Skywalker]] armeggiare agli sgusci di Gardulla con grande talento. Watto propose così una scommessa a Gardulla: se lei avesse perso, Anakin e sua madre [[Shmi Skywalker|Shmi]] sarebbero diventati di proprietà di Watto. La Hutt perse e gli Skywalker si trasferirono così a lavorare nel negozio di Mos Espa.
  
Sul pianeta desertico, Watto imparò cosa fare e cosa non fare durante una contrattazione, e a trattare con i Jawa. I suoi obiettivi preferiti erano gli stranieri, che era solito considerare bersagli facili.
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Il piccolo Anakin mostrò un incredibile talento per le riparazioni, e Watto lo prese subito a cuore. Nonostante fosse sufficientemente senza scrupoli da avere due schiavi, Watto era un padrone onesto. Probabilmente perché il ragazzo era la prima fonte di guadagno per lui, non solo per il lavoro nel negozio, ma anche perché gareggiava nelle corse di sgusci. Ciò non gli impedì comunque di installare chip esplosivi in entrambi gli schiavi per evitare che fuggissero.
  
[[File:Watto_7.jpg|thumb|left|Il celebre 'cubo di sorte' di Watto.]]Fra i vari possedimenti di Watto, vi erano gli schiavi Anakin Skywalker e Shmi Skywalker. Dopo averli vinti da Gardulla the Hutt grazie ad una scommessa sulle corse di pod, Watto li mise entrambi a lavorare nel suo negozio. Il piccolo Anakin mostrò un incredibile talento per le riparazioni, e Watto lo prese subito a cuore. Nonostante fosse sufficientemente senza scrupoli da avere due schiavi, Watto era un padrone onesto. Probabilmente era perché il ragazzo era la prima fonte di guadagno per lui, non solo per il lavoro nel negozio, ma anche perché gareggiava nelle corse di pod.
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===Una passione pericolosa===
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{{Quote|Lui vince sempre, eh eh eh. Io scommetto forte su Sebulba. Ah!|Watto|Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma}}
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Grazie al crescente interesse di Watto per gli sgusci ed alla partecipazione del suo schiavo alle corse, il negozio divenne sempre più un punto di riferimento per i piloti alla ricerca di pezzi di ricambio. Anakin infatti era un bravissimo meccanico ed un incredibile pilota, l’unico umano conosciuto che potesse pilotare i velocissimi sgusci. Ma nelle corse in cui Anakin gareggiava contro lo sleale [[Sebulba]], Watto fingeva di supportare Anakin per convincere altri a puntare su di lui, mentre in realtà scommetteva sul [[Dug]], in quanto, come era solito dire, “Sebulba vince sempre!”.
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[[Immagine: Watto_4.jpg|thumb|250px|Un incontro fatale.]]
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L’avidità e la passione per le scommesse si rivoltarono contro di lui, nel giorno in cui un misterioso straniero di nome [[Qui-Gon Jinn]] venne nel suo negozio in cerca di pezzi di ricambio. Il Toydariano finì non solo con lo scommettere tutto il suo denaro, ma anche la libertà di Anakin. Sebulba in quella occasione non riuscì a terminare la gara della [[Boonta Eve Classic]], schiantandosi malamente poco prima del traguardo, e Anakin arrivò primo. Watto aveva perso tutto.
  
Anakin infatti era un incredibile pilota, l’unico umano conosciuto che potesse pilotare i velocissimi pod. Ma nelle corse in cui Anakin gareggiava contro lo sleale Dug Sebulba, Watto scommetteva sempre su quest’ultimo, in quanto, come era solito dire, “Sebulba vince sempre!”.
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Disperato (il danno psicologico fu accentuato dal fatto che aveva smarrito i suoi "cubi di sorte") e costretto a recuperare un po’ delle sue perdite, Watto si indebitò sempre più. Le cose andavano così male che fu costretto a mettere taglie su coloro che avevano ucciso persone che gli dovevano dei soldi, taglie che furono riscosse da [[Jango Fett]]. Ciononostante, non mancò di aiutare finanziariamente Shmi quando questa volle inviare un messaggio al [[Alto Consiglio Jedi|Consiglio Jedi]] per chiedere notizie di Anakin a seguito della [[Battaglia di Naboo]], e ad un certo punto decise anche di disattivare il suo chip. Alla fine fu costretto persino a venderla ad un coltivatore d’umidità di nome [[Cliegg Lars]], il quale la liberò e la sposò.
  
L’avidità e la passione per le scommesse si rivoltarono contro di lui, nel giorno in cui un misterioso straniero venne nel suo negozio in cerca di pezzi di ricambio. Il Toydariano finì non solo con lo scommettere tutto il suo denaro, ma anche la libertà di Anakin. Sebulba in quella occasione non riuscì a terminare la gara della Boonta Eve Classic, e Anakin arrivò primo. Watto aveva perso tutto.
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Shmi fu la sua ultima schiava, in quanto successivamente Watto assunse [[W. Wald]], un [[Rodiani|Rodiano]] amico d'infanzia di Anakin, come suo assistente.
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[[Immagine: Watto_5.png|thumb|left|Watto nei suoi ultimi anni di attività.]]
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===Declino===
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{{Quote|Al gioco, amico mio, prima o poi si perde.|[[Qui-Gon Jinn]]|Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma}}
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A dieci anni dalla sua partenza da Tatooine, il giovane [[Jedi]] Anakin Skywalker tornò sul suo pianeta in cerca della madre. Stranamente felice di vedere Anakin, in quanto gli ricordava felici tempi passati, Watto lo aiutò a rintracciare la madre alla fattoria dei Lars.
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Dieci mesi dopo l’inizio delle [[Guerre dei Cloni]], Anakin incontrò brevemente Watto mentre era in cerca delle tracce di [[Raala Ponchar]]. Quella fu l’ultima volta che si videro.
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Watto era ancora vivo e operante a Mos Espa in seguito alla distruzione della [[Morte Nera]] nella [[Battaglia di Yavin]]. Non molto tempo dopo, decise di andare in pensione e vendere tutto. Il negozio fu rilevato da Wald, grazie al quale continuò ad essere una meta obbligata per chi era alla ricerca di pezzi di ricambio.
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[[Immagine: Watto_2.jpg|thumb|Watto e i suoi "cubi di sorte".]]
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==Personalità==
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Watto era conosciuto come un padrone relativamente onesto nel duro ambiente di Mos Espa. Ciò non gli impediva di riversare le sue frustrazioni sui suoi schiavi, anche picchiandoli. Sapendo di non essere popolare su Tatooine, Watto non faceva nulla per cercare di piacere alla gente (esclusi naturalmente i forestieri), mancando di curare il proprio aspetto e tenendo un atteggiamento burbero.
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Watto era un Toydariano dalla pelle blu, con ali che sbattevano rapidamente e che lo tenevano sospeso ad un metro dal suolo. Non era solo abile nel mercanteggiare, grazie alla sua razza non era affetto dai trucchi mentali Jedi.
  
[[File:Watto_5.jpg|thumb|right|Raffigurazione artistica di Watto.]]Disperato e costretto a recuperare un po’ delle sue perdite, Watto alla fine fu costretto anche a vendere Shmi Skywalker ad un coltivatore d’umidità di nome Cliegg Lars. A dieci anni dalla sua partenza da Tatooine, il giovane Jedi Anakin Skywalker tornò sul suo pianeta in cerca della madre.
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==Dietro le quinte==
Poco dopo questo, prima delle Guere dei Cloni, il cacciatore di taglie Jango Fett ricevette notizia della taglia su Longo Due-Pistole dalla sua partner Toydariana Rozatta. Ella disse che l’aveva ricevuta da un rivenditore di ricambi di Tatooine, che aveva perso tutto a causa di una scommessa sulle gare di pod e sembrava disperatamente in cerca di denaro. Non si ha però la certezza che si trattasse proprio di Watto.
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Watto fu doppiato da [[Andrew Secombe]] in tutte le sue apparizioni.
  
Dieci mesi dopo l’inizio delle guerre, Anakin incontrò brevemente Watto mentre era in cerca delle tracce di Raala Ponchar. Quella fu l’ultima volta che si videro.
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==Presente in==
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*{{Tales|14|Urchins}}
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*''[[Episode I Adventures 5: The Ghostling Children]]''
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*''[[Episode I Adventures 6: The Hunt for Anakin Skywalker]]''
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*''[[Episode I Adventures 7: Capture Arawynne]]'' {{Mo}}
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*''[[Episode I Adventures 8: Trouble on Tatooine]]'' {{Mo}}
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*''[[Droids Everywhere!]]''
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*''[[Anakin's Fate]]''
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*''[[Catch That Pit Droid!]]''
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*''[[C-3PO's Big Adventure]]'' {{Mo}}
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*''[[Star Wars: Episode I Racer]]''
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*''[[Podracing Tales]]''
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*''[[Episode I: Anakin Skywalker]]''
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*''[[Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma]]'' {{1st}}
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*''[[Episode I: Qui-Gon Jinn]]''
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*''[[Star Wars Math: Jabba's Game Galaxy]]''
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*{{Tales|8|Bad Business}}
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*''[[Star Wars: Republic: Darkness]]'' {{Mo}}
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*''[[Rogue Planet]]'' {{Mo}}
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*''[[Jedi Quest: Path to Truth]]'' {{Mo}}
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*''[[Outbound Flight]]'' {{Mo}}
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*''[[Star Wars: Racer Revenge]]''
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*''[[Star Wars: Jedi Starfighter]]'' {{Imo}}
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*''[[The Approaching Storm]]'' {{Mo}}
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*''[[Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni]]''
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*''[[Star Wars: The New Droid Army]]''
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*''[[Star Wars: Republic 59: Enemy Lines]]'' {{Mo}}
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*''[[Labyrinth of Evil]]'' {{Mo}}
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*''[[Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith]]'' <small>(romanzo)</small> {{Mo}}
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*''[[Flames of Rebellion]]'' {{Mo}}
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*{{SWG|An Empire Divided}}
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*{{Tales|6|Thank the Maker}} {{Flash}}
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*''[[The Rise and Fall of Darth Vader]]'' {{Flash}}
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*''[[A New Hope: The Life of Luke Skywalker]]'' {{Mo}}
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*''[[Tatooine Ghost]]'' {{Hologram}}
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}}
  
Watto era ancora vivo e residente a Mos Espa in seguito alla distruzione della Morte Nera, tuttavia, quando decise di ritirarsi dagli affari, cedette le sue proprietà a Wald, il quale ai tempi della Battaglia di Sluis Van continuava a portare avanti gli affari.
+
==Fonti==
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*{{DB|character|watto|Watto}}
 +
*''[[Episode I: The Visual Dictionary]]''
 +
*''[[Star Wars: Episode I Insider's Guide]]''
 +
*''[[Inside the Worlds of Star Wars Episode I]]''
 +
*''[[Attack of the Clones: The Visual Dictionary]]''
 +
*''[[The New Essential Guide to Characters]]''
 +
*''[[Star Wars: The Complete Visual Dictionary]]''
 +
*''[[The New Essential Guide to Alien Species]]''
  
 
[[Categoria: Personaggi maschili]]
 
[[Categoria: Personaggi maschili]]

Versione delle 09:53, 30 ott 2011

Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.
Watto 1.jpg
Watto
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Toydaria

Descrizione fisica
Razza

Toydariano

Sesso

Maschile

Altezza

137 cm

Occhi

Arancioni

Informazioni storiche e politiche
Epoche
"Io Toydoriano, trucchi di mente non attacca con me, solo money!"
―Watto[fonte]

Scaltro e burbero proprietario di un negozio di ricambi a Mos Espa, Watto era un irritabile Toydariano con l’amore per i crediti e il gioco d’azzardo. Nonostante fosse considerato uno dei negozi più piccoli di Mos Espa, quello di Watto era comunque una miniera di macchinari di scarto e pezzi di ricambio di ogni tipo.

Biografia

Attività su Tatooine

Prima di finire su Tatooine, il giovane Watto assistette ad una delle tradizionali carestie su Toydaria, che diede vita ad una sanguinosa guerra civile. Facendo parte dell’Esercito della Confederazione Ossiki, Watto subì diverse ferite, che lo lasciarono con una zanna rotta ed una gamba zoppa.

Watto al lavoro nel negozio.

Sul pianeta desertico, Watto imparò cosa fare e cosa non fare durante una contrattazione, e a trattare con i Jawa. Aprì così una rigatteria di pezzi di ricambio a Mos Espa, dove si stabilì permanentemente. I suoi obiettivi preferiti erano gli stranieri, che era solito considerare bersagli facili. Il Toydariano era pieno di sé e perciò il sentire comune che il suo fosse soltanto un negozio di cianfrusaglie non lo tangeva affatto; al contrario, nel tempo imparò a destreggiarsi nell'ambiente di Mos Espa, stringendo anche accordi con potenti signori del crimine. Tagliati i ponti con la famiglia, fra un'imprecazione contro i propri schiavi e l'altra, nel giro di un anno Watto aveva guadagnato abbastanza da saldare tutti i debiti accumulati. Fra le caratteristiche peculiari del Toydariano vi era la sua tendenza a scommettere usando i suoi "cubi di sorte".

Watto cominciò a scommettere sulle corse di sgusci, di cui era appassionato, facendo lucrosi affari con Gardulla la Hutt. Un giorno, il Toydariano notò il giovane schiavo Anakin Skywalker armeggiare agli sgusci di Gardulla con grande talento. Watto propose così una scommessa a Gardulla: se lei avesse perso, Anakin e sua madre Shmi sarebbero diventati di proprietà di Watto. La Hutt perse e gli Skywalker si trasferirono così a lavorare nel negozio di Mos Espa.

Il piccolo Anakin mostrò un incredibile talento per le riparazioni, e Watto lo prese subito a cuore. Nonostante fosse sufficientemente senza scrupoli da avere due schiavi, Watto era un padrone onesto. Probabilmente perché il ragazzo era la prima fonte di guadagno per lui, non solo per il lavoro nel negozio, ma anche perché gareggiava nelle corse di sgusci. Ciò non gli impedì comunque di installare chip esplosivi in entrambi gli schiavi per evitare che fuggissero.

Una passione pericolosa

"Lui vince sempre, eh eh eh. Io scommetto forte su Sebulba. Ah!"
―Watto[fonte]

Grazie al crescente interesse di Watto per gli sgusci ed alla partecipazione del suo schiavo alle corse, il negozio divenne sempre più un punto di riferimento per i piloti alla ricerca di pezzi di ricambio. Anakin infatti era un bravissimo meccanico ed un incredibile pilota, l’unico umano conosciuto che potesse pilotare i velocissimi sgusci. Ma nelle corse in cui Anakin gareggiava contro lo sleale Sebulba, Watto fingeva di supportare Anakin per convincere altri a puntare su di lui, mentre in realtà scommetteva sul Dug, in quanto, come era solito dire, “Sebulba vince sempre!”.

Un incontro fatale.

L’avidità e la passione per le scommesse si rivoltarono contro di lui, nel giorno in cui un misterioso straniero di nome Qui-Gon Jinn venne nel suo negozio in cerca di pezzi di ricambio. Il Toydariano finì non solo con lo scommettere tutto il suo denaro, ma anche la libertà di Anakin. Sebulba in quella occasione non riuscì a terminare la gara della Boonta Eve Classic, schiantandosi malamente poco prima del traguardo, e Anakin arrivò primo. Watto aveva perso tutto.

Disperato (il danno psicologico fu accentuato dal fatto che aveva smarrito i suoi "cubi di sorte") e costretto a recuperare un po’ delle sue perdite, Watto si indebitò sempre più. Le cose andavano così male che fu costretto a mettere taglie su coloro che avevano ucciso persone che gli dovevano dei soldi, taglie che furono riscosse da Jango Fett. Ciononostante, non mancò di aiutare finanziariamente Shmi quando questa volle inviare un messaggio al Consiglio Jedi per chiedere notizie di Anakin a seguito della Battaglia di Naboo, e ad un certo punto decise anche di disattivare il suo chip. Alla fine fu costretto persino a venderla ad un coltivatore d’umidità di nome Cliegg Lars, il quale la liberò e la sposò.

Shmi fu la sua ultima schiava, in quanto successivamente Watto assunse W. Wald, un Rodiano amico d'infanzia di Anakin, come suo assistente.

Watto nei suoi ultimi anni di attività.

Declino

"Al gioco, amico mio, prima o poi si perde."
Qui-Gon Jinn[fonte]

A dieci anni dalla sua partenza da Tatooine, il giovane Jedi Anakin Skywalker tornò sul suo pianeta in cerca della madre. Stranamente felice di vedere Anakin, in quanto gli ricordava felici tempi passati, Watto lo aiutò a rintracciare la madre alla fattoria dei Lars.

Dieci mesi dopo l’inizio delle Guerre dei Cloni, Anakin incontrò brevemente Watto mentre era in cerca delle tracce di Raala Ponchar. Quella fu l’ultima volta che si videro.

Watto era ancora vivo e operante a Mos Espa in seguito alla distruzione della Morte Nera nella Battaglia di Yavin. Non molto tempo dopo, decise di andare in pensione e vendere tutto. Il negozio fu rilevato da Wald, grazie al quale continuò ad essere una meta obbligata per chi era alla ricerca di pezzi di ricambio.

Watto e i suoi "cubi di sorte".

Personalità

Watto era conosciuto come un padrone relativamente onesto nel duro ambiente di Mos Espa. Ciò non gli impediva di riversare le sue frustrazioni sui suoi schiavi, anche picchiandoli. Sapendo di non essere popolare su Tatooine, Watto non faceva nulla per cercare di piacere alla gente (esclusi naturalmente i forestieri), mancando di curare il proprio aspetto e tenendo un atteggiamento burbero.

Watto era un Toydariano dalla pelle blu, con ali che sbattevano rapidamente e che lo tenevano sospeso ad un metro dal suolo. Non era solo abile nel mercanteggiare, grazie alla sua razza non era affetto dai trucchi mentali Jedi.

Dietro le quinte

Watto fu doppiato da Andrew Secombe in tutte le sue apparizioni.

Presente in

Fonti