Star Destroyer di classe Imperial I: differenze tra le versioni
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− | [[Immagine:ImperialI_2.jpg|thumb|left|Spaccato di un ''Imperial I'' che mostra (da destra a sinistra): batterie di fuoco principali, reattore ausiliario, nucleo del reattore principale a ipermateria, hangar e baie di riparazione, depositi, proiettori di raggio traente.]] | + | [[Immagine:ImperialI_2.jpg|thumb|left|Spaccato di un ''Imperial I'' che mostra (da destra a sinistra): batterie di fuoco principali, reattore ausiliario, nucleo del reattore principale a ipermateria, hangar e baie di riparazione, depositi, proiettori di raggio traente.]]L'<i>Imperial I</i>, benché fosse un autentico gioiellino dell’[[Impero Galattico|Impero]], inghiottiva anche una notevole parte dei fondi che aveva a disposizione. Un solo vascello costava 3.88 miliardi di [[crediti galattici standard]]. Questo, però, non impedì che gran parte della [[Flotta Imperiale]] fosse composta da queste astronavi. |
L’equipaggio dell’<i>Imperial I</i> contava circa 37.000 ufficiali e sottoufficiali, più i piloti dei caccia e un gran numero (variabile) di [[Stormtroopers]] assegnati alla sicurezza della [[torpediniera]]. Inoltre, il vascello poteva accomodare 1.800 passeggeri e ulteriore personale. I membri dell’equipaggio venivano scelti perlopiù da uomini che si erano distinti nel loro lavoro, e non mancavano i membri del [[COMPNOR|COMPNOR]] a supervisionare che tutto andasse per il verso giusto. | L’equipaggio dell’<i>Imperial I</i> contava circa 37.000 ufficiali e sottoufficiali, più i piloti dei caccia e un gran numero (variabile) di [[Stormtroopers]] assegnati alla sicurezza della [[torpediniera]]. Inoltre, il vascello poteva accomodare 1.800 passeggeri e ulteriore personale. I membri dell’equipaggio venivano scelti perlopiù da uomini che si erano distinti nel loro lavoro, e non mancavano i membri del [[COMPNOR|COMPNOR]] a supervisionare che tutto andasse per il verso giusto. | ||
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Versione delle 15:32, 10 nov 2009
Star Destroyer di classe Imperial I | |
---|---|
Note di fabbricazione | |
Produttore | |
Serie | |
Modello |
I[3] |
Tipo |
|
Prezzo |
3.88 miliardi di crediti |
Note tecniche | |
Lunghezza |
1.600 m[6] |
Larghezza |
|
Altezza |
|
Accelerazione massima | |
Unità motrici |
|
Iperguida |
|
Potenza |
2.24x1025Watt |
Alimentazione | |
Scudi |
5.760 SBD |
Corazza |
2.272 RU, duracciaio rinforzato al titanio |
Sistemi di puntamento | |
Computer principale | |
Armi |
|
Dotazione |
|
Hangar |
2 |
Gusci(o) di salvataggio |
650 |
Equipaggio | |
Equipaggio minimo |
5.000 |
Passeggeri |
1.800 |
Capacità di carico |
36.000 tonnellate[6] |
Autonomia |
6 anni |
Sistemi di comunicazione | |
Altri sistemi |
capacità di atterraggio[8] |
Utilizzo | |
Ruoli | |
Epoche | |
Esordio | |
Affiliazione |
- "Li ho visti, li ho visti..."
"Visto cosa?!"
"Due Star Destroyer che puntano dritto su di noi." - ―Han Solo e la Principessa Leia[fonte]
Lo Star Destroyer di classe Imperial I fu uno dei principali incrociatori da guerra utilizzati dall'Impero Galattico nel corso della sua storia. Faceva parte della "famiglia" degli Star Destroyer di classe Imperial.
Indice
Caratteristiche
L'Imperial I, benché fosse un autentico gioiellino dell’Impero, inghiottiva anche una notevole parte dei fondi che aveva a disposizione. Un solo vascello costava 3.88 miliardi di crediti galattici standard. Questo, però, non impedì che gran parte della Flotta Imperiale fosse composta da queste astronavi.L’equipaggio dell’Imperial I contava circa 37.000 ufficiali e sottoufficiali, più i piloti dei caccia e un gran numero (variabile) di Stormtroopers assegnati alla sicurezza della torpediniera. Inoltre, il vascello poteva accomodare 1.800 passeggeri e ulteriore personale. I membri dell’equipaggio venivano scelti perlopiù da uomini che si erano distinti nel loro lavoro, e non mancavano i membri del COMPNOR a supervisionare che tutto andasse per il verso giusto.
Un Imperial I poteva sostenere combattimenti lunghi giorni, o passare anni sperduto nella Galassia e riuscire a fare ritorno. La sua resistenza era eccezionale, e questo lo rese una delle più temute navi di tutta la storia. Ne è un chiaro esempio il fatto che le navi di Gilad Pellaeon, quando questi era al servizio dell’Ammiraglio Daala, siano riuscite a tornare alla base Imperiale nonostante fossero state sbalzate nell’iperspazio dai Jedi e avessero gli iperpropulsori fuori uso.Solitamente, gli hangar di un Imperial I potevano contenere 6 squadriglie di caccia TIE, quindi 72 caccia. Secondo le procedure standard, il resto dell’hangar era occupato da vari shuttle e da un generatore di raggio traente. Tutti gli hangar erano fortemente difesi per impedire che un caccia nemico potesse colpirli, essendo uno dei punti deboli dell’Imperial I.
La nave trasportava anche un buon numero di AT-AT e AT-ST, che avrebbe potuto sbarcare assieme alle 9.000 truppe d’assalto che aveva a bordo. A volte, gli Imperial venivano anche dotati di una base imperiale prefabbricata, da installare su un pianeta.Storia
Verso la fine delle Guerre dei Cloni, i progettisti della Kuat Drive Yards si resero conto che l’immensa macchina bellica della Repubblica non poteva più accontentarsi degli Star Destroyer Venator. Fu per questo motivo che i tecnici Kuati si misero al lavoro per dare vita all’ambito progetto di un grande e potente Star Destroyer di classe Imperator, che sarebbe divenuto il terrore dei nemici della Repubblica.
Con l'ascesa dell’Impero Galattico, il progetto non si fermò ma ebbe anzi un ulteriore impulso grazie alla pressione tecnologica e militare del nuovo regime. Adeguato il nome ai nuovi canoni, lo Star Destroyer di classe Imperial fu varato poco dopo la fine della Guerre.Gli Imperial I divennero ben presto il simbolo stesso della Flotta Imperiale; per loro, disintegrare una nave spaziale era un attività di routine e in massa potevano ridurre in poltiglia la superficie di un pianeta sprovvisto di scudi. Avere il comando di un Imperial I significava disporre di una potenza straordinaria: l’Exactor, la seconda torpediniera della serie ad essere prodotta, fu presa da Darth Vader come propria ammiraglia fino al varo dell'Executor.
A seguito della Battaglia di Yavin, durante una spietata caccia ai Ribelli, Vader costituì una flotta composta esclusivamente da Imperial I e Imperial II, oltre che dal suo Super Star Destroyer personale. Ufficiali come il Grand’Ammiraglio Thrawn fornirono le proprie flotte di quanti più Imperial I possibile, ben consci della loro superiorità spaziale. Il loro uso non scemò nemmeno dopo il varo dell' Imperial II: molte flotte, infatti, erano composte da entrambi i modelli.
Affiancati da vecchi e nuovi modelli, gli Imperial I combatterono la maggior parte delle battaglie spaziali della Guerra Civile Galattica, conseguendo vittorie spesso brillanti per conto dell’Impero. Con la morte dell’Imperatore Palpatine, i signori della guerra che si disputarono il trono non fecero mancare alle proprie flotte almeno un Imperial.La Nuova Repubblica riuscì a catturarne alcuni durante la Battaglia di Endor, che utilizzò successivamente contro l’Impero stesso, creando scompiglio nelle sue armate. Altri vascelli catturati vennero utilizzati come copertura per oltrepassare le linee nemiche ed infiltrare personale neorepubblicano sui pianeti imperiali.
Alcuni degli Imperial catturati vennero provvisti di generatori gravitazionali: uno dei primi fu il famoso Mon Mothma, così ribattezzato in onore della storica Capo di Stato della Nuova Repubblica.Il mercenario Booster Terrik disponeva di uno Star Destroyer personale, l’Errant Venture, divenuto celebre per aver partecipato a diverse battaglie della guerra degli Yuuzhan Vong e alla stessa liberazione di Coruscant.
Negli anni successivi alla Guerra Civile Galattica, l’uso dell’Imperial I si affievolì sempre più, in favore dei modelli più innovativi. Durante la Guerra Sith-Imperiale era del tutto superato dal nuovo gioiello della Flotta Imperiale: lo Star Destroyer di classe Pellaeon.
Presente in
Presenze non canoniche
- Prey (fonte dalla canonicità dubbia)
- Trooper
- Star Wars Infinities: A New Hope
- Tag & Bink Are Dead
- LEGO Star Wars: Il videogioco
- LEGO Star Wars II: La trilogia originale
- LEGO Star Wars: La saga completa
Fonti
- "Premiere Limited" - Gioco di carte collezionabili Star Wars
- L'attacco dei cloni: Dentro le astronavi
- The Clone Wars: The Visual Guide (come classe Imperator)
- La vendetta dei Sith: Dentro le astronavi (sia come classe Imperator che come classe Imperial)
- Imperial Sourcebook
- Star Wars Sourcebook
- Galaxy Guide 3: The Empire Strikes Back
- Star Wars: The Roleplaying Game, Second Edition
- The Illustrated Star Wars Universe
- The Essential Guide to Vehicles and Vessels
- The New Essential Guide to Vehicles and Vessels
- Star Wars: Incredible Cross-Sections
- Star Wars: Complete Cross-Sections (sia come classe Imperator che come classe Imperial)
- Star Wars Miniatures: Starship Battles
- Star Destroyer Imperiale nel Databank di SW.com
- Incrociatore d'attacco della Repubblica nel Databank di SW.com (sia come classe Imperator che come classe Imperial)
- Visual Guide -- Chapter 3: Imperial Boarding Party su StarWars.com (link salvato su Archive.org)
- Acme Specplate Imperial Star Destroyer blueprint (come classe Imperator)
Note e riferimenti
- ↑ 1,00 1,01 1,02 1,03 1,04 1,05 1,06 1,07 1,08 1,09 1,10 1,11 1,12 1,13 1,14 1,15 1,16 1,17 1,18 1,19 Star Wars: Complete Cross-Sections
- ↑ 2,0 2,1 The Clone Wars: The Visual Guide
- ↑ West End Games
- ↑ Wizards of the Coast
- ↑ 6,00 6,01 6,02 6,03 6,04 6,05 6,06 6,07 6,08 6,09 6,10 Star Wars: Behind the Magic
- ↑ Star Wars Screen Entertainment
- ↑ Star Wars: Il potere della Forza
- ↑ Star Wars: Complete Locations, p. 143
- ↑ Acme Specplate Imperial Star Destroyer blueprint
- ↑ 11,0 11,1 11,2 Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza
- ↑ Molti romanzi post-ROTJ, come la serie X-wing.