Nomi Sunrider

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La Morte Nera sarà completata entro i tempi previsti...

(LAVORI IN CORSO)

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Nomi Sunrider.jpg
Nomi Sunrider
Descrizone fisica
Razza

Umana

Sesso

Femmina

Altezza

1,6 metri

Capelli 

Marrone ruggine

Occhi 

Blu-verdi

Pelle 

Chiara

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era della Vecchia Repubblica

Affiliazione
Maestri noti
Apprendisti noti

Vima Sunrider

"Questa Jedi giocherà una parte importante nello scontro che ha da venire. Davvero, sarà forte—è un essere luminoso."
―Ood Bnar, esprimendosi su Nomi Sunrider[fonte]

Nomi Sunrider fu una femmina Umana che servì come Cavaliere Jedi al tempo della Repubblica Galattica. Da giovane sposò Andur Sunrider, che si stava addestrando per diventare Jedi, e dette alla luce una bambina, che chiamarono Vima. Durante un viaggio verso il sistema di Stenness, Andur cadde in un'imboscata dei membri della banda dell'Hutt Bogga, il quale era interessato ai cristalli Adeganiani che Nomi e il marito stavano trasportando. Lo scontro che seguì vide la morte di Andur e l'inizio del cammino di Nomi per diventare Jedi. Nomi completò il proprio addestramento con il Maestro Jedi Thon e fu posta a capo di una missione di salvataggio su Onderon per portare aiuto a Ulic Qel-Droma durante l'Ascesa di Freedon Nadd. Insieme ad altri Jedi, Nomi aiutò Ulic a porre fine alla rivolta Naddista, decretando anche la fine del dominio Sith sul pianeta. Dopo questi fatti, Nomi fu uno dei molti Jedi a partecipare alla Grande Guerra Sith contro l'ascesa di Exar Kun e del suo apprendista, il Jedi decaduto Ulic Qel-Droma. Durante la guerra, Nomi vide Ulic uccidere il proprio fratello Cay e, guidata da forti emozioni, usò i suoi poteri per [[separazione dalla Forza|separare] Ulic dalla Forza. Con la sconfitta di Ulic da parte di Nomi, la guerra giunse a una rapida fine.

Dopo le devastazioni dell Grande Guerra Sith, Nomi scalò la gerarchia dell'Ordine Jedi fino a diventarne capo intorno al periodo del Conclave della Stazione Exis, una riunione che Nomi aveva convocato per permettere ai Jedi di discutere della ricostruzione dell'Ordine a seguito della guerra. Anni dopo la sua morte, il suo lascito fu ricordato negli annali Jedi e le sue storie furono narrate durante i secoli.

Biografia

Giovinezza

"La Forza è potente in te Nomi. Tu puoi essere un Jedi.'"
"'Tu sai che sono troppo timida per essere un Jedi...ma tua figlia sarà un grande Jedi un giorno...con il Maestro Thon e tu a insegnarle.
"
―Andur e Nomi[fonte]

Si sa pressoché niente riguardo all vita di Nomi prima del suo matrimonio con Andur Sunrider. Tuttavia, quando iniziò la propria vita con Andur, Nomi si trovò in uno stato di costante soggezione per la profonda connesione del marito con la Forza. Anche se lui le diceva che anche lei aveva quello stesso potere, Nomi non si azzardava nemmeno a pensare di essere in grado do controllare la Forza come invece sapeva fare suo marito.

Nomi visse con Andur sul pianeta Darada per poi seguirlo su H'ratth quando il marito fu chiamato come apprendista dal Maestro Chamma, da cui avrebbe avuto una istruzione più approfondita nelle vie della Forza. Durante la permanenza sul pianeta, Nomi dette alla luce una bambina, che lei e Andur chiamarono Vima. Dopo anni di addestramento su H'ratth, Andur aveva imparato tutto ciò che il suo maestro poteva insegnargli, così Chamma invitò Andur a recarsi sul pianeta Ambria, nel sistema di Stenness, per completare l'addestramento sotto la guida del Maestro Thon. Consegnò anche ad Andur dei cristalli Adeganiani da consegnare al nuovo Maestro. Sunrider seguì gli ordini di Chamma e partì insieme a Nomi, Vima e al loro droide personale A-3DO a bordo della Lightside Explorer per il sistema di Stenness.

Imboscata

"Andur!Andur! È morto! Avete ucciso mio marito!"
―Nomi, dopo aver assistito alla morte del marito[fonte]

Dopo aver lasciato H'ratth, Nomi e la propria famiglia giunsero alla stazione iperspaziale situata proprio ai confini del sistema di Stenness; una volta attraccato furono però attaccati dalla banda di criminali dell'Hutt Bogga, che avevano ascoltato Andur e Nmi discutere dei cristalli che stavano trasportando.

Alcuni mebri della banda riuscirono a prendere in ostaggio il droide protocollare A-3DO, usandolo come un diversivo. Andur si scontrò con i criminali, ma fu colto alla sprovvista da uno di loro che gli lanciò contro un verme gorm; il morso del verme era estrememante velenoso e il Jedi morì pochi istanti dopo il contatto con l'animale. Nomi, vedendo morire il marito, corse al suo fianco e fu immediatamente terrorizzata dai criminali che volevano sapere dove tenesse i cristalli. In quel momento Andur apparve come un fantasma della Forza alla moglie e le disse che non era il momento delle lacrime, ma che doveva prendere la sua spada laser e difendere se stessa e Vima. Nomi raccolse esitante la spada di Andur e attaccò i criminali, uccidendone uno che si chiamava Quanto e poi un altro. I malviventi rimasti fuggirono dall'improvviso attacco di Nomi, tornando da Bogga per riferire il proprio fallimento. Tuttavia, dopo la ritirata della banda, Nomi si sentì immediatamente colpevole per ciò che aveva fatto, per aver ucciso i due criminali. Andur si rivelò di nuovo alla moglie e le cominicò che il loro tempo insieme era giunto al termine, che era il momento per lei di intraprendere la strada che aveva sempre avuto paura ad imboccare. Nomi ascoltò Andur dirle che avrebbe dovuto continuare il viaggio verso Ambria e trovare il Maestro Thon, che la avrebbe istruita nelle vie della Forza. Accettò di onorare le ultime volontà del marito, partendo con Nomi e A-3DO verso Ambria. Anche se Nomi non aveva neppure iniziato il proprio addestramento Jedi, riusciva a sentire la presenza di Thon nella Forza che brillava come una torcia in una stanza buia e la usò per trovare la strada verso la propria destinazione.

Arrivo su Ambria

Addestramento Jedi

Rivolta su Onderon

Il conflitto Krath

La Battagla di Deneba

Escalation

La Guerra Sith

Capo dell'Ordine

Eredità