Bultar Swan/Legends

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Questa pagina contiene informazioni che sono considerate Legends.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Clicca qui per leggere la versione Canon.Questo articolo riguarda la versione Legends di questo soggetto.
Swan.jpg
Bultar Swan
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Kuat

Morte

19 BBY, Kessel

Descrizone fisica
Razza

Umana

Sesso

Femmina

Altezza

1,68 m

Capelli 

Neri

Occhi 

Marroni

Equipaggiamento
Spada laser

Verde

Informazioni storiche e politiche
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Affiliazione
Maestri noti
"Stiamo parlando di vendetta, Roblio! Questa non è la strada di un Jedi! Abbiamo perso molto, adesso drovremmo abbandonare anche questo?"
―Bultar Swan a Roblio Darté[fonte]

Bultar Swan fu una femmina Umana originaria di Kuat che servì come Cavaliere Jedi negli ultimi anni della Repubblica Galattica. Fu apprendista del membro dell'Alto Consiglio Jedi Micah Giiett fino alla sua morte sul pianeta Yinchorr. Portava una spada laser dalla lama verde.

Biografia

Come molti Jedi del suo tempo, non c'è ragione di ritenere che anche Bultar Swan sia stata portata in tenera taà al Tempio Jedi di Coruscant per essere addestrata. Prima di compiere diciassette anni, Swan fu scelta come allieva dal Maestro Jedi Micah Giiett; quando però quest'ultimo fu ucciso durante l'Insurrezione Yinchorri, il membro del Consiglio Plo Koon la prese con sé per completare il suo addestramento. Superate le prove Jedi, Swan acquisì il rango di Cavaliere Jedi. Poco prima delle Guerre dei Cloni, Swan fece parte di una spedizione diplomatica per portare la pace durante la Guerra Civile Sepana.

Bultar Swan alla Battaglia di Amaltanna
Swan fu uno dei 212 membri della task force che i Jedi inviarono su Geonosis per liberare i Jedi Obi-Wan Kenobi e Anakin Skywalker insieme alla Senatrice Padmé Amidala, i quali erano stati catturati dai Separatisti. Combatté nell'arena Petranaki e nella Battaglia di Geonosis che seguì l'atterraggio delle forze Jedi sul pianeta e sopravvisse a entrambi gli scontri.

Fu Generale Jedi durante le Guerre dei Cloni. Combatté nella Battaglia di Aargonar e durante la Battaglia di Coruscant pilotò un intercettore Jedi in combattimento contro la flotta Separatista.

Sei mesi dopo gli eventi di Geonosis, Swan fu a capo di un manipolo di cloni che assaltò la fortezza di un comandante Separatista durante la Battaglia di Amaltanna. Non ci fu nessun sopravvissuto tra i soldati della Repubblica.

La fortezza, chimata Impregnable, era la dimora personale di uno dei leader della CSI e inespugnabile sotto tutti gli aspetti (grandi eserciti, Jedi e bombardamenti dall'orbita). Swan entrò da sola nella fortezza, vedendo il massacro che, come fuori, era presente anche all'interno. Tramite trasmittenti e telecamenre nascoste piazate in tutta la struttura, il comandante riusciva a monitorare e bloccare ogni movimento della Jedi. La schernì raccontandole di come la popolazione di Amaltanna, fedele alla Repubblica, aveva attaccato la fortezza quando lui aveva inviato aiuti ai Separatisti e di quanto il loro attacco
Bultar Swan e Tsui Choi durante i primi giorni della Grande Purga Jedi
fosse vano e senza speranza data l'apperentemente infinita orda di droidi che la fortezza sembrava possedere e le difese interne. Il comandante Separatista inviò contro Swan prima dei piccoli piccoli droidi ragno volanti e poi una coppia di super droidi da battaglia B2, di cui la Jedi ebbe facilmente ragione. Swan riuscì inoltre a distruggere il pannello di comando, prima di arrivare al grande portale che difendeva gli alloggi privati del comandante. Questo le disse che era pressoché impossibile che lei riuscisse ad entrare, ma Swan infisse la propria spada laser nel pannello di controllo che conteneva il meccanismo di apertura della porta, distruggendolo. Adesso era impossibile per chiunque entrare nella stanza, ma appena Swan uscì dalla fortezza il comandante capì che allo stesso modo anche a lui sarebbe stato impossibile uscire da quella camera.
Swan vine tradita e uccisa da Koffi Arana
Swan sopravvisse all'Ordine 66 e poco dopo partecipò con il compagno sopravvissuto Tsui Choi al Conclave di Kessel, un tentativo di vendetta contro Darth Vader. Il piano concepito durante la riunione fallì e Swan fu uccisa per la propria spada laser dal Jedi Koffi Arana durante il combattimento contro Vader. Dopo la costituzione dell'Impero Galattico i registri ufficilei, compilati da Sate Pestage, affermano che Bultar Swan fu uccisa da un compagno Jedi durante una lotta di forza.

Poteri e abilità

Bultar Swan fu addestrata come Guardiano Jedi, portandola a concentrarsi soprattutto sugli aspetti fisici della Forza, diventando abile nelle arti marziali e nelle acrobazie. Swan eccelleva nel combattere riducendo la minimo i propri movimenti e concentrandosi soprattutto sulla difesa, attraendo a sé i nemici e slanciandosi poi in attacchi di notevole aggressività. Questo stile di combattimento era proprio dei praticanti del Soresu.

Swan non aveva mai ucciso un avversario prima di Geonosis.

Dietro le quinte

Bultar Swan fu interpretata in Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni e in Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith da Mimi Darphet. Tuttavia le scente di Swan ne La vendetta dei Sith alla fine furono tagliate.

Gli abiti di Swan ne L'attacco dei cloni hanno un taglio simile a quelli di Anakin Skywalker.

Presente in