Disintegratore Stellare

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.
Disintegratore Stellare.jpg
Disintegratore Stellare
Note di fabbricazione
Produttore

Dipartimento Imperiale per la Ricerca Militare

Serie

Superarmi

Modello

Disintegratore Stellare

Tipo

Superarma

Note tecniche
Armi
Equipaggio
  • 1 pilota
  • 1 artigliere principale
  • 4 artiglieri secondari
Passeggeri

Nessuno

Utilizzo
Ruoli

Superarma

Epoche

Era della Nuova Repubblica

Affiliazione

Il Disintegratore Stellare fu un’arma spaziale progettata nell'avamposto del Maw, un’installazione militare segreta dell'Impero Galattico stabilita dal Gran Moff Tarkin.

Storia

Disintegratore Stellare 2.jpg

Tale base di ricerca era collocata nel cuore di un ammasso di buchi neri nei pressi del pianeta-prigione Kessel. Il superlaser originale della Morte Nera fu sviluppato nel Maw a partire da progetti geonosiani, rivisitati e corretti dall’ingegnere Bevel Lemelisk e da un’equipe di progettisti, tra i quali spiccava la brillante Qui Xux. Dopo che Lemelisk e Tarkin partirono per costruire la prima Morte Nera, il Gran Moff lasciò all'Ammiraglio Natasi Daala il comando e ordinò a Qui Xux di iniziare immediatamente la creazione di una nuova superarma per l'Impero.

Quando Tarkin morì durante la Battaglia di Yavin, l’installazione del Maw fu dimenticata. L'Ammiraglio Daala attese per dieci anni il ritorno del Gran Moff, mentre Qui Xux e l’equipe di progettisti avanzavano rapidamente nello sviluppo della nuova arma risolutiva, conosciuta come il "Disintegratore Stellare".

Han Solo si intrufolò nell’installazione del Maw e conobbe Qui Xux, convincendola della malvagità della sua creazione. Qui Xux stessa, Han, Chewbacca e uno schiavo chiamato Kyp Durron rubarono il Disintegratore Stellare per condurlo a Coruscant, dove il Senato della Nuova Repubblica votò a favore dell’immediato smantellamento dell’arma, tramite il lancio contro il gigante gassoso Yavin. Tuttavia, Kyp Durron si impossessò del Disintegratore Stellare per vendicarsi dell'Impero Galattico, riuscendo a devastare vari sistemi imperiali prima di essere fermato. Restituita la superarma, essa andò distrutta nella Battaglia del Maw, quando finì attratta nel pozzo gravitazionale di uno dei buchi neri dell'ammasso.

Caratteristiche

Il Disintegratore Stellare non superava le dimensioni di un comune caccia stellare ma i suoi missili a risonanza, attivati elettronicamente e poi lanciati tramite il proiettore di risonanza, erano in grado di destabilizzare un piccolo volume di plasma stellare tanto da indurre gradualmente la morte del corpo celeste e, in molti casi, l’esplosione a supernova, così da condannare un intero sistema solare all’annientamento. La nave, pur costituendo un'autentica meraviglia tecnologica, aveva costi tali da risultare praticamente inaccessibile: i suoi sofisticati sistemi miniaturizzati, la blindatura di cristallo, i missili a risonanza (ciascuno dal prezzo pari a quello di un superlaser della Morte Nera) erano decisamente poco economici.

Schema tecnico del Disintegratore Stellare.
La configurazione di volo del Disintegratore Stellare era verticale: la cabina occupava la parte superiore della nave, mentre il proiettore di risonanza, costituito da un piccolo piatto ellissoidale, era collocato nella parte inferiore del mezzo. Cinque torrette laser rotanti difendevano la superarma da eventuali attacchi nemici, mentre lo scafo di cristalli di Quantum la proteggeva dai più comuni danni fisici quali raffiche laser, ioniche e turbolaser.

La cabina di comando poteva ospitare sei persone. Solitamente, il pilota gestiva la navigazione e il controllo sistemi, mentre l’artigliere principale si occupava del proiettore di risonanza. Gli altri artiglieri maneggiavano i cannoni laser. In casi di necessità estrema, i comandi di tutti i sistemi potevano essere deviati alla stazione centrale del pilota.

A discapito della sua forza spaventosa, il Disintegratore Stellare si dimostrò un fallimento e un’idea debole. Infatti, dal momento che poteva essere controllato da una sola persona, dava la possibilità ad un singolo individuo instabile di distruggere diversi sistemi stellari a piacimento, come appunto accadde con Kyp Durron. Un’impostazione simile era seriamente sbilanciata: il pilota del Disintegratore Stellare (eccezion fatta, forse, per l'Imperatore) disponeva semplicemente di troppo potere perché il mezzo potesse essere ritenuto in mani sicure. Sulla scia di tali considerazioni, non fu più avviato alcun piano di ricerca volto a riproporre questo tipo di tecnologia.

Presente in

Una bozza dell'astronave.

Fonti

Collegamenti esterni