Il Grande Inquisitore

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No. Io sono tuo padre!

Attenzione! Questa voce contiene SPOILER IMPORTANTI su prodotti recentemente pubblicati o in via di pubblicazione. Leggere con cautela.

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Il Grande Inquisitore
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Utapau

Nascita

circa 47 anni prima della Battaglia di Yavin

Morte

4 BBY, a bordo della Sovereign nell'orbita di Mustafar

Descrizione fisica
Razza

Pau'an

Sesso

maschio

Altezza

200 cm

Occhi

gialli

Pelle

bianca, con tratti rossi

Dotazione
Informazioni storiche e politiche
Affiliazione
Discepolo di

Darth Vader

"Ci sono cose molto più spaventose della morte."
―Le ultime parole del Grande Inquisitore[fonte]

Potente, implacabile e spietato, il Grande Inquisitore fu un maschio Pau'an e un membro di rilievo dell'Inquisizione Imperiale, organizzazione della quale raggiunse i vertici negli anni immediatamente precedenti alla Battaglia di Yavin.

Nato su Utapau una trentina d'anni prima che il Cancelliere Supremo Palpatine rovesciasse la Repubblica per creare il suo Impero Galattico, il Grande Inquisitore fu addestrato da Darth Vader in persona, il quale fece di lui un'abile e spietato cacciatore di Jedi; fu quindi mandato alla ricerca di tutti i Jedi che erano scampati al massacro scaturito dall'emanazione dell'Ordine 66, e che potevano ancora costituire una minaccia alla stabilità e forse anche alla sopravvivenza stessa dell'Impero, e gli fu assegnato il compito di convertire tutti i sensibili alla Forza che fosse riuscito a trovare, uccidendo quelli che avessero rifiutato di piegarsi e di servire l'Impero.

Grazie alla sua notevole connessione con la Forza, al suo addestramento nelle vie del Lato oscuro e all'approfondito studio della storia e delle tradizioni dell'Ordine Jedi, il Grande Inquisitore diventò un nemico mortale per qualsiasi Jedi sopravvissuto.

Biografia

Al servizio dell'Impero

Riguardo al passato del Grande Inquisitore, non si dispone di molte informazioni; è certo che nacque su Utapau poco meno di cinquant'anni prima della Battaglia di Yavin. Non si conosce neppure il suo vero nome, e lui stesso era solito presentarsi semplicemente come l'Inquisitore.

Dopo che il Cancelliere Palpatine, segretamente il Signore Oscuro dei Sith Darth Sidious, rovesciò la Vecchia Repubblica per sostituirla col tirannico regime dell'Impero Galattico, l'Inquisitore entrò a far parte dell'Inquisitorio; in seno all'organizzazione, fu addestrato nientemeno che da Darth Vader in persona, e in pochi anni scalò la gerarchia dell'agenzia fino a raggiungere il rango di Grande Inquisitore.

La sua formazione non incluse solamente un'addestramento di tipo militare, ma ebbe anche modo di studiare approfonditamente l'Ordine dei Jedi: studiò la loro storia, la loro filosofia, le loro tradizioni e la loro tecniche di combattimento, documentandosi anche su alcuni dei più famosi membri dell'Ordine. In tal modo, sviluppò ed accumulò una conoscenza intima e profonda delle sue prede, imparando a far leva sulle loro debolezze.

Caccia ai Jedi

"L'Imperatore ha presagito una nuova minaccia sorgere contro di lui: i figli della Forza. Non devono diventare dei Jedi!"
"Sì, Lord Vader."
"Dà la caccia a questi nuovi nemici, e se si rifiuteranno di servire l'Impero, eliminali assieme a qualsiasi Jedi sopravvissuto che potrebbe addestrarli. Questo è ciò che comanda il mio Maestro.
"
―Darth Vader e il Grande Inquisitore.[fonte]
Darth Vader affida una nuova missione al Grande Inquisitore.

Attorno al 5 BBY, il Grande Inquisitore ricevette una chiamata da Darth Vader, il quale gli comunicò che l'Imperatore aveva percepito l'approssimarsi di una nuova minaccia al suo potere, ovvero la possibilità che i pochi Jedi sfuggiti al massacro dell'Ordine potessero iniziare ad addestrare dei sensibili alla Forza e crescere perciò in numero, fino a quando non fossero stati abbastanza forti da sfidare apertamente l'Impero. Vader fu categorico: a nessuno di questi giovani dotati doveva essere consentito di diventare dei Jedi. Al contrario, l'Inquisitore doveva individuarli e cercare di corromperli al Lato oscuro, e portarli al servizio dell'Impero; in caso contrario, essi dovevano essere uccisi, assieme ad ogni Jedi sopravvissuto che poteva reclutarli ed addestrarli. L'Inquisitore non perse tempo. Una delle sue primissime disposizioni fu l'introduzione di nuovi criteri di selezione dei cadetti all'Accademia Imperiale su Lothal, criteri che erano mirati a testare abilità che potevano rivelare la sensibilità alla Forza delle giovani reclute, denominando l'operazione "Progetto Harvester".

Qualche tempo dopo, l'Inquisitore ricevette un rapporto dall'Agente Kallus, il quale lo informò di essersi imbattuto in un gruppo di ribelli su Kessel, uno dei quali brandiva abilmente una spada laser. Allo scopo di attirare in trappola il Jedi, l'Inquisitore usò i resti della Maestra Luminara Unduli per farla sembrare ancora viva, tramite un'illusione olografica, e fece circolare la notizia che la Maestra Unduli, catturata dall'Impero, fosse in fase di trasferimento su Stygeon Prime, in una prigione nota come la Guglia. Come previsto, Kanan Jarrus e il suo apprendista, Ezra Bridger, si lanciarono in un rischioso tentativo di salvare la Jedi "sopravvissuta".

Una volta all'interno della Guglia, Kanan ed Ezra riuscirono a raggiungere la zona di detenzione, ma una volta arrivati alla cella di Unduli, i due si resero conto dell'inganno, trovandovi solamente il corpo congelato della Maestra Jedi. In quel momento, l'Inquisitore raggiunse i due, affermando che, benchè fosse morta da anni, la Maestra Luminara era comunque riuscita a rendergli un grande servigio, aiutandolo ad attirare in trappola un Jedi. Kanan ingaggiò un duello contro di lui, e dopo appena qualche fendente, l'Inquisitore riuscì a capire che il ragazzo che aveva davanti era stato un'allievo della Maestra Depa Billaba, che era stata un'abile praticante della forma III della scuola di combattimento con la spada laser.

Ezra e Kanan si diedero alla fuga, con l'Inquisitore subito all'inseguimento. Avendo capito che Ezra aveva da poco iniziato ad addestrarsi, l'Inquisitore cercò di convincerlo a schierarsi con l'Impero e ad abbracciare il Lato oscuro della Forza, e di fronte al netto rifiuto del ragazzino, si preparò ad ucciderlo. Kanan intervenne però per salvare il suo apprendista, col quale riuscì a scappare a bordo del Phantom, una navetta d'appoggio del Ghost.

L'incidente all'Accademia di Lothal

Dopo il fallimento su Stygeon Prime, l'Inquisitore intensificò le ricerche delle prede che gli erano sfuggite, ma non dovette attendere troppo prima di ricevere notizie incoraggianti; il Comandante Aresko, che dirigeva l'Accademia per Giovani Imperiali su Lothal, lo informò che c'erano due cadetti che presentavano delle capacità tipiche di chi era sensibile alla Forza, Jai Kell e Dev Morgan. All'insaputa di tutti, Morgan era in realtà Ezra, che si era infiltrato all'Accademia per permettere all'equipaggio del Ghost di individuare un'enorme e potentissimo cristallo Kyber caduto in mano Imperiale. Con la prospettiva di avere per le mani due potenziali adepti del Lato oscuro, l'Inquisitore si recò su Lothal, ma Ezra, che aveva ascoltato la conversazione tra l'Inquisitore e Aresko, era riuscito a fuggire dall'Accademia assieme a Kell e ad un'altro cadetto, Zare Leonis, che si era unito all'istituto perchè sospettava che l'Inquisitore avesse a che fare con la scomparsa di sua sorella, Dhara Leonis, sparita dall'Accademia l'anno prima. Al suo arrivo, dunque, l'Inquisitore fu informato della fuga dei cadetti, e grazie ai file personali dei fuggitivi riconobbe Ezra. Leonis, tuttavia, scelse di restare indietro, fingendo di aver cercato di impedire la fuga di Ezra e Kell, così da avvicinarsi all'Inquisitore nella speranza di scoprire qualcosa sul destino di sua sorella; così facendo, Zare divenne una spia preziosissima per l'equipaggio del Ghost.

Il Giorno dell'Impero

"Posso sentire il Jedi e il suo Padawan nella mia stretta!"
―Il Grande Inquisitore[fonte]

Durante le celebrazioni del quindicesimo Giorno dell'Impero, l'Inquisitore era ancora su Lothal quando i ribelli distrussero il prototipo del TIE Advanced v1, un nuovo tipo di caccia TIE. Durante la fuga dal sistema, Ezra era riuscito a salvare anche Tseebo, un giovane Rodiano che era in possesso di un gran numero di informazioni top-secret riguardanti l'Impero. L'Inquisitore era riuscito a piazzare un radiofaro sullo scafo del Ghost prima che la nave saltasse nell'iperspazio. Kanan ed Ezra, tuttavia, approfittando del fatto che il radiofaro si era agganciato al Phantom, avevano pilotato la navetta fino a Fort Anaxes, una base militare operativa durante le Guerre dei Cloni, ed ormai abbandonata. L'Inquisitore si avventurò nella base assieme ad un manipolo di stormtrooper, ma una volta all'interno, i soldati furono messi fuori combattimento da un branco di Frynock, controllati mentalmente dai due Jedi, lasciando l'Inquisitore a vedersela con Kanan, il quale fu tramortito dopo un breve duello. Ezra si trovò così ad affrontare l'Inquisitore da solo, il quale iniziò a far leva sulla paura e la disperazione del ragazzo che , in preda alla rabbia, riuscì ad attirare allo scoperto un'enorme Frynock dalle profondità della base, cedendo per pochi istanti al Lato oscuro. Il Frynock si avventò sull'Inquisitore, dando il tempo a Kanan di recuperare Ezra, stordito dallo sforzo che aveva sostenuto, e di darsi perciò alla fuga. Ancora una volta, l'Inquisitore si era lasciato sfuggire le sue prede, ed egli pensò immediatamente a quando poco soddisfatto sarebbe stato il suo Maestro nell'apprendere di quel nuovo fallimento.

La sfida di Zare Leonis

"Come dubitare dell'impegno di un cadetto tanto promettente?"
―Il Grande Inquisitore[fonte]

L'ennesima fuga del Ghost non era però la sola preoccupazione dell'Inquisitore; su Lothal c'era un giovane cadetto dell'Accademia locale che negli ultimi tempi l'aveva impensierito: Zare Leonis. Sospettando che Leonis fosse in qualche modo legato a Bridger, l'Inquisitore decise di far trasferire il cadetto, con il pretesto di premiare i suoi costanti progressi nell'addestramento, all'Accademia di Arkanis - che era collegata al Progetto Harvester - nella speranza che Leonis finisse con l'essere scoperto mentre tradiva l'Impero e, secondariamente, di testare la presunta connessione con la Forza dichiarata da Zare stesso.

Leonis, infatti, si era nuovamente distinto per aver scoperto e denunciato che gli zii di un suo compagno, Nazhros Oleg, erano in affari con dei contrabbandieri, e che Oleg aveva cercato di coprirli. Leonis espresse soddisfazione per il trasferimento, affermando che non vedeva l'ora di poter dimostrare al meglio la propria dedizione alla causa dell'Impero, e l'Inquisitore gli assicurò che il servizio che avrebbe reso all'Impero su Arkanis sarebbe stato più importante di qualsiasi altro. Quest'affermazione fece sorgere in Zare dei sospetti circa il fatto che l'Inquisitore potesse aver scoperto il suo doppiogioco. La ragazza di Leonis, Merei Spanjaf, ebbe la conferma del pericolo nel quale incorreva Zare quando intercettò dei documenti Imperiali nei quali era riportata l'intenzione dell'Inquisitore di spezzare la volontà del cadetto ed estorcergli tutte le informazioni che nascondeva.

La cattura di Kanan

"Inquisitore, ti concederò un'opportunità per redimerti. Cerca di non deludermi, e mi raccomando, voglio questo Jedi vivo."
"La vostra fiducia verrà ricompensata.
"
―Il Grand Moff Tarkin il Grande Inquisitore.[fonte]

L'attività dei ribelli su Lothal finì con l'attirare l'attenzione del Grand Moff Tarkin, il quale si recò sul pianeta di persona. L'Inquisitore si recò a riceverlo, assieme all'Agente Kallus e al Ministro Tua, al Complesso Imperiale. Tarkin ricordò a Tua che le industrie di Lothal erano essenziali per l'espasione dell'Impero nell'Orlo Esterno, e che la situazione era arrivata a preoccupare i più alti livelli dell'amministrazione Imperiale, e quando Tua gli riferì che tra i ribelli c'era anche un Jedi, Tarkin la liquidò affermando che tutti i Jedi erano morti durante la Purga, alla quale lui stesso aveva preso parte, e che pertanto il Jedi in questione doveva essere un'impostore.

Tarkin, dopo aver ricevuto un preoccupante rapporto dal Comandante Aresko e dal Supervisore Grint circa l'ennesima fuga dei ribelli del Ghost, giunse alla conclusione che, sebbene le varie cellule di resistenza attive nella galassia non fossero un problema per l'Impero, data la loro mancanza di unità, le voci riguardo la presenza di un Jedi che combatteva con gli insorti avrebbe potuto dare speranza agli oppressi, e spingerli ad unirsi ai ribelli. L'Inquisitore decapitò con la sua spada laser Aresko e Grunt, e Tarkin dichiarò che avrebbe iniziato a punire allo stesso modo qualsiasi fallimento dei suoi sottoposti. Quando Kallus scoprì che i ribelli intendevano colpire la torre di comunicazioni fuori città, Tarkin decise di permettere ai ribelli di entrare nella torre, attirandoli così in trappola, e ordinò poi all'Inquisitore di portargli il Jedi vivo.

Il piano di Tarkin ebbe successo. Anche se i ribelli erano riusciti ad introdursi nel centro di controllo della torre, l'arrivo dei soldati comandati da Kallus e l'Inquisitore li spinse a scappare, mentre Kanan scelse di rimanere indietro per coprire la fuga. L'Inquisitore duellò nuovamente col Jedi, scoprendo che le sue abilità si erano affinate, e rimase stupito quando Kanan decise di arrendersi, anche se la scelta fu motivata dal fatto che ormai i suoi compagni erano in salvo. Dopo qualche ora, Tarkin arrivò a prelevare il prigioniero di persona, e diede ordine di distruggere la torre di comunicazione, visto che i ribelli, che avevano piratato il segnale Imperiale, avevano iniziato a trasmettere un messaggio su tutta Lothal, esortando la popolazione a ribellarsi all'occupazione dell'Impero e a riprendere il controllo delle loro vite.

L'interrogatorio di Kanan

"Dimmi, Jedi, come hai fatto a sopravvivere all'Ordine 66? La tua Maestra Billaba si è sacrificata per te. Ricordi le sue ultime parole? Il suo ultimo respiro, prima di morire? Te lo ricordi, vero? La rivedi nel sonno, e al risveglio senti la sua voce. Dimmelo, Jedi. Quali furono le sue ultime parole?"
"Scappa.
"
―Il Grande Inquisitore interroga Kanan circa la morte della sua Maestra.[fonte]
Il Grande Inquisitore usa la Forza per spingere Kanan a rivelare la posizione dei ribelli

Dopo la cattura, Kanan fu trasferito sulla Sovereign, l'ammiraglia di Tarkin nell'orbita di Lothal. Dal momento che i tentativi di Tarkin e Kallus di ottenere informazioni da Kanan mediante una sonda mentale andarono a vuoto, l'Inquisitore subentrò per condurre l'interrogatorio, ben sapendo che la disciplina mentale di un Jedi era tale da rendere le sonde pressochè inutili. Il Pau'an conosceva però un metodo assai più efficace per spezzare anche il più risoluto dei Jedi. Il dolore. Kanan fu dunque sottoposto ad un'intenso interrogatorio, nel corso del quale l'Inquisitore fece ricorso alla Forza per piegare la mente del suo prigioniero, ma la tenacia di Kanan fu tale che il suo aguzzino fu infine indotto a credere che il Jedi fosse effettivamente all'oscuro di una più vasta ed organizzata rete ribelle attiva in tutta la galassia. Nonostante questa conclusione, Tarkin ritenne opportuno mandare Kanan in un'altra struttura, che il Grand Moff affermò fosse celebre per non aver mai mancato di dare i risultati sperati all'Impero: la Sovereign si mise perciò in rotta per Mustafar.

Sul pianeta, l'Inquisitore proseguì ad interrogare Kanan, concentrandosi sulle identità di altri ribelli che il Jedi poteva aver conosciuto. L'Inquisitore si interessò in particolar modo ad un misterioso informatore ribelle chiamato "Fulcrum". Kanan evitò di dare qualsiasi informazione in merito, e l'Inquisitore passò a chiedergli di raccontargli di come fosse sopravvissuto all'Ordine 66, rivelandogli di sapere comunque com'erano andate le cose: era stato merito della sua Maestra Depa Billaba, che aveva dato la vita per permettere al Padawan di mettersi in salvo. Kanan confessò solo quali erano state le ultime parole che gli disse la sua Maestra; "Scappa". L'Inquisitore rinfacciò a Kanan la sua vigliaccheria, che l'aveva prima portato a lasciar morire la sua maestra, e poi a vivere nascondendo i suoi poteri e la sua stessa spada laser, che non aveva più il coraggio di portare con orgoglio al proprio fianco.

In quel momento, un'improvviso calo d'energia in tutta la nave mise l'Inquisitore in allerta; i ribelli erano arrivati per salvare Kanan.

Confronto decisivo sulla Soreveign

"Finalmente, un duello che potrebbe non essere uno spreco del mio tempo!"
―In Grande Inquisitore[fonte]

L'equipaggio del Ghost era riuscito ad infiltrarsi a bordo della Sovereign, ma l'arrivo dei rinforzi dalle altre navi della flotta costrinse Ezra a cercare Kanan da solo. Concentrandosi sulla presenza del suo maestro, Bridger riuscì ad arrivare alla sua cella e a portarlo verso la nave con la quale era arrivato, ma l'Inquisitore, che aveva previsto la possibilità che i ribelli tentassero di salvare il loro compagno, li aspettava nella sala macchine dell'astronave. Kanan ingaggiò immediatamente l'Inquisitore, facendosi prestare la spada laser da Ezra, il quale si unì ben presto allo scontro recuperando l'arma di Kanan, appesa alla cintura del nemico. Ezra fu però ben presto messo fuori combattimento, e cadendo nel vuoto, Kanan lo credette morto. L'Inquisitore ne approfittò subito, chiedendogli cosa avrebbe fatto, ora che non c'era più nessuno da lasciar morire al posto suo. La risposta del Jedi fu immediata; ora che era solo, non aveva più nulla da temere. Il duello riprese, e Kanan impegnò tutta la sua volontà e la sua concentrazione, riuscendo, per la prima volta, a mettere l'Inquisitore in seria difficoltà. Alla fine, il Jedi riuscì a distruggere l'impugnatura della spada a doppia lama dell'Inquisitore, il quale si ritrovò aggrappato ad una pedana, sconfitto e nelle mani del Jedi. La spada dell'Inquisitore era però caduta, ancora attivata, sul generatore della nave, che esplose condannando l'intero vascello.

La fine del Grande Inquisitore, che si lascia cadere nel generatore in fiamme della Sovereign.

L'Inquisitore era sconfitto, e conscio della punizione alla quale sarebbe andato incontro se fosse tornato vivo dal suo maestro, preferì lasciarsi cadere nel vuoto, non prima di aver lasciato un temibile avvertimento a Kanan; il Jedi poteva aver sconfitto lui, ma si era guadagnato un nemico che non avrebbe mai potuto vincere.

L'avvertimento dell'Inquisitore non tardò a trasformarsi in una minaccia reale. Con uno dei principali luogotenenti dell'Impero su Lothal rimasto ucciso, e la certezza che c'era almeno un Jedi a combattere nei ranghi del crescente fronte ribelle, l'Impero mise in campo altri agenti dell'Inquisizione, col compito di dare la caccia a Kanan ed Ezra, e oltre ad essi, fu inviato su Lothal qualcuno che Tarkin presentò all'Agente Kallus come una "soluzione alternativa" dell'Imperatore: Darth Vader in persona.

Tratti e personalità

"La compassione è la debolezza più insidiosa di tutte..."
―L'Inquisitore "istruisce" Zare Leonis[fonte]

Il Grande Inquisitore fu uno dei più spietati ed efficienti ufficiali dell'Inquisizione Imperiale del suo tempo; l'addestramento sotto Darth Vader lo aveva reso un formidabile guerriero, e un cacciatore di Jedi senza eguali. Benchè fosse un'esperto praticante del Lato oscuro, l'Inquisitore era estremanente controllato, di rado lasciava trasparire le proprie emozioni durante lo scontro, e ciò tradiva una mente fredda e analitica, totalmente concentrata sulla missione da portare a termine. Dai Sith apprese la potenza di emozioni come la paura e la disperazione, che cercò più volte di instillare in Kanan Jarrus per indurlo ad arrendersi, ed era convinto che la compassione fosse una delle emozioni che più d'ogni altra potevano indebolire l'Impero. La sua dedizione alla causa imperiale era assoluta, e nell'ottica di fornire il miglior servizio possibile al suo Maestro, l'Inquisitore passò molto tempo a studiare i Jedi e il loro Ordine. Si documentò sulla loro storia, le loro tradizioni, e si concentrò sui file di numerosi membri dell'Ordine, sviluppando una conoscenza tale che potè intuire che Kanan Jarrus era stato addestrato dalla Maestra Depa Billaba solo osservando lo stile di combattimento del ragazzo. Conoscere i più intimi dettagli sulla vita dei suoi nemici fu per l'Inquisitore un'arma efficace quanto la sua peculiare spada laser.

Poteri e abilità

L'Inquisitore attiva la sua spada laser

L'Inquisitore era un'esperto spadaccino, e poteva contare su una spada laser molto particolare, dotata di due lame laser montate su un'impugnatura giroscopica, permettendogli di cogliere alla sprovvista numerosi avversari. La sua abilità era tale che in un'occasione fu in grado di brandire la sua spada laser, con entrambe le lame attivate, con una mano, e una normale spada laser a lama singola con l'altra, imponendosi come un'avversario nettamente superiore a un Jedi addestrato come Kanan. Era solito atterrare gli avversari ricorrendo alla Forza, e dimostrò in più occasioni una notevole capacità di sondare la mente altrui, specialmente di prigionieri sottoposti ad interrogatorio, per carpire i loro segreti e le loro informazioni.

Dietro le quinte

"E' bastato che pensassimo ad un Utapauano, e il personaggio è nato da sè. All'improvviso avevamo questo malvagio Inquisitore ammantato di nero."
―Dave Filoni

Il Grande Inquisitore è stato concepito come l'antagonista principale della prima stagione di Star Wars Rebels, ed è doppiato in versione originale dall'attore Jason Isaacs. Il team di sviluppo ha incontrato qualche difficoltà nella fase di creazione di questo personaggio, dal momento che era probabile che i fan finissero per vederlo come una "brutta copia" di personaggi iconici come Darth Maul o Darth Vader, cosa che il team voleva evitare. Erano state prese in considerazioni varie specie di appartenenza, come i Chagrian, ma Filoni ha affermato che la scelta di rendere l'Inquisitore un Pau'an ha convinto tutti.

Nel tentativo di creare un cattivo diverso dai canoni del passato, l'Inquisitore è stato concepito come un personaggio sofisticato, elegante ed intelligente, che non fosse un'antagonista "...da cartoni degli anni '80, in cui i cattivi perdevano ad ogni episodio", ma il cui arrivo segnasse un momento determinante per i ribelli.

L'Inquisitore è stato anche il primo personaggio della serie Rebels ad essere presentato al pubblico, in occasione del New York Comic Con del 2013.

Apparizioni

Apparizioni non canoniche

Fonti

Collegamenti esterni