Canone
Il canone di Star Wars fu stabilito nel primo numero del periodico Star Wars Insider della Lucasfilm:
- "Il 'Vangelo,' o il canone - come lo chiamiamo noi - include le sceneggiature, i film, gli adattamenti radiofonici e romanzeschi. Questi lavori discendono direttamente dalle storie originali di George Lucas: tutto il resto è scritto da altri autori. Comunque, tra di noi, abbiamo letto tutto, e la gran parte di questo materiale è stata inglobata nella continuità. L'elenco completo delle opere pubblicate abbraccia una storia vastissima - con molte divagazioni, variazioni e vie tangenti - come ogni altra mitologia che si rispetti."
Per comprendere il significato del canone e della continuità, si dovrebbe guardare alla saga di Star Wars come ad un corpus di storie scritte da persone differenti che "documenta" "eventi" passati. Sebbene alcuni racconti siano più affidabili di altri, vengono considerati tutti come parte di un'unica "ricostruzione storica" complessiva. Si dovrebbe anche aver presente che tutte queste storie sono solo quello - storie. Differenti autori hanno differenti modi di raccontare un evento, e non tutti dispongono dello stesso tempo e delle stesse risorse per curare alla perfezione ogni dettaglio: la presenza di numerosi errori e discrepanze non deve sorprendere.
Questo contesto è del tutto analogo a quello delle mitologie greca e romana, o al ciclo di Re Artù. I vari racconti di Star Wars costituiscono un gruppo di storie separate ma collegate, raccontate da diversi autori in differenti periodi di tempo.
Il 25 aprile 2014, la Lucasfilm-Disney ha annunciato che gli unici materiali pubblicati in precedenza considerati canonici sono i sei film di Star Wars e la serie televisiva Star Wars: The Clone Wars, film compreso, mentre l'Universo Espanso non è più considerato canonico ed è stato tutto rinominato in "Legends". Gran parte del materiale pubblicato dopo il 25 aprile 2014—a parte qualche eccezione—è stato realizzato in collaborazione con la Lucasfilm Story Group, il che lo rende parte del "nuovo canone".
A partire dal 19 novembre 2015, anche questo sito adotta la politica di suddivisione delle schede fra Canone/Legends. Puoi aiutarci anche tu nel lavoro di suddivisione delle pagine partecipando al Progetto: Canone/Legends.
Indice
Il Canone e l'Universo Espanso
- Vedi anche: Universo Espanso
Questa politica è stata raffinata e sviscerata nel corso degli anni. Anche sito ufficiale di Star Wars fornisce dettagli sul ruolo del canone, dell'Universo Espanso (o "EU") e di come si inseriscono nella continuità di Star Wars. Christopher Cerasi, editore della LucasBooks, ha affermato:
- "Quando si tratta di canone assoluto, della vera storia di Star Wars, bisogna prendere in considerazione solo ed esclusivamente i film. Persino i romanzi tratti da essi sono solo interpretazioni e, anche se sono molto aderenti alla visione di George Lucas (che lavorava a stretto contatto con gli autori), il metodo in cui sono scritti evidenzia alcune differenze minori. I romanzi dei film sono scritti contemporaneamente alla produzione del film, quindi possono esserci variazioni in corso d'opera. Tuttavia, devono essere comunque considerati ritratti molto accurati dei film.
- "Più ci si allontana dai film, più entrano in gioco interpretazioni e speculazioni. La LucasBooks lavora diligentemente per tenere l'EU coeso e uniforme, ma stilisticamente c'è sempre spazio per variazioni. Non tutti gli artisti disegnano Luke Skywalker allo stesso modo. Non tutti gli autori definiscono il personaggio con lo stesso stile. Il tutto cambia anche a seconda del media che prendiamo in considerazione. L'intepretazione di un evento da parte di un fumetto avrà presumibilmente meno dialoghi rispetto ad un romanzo. Un videogioco ha un approccio interattivo atto a favorire il gameplay. Persino le carte e i giochi di ruolo attribuiscono ai personaggi determinate caratteristiche in modo da renderli giocabili più efficacemente.
- "L'analogia è che qualsiasi pezzo della fiction di Star Wars è una finestra sul 'vero' universo di Star Wars. Alcune finestre sono più annebbiate di altre. Alcune sono decisamente astratte. Ma ciascuna contiene almeno una parte di verità. Come il grande Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi disse una volta, 'scoprirai che molte delle verità che affermiamo dipendono spesso dal nostro punto di vista.'"
L'editrice della Lucas Licensing Sue Rostoni ha elaborato il concetto sulla posizione dell'Universo Espanso nello Star Wars Gamer 6:
- "Il canone si riferisce ad un'autorevole lista di libri che la Lucas Licensing considera parte autentica della storia di Star Wars. Il nostro scopo è quello di presentare una storia unica e continua della galassia di Star Wars, nella misura in cui quella storia non entra in confitto o mina il concetto della saga di Star Wars come visto da George Lucas, tramite i suoi film e le sue sceneggiature."
Il 6 dicembre 2006, tramite un post sul forum ufficiale di Star Wars, Leland Chee (il "custode" dell'Holocron) ha esternato la sua risposta alla domanda se la sopracitata "finestra annebbiata" fosse una finestra sul "vero Universo di Star Wars solo dei film" o sul "Universo di Star Wars dei film + la continuity EU":
- "Film+EU continuity. Tutto ciò che non fa parte della versione attuale dei film è irrilevante per la continuity solo-film."
Nel 2008, Howard Roffman è tornato sull'argomento mentre discuteva dei piani di marketing della Lucasfilm per la serie tv Star Wars: The Clone Wars:
- "Ci siamo attenuti ad una strategia di branding molto chiara negli ultimi dieci anni. Questo è Star Wars. Film individuali vanno e vengono, così come serie TV, videogiochi, libri e fumetti. Tutti contribuiscono a creare la mitologia di Star Wars, ma alla fine c'è solo una saga e questa saga si chiama Star Wars. Volevamo mandare un chiaro messaggio ai nostri fans, che tutto ciò che facciamo fa parte della saga."
- ― Howard Roffman
Il Canone e i videogiochi
Le cose si fanno un po' più complicate quando si parla di videogiochi di Star Wars. Lo scenario generale e la documentazione (scene tagliate, manuali, guide strategiche. ecc...) fanno parte dell'EU vero e proprio (vedere C-Canon qui sotto). Questo, tuttavia, non si applica alle "meccaniche di gioco" e alle statistiche.
*Le meccaniche di gioco sono "licenze artistiche" proprietà del gioco che separano qualsiasi videogioco dalla realtà e servono per renderlo più giocabile e godibile: ad esempio, Kyle Katarn che trasporta 10 armi contemporaneamente, riprendendosi immediatamente dalle ferite semplicemente toccando una tanica di bacta, i corpi dei nemici che scompaiono, ecc., sono tutte cose non realisticamente possibili. Le meccaniche di gioco sono anche alcuni effetti speciali collegati all'uso dei poteri della Forza, come suoni e bagliori che circondano chi li usa, che nei film non appaiono mai. Salute, scudi e ricarica di Forza sono anche questi meccaniche di gioco.- Similarmente, la "licenza artistica" a favore del gameplay è spesso esercitata in molti videogiochi che contengono adattamenti, anche se solo in parte, di scene dei film, specialmente quando il giocatore interpreta il ruolo di un personaggio che vi appartiene. Ad esempio, in Star Wars: The Arcade Game, il giocatore interpreta il ruolo di Luke Skywalker durante la Battaglia di Yavin, anche se alcuni eventi specifici non combaciano con quelli visti sullo schermo in Una nuova speranza. Durante ogni conflitto di canone, i film hanno sempre la precedenza.
- Informazioni di ambientazione date nei sourcebook RPG, come biografie, storie, planimetrie, ecc., sono canone vero e proprio. Le statistiche, al contrario, sono considerate meccaniche di gioco. Le statistiche comprendono dettagli come il danno delle armi, velocità e attributi vari del personaggio (forza, intelligenza, destrezza, punti salute, ecc.)
- Durante quest e missioni, con canone si intende il risultato migliore possibile di ogni missione disponibile come indicato nel briefing. Kyle Katarn, Keyan Farlander, Maarek Stele, Jaden Korr, ecc., non hanno mai fallito le loro missioni. Anche se il giocatore può evitare alcune quest secondarie, presumiamo che quegli eroi siano riusciti a completare tutte le missioni "disponibili".
- I problemi possono sorgere con le opzioni personalizzabili come razza o genere o allineamento del personaggio principale, fino a che la Lucasfilm non fornisce in merito una risposta definitiva.
- Per ora, tutti i personaggi personalizzabili dei giochi, ad eccezione di Meetra Surik, sono considerati canonicamente maschi.
- D'altra parte, l'ambiguità rimane quando si tratta di scelte alternative e soluzioni a enigmi che hanno lo stesso esito. Ad esempio, in KOTOR, il fato del droide C8-42 o le risposte a Rutum sono a carico del giocatore. Anche se le opzioni del lato oscuro possono essere escluse stando a quanto affermato sopra, restano comunque diverse opzioni neutrali o del lato chiaro fra cui scegliere, e nessuna di queste può essere considerata quella 'vera'.
- Eventi in-game e personaggi che si 'attivano' quando viene scelto il genere o l'allineamento non-canonico sono anche questi non-canonici. Ad esempio, non si considera che Hanharr abbia seguito Meetra Surik, dato che Hanharr si unisce al giocatore solo nell'esito non-canonico del lato oscuro.
Tuttavia, ci sono alcune eccezioni quando una fonte esterna al canone, come una guida o un'enciclopedia, dice che qualcosa avviene, come per esempio Brianna che si unisce all'Esule Jedi. Nel gioco, Brianna si unisce al giocatore solo se questi sceglie la non-canonica identità maschile. In quel caso il gioco è inconsistente al canone e ricade sotto la logica delle "meccaniche di gioco".
- i giochi di Battlefront hanno sia una campagna che una componente di azione immediata. Se gli eventi della campagna, compresi quelli che appaiono solo lì, come la Battaglia di Kamino e l'esistenza di X1 e X2, sono considerati canone. Tuttavia, l'azione immediata consente al giocatore di creare battaglie non-canoniche e contiene evidentemente elementi di gioco non-canonici, come Luke Skywalker che combatte su Naboo durante la Guerra dei Cloni.
George Lucas e il Canone di Star Wars
Nell'introduzione dell'edizione del 1994 di Gemma di Kaiburr, Lucas ha fornito la sua visione dell'evoluzione della saga di Star Wars:
- "Dopo che è uscito Star Wars è diventato evidente che la mia storia—a prescindere da quanti film siano serviti per raccontarla—era solo una delle migliaia che potevano essere raccontate sui personaggi che abitano quella galassia. Ma quelle non erano storie che ero destinato a raccontare. Invece sarebbero nate dall'immaginazione di altri autori, ispirati dallo scorcio di galassia che i film hanno fornito. Oggi è un fantastico, e anche inaspettato, retaggio di Star Wars che così tanti autori talentuosi stiano contribuendo alla saga con nuove storie."
Questa citazione proviene dal numero di Agosto/Settembre 1999 dello Star Wars Insider:
- "Parte del lavoro di regista è cercare di tenere tutto in ordine e io posso farlo tramite i film—ma non posso farlo per l'intero universo di Star Wars."
Nel luglio 2001, Lucas ha dato la sua opinione su che cosa faccia parte del canone di Star Wars durante un'intervista al Cinescape magazine:
- "Qui ci sono due mondi," spiegò Lucas. "C'è il mio mondo, che sono i film, e c'è questo altro mondo che è stato creato, che io definisco un universo parallelo—il mondo dei libri, dei videogiochi e dei fumetti. Non si intromettono nel mio mondo, che costituisce un limitato periodo di tempo, ma si infilano fra di essi. Non sono troppo coinvolto nell'universo parallelo."
In seguito, nell'agosto 2005 in una intervista per lo Starlog magazine:
- STARLOG: "L'universo di Star Wars è immenso ed eterogeneo. Non si confonde mai per via del materiale secondario che è presente nei libri, fumetti e altri format?"
- LUCAS: "Non leggo quelle cose. Non ho letto nessuno dei romanzi. Non so nulla di quel mondo. E' un mondo diverso dal mio mondo. tuttavia mi impegno di mantenerlo consistente. Il modo che ho per farlo è tramite la Star Wars Encyclopedia. Quindi se mi viene in mente un nome o altro, controllo che non sia stato usato. Quando ho detto ad altri che potevano inventare le loro storie di Star Wars, abbiamo deciso che, come in Star Trek, avremmo avuto due universi diversi: il mio universo e questo. Cercano di rendere il loro universo il più aderente possibile al mio, ma è normale che si entusiasmino e decidano di intraprendere altre direzioni."
- CHEE: "George Lucas di certo non è vincolato dall'EU, anche se è certamente aperto ad usare cose che sono state create in esso (Aayla Secura e il nome Coruscant, ad esempio). D'altra parte, dalla citazione sembra che l'EU sia separato dalla visione di George di Star Wars. Non è così. L'EU segue certe regole e principi stabiliti da George Lucas tramite i film ed altre linee guida che fornisce al di fuori di essi.
Una conversazione fra Lucas e John Knoll in un web diary durante la produzione di Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith ha mostrato più sul rapporto fra i film ed Universo Espanso:
- JOHN KNOLL: "Quindi, George, come si è fatto quella cicatrice Anakin?"
- LUCAS: "Non lo so. Chiedilo ad Howard," risponde George, riferendosi al Presidente della Lucas Licensing Howard Roffman. "E' una di quelle cose che succedono nei romanzi fra i film. Io mi sono limitato a inserirla. E' lui che deve spiegare come se l'è fatta. Io credo che Anakin sia solo scivolato nella vasca da bagno, ma ovviamente non è quello che dirà a tutti."
Druante lo ShoWest del 2008, Lucas ha rilasciato un'intervista nella quale ha menzionato la differenza fra "il suo mondo" e "il mondo delle licenziatarie" e "il mondo dei fans":
- Intervistatore: "Crede che ci saranno altre persone a continuare la saga di Star Wars dopo Episodio VI o trasformare in film materiale già esistente?"
- Lucas: "Ma non c'è storia dopo Episodio VI, non c'è storia e basta. La storia è su Anakin Skywalker e quando Anakin Skywalker muore è la fine della storia. Non c'è una storia su Luke Skywalker, a parte i libri voglio dire. Ma ci sono tre mondi: c'è il mio mondo che ho creato io, c'è il mondo delle licenziatarie che comprende libri, fumetti, videogiochi, che è il loro mondo, e il mondo dei fan che anch'esso è ricco di immaginazione. Ma non sempre si mescolano. E io sono responsabile del mio mondo. Non posso farmi carico del mondo delle altre persone, perchè non posso stare al passo con esso."
Un altro importante scambio fra Lucas e un giornalista è apparso nel maggio 2008 sul Total Film magazine:
- TOTAL FILM: "L'universo di Star Wars si è espanso molto oltre i film. Quanta libertà d'azione hanno i creatori di videogiochi o gli autori dei libri?"
- LUCAS: "Loro hanno il loro mondo. Ci sono tre pilastri di Star Wars. Forse mi metterò nei guai per questo ma non fa niente! Ci sono tre pilastri: il padre, il figlio e lo spirito santo. Io sono il padre, Howard Roffman (presidente della Lucas Licensing) è il figlio e lo spirito santo sono i fans, quel genere di monto etereo di tante persone che se ne escono con storie e teorie diverse. Questi tre pilastri non sempre combaciano, ma i film e le serie TV sono tutte sotto il mio controllo e sono coerenti fra loro. Howard cerca di mantenere anche la sua parte consistente, ma a volte prende delle tangenti ed è difficile trattenerlo. Una volta mi ha detto che esistono due universi di Star Trek: ci sono le serie TV e gli spin-off. Ha detto che erano completamente diversi e che non avevano niente a che fare l'uno con l'altro. Così gli ho detto, "Okay, procedi." Nei primi periodi gli ho detto che non potevano scrivere niente su come era nato Darth Vader, per ovvi motivi, ma altrimenti gli ho lasciato fare praticamente tutto quello che volevano. Hanno creato questo fantastico universo che copre migliaia di anni!"
- TOTAL FILM: "Sarebbe d'accordo che venissero raccontate altre storie di Star Wars dopo di lei?"
- LUCAS: "Ho lasciato istruzioni specifiche affinchè questo non avvenga. Sicuramente non ci saranno Episodi VII, VIII e IX. Questo perchè non c'è alcuna storia. Cioè, non ho mai pensato a nulla. E ora ci sono i romanzi sugli eventi dopo Episodio VI, che è totalmente diverso da cosa avrei scelto di fare io. La storia di Star Wars è la tragedia di Darth Vader. Quella è la storia. Quando Vader muore, non torna in vita, l'Imperatore non viene clonato e Luke non si sposa..."
Il Canone nel database Holocron sulla continuità
Nel 2000, Leland Chee fu incaricato dalla Lucas Licensing di sviluppare un archivio per il mantenimento della continuità nelle opere di Star Wars, noto con il nome di database Holocron sulla continuità (Holocron continuity database). L'Holocron segue la politica in vigore da anni, ma le capacità di un software consentono di dare il loro proprio merito a ciascun elemento di una storia, opiuttosto che alla storia stessa.
Ogni voce del database Holocron include un'area in cui apporre una lettera (G, T, C, S o N) che rappresenta il grado di canonicità dell'elemento considerato; in via informale, queste lettere vengono applicate ai gradi di canonicità stessi: canone G', canone T, canone C, canone S e canone N. La creazione di questa classificazione fu parte integrante dei compiti di Chee, il quale spese le fasi iniziali del suo incarico raffinando i parametri di questi livelli fino alla forma attuale.
G, T, C e S formano l'effettiva continuità di Star Wars. I livelli superiori implicano un'autorevolezza, una verosimiglianza e una coerenza maggiori rispetto a quelli successivi; per esempio, la storia di Boba Fett dovette essere completamente rivista alla luce degli eventi narrati in Star Wars Episodio II: L'attacco dei cloni, i quali costrinsero a retroconnettere tutto il materiale scritto fino a quel momento affinché fosse coerente con il canone G.
- Il canone G è il Canone George Lucas, e comprende i sei episodi e tutto il materiale fornito da Lucas stesso alla Lucas Licensing (incluse le note di produzione mai pubblicate - sue o del dipartimento di produzione). Fanno parte del canone G anche idee di Lucas sviluppate nell'ambito degli adattamenti romanzeschi, le guide ufficiali dei film e altre fonti, sebbene qualunque cosa creata dagli autori di queste fonti sia canone C. Quando si deve affrontare la questione dei cambiamenti fra differenti versioni dei film, le edizioni più recenti hanno la priorità sulle vecchie, poiché correggono errori, compattano le due trilogie ed esprimono con maggior fedeltà la visione attuale di Lucas sull'universo di Star Wars. Anche le scene tagliate presenti su DVD sono considerate canone G (laddove non entrano in palese contraddizione con quanto affermato nei film).[1]
- Il canone T[2], o Canone televisivo[3], si riferisce al livello di canone che riguarda i film d'animazione come Star Wars: The Clone Wars e le due serie televisive Star Wars: The Clone Wars e Star Wars live-action.[4][5] E' un grado di canonicità di origine recente, sviluppato appositamente per fornire una via di mezzo fra canone G e canone C, come confermato da Chee[6].
- Il canone C è il Canone di continuità, e comprende tutte le opere recenti (e parecchie delle vecchie) rilasciate sotto il marchio Star Wars: libri, fumetti, giochi, cartoni, film non cinematografici e altro. I giochi rappresentano un caso speciale, in quanto solo le storie ivi narrate sono considerate canone C, mentre cose come abilità e statistiche di gioco possono non esserlo;[7] I videogiochi, poi, offrono spesso opzioni non canoniche come scegliere il sesso del protagonista, magari già maschio o femmina secondo fonti ufficiali. Elementi del canone C sono apparsi nei film, il che ha comportato la loro elevazione al rango di canone G: la lista include "Coruscant,"le swoop bike, Quinlan Vos, Aayla Secura, i mercantili YT-2400 e i trasporti Action VI.
- Il canone S è il Canone secondario; i materiali da esso inclusi possono essere riutilizzati o ignorati, a seconda delle esigenze degli autori. Fanno parte di questa categoria la maggior parte delle opere più vecchie, come i fumetti Star Wars Marvel - i quali minano la continuità in moltissimi punti - ed alcuni elementi di storie al limite del canone N ed altre cose che semplicemente "stonano". Molti di quelli che una volta erano elementi del canone S sono finiti per diventare canone C, attraverso la loro inclusione in lavori più recenti, grazie al contrinuto di autori esperti di continuità. Invece, altri lavori datati come The Han Solo Adventures sono stati accettati nel canone fin da subito.
- N significa Non canone. Ne fanno parte le storie "What-if" (come quelle della serie Infinities) e qualunque altra cosa sia contraddetta direttamente e irrimediabilmente dai livelli di canone superiori. N è l'unico livello a non essere considerato canone dalla Lucasfilm. Il materiale tagliato dal canone e le scene eliminate definitivamente dalle opere di Star Wars finiscono qui, a meno che nuovi prodotti canonici non le reintegrino in qualche modo.
Il nuovo inizio del 2014
- "La cosa delle leggende è che parte di esse sono vere."
- ― John Jackson Miller
Il 25 aprile 2014, un comunicato stampa uscito su StarWars.com ha confermato che i film della trilogia dei sequel non aderiranno all'Universo Espanso post-Ritorno dello Jedi. L'editrice senior della LucasBooks Jennifer Heddle ha confermato che l'EU non sarà più considerato canone. L'EU è stato infatti rinominato "Legends" e tutte le pubblicazioni ad esso relative saranno stampate con quel logo.
Da allora, l'unico materiale precedentemente pubblicato da considerare canone sono i sei film di Star Wars e la serie televisiva Star Wars: The Clone Wars, film compreso. Gran parte del materiale uscito dopo il 25 aprile—come la serie TV Star Wars Rebels e tutti i romanzi a partire da Una nuova alba—è considerata parte del nuovo canone, in concomitanza con la creazione della Lucasfilm Story Group, che attualmente supervisiona la continutà nel suo complesso. I personaggi che appartengono a "Legends" possono ancora essere utilizzati ove ritenuto necessario, anche se gli eventi che li riguardano non sono più considerati canone.