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La Guerra di Resistenza Anti-Sith fu un lungo conflitto che oppose, prima separatamente e poi unitariamente, l'Impero in Esilio di Roan Fel, la Flotta del Nucleo dell'Alleanza Galattica e i resti del Nuovo Ordine Jedi al dominio galattico del Nuovo Impero, controllato dall'Unico Sith. Inizialmente divise e impegnate nelle loro lotte separate contro i Sith, successivamente le tre resistenze si unirono per formare un fronte comune contro un Impero che si trovava sempre più circondato.
Storia
Subito dopo la fine disastrosa della Guerra Sith-Imperiale, che vide l'Impero riconquistare il proprio dominio galattico, Roan Fel fu usurpato da Darth Krayt, il quale si impose saldamente come Imperatore e costrinse l'Alto Consiglio dei Moff, benché riluttante, a giurargli fedeltà. I Sith si portarono così a capo dell'Impero e della Galassia, ma il loro dominio non era assoluto, dal momento che fin da subito si presentarono focolai di insurrezione e guerra civile.
La guerriglia di Stazi
Dalla Battaglia di Caamas, che aveva segnato il fato dell'Alleanza Galattica, era sfuggito l'Ammiraglio Gar Stazi, comandante della Flotta del Nucleo dell'Alleanza Galattica. Indomito, egli decise di continuare a resistere a oltranza contro i Sith.
Stazi adottò attacchi mordi e fuggi per logorare gli Imperiali, essendo peraltro impossibilitato di condurre un attacco su vasta scala. Sulle sue tracce fu messa la Terza Flotta Imperiale dell'Orlo Esterno, sotto il comando di Darth Azard e affidata prima all'Ammiraglio Sha Dun, quindi all'Ammiraglio Dru Valan. Una svolta nel conflitto avvenne sette anni dopo la Battaglia di Caamas, quando Stazi mise a punto un piano per rubare il nuovo incrociatore da guerra imperiale, l'Imperious, e farne uso per attacchi su vasta scala.
Nella Battaglia di Dac che ne seguì, Stazi, benché inizialmente caduto nella trappola di Valan, riuscì ad adempiere a questo obiettivo, rinforzando notevolmente la sua flotta.
La rivolta lealista imperiale
Sette anni dopo la sua usurpazione ad opera di Krayt, Roan Fel fece ritorno su Bastion e prese possesso dell'antica capitale dell'Impero, rivendicando apertamente il proprio diritto al trono. Qui, Fel cominciò a richiamare tutte le forze a lui leali, in primo luogo i Cavalieri Imperiali, al fine di combattere contro l'usurpatore. Ciò generò una grave frattura all'interno del Nuovo Impero, i cui ufficiali si trovarono divisi fra la fedeltà ad un uomo come loro legittimo Imperatore e la fedeltà al trono come istituzione.
Facendo leva sul fatto che gli uomini dell'Impero erano fedeli al trono e non a un uomo, il Consiglio dei Moff e i Sith tentarono più volte di soffocare l'insurrezione. La Battaglia di Borosk rappresentò un duro colpo per i lealisti, ma i vari tentativi di assassinio di Fel, come quello di Darth Kruhl, fallirono, permettendo al deposto Imperatore di continuare la propria attività, portando così sempre più forze imperiali sotto la propria ala.
Roan Fel tentò inoltre di offrire un’alleanza a Gar Stazi, ma le trattative vennero sabotate dagli agenti imperiali.
Una svolta
Mentre Stazi e Fel combattevano le loro guerre, Krayt si mise sulle tracce di Cade Skywalker, un giovane discendente di Anakin Skywalker che possedeva il potere per curare il morbo che lo affliggeva portandolo vicino alla morte. L'Imperatore riuscì a catturarlo e a portarlo su Coruscant, dove lo affrontò; fintosi inizialmente disposto ad aiutarlo, Skywalker successivamente lo sfidò, riuscendo a sfuggirgli dopo una dura battaglia.
Questo, congiuntamente al fatto che la flotta di Stazi aveva rubato l'Imperious, portarono Krayt su tutte le furie. La tragica risposta che diede ai suoi nemici fu il Massacro di Dac, con il quale diede inizio al Genocidio dei Mon Cal. Poco dopo il massacro, però, la Cavaliere Imperiale Sigel Dare riuscì a raggiungere Stazi, avvertendolo delle bombe da lei piazzate sull'Imperious. L'Ammiraglio riuscì così a farle disattivare e ciò portò alla stipulazione di un'alleanza fra lui e Fel. Nello stesso periodo, una delegazione di Cavalieri Imperiali venne inviata al Tempio Nascosto dei Jedi, dove convinse il Consiglio Jedi ad accettare un’offerta di alleanza da parte di Fel.
Krayt non aveva però perso la volontà di curarsi. Skywalker, i Cavalieri Imperiali e la Jedi Celeste Morne decisero di tendergli una trappola su Had Abbadon: sfruttando lo spirito dell'antico Signore dei Sith Karness Muur, essi attrassero Krayt sul pianeta, dove fecero scattare la trappola e lo affrontarono. Nel corso di un furioso duello, Azlyn Rae riuscì a ferire mortalmente il Signore Oscuro; all'insaputa di tutti, questi sopravvisse, ma venne poco dopo tradito e finito dal suo più fedele luogotenente: Darth Wyyrlok.
Una volta su Korriban, Wyyrlok finse che Krayt fosse in stasi curativa e così ottenne l'alleanza di Darth Stryfe; successivamente, fatto ritorno su Coruscant, nominò il Grand'Ammiraglio Morlish Veed come reggente, ottenendo così il suo aiuto, e si occupò di consolidare il proprio potere. Tuttavia, la morte di Krayt scuoteva i nemici aperti quanto quelli mascherati: mentre, all'interno dell'ordine, Darth Maladi cospirava per rovesciarlo, la notizia della scomparsa del Signore Oscuro portò il Nuovo Ordine Jedi a uscire allo scoperto per combattere l'Impero dopo anni di isolamento.