Gungan
- "Gungan no muore senza fa' lotta. Noi es guerreros."
- ―Jar Jar Binks[fonte]
I Gungan erano umanoidi anfibi originari del pianeta Naboo. Prima dell'Invasione di Naboo, i Gungan erano una società largamente isolazionista, ed erano in grado di combinare la tecnologia con la biologia.
Indice
Caratteristiche
Razza anfibia con polmoni adatti a trattenere il fiato per molti minuti, i Gungan si trovavano a loro agio sia in ambienti acquatici che terrestri.
Nonostante esistessero diversi ceppi, la maggior parte dei Gungan mostrava gli stessi tratti fisici. Normalmente erano alti e snelli umanoidi. La loro struttura scheletrica era estremamente flessibile, in quanto composta da materiale cartilagineo piuttosto che ossa dure. Questo rendeva i loro volti molto espressivi, e i loro corpi più resistenti agli urti.
Esistevano almeno due specie diverse nella razza Gungan. I Gungan Otolla erano caratterizzati da alte e snelle strutture, lunghe orecchie (o haillu), occhi inquisitori in cima ad un breve fusto, e musi pronunciati. I Gungan Ankura erano una razza antica, con strutture più massicce, musi e orecchie più corti, e occhi socchiusi. I Gungan nascevano da uove poste in culle subacquee, e in forma di come girini. Sviluppavano in fretta gli arti, ed erano in grado di camminare sulla terra in un mese dalla nascita.

I lunghi volti Gungan erano dotati di un resistente ma flessibile becco per scavare in cerca di cibo. Essi avevano inoltre lunghe e muscolose lingue con le quali catturavano molluschi e piccoli anfibi dalle paludi di Naboo. I loro denti eran larghi e smussati, capaci di rompere i gusci dei pesci. Le larghe narici si chiudevano completamente quando viaggiavano sott’acqua. La natura prettamente anfibia di questa razza veniva particolarmente rivelata dal suo assetto di nuoto, durante l’immersione in acqua era possibile infatti notare come i loro occhi si ritraessero parzialmente nel cranio, membrane nittanti coprissero gli occhi e le loro narici si chiudessero ermeticamente, ben nota era anche la loro incredibile capacità polmonare che li poneva in grado di rimanere a lungo in immersione senza mai dover riprendere fiato. Cauti, sospettosi e indagatori, malsopportano ogni forma di oppressione e coloro i quali hanno la tendenza a provocare guai.
Società e cultura

La fonte energetica dei Gungan era una misteriosa “sostanza appiccicosa” dal colore blu-bianco raccolta nelle profondità degli oceani di Naboo. Il viscido plasma costituiva anche la base dei loro armamenti.
I Gungan approfondirono la conoscenza dei campi energetici per molteplici usi. Le città subacquee sfruttavano campi idrostatici che creavano larghe bolle ripiene di atmosfera all’interno delle quali si sviluppavano le città. Similarmente, le truppe terrestri trasportavano strutture portatili che generavano campi energetici protettivi in grado di deflettere il fuoco dei blaster. Nei combattimenti su larga scala, i generatori di scudi Gungan giganti potevano creare un immenso ombrello protettivo che poteva respingere i colpi dei laser e degli oggetti fisici tramite la spinta dell’energia cinetica.
Nonostante fossero maestri di questa bizzarra tecnologia, i Gungan impiegavano comunque degli animali da soma per il trasporto. La loro monta più comune era il kaadu, un volatile rettile senza ali che adornavano con piume e che cavalcavano durante i combattimenti. Altre monte predilette dai Gungan erano i grandi e testardi falumpaset. Per carichi davvero pesanti, avevano addomesticato i fambaa, lucertole quadrupedi di palude alte circa nove metri.
I Gungan mantenevano una vasta forza armata permanente, chiamata il Grande Esercito Gungan. Questi soldati di fanteria erano equipaggiati con cesta (staffe dotate di una piccola palla energetica in cima), elettromazze, e atlatl in grado di lanciare sfere di plasma energetico (o booma, come li chiamavano i Gungan). Le catapulte Gungan potevano lanciare anche le booma più voluminose a grandi distanze.
Sebbene la cultura dei Gungan fosse pacifica, la sua evoluzione nel corso della storia abbia attraversato una lunga serie di sanguinarie faie tra clan rivali, interrottesi solo quando l’arrivo di coloni Umani sul pianeta li spinse a fare fronte comune contro questa possibile minaccia. Alcuni tratti della cultura guerriera rimasero fra i Gungan, che continuarono ad ammirare l’astuzia e la forza come qualità essenziali. Molte comunità Gungan erano dedite all’agricoltura e all’artigianato, i cui prodotti venivano scambiati tra i vari insediamenti; sebbene con riluttanza alcuni affari venivano conclusi anche con gli Umani residenti su Naboo, con cui però i contatti venivano, fino agli eventi che portarono alle Guerre dei Cloni, mantenuti al minimo.
Storia

La rottura fra i Gungan e i Naboo iniziò fin dal loro primo contatto, secoli prima. Nonostante non riuscirono per lungo tempo a comprendersi l’un l’altro, questo non sfociò mai nella guerra aperta.
Quando la Federazione dei Mercanti invase Naboo, Rugor Nass decise di rimanere neutrale, senza coinvolgimenti nel conflitto. Sentì che l’isolamento dei Gungan li avrebbe tenuti al sicuro da quello che succedeva sulla superficie. Purtroppo, si sbagliava. Gli eserciti della Federazione invasero le paludi, e costrinsero i Gungan a lasciare Otoh Gunga.
Si ritirarono in quello che chiamavano il luogo sacro fra le paludi. Qui, la Regina Amidala, sovrana dei Naboo, supplicò Rugor Nass di aiutarla. Colpito dalle sue parole, Nass decise di unire le sue forze ai Naboo, nel tentativo di scacciare la Federazione. Il Grande Esercito Gungan ingaggiò una grande battaglia contro le armate droidi, e molti Gungan morirono nella lotta. Nonostante tutto, le forze della Regina e i suoi alleati riuscirono a catturare il Viceré della Federazione, e a distruggere la nave controllo droidi orbitante, liberando così il pianeta.
Nei festeggiamenti che seguirono, Rugor Nass e la Regina Amidala dichiararono la pace su Naboo e l’inizio di una nuova relazione fra i due popoli. Le due culture, che per lungo tempo erano state divise dal pregiudizio, sarebbero state per sempre unite dalla coscienza e nell’amore comune per il loro pianeta.
Dopo la firma dello storico trattato, i Gungan videro la fine del loro isolamento, ed entrarono a far parte della galassia circostante. Il primo problema che dovettero affrontare fu la sovrappopolazione all’interno di Otoh Gunga e delle altre città subacquee. I Gungan avevano grande rispetto della natura e del suo equilibrio, e non vollero sovraccaricare il loro ecosistema nativo. Con l’aiuto dei Naboo, Rugor Nass organizzò una campagna di colonizzazione della luna di Naboo Ohma-D'un.
Dietro le quinte
In un'intervista, George Lucas ha rivelato che il nome "Gungan" viene dal termine usato da una delle sue figlie, da bambina, per indicare i grandi camion. A quanto pare, ella si fermava puntando il dito ed esclamando, "Papà! Gungan?"[fonte?]
Almeno in parte, l'aspetto dei Gungan è preso in prestito da quello degli adrosauri, dinosauri dotati di becco del periodo Cretaceo.
"Gungan" indica anche un membro di un genere di rane australiane, l'Uperoleia.[fonte?]
I Gungans, in particolar modo Jar Jar Binks, sono stati spesso aspramente criticati dai fan, soprattutto dopo essere stati inserito nella versione post-2004 de Il ritorno dello Jedi.
Presente in
Presenze non canoniche
- "George R. Binks" - Star Wars Tales 20 (fonte canonica ambigua)
- LEGO Star Wars: Il Videogioco
- LEGO Star Wars: La Saga Completa
- "Fett Club" - Star Wars Tales 24
- Star Wars: Battlefront II (Compare in eventi fuori dalla trama)
- Tag & Bink: Revenge of the Clone Menace (solo in una immagine)
- LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica (Solo usando i salvataggi di LEGO Star Wars: Il Videogioco)
- "Force Fiction" - Star Wars Tales 7
- "Failing Up With Jar Jar Binks" - Star Wars Tales 20
- "Melvin Fett" - Star Wars Tales 20 (solo citazione)
- The Emperor's Court
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