Stazione Citadel

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Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Citadel 1.jpg
Stazione Citadel
Informazioni generali
Edificazione

3.955 BBY

Distruzione

Smantellata dopo il 3.951 BBY

Luogo

Telos IV

Costruito da
Caratteristiche architettoniche
Altezza

Varie

Larghezza

Varie

Utilizzo
Epoche
Affiliazione

La Stazione Citadel era una immesa stazione spaziale orbitale che serviva come base operativa per il Progetto di Ripristino Telosiano su Telos IV.

Storia

Durante la Guerra Civile Jedi, Darth Malak aveva ordinato al suo secondo in comando, l’Ammiraglio Saul Karath, di bombardare e distruggere il pianeta Telos, che si era opposto alla resa offerta dall’Impero Sith. La flotta Sith effettuò un lungo e martellante bombardamento, annientando le città e la flora del pianeta, in alcuni casi danneggiando la stessa atmosfera e rendendo grandi zone inabitabili.

La popolazione di Telos, dapprima dispersasi, fu radunata dagli Ithoriani sulla Citadel, una grande stazione orbitale con le caratteristiche di una vera e propria città dalla quale gli Ithoriani potevano monitorare il Progetto di Ripristino Telosiano avviato dalla Repubblica Galattica. Se ciò avesse avuto successo, il consenso della Repubblica avrebbe subìto un’impennata ed altri pianeti sarebbero potuti essere risanati con lo stesso metodo.

Benché la Repubblica avesse creato un corpo di polizia locale autonomo, a Citadel vennero comunque a crearsi filiali dello Scambio e la polizia non impedì alla Czerka Corporation di infiltrarsi nel progetto di ripristino attraverso poco pulite amicizie con membri del governo Telosiano. Vi fu subito “guerra” fra gli Ithoriani e la Czerka Corp: mentre i primi volevano ristabilire l’ecosistema di Telos, affinché la gente potesse tornarci a vivere, la Czerka cercava solo di trarre profitto dal progetto, senza badare al ripristino vero e proprio.

Fu l’Esule Jedi a stabilizzare la situazione: giunto a Telos a bordo della Ebon Hawk, egli si alleò con gli Ithoriani e riuscì ad aiutarli a smascherare gli sporchi affari della Czerka, la quale fu cacciata da Telos dal governo.

Vista della stazione dall'esterno.
La Citadel fu attaccata dal Signore dei Sith Darth Nihilus, attirato dall’accademia di Atris presente su Telos e dal progetto di ripristino: distruggerli tutti e due avrebbe comportato la vittoria finale dei Sith. Tuttavia, fu sempre l’Esule a salvare la stazione: mentre Onderon, Dantooine e i Mandaloriani inviarono supporto alla Citadel, il Jedi salì a bordo del Ravager, l’ammiraglia di Nihilus, dove sconfisse il Signore dei Sith e distrusse la nave. Le restanti forze Sith vennero sgominate senza difficoltà dalla flotta della Repubblica sopraggiunta.

Con la sconfitta di Nihilus, la Citadel continuò ad essere operativa e nel corso degli anni, grazie all’aiuto prolungato degli Ithoriani e al ristabilimento della Repubblica, Telos tornò abitabile, e finalmente i Telosiani poterono tornare a vivere e a prosperare sul loro pianeta natio.

Presente in

Fonti

La stazione in fiamme.

Collegamenti esterni