Taris

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Taris
Dati astrografici
Regione

Orlo Esterno

Settore

Settore di Ojoster

Sistema

sistema di Taris

Sole/i

1: Taris

Satelliti

4

Coordinate

N-7

Periodo di rotazione

24 ore standard

Periodo di rivoluzione

314 giorni locali

Struttura fisica
Tipo

terrestre

Diametro

12.200 km.

Atmosfera

tipo I (respirabile)

Gravità

standard

Ecosistema
Clima

temperato

Terreno principale

centri urbani, oceani

Creature indigene

Tach

Luoghi d'interesse

Prima della Guerra Civile Jedi:

Società, economia, politica
Specie autoctone

Umani, Rakghoul

Specie immigrate

Prima della Guerra Civile Jedi: diverse

Lingua ufficiale

basic

Popolazione
  • 6 miliardi (prima della Guerra Civile Jedi), 1 miliardo (dopo la ricostruzione) [fonti canoniche]
  • un trilione [fonti non canoniche, matematicamente più corrette]
Città principali

Ecumenopolis

Importazioni

Prima della Guerra Civile Jedi: alimentari, materiali di costruzione

Esportazioni

Prima della Guerra Civile Jedi: birra tarisiana

Affiliazione

Situato nell’Orlo Esterno, il pianeta terrestre Taris era un pianeta dell'Orlo Esterno, situato nel Settore di Ojoster. Scoperto dagli esploratori della Repubblica lungo la Rotta Commerciale Perlemiana, la colonia che vi si stanziò crebbe fino a diventare un'ecumenopoli in grado di rivaleggiare con i pianeti più importanti della Repubblica, fino a quando la Rotta Perlemiana non venne sostituita da vie più sicure e più veloci. Nonostanze il pianeta-città fosse già in lento declino, fu il bombardamento voluto da Darth Malak a ridurne le speranza di nuova gloria.

Caratteristiche

La Città Alta di Taris.
I ricchi e i potenti si riservarono la Città Alta, gestendo le proprie vite ai piani più alti dei torreggianti grattacieli che dominavano il paesaggio planetario. Qui, la nobiltà si circondava di ricchezze e prosperità, dimenticandosi le sofferenze di coloro che erano costretti a vivere molto al di sotto di loro.

Scendendo nei livelli inferiori della Città Bassa, i segni di decadimento urbano diventavano evidenti: sudiciume e immondizia riempivano le strade, e veicoli bruciati come finestre rotte fungevano da promemoria delle violente guerre fra le bande di swoop locali bramose di conquistare il controllo l’una sull'altra.

Fra queste bande si distinguevano i Vulkar Neri e gli Hidden Bek. Il crimine locale tuttavia era gestito da un individuo di nome Davik Kang, in servizio su Taris per la più importante organizzazione criminale di tutta La galassia: lo Scambio.

I cittadini della Città Bassa, cioè non-Umani e coloro che non appartenevano alle classi di prestigio della società, lottavano quotidianamente per sopravvivere in distese desolate di permacrete, aggrappandosi alla flebile speranza che un giorno, forse, avrebbero potuto fuggire da questo luogo infelice.

Skyline di Taris.
Se persino per gli abitanti della Città Bassa esisteva una speranza, per coloro che venivano banditi sotto la superficie del pianeta, i Reietti, ogni speranza era perduta: coloro che venivano espulsi nell’oscuro mondo dei Bassifondi erano costretti a riunirsi in piccoli villaggi diroccati, in continua lotta per la sopravvivenza. Malattie e fame coglievano in molti, e i rakghoul, mostri mangia-carne che vivevano nelle fogne al di sotto di Taris, facevano ancora più vittime. Questa terribile malattia coglieva coloro che ne venivano infettati, trasformandoli anch’essi in rakghoul.

Storia

Taris fu uno di quei pianeti che vennero colonizzati man mano che gli esploratori repubblicani estendevano i loro viaggi nella Galassia, stabilendo nuove rotte e venendo a contatto con diversi popoli e culture.

Grazie alle peculiare posizione nella Rotta Commerciale Perlamiana, il pianeta ebbe la possibilità di arricchirsi enormemente, sviluppandosi in poco tempo in'unica città. Quando vennero scoperte e aperte nuove rotte per i commerci, la città subì un lento declino, che inizio a manifestarsi nei distretti più profondi: come in tutte le ecumenopoli infatti, il crimine e la povertà regnava sovrano nei settori meno abbienti, relegati all'ombra degli alti palazzi dei notabili.

Prima della Guerra Civile Jedi, scienziati Repubblicani svilupparono un siero in grado di curare la malattia rakghoul, per preparare i soldati Repubblicani per le operazioni sulla superficie selvaggia.

Tuttavia i piani della Repubblica vennero ostacolati dai Sith, i quali invasero il pianeta e stabilirono un blocco militare intorno ad esso, non permettendo ad alcuna nave di lasciare il pianeta. I Sith presero d’assalto gli edifici Repubblicani di ricerca del virus rakghoul “liberando” il siero, che venne poi usato per proteggere le pattuglie d’esplorazione dei Sith che si avventuravano intorno alla Città Bassa.

Nel tentativo di far breccia nel blocco Sith, la Repubblica aveva inviato una flotta sostenuta dalla meditazione da battaglia della Jedi Bastila Shan. Tuttavia la nave di Bastila, la Endar Spire, venne inaspettatamente colta da un’imboscata da parte dei Sith. Bastila dovette fuggire a bordo di un guscio di salvataggio, mentre l’ufficiale Carth Onasi e un Revan dalla memoria cancellata (la cui vera identità era nota solamente a Bastila) la seguirono poco dopo, appena prima che la nave esplodesse.

Il guscio di salvataggio di Bastila si schiantò nei pressi dei Bassifondi, e il clan dei Vulkar Neri fu il primo a trovarla, catturarla (o almeno questo è quanto lei gli fece credere) e farne una schiava, premio per il campione di gare di swoop. Revan e Carth atterrarono nella Città Alta, e, in collaborazione con Mission Vao ed il suo amico Wookiee Zaalbar, riuscirono a scoprire cosa era accaduto a Bastila. Revan partecipò alla gara, ed un prototipo di potenziatore per il motore dviluppato dagli Hidden Bek gli permise di vincere. La vittoria gli permise di liberare Bastila, anche se con qualche difficoltà.

Il bombardamento di Taris operato da Darth Malak.
In cerca di un modo per lasciare il pianeta, Revan si mise in contatto con Canderous Ordo, il quale aveva un piano per infiltrarsi nella base dei Sith e rubare I codici di lancio che potevano permettere ad una nave di oltrepassare il blocco in sicurezza. Revan riuscì nella missione grazie all’aiuto del droide T3-M4.

Nel frattempo però, Darth Malak, Oscuro Signore dei Sith, iniziò a preoccuparsi dei lunghi tempi che stavano occorrendo per trovare Bastila; temendo che potesse in qualche modo lasciare Taris, ordinò all’Ammiraglio Saul Karath di “spazzare via questa patetica forma planetaria dalla faccia della Galassia”. La flotta Sith fu raggruppata e diede inizio ad un bombardamento di massa sulla superficie.

Canderous guidò Revan e il suo gruppo all’interno della proprietà segreta di Davik Kang, permettendogli di rubare la sua nave, la Ebon Hawk, per poi decollare assistendo impotenti alla distruzione del resto della città.

Lentamente Taris venne ricostruita, e negli anni vicini alla Guerra Civile Galattica contava già qualche miliardo di cittadini.

Presente in

Fonti