Crix Madine

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Versione del 12 set 2009 alle 11:40 di Blackstar (Discussione | contributi) (Al servizio della Nuova Repubblica)

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Crix madine.jpg
Crix Madine
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Corellia

Morte

12 ABY, Darksaber

Descrizione fisica
Razza

Umana

Sesso

maschile

Altezza

1,73 metri

Capelli

biondo-rossicci

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Fermo sostenitore della disciplina militare, il Generale Crix Madine fu un importante ufficiale Alleato e consigliere di Mon Mothma. Fu lui a ideare diverse operazioni cruciali dell’Alleanza che aprirono la via per la vittoria nella Battaglia di Endor. Madine venne incaricato di trovare un modo per distruggere il generatore dello scudo a protezione della seconda Morte Nera. I suoi soldati personalmente addestrati catturarono uno shuttle Imperiale: il Tydirium. Con questo shuttle, le truppe di Madine, sotto il comando del Generale Solo, si infiltrarono nel territorio Imperiale sulla Luna Boscosa di Endor.

Biografia

Al servizio dell'Impero

Madine, corelliano, fu il leader dei Commando d'assalto, una unità di truppe Imperiali d’elite. Quando le loro missioni divennero sempre più discutibili. Madine abbandonò una promettente carriera militare per unirsi all’Alleanza Ribelle.

Defezione all'Alleanza Ribelle

La defezione di Madine non passò sotto silenzio. Venne infatti catturato dal Generale Imperiale Rom Mohc, e incarcerato in un complesso di detenzione su Orinackra. L’abile agente dell’Alleanza Kyle Katarn si infiltrò nella prigione, e liberò Madine. Mentre era ricoverato in una casa di cura su Corellia, gli Imperiali cercarono nuovamente di eliminare il disertore, ma la squadriglia Rogue coprì la sua fuga.

Con il sostegno del Generale Carlist Rieekan, Madine venne accettato fra le fila Ribelli, e si guadagnò una posizione all’interno del Comitato Consultivo di Mon Mothma come Capo Consigliere Militare. Le sue conoscenze delle strategie Imperiali e la sua recente esperienza permisero all’Alleanza di conquistare numerose vittorie.

Comandante Ribelle

Come Comandante delle Forze Speciali Alleate, il Generale Madine mise spesso in pratica le sue regole di guerra: strategie di base che l’Alleanza sfruttò nelle campagne terrestri. La prima regola era "colpiteli quando loro non possono farlo". In pratica, questa regola stabiliva che l’Alleanza non doveva cercare di affrontare a viso aperto le forze Imperiali mettendola sul piano della forza. La seconda regola era "attaccate lo spirito del nemico". In breve, le forze di terra Alleate avevano un morale normalmente più alto di quelle Imperiali, e Madine incoraggiò i comandanti Alleati di trarre vantaggio da questo. La regola numero tre era "usate il cervello". Dato che molte truppe Ribelli ricevevano il loro addestramento sul campo e non nelle Accademie, i Ribelli si affidavano spesso a tattiche poco ortodosse.

Al servizio della Nuova Repubblica

Quando l’Alleanza si trasformò nella Nuova Repubblica, Madine continuò a prestare servizio nelle più alte sfere dell’esercito, fino a raggiungere il grado di Comandante Alleato Supremo per l’Intelligence.

In questa posizione, Madine intraprese una pericolosa missione sul campo durante la crisi della Darksaber, quando alcuni agenti Hutt senza scrupoli cercarono di acquisire il potere con un prototipo di superarma. Madine si infiltrò nella Darksaber, ma venne catturato dagli uomini di Durga lo Hutt. Essi portarono Madine di fronte al disgustoso criminale, e Durga lo uccise con un fatale colpo di blaster.

Presente in

Fonti