Nuove Guerre Sith

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Versione del 16 ott 2008 alle 19:44 di FedeloKomma (Discussione | contributi)

(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Vecchia Repubblica.
Preceduta da

Rivolta di Kanz

Seguita da

Guerra Civile Mandaloriana

Nuove Guerre Sith
Nuoveguerresith 1.jpg
Inizio

2.000 BBY

Fine

1.000 BBY

Luogo

Galassia

Esito
Battaglie principali

Prima Battaglia di Malrev IV; Battaglia di Korriban; Battaglia di Ruusan

Schieramenti


Comandanti


Le Nuove Guerre Sith furono una serie di conflitti (raggruppati in un’unica, immensa guerra) combattuti per ben un millennio fra il terzo Impero Sith e la Repubblica Galattica, che dalla sua aveva l’Ordine Jedi e l’Armata della Luce. Un altro nome conferito a questo conflitto fu Guerra di Luce e Oscurità.

Storia

Primi stadi

Sostanzialmente, le Nuove Guerre Sith si svolsero fra il 2.000 BBY (Scisma di Phanius) e il 1.000 BBY (Battaglia di Ruusan), con vari intervalli.

Le tensioni cominciarono quando cinquanta Jedi Caduti, guidati da Darth Ruin, abbandonarono l’Ordine Jedi per fondare un nuovo Impero Sith e lanciarsi in una nuova guerra contro la Repubblica per conquistare l’intera Galassia. Ruin venne ucciso da altri Sith bramosi di potere, ma ormai il processo che aveva avviato era inarrestabile e ben presto la Galassia si tramutò in un campo di battaglia.

Pur avendo un corso così lungo, la guerra ebbe picchi e ribassi, durante i quali entrambe le fazioni riuscivano a riorganizzarsi scontrandosi solo in brevi e concise scaramucce. I suddetti 'picchi' furono raggiunti durante la campagna contro il Signore delle Tenebre, la campagna di Lord Hoth, la campagna di Lord Kaan e la Battaglia di Ruusan.

Nei primi stadi (e secoli) della guerra, la vittoria arrise ai Sith. Mentre la Repubblica riorganizzava affannosamente le proprie forze armate, pagando profumatamente la Kuat Drive Yards perché le sviluppasse una nuova flotta stellare, l’Impero Sith avanzò speditamente, conquistando mondo dopo mondo. L’unico successo decisivo repubblicano in questo periodo fu la vittoria dei Jedi contro il Dark Underlord, terribile e crudele Signore Oscuro dei Sith, che venne ucciso su Malrev IV.

La guerra civile dei Sith

Nel 1.466 BBY, con la decisiva vittoria nella Battaglia di Mizra, l’Impero Sith raggiunse la sua massima espansione e fu sul punto di marciare su Coruscant. La Repubblica era in ginocchio: l’HoloNet ed il commercio intergalattico erano praticamente collassati e le forze armate assemblate con tante spese alla fine si erano dimostrate inefficienti contro la brutalità dei Sith. Se non che, furono proprio i Sith a salvare la Galassia dal loro stesso giogo: vedendo la vittoria ormai in pugno, diversi signori della guerra si autoproclamarono Signori Oscuri dei Sith, combattendo fra di loro per il dominio dell’Impero. Questo permise alla Repubblica di riorganizzarsi, e ben presto le sue flotte, guidate da ufficiali Jedi, liberarono molti territori occupati, ma solo nel 1.010 BBY riuscì a scacciare completamente i Sith nell’Orlo Esterno.

Una breve pausa dalla guerra intestina dei Sith si ebbe quando divenne unica Signora Oscura Belia Darzu, la quale scatenò la Guerra Sictis contro i Jedi, impiegando contro di loro le micidiali tecnobestie. Alla fine, però, ella venne uccisa e la guerra intestina dei Sith, seppur con intervalli irregolari, riprese ferocemente, permettendo alla Repubblica di recuperare terreno.

Nel 1.010 BBY, la guerra civile assunse un’acutezza tale che l’Impero Sith fu sul punto di collassare completamente su sé stesso, finché, quattro anni dopo, i Signori Oscuri più potenti, Kaan, Qordis e Kopecz, fondarono la Confraternita dell’Oscurità sulle ceneri dell’Impero, lanciandosi in una nuova campagna contro la Repubblica, che si rivelò devastante: molti mondi vennero riconquistati dai Sith, che si avvicinarono pericolosamente al centro della Galassia.

Kaan e Hoth

Fu Lord Hoth a controbattere la nuova offensiva Sith: messosi a capo della nuova Armata della Luce, il Generale Jedi riuscì a recuperare terreno. Alla conclusione della sua campagna, però, durante la quale si inoltrò persino nell’Orlo Esterno, la guerra si tramutò in una estenuante guerra di posizione, nella quale i Sith difendevano i possedimenti rimastigli ed i Jedi avanzano lentamente, strappando loro pianeta dopo pianeta, sistema dopo sistema, settore dopo settore.

Si arrivò infine, nel 1.000 BBY, che la totalità dell’Armata e della Confraternita si scontrarono nella Battaglia di Ruusan. Dopo mesi di combattimento, i Sith vennero decimati e respinti e Lord Kaan, per vendetta contro la vittoria nemica, utilizzò una bomba di pensiero, disintegrando quanto restava della Confraternita, ma massacrando anche i Jedi presenti. Pochi di loro, come i Cavalieri di Farfalla, riuscirono a salvarsi poiché si trovavano fuori da Ruusan al momento dell’esplosione della bomba.

La Repubblica, uscita distrutta da questa guerra, ma finalmente priva di nemici, riorganizzò il proprio intero apparato politico con la Riforma di Ruusan. Anche l’Ordine Jedi, riorganizzato, uscì dagli apparati politico e militare della Repubblica, dedicandosi esclusivamente alla difesa della pace e della giustizia. Su Ruusan, venne costruito un grande mausoleo in onore delle vittime dell’Armata della Luce, la Valle dei Jedi.

Dei Sith, alla battaglia e alla successiva caccia operata dai Jedi sopravvisse solo Darth Bane. Questi, sapendo che non era più possibile mostrarsi pubblicamente alla Galassia, ma che occorreva lavorare di nascosto, nell’ombra, redasse la Regola dei Due e prese la giovane Darth Zannah come apprendista. Egli fondò l’Ordine dei Signori dei Sith, che quasi un millennio dopo sarebbe riuscito, sotto Darth Sidious e Darth Vader, a prendere il totale controllo della Galassia.

Battaglie combattute