Radiant VII

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era dell'ascesa dell'Impero.
Radiant 1.JPG
Radiant VII
Note di fabbricazione
Produttore

Corellian Engineering Corporation

Tipo

Incrociatore spaziale di classe Consular

Note tecniche
Lunghezza

116 m

Accelerazione massima

2.040 G

Unità motrici

3 Atomizzatori Radiali 577 Dyne

Classe di iperguida

Classe 2

Sistema di iperguida

Longe Voltrans Tri-Arc Cd-3.2

Scudi

Equipaggiato

Sensori

Sistema di disturbo

Equipaggio

8

Equipaggio minimo

1

Passeggeri

16

Capacità di carico

Variabile

Autonomia

1 anno

Utilizzo
Epoche

Era dell'ascesa dell'Impero

Ingresso in servizio

66 BBY

Distruzione

32 BBY, Naboo

Presente a
Affiliazione

Repubblica Galattica

Membri dell'equipaggio noti

Antidar Williams

Comandanti noti

Maoi Madakor

"Non sanno che dipingere le loro navi di rosso non fa altro che renderle un facile bersaglio?"
Jull Dremon[fonte]

Il Radiant VII fu un incrociatore spaziale di classe Consular della Repubblica Galattica, particolarmente conosciuto per aver trasportato i Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi a bordo della Saak'ak durante il blocco di Naboo nel vano tentativo di ripermettere ai trasporti della Repubblica Galattica di scaricare e caricare merci nel sistema.

Caratteristiche

Costruito nei cantieri orbitanti della Corellian Engineering Corpoation, l’incrociatore repubblicano era un diretto predecessore della corvetta corelliana dell’Alleanza Ribelle. Il rosso scarlatto con il quale era dipinto lo scafo serviva per dichiarare apertamente che la nave era sotto immunità diplomatica, come avvertimento contro eventuali attacchi. Il rosso era il colore della neutralità per le navi stellari della Repubblica Galattica, prima dei tempi oscuri. Essendo una nave consolare, l’incrociatore repubblicano non possedeva armamenti, ma disponeva di tre robusti motori radiali atomizzati di tipo Dyne 577, un’iperguida Longe Voltrans tri-arc CD-3.2 e un robusto scudo deflettore. Montati sulla spina dorsale della nave vi erano una serie di radar e antenne per le comunicazioni, controllati da due ufficiali specializzati nel decifrare linguaggi atipici e nel decodificare complessi segnali a impulsi alieni.

Una sala diplomatica semovibile si trovava nella sezione anteriore della nave, appena prima del ponte. In questo paradiso sicuro ed isolato, avvenivano le aspre negoziazioni necessarie alla risoluzione dei contenziosi diplomatici. In caso di attacco o di altre situazioni d’emergenza, l’intero salone si poteva staccare dall’incrociatore ed allontanarsi dal corpo principale.

Storia

Il Radiant VII venne varato nel 66 BBY. Al comando del Capitano Maoi Madakor, prestò successivamente servizio nei corpi diplomatici di Coruscant.

Il Cancelliere Supremo Valorum lo inviò con a bordo due autorevoli ambasciatori Jedi a negoziare la fine del blocco imposto su Naboo dalla Federazione dei Mercanti. Nonostante l’incrociatore fosse catalogato come nave capitale, esso appariva microscopico al cospetto delle immense navi da battaglia di classe Lucrehulk che circondavano il pacifico pianeta. L’incrociatore si arrestò nell’area di atterraggio di una di esse, collocata nel braccio sinistro.

Su ordine di Darth Sidious, i Neimoidiani tesero un’imboscata ai Jedi. L’equipaggio dell’incrociatore fu colto alla sprovvista: a scudo disattivato, la nave non ebbe alcuno scampo dalle torrette turbolaser nascoste nell’hangar.

Presente in

Fonti