Uniforme militare Imperiale

L'uniforme militare Imperiale indossata dalle forze armate dell'Impero Galattico consisteva di una tunica a doppio petto con colletto alla coreana alto, pantaloni abbinati, stivali neri, cintura e berretto. Seppur priva di medaglie e nastrini, comprendeva delle mostrine di grado, come una placca di metallo, alcuni cilindri di codice e dischi da ufficiale. Fu disegnata dal Moff Wilhuff Tarkin nel quinto anno dell'Impero, per rimpiazzare l'uniforme usata dagli ufficiali del precedente governo: la Repubblica Galattica. Il design di Tarkin rimase in uso per oltre un ventennio, almeno fino alla sconfitta dell'Impero nella Battaglia di Endor.

Alla fine delle Guerre dei Cloni, il Cancelliere Supremo Sheev Palpatine riorganizzò la Repubblica Galattica in Impero Galattico. Mentre l'imponente Grande Armata della Repubblica veniva trasformata nelle Forze Armate Imperiali, l'uniforme creata originariamente per gli ufficiali della Repubblica rimase in uso per i primi cinque anni del regno di Palpatine. A quel punto, l'incarico di ridisegnare l'uniforme venne affidato al Moff Wilhuff Tarkin, un decorato governatore Imperiale originario di Eriadu. Con l'aiuto di un droide protocollare RA-7, Tarkin completò la missione mentre era di stanza alla Base Sentinel, una stazione da battaglia segreta costruita nell'orbita di Geonosis. Quando il Gran Visir Mas Amedda lo richiamò su Coruscant, Tarkin lanciò la produzione della sua nuova uniforme in modo da poterla indossare alla corte Imperiale. La nuova uniforme di servizio venne estesa ben presto a tutte le branche delle milizie e rimase in uso almeno fino alla sconfitta dell'Impero a Endor.

Le poche modifiche che furono fatte all'uniforme della Repubblica incontrarono sia il gusto personale di Tarkin che il progresso della moda militare su Coruscant.

Tunica

La giacca dell'uniforme consisteva di una tunica corta a doppio petto che si chiudeva all'interno tramite bottoni automatici. La tunica aveva un colletto alla coreana alto e come lunghezza arrivava a metà fra il fianco e il ginocchio. Quando chiusa, aveva una chiusura verticale con falda sinistra sulla destra, mentre quella delle Guerre dei Cloni che l'aveva preceduta aveva una chiusura a "S" sul petto. Inoltre, la tunica imperiale generalmente non aveva controspalline o distintivi, in quanto sia Tarkin che altri leader militari credevano che il loro utilizzo avrebbe messo più enfasi sullo status piuttosto che sul dovere di servizio.

Pantaloni

Contrariamente ai pantaloni militari a gamba stretta dell'era Guerre dei Cloni, i nuovi pantaloni militari erano larghi sulle cosce e sui fianchi e stretti in fondo in modo da essere facilmente infilati negli stivali. Nell'orlo erano anche presenti asole e laccetti.

Accessori

Gli ufficiali indossavano un paio di stivali neri con tacco in duracciaio e alti fino al ginocchio. Mentre progettava la nuova uniforme, Tarkin sottolineò l'importanza che gli stivali ben si adattassero a chi li indossava, citando le grandi distanze che si dovevano percorrere a piedi a bordo degli Star Destroyer. Altri accessori comprendevano un cappello di comando ed una cintura, su entrambi i quali era applicato un disco identificativo. Il grado ed i privilegi legati al grado erano indicato da una placca di metallo apposta a sinistra sul petto ed una serie di cilindri di codice infilati in stretti taschini proprio sotto le spalle. Sotto l'uniforme, gli ufficiali indossavano una camicia biancastra. A volte il colletto e i polsini della camicia erano appena visibili sotto la tunica. Alcuni ufficiali indossavano guanti neri.

Anche se le uniformi standard erano fatte di tessuto grigio-verde, esisteva una variante nera indossata dai sottufficiali e dagli ufficiali degli assaltatori. Esisteva anche una versione con tunica bianca, pantaloni neri e cappello nero associata ad incarichi riguardanti l'Intelligence, così come una variante grigio-blu associata alla Stampa Imperiale. Dato che lo stesso Imperatore disdegnava lodi ed encomi, sulle uniformi non vi era spazio per medaglie o nastrini onorifici.