Chimaera

Da SWX | DataBank Italiano su Star Wars - Guerre Stellari.
Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Ribellione.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era del Nuovo Ordine Jedi.Il soggetto di questa voce è apparso nell'era Legacy.
"La Chimaera è a sua completa disposizione, Ammiraglio."
Gilad Pellaeon a Thrawn[fonte]

La Chimaera era uno Star Destroyer di classe Imperial II facente parte della Flotta Imperiale, meglio conosciuta come nave ammiraglia della Flotta del Grand'Ammiraglio Thrawn e, in seguito, della Flotta dei Resti dell'Impero.

Storia

Durante la Guerra Civile Galattica

Nei primi anni di servizio, un ufficiale di nome Gilad Pellaeon fu trasferito al suo equipaggio; più tardi, egli sarebbe divenuto il secondo comandante della nave. In questo periodo, la Chimaera fu aggiornata ai nuovi standard della classe Imperial II, con migliorie agli scudi e agli armamenti.

Nel 4 ABY, la Chimaera fu sottoposta ad alcuni test per le armi presso l’Accademia Militare Imperiale di Carida. Venne convocata ad Endor per proteggere la seconda Morte Nera sotto il comando dell’Executor, e dopo la distruzione di quest’ultimo, gli subentrò nel ruolo di nave comando. Dopo diverse ore di combattimento e la perdita del capitano della Chimaera, Pellaeon divenne comandante in capo e ordinò la ritirata nella più vicina capitale di settore, Cannij Barr, nel settore di Annaj.

Pellaeon divenne il comandante di ciò che era rimasto della flotta di Endor, nonostante la presenza di ufficiali di rango maggiore come l’Ammiraglio Harrsk (il quale disertò in fretta per creare il suo feudo come signore della guerra) e l’Ammiraglio Prittick (che comandò brevemente la flotta fino ad Annaj ma non mantenne il comando per ragioni ancora sconosciute). La Chimaera, riportata a Coruscant e messa al servizio della Cerchia Stretta dell'Imperatore e, dopo la sua esautorazione, di Ysanne Isard, rimase sotto il comando di Pellaeon durante i tumultuosi anni che seguirono la frammentazione dell’Impero Galattico e divenne celebre come uno dei più efficienti Star Destroyer in attività.

La campagna di Thrawn

Questo record d’efficienza indusse il Grand'Ammiraglio Thrawn — appena tornato dalle Regioni Ignote e intenzionato a riunificare la Flotta Imperiale — a scegliere la Chimaera come sua nave ammiraglia. Thrawn lasciò subito il segno sul vascello, trasformando una lussuosa suite d’intrattenimento usata tempo addietro dal predecessore di Pellaeon in una camera di meditazione/comando. A seguito della riorganizzazione della flotta operata dal Grand’Ammiraglio, la Chimaera occupava il cuore della sua armata, insieme agli Star Destroyer Death's Head, Judicator, Inexorable, Stormhawk e Nemesis.

Thrawn cominciò subito ad abituare l’equipaggio alle proprie personali norme, e quando egli ordinò che la Chimaera si dirigesse su Tatooine per ottenere la vernice muscosa alderaaniana Killik Twilight, i suoi sottoposti furono messi alla prova dalle inattese complicazioni dovute ad Han Solo e sua moglie Leia Organa.

Poco più tardi, Thrawn iniziò la sua campagna militare contro la Nuova Repubblica, cominciando con un raid informativo su Obroa-skai. La Chimaera rimase la sua ammiraglia da un capo all’altro di questa devastante campagna, fino alla sua morte a Bilbringi, per mano della sua guardia del corpo noghri, Rukh.

Pellaeon fu costretto a ordinare una completa ritirata della Flotta Imperiale, che si raggruppò vicino alle Regioni Ignote.

La cattura repubblicana

Poco dopo, fu chiamata nel Nucleo Profondo per servire il clone di Palpatine. Durante l’Operazione Mano Ombra, Pellaeon fu costretto ad abbandonare la Chimaera nel bel mezzo della presa di Duro, perdendo la maggior parte del suo staff veterano nel traghettamento e rischiando lui stesso la vita.

La Nuova Repubblica prese possesso della Chimaera, ma la perse pochi anni dopo, alla Battaglia di Gravlex Med, per mano dello stesso Pellaeon. Dopo il recupero della nave, Pellaeon, ora ammiraglio, assegnò il comando della Chimaera al Capitano Ardiff.

Ammiraglia della Flotta

Le sorti dell’Impero presero presto una brutta via. Con un tremendo sforzo, Pellaeon installò un dispositivo di occultamento e un elaboratore per la previsione del combattimento sulla Chimaera. Alla fine, il tentativo si rilevò deludente e Pellaeon si decise ad avviare trattative con la Nuova Repubblica.

A dispetto di individui restii a questo trattato presenti nell’Impero, Pellaeon riuscì a convincere la Nuova Repubblica a dichiarare la tregua, e Pellaeon e il Capo di Stato della Nuova Repubblica Cal Omas firmarono gli accordi di pace a bordo della Chimaera, concludendo finalmente la guerra che si stava protraendo da decenni fra le due fazioni.

La Guerra degli Yuuzhan Vong

Un periodo di pace abbastanza lungo fu interrotto dalla Guerra degli Yuuzhan Vong. La Chimaera si comportò egregiamente alla Battaglia di Ithor, poi fu richiamata per proteggere Bastion. L’attacco vong fu rapido e implacabile, e la Battaglia di Bastion rappresentò una disfatta per le forze imperiali. La Chimaera subì pesanti danni all’iperguida e fu costretta a restare inattiva per i danni presi all’apparato timone. L’equipaggio riuscì a portare la nave a Yaga Minor, dove essa fu riparata e sistemata per tornare a combattere degnamente un’altra volta ancora. Pellaeon scelse la Right to Rule come nuova ammiraglia e, dopo essere divenuto Comandante Supremo delle Forze di Difesa dell'Alleanza Galattica, si trasferì a bordo della Megador. In gran segreto, donò la Chimaera ad una sua vecchia amica: l'ex ammiraglio imperiale Natasi Daala.

La Seconda Guerra Civile Galattica

Successivamente, durante la Seconda Guerra Civile Galattica, quando Daala fece ritorno su chiamata di Pellaeon per combattere Darth Caedus, la Chimaera era alla testa della sua Flotta Irregolare del Maw, rinforzata con nuove tecnologie e armamenti, che la resero un incrociatore eccezionale per i nemici di Caedus.