Jacen Solo: differenze tra le versioni

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===La Guerra Yuuzhan Vong===
 
===La Guerra Yuuzhan Vong===
L’invasione da parte degli Yuuzhan Vong fu uno shock per l’Ordine Jedi. Questi alieni invasori erano stati inspiegabilmente "separati" dalla Forza, e non erano disposti a nessun tipo di negoziato. Anche se i Vong provavano un enorme disprezzo nei confronti di tutta la tecnologia inorganica di cui pullulava la galassia, avevano un odio fuori dal comune in particolare per i Jedi e per i loro poteri soprannaturali.
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L’invasione da parte degli Yuuzhan Vong fu uno shock per l’[[Ordine Jedi]]. Questi alieni invasori erano stati inspiegabilmente "separati" dalla Forza, e non erano disposti a nessun tipo di negoziato. Anche se i Vong provavano un enorme disprezzo nei confronti di tutta la tecnologia inorganica di cui pullulava la galassia, avevano un odio fuori dal comune in particolare per i Jedi e per i loro poteri soprannaturali.
  
L’invasione iniziò sul remoto pianeta di Helska 4, ove Jacen si recò in missione di salvataggio dopo che la Nuova Repubblica aveva ricevuto una misteriosa richiesta d’aiuto. Si rivelò essere Danni Quee, una scienziata della Società ExGal che aveva visto l’arrivo degli alieni invasori e si era recata sul pianeta per scoprire cosa fossero, anche se, lei e la squadra che prese con se, non si resero conto che l’asteroide verso il quale si stavano dirigendo non era altro che una nave-mondo degli Yuuzhan Vong. Gli alieni la catturarono, ma Jacen riuscì a salvarla e a fuggire con lei.
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L’invasione iniziò sul remoto pianeta di [[Helska 4]], ove Jacen si recò in missione di salvataggio dopo che la [[Nuova Repubblica]] aveva ricevuto una misteriosa richiesta d’aiuto. Si rivelò essere [[Danni Quee]], una scienziata della [[Società ExGal]] che aveva visto l’arrivo degli alieni invasori e si era recata sul pianeta per scoprire cosa fossero, anche se, lei e la squadra che prese con se, non si resero conto che l’asteroide verso il quale si stavano dirigendo non era altro che una nave-mondo degli Yuuzhan Vong. Gli alieni la catturarono, ma Jacen riuscì a salvarla e a fuggire con lei.
  
Dopo questi eventi Jacen attraversò un periodo difficile. Non riusciva a capire quale fosse la sua vera vocazione e quale dovesse essere il suo ruolo. Sperò di potersi allontanare e vivere la vita dell’eremita per qualche tempo, ma Luke glielo proibì. Jacen svolse molte missioni al fianco e per conto di Luke, come ad esempio su Belkadan e Dantooine.
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Dopo questi eventi Jacen attraversò un periodo difficile. Non riusciva a capire quale fosse la sua vera vocazione e quale dovesse essere il suo ruolo. Sperò di potersi allontanare e vivere la vita dell’eremita per qualche tempo, ma Luke glielo proibì. Jacen svolse molte missioni al fianco e per conto di Luke, come ad esempio su [[Belkadan]] e [[Dantooine]].
  
Quattro mesi dopo l’inizio dell’invasione, Jacen partecipò alla missione sul pianeta Garqi, dove, insieme a Corran Horn e Ganner Rhysode, portò in salvo molti schiavi e una preziosissima informazione: l’armatura dei Vong era allergica al polline degli alberi di Ithor (alcuni dei quali si trovavano su Garqi). Poi partecipò alla Battaglia di Ithor. I Vong distrussero il pianeta rendendo il polline inutilizzabile. Qui, Jacen rinunciò al suo bisogno di sapere cosa sarebbe diventato in futuro e si concentrò sul presente e sulla guerra in corso. Jacen continuò ad interrogarsi sulla Forza, e sul quando la cosiddetta “difesa” si trasforma in “aggressione”.
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Quattro mesi dopo l’inizio dell’invasione, Jacen partecipò alla missione sul pianeta [[Garqi]], dove, insieme a [[Corran Horn]] e [[Ganner Rhysode]], portò in salvo molti schiavi e una preziosissima informazione: l’armatura dei Vong era allergica al polline degli alberi di [[Ithor]] (alcuni dei quali si trovavano su Garqi). Poi partecipò alla [[Battaglia di Ithor]]. I Vong distrussero il pianeta rendendo il polline inutilizzabile. Qui, Jacen rinunciò al suo bisogno di sapere cosa sarebbe diventato in futuro e si concentrò sul presente e sulla guerra in corso. Jacen continuò ad interrogarsi sulla Forza, e sul quando la cosiddetta “difesa” si trasforma in “aggressione”.
L’ottimismo di Jacen permise alle forze Yuuzhan Vong di aprirsi un varco verso i cantieri della Nuova Repubblica di Fondor, non avendo permesso ad Anakin di fare fuoco con il cannone gravitazionale della Stazione Centerpoint.
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L’ottimismo di Jacen permise alle forze Yuuzhan Vong di aprirsi un varco verso i cantieri della Nuova Repubblica di [[Fondor]], non avendo permesso ad Anakin di fare fuoco con il cannone gravitazionale della [[Stazione Centerpoint]].
  
Per non cedere al lato oscuro, Jacen abbandonò del tutto l’uso della Forza. Essendo assegnato assieme al padre sul pianeta Duro in aiuto ai rifugiati, Jacen non riuscì a trovare il punto d’equilibrio fra l’essere aggressivo e l’essere difensivo. Così, quando venne il momento di confrontarsi con gli ambasciatori di Duro per chiedere aiuto, era combattuto. Non voleva sfruttare la Forza per convincerli a offrire il loro aiuto, e questo non era facile. Il negoziato venne interrotto quando gli Yuuzhan Vong entrarono nel sistema.
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Per non cedere al [[lato oscuro]], Jacen abbandonò del tutto l’uso della Forza. Essendo assegnato assieme al padre sul pianeta Duro in aiuto ai rifugiati, Jacen non riuscì a trovare il punto d’equilibrio fra l’essere aggressivo e l’essere difensivo. Così, quando venne il momento di confrontarsi con gli ambasciatori di [[Duro]] per chiedere aiuto, era combattuto. Non voleva sfruttare la Forza per convincerli a offrire il loro aiuto, e questo non era facile. Il negoziato venne interrotto quando gli Yuuzhan Vong entrarono nel sistema.
  
Mentre aiutava la madre Leia con i rifugiati, incontrarono i Vong, e il loro Warmaster Tsavong Lah rapì Leia. Il dolore che Leia sprigionò attraverso la Forza era tale che fu immediatamente percepito da Jacen e Jaina, i quali corsero in suo aiuto nonostante gli ordini di evacuazione. Dopo averla raggiunta, Jacen fu costretto ad usare la Forza. Lanciò oggetti attraverso la stanza e si fece largo con la sua spada laser. Alla fine, assieme a Jaina, riuscirono a sconfiggere i Vong e liberare Leia, la quale era gravemente ferita.
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Mentre aiutava la madre Leia con i rifugiati, incontrarono i Vong, e il loro Warmaster [[Tsavong Lah]] rapì Leia. Il dolore che Leia sprigionò attraverso la Forza era tale che fu immediatamente percepito da Jacen e Jaina, i quali corsero in suo aiuto nonostante gli ordini di evacuazione. Dopo averla raggiunta, Jacen fu costretto ad usare la Forza. Lanciò oggetti attraverso la stanza e si fece largo con la sua spada laser. Alla fine, assieme a Jaina, riuscirono a sconfiggere i Vong e liberare Leia, la quale era gravemente ferita.
 
Jacen era riuscito a portare in salvo sua madre, ma il pianeta era perduto. Lah poi inviò un messaggio in tutta la galassia: richiese la consegna di tutti i Jedi come prigionieri, in cambio del cessate il fuoco. La galassia, piegata e sconvolta da questa cruenta guerra, fu ben disposta ad ascoltare questo appello.
 
Jacen era riuscito a portare in salvo sua madre, ma il pianeta era perduto. Lah poi inviò un messaggio in tutta la galassia: richiese la consegna di tutti i Jedi come prigionieri, in cambio del cessate il fuoco. La galassia, piegata e sconvolta da questa cruenta guerra, fu ben disposta ad ascoltare questo appello.
  
Col Nuovo Ordine Jedi preso di Mira da più fronti, Jacen era ancor più combattuto. Credeva che la Forza fosse molto più di un’arma da brandire contro un nemico. Era preoccupato che molti Jedi, fra cui anche suo fratello minore Anakin, stessero adottando una mentalità troppo aggressiva. Nel pieno della guerra, Jacen voltò le spalle ai suoi poteri. Invece di usarli in modo offensivo, abbandonò le sue doti per contemplare la sua connessione interiore con la Forza, alla ricerca di risposte per trovare serenità.
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Col Nuovo Ordine Jedi preso di mira da più fronti, Jacen era ancor più combattuto. Credeva che la Forza fosse molto più di un’arma da brandire contro un nemico. Era preoccupato che molti Jedi, fra cui anche suo fratello minore Anakin, stessero adottando una mentalità troppo aggressiva. Nel pieno della guerra, Jacen voltò le spalle ai suoi poteri. Invece di usarli in modo offensivo, abbandonò le sue doti per contemplare la sua connessione interiore con la Forza, alla ricerca di risposte per trovare serenità.
  
Jacen sfruttò i suoi talenti nella Forza più passivi in una rischiosa missione su Myrkr. Una squadra d’assalto di Jedi, giudata dal fratello Anakin, aveva il compito di infiltrarsi in una struttura di clonazione Yuuzhan Vong, dove gli alieni stavano creando letali belve caccia-Jedi chiamate voxyn. Jacen avrebbe dovuto usare la Forza per tenere unita la squadra nella lotta. La missione ebbe un esisto disastroso. Gli Yuuzhan Vong uccisero il giovane Anakin, Jaina reagì sfiorando il lato oscuro della Forza, e Jacen venne catturato da truppe nemiche guidate da Vergere e Nom Anor.
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Jacen sfruttò i suoi talenti nella Forza più passivi in una rischiosa missione su [[Myrkr]]. Una squadra d’assalto di Jedi, giudata dal fratello Anakin, aveva il compito di infiltrarsi in una struttura di clonazione Yuuzhan Vong, dove gli alieni stavano creando letali belve caccia-Jedi chiamate [[voxyn]]. Jacen avrebbe dovuto usare la Forza per tenere unita la squadra nella lotta. La missione ebbe un esisto disastroso. Gli Yuuzhan Vong uccisero il giovane Anakin, Jaina reagì sfiorando il lato oscuro della Forza, e Jacen venne catturato da truppe nemiche guidate da [[Vergere]] e [[Nom Anor]].
  
 
Jacen scomparve. La sua presenza nella Forza si era apparentemente volatilizzata. Molti all’interno della Nuova Repubblica lo considerarono morto, anche se la madre non perse mai la fiducia che egli potesse essere vivo, in qualche modo, da qualche parte.
 
Jacen scomparve. La sua presenza nella Forza si era apparentemente volatilizzata. Molti all’interno della Nuova Repubblica lo considerarono morto, anche se la madre non perse mai la fiducia che egli potesse essere vivo, in qualche modo, da qualche parte.
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Svegliandosi, Jacen si ritrovò nell’Abbraccio del Dolore, uno strumento di tortura a ruota prediletto dagli Yuuzhan Vong. Il suo carceriere, l’enigmatica Vergere, lo torturava ponendogli domande ed enigmi mentre Jacen affogava nella sua sofferenza e nel suo dolore. Eppure la sua forza di volontà interiore lo risparmiò dalla pazzia o dal collasso fisico.
 
Svegliandosi, Jacen si ritrovò nell’Abbraccio del Dolore, uno strumento di tortura a ruota prediletto dagli Yuuzhan Vong. Il suo carceriere, l’enigmatica Vergere, lo torturava ponendogli domande ed enigmi mentre Jacen affogava nella sua sofferenza e nel suo dolore. Eppure la sua forza di volontà interiore lo risparmiò dalla pazzia o dal collasso fisico.
  
A bordo di una nave-seme, un vascello concepito per trasformare i pianeti in fortezze Yuuzhan Vong, Jacen venne messo al lavoro nella Nursery, una camera dove venivano accuditi gli strumenti organici di trasformazione. La naturale empatia di Jacen per le creature viventi fece sì che il giovane forgiasse un forte legame con il dhuryam, una sorta di forma larvale di un World Brain. Usando il seme di schiavitù impiantatogli nella carne come condotto, Jacen era in grado di comunicare con gli strumenti viventi della tecnologia Yuuzhan Vong. Sfruttò questo legame per organizzare un audace piano di fuga, ordinando agli amphistaff di circondarlo come se fossero un’armatura vivente. Il dhuryam, protettivo nei confronti di Jacen, lo aiutò nel suo tentativo di fuga, ma Vergere sventò i suoi piani di sabotaggio.
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A bordo di una nave-seme, un vascello concepito per trasformare i pianeti in fortezze Yuuzhan Vong, Jacen venne messo al lavoro nella Nursery, una camera dove venivano accuditi gli strumenti organici di trasformazione. La naturale empatia di Jacen per le creature viventi fece sì che il giovane forgiasse un forte legame con il [[dhuryam]], una sorta di forma larvale di un World Brain. Usando il seme di schiavitù impiantatogli nella carne come condotto, Jacen era in grado di comunicare con gli strumenti viventi della tecnologia Yuuzhan Vong. Sfruttò questo legame per organizzare un audace piano di fuga, ordinando agli amphistaff di circondarlo come se fossero un’armatura vivente. Il dhuryam, protettivo nei confronti di Jacen, lo aiutò nel suo tentativo di fuga, ma Vergere sventò i suoi piani di sabotaggio.
  
Jacen e Vergere fuggirono su Coruscant. L’intera superficie del pianeta-città stava subendo una trasformazione radicale: il Vongforming. Vegetazione organica Yuuzhan Vong ricopriva l’un tempo scintillante metropoli, trasformando il pianeta in un paradiso Yuuzhan Vong.
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Jacen e Vergere fuggirono su Coruscant. L’intera superficie del pianeta-città stava subendo una trasformazione radicale: il [[Vongforming]]. Vegetazione organica Yuuzhan Vong ricopriva l’un tempo scintillante metropoli, trasformando il pianeta in un paradiso Yuuzhan Vong.
  
 
Vergere rimosse il seme di schiavitù da Jacen, ma egli sentì che poteva ancora percepire gli Yuuzhan Vong. Ancora una volta circondato dai Vong, si arrese e acconsentì di unirsi alla loro causa. Divenne il "khattazz al’Yun" o Avatar di Dio. Nom Anor voleva usare Jacen per sacrificare la sorella gemella, Jaina, per adempiere ad una antica profezia Yuuzhan Vong.
 
Vergere rimosse il seme di schiavitù da Jacen, ma egli sentì che poteva ancora percepire gli Yuuzhan Vong. Ancora una volta circondato dai Vong, si arrese e acconsentì di unirsi alla loro causa. Divenne il "khattazz al’Yun" o Avatar di Dio. Nom Anor voleva usare Jacen per sacrificare la sorella gemella, Jaina, per adempiere ad una antica profezia Yuuzhan Vong.
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Ma i veri piani del giovane Solo erano noti solamente a lui. Durante una prova che intendeva dimostrare la fede di Jacen, gli Yuuzhan Vong ordinarono il sacrificio di un Jedi prigioniero: Ganner Rhysode. Invece, i due Jedi si ribellarono ai loro carcerieri. Mentre Ganner si occupava valorosamente dei Vong, Jacen si confrontò con il World Brain che controllava la trasformazione di Coruscant. Il World Brain si ricordò del legame che aveva forgiato con Jacen tempo prima, e Jacen decise di sfruttarlo contro gli Yuuzhan Vong.
 
Ma i veri piani del giovane Solo erano noti solamente a lui. Durante una prova che intendeva dimostrare la fede di Jacen, gli Yuuzhan Vong ordinarono il sacrificio di un Jedi prigioniero: Ganner Rhysode. Invece, i due Jedi si ribellarono ai loro carcerieri. Mentre Ganner si occupava valorosamente dei Vong, Jacen si confrontò con il World Brain che controllava la trasformazione di Coruscant. Il World Brain si ricordò del legame che aveva forgiato con Jacen tempo prima, e Jacen decise di sfruttarlo contro gli Yuuzhan Vong.
  
Ganner morì quel giorno, ma Jacen riuscì a fuggire con Vergere. Ritornò nei ristretti territori della Nuova Repubblica, sofferenti, deboli, e sconvolti dalla guerra. Giunse su Mon Calamari dove, dopo essersi riunito alla sua famiglia, si dedicò alla milizia, periodo durante il quale si dimostrò un grande coordinatore della flotta. Prese parte alla battaglia di Ebaq, a bordo della nave ammiraglia dell’Ammiraglio Kre’fey. Tuttavia, quando Tsavong Lah dichiarò il suo intento di invadere Ebaq 9 e catturare i Jedi, Jacen vi si recò immediatamente. Quando atterrò, Lah gli lanciò addosso un migliaio di uomini ed un voxyn. Mentre Jacen cercava di respingerli, Vergere arrivò sulla luna a bordo di un A-Wing, uccidendo tutti i guerrieri Vong e il voxyn. Jacen riuscì a sopravvivere usando la Forza per creare una bolla intorno alla sua testa.
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Ganner morì quel giorno, ma Jacen riuscì a fuggire con Vergere. Ritornò nei ristretti territori della Nuova Repubblica, sofferenti, deboli, e sconvolti dalla guerra. Giunse su [[Mon Calamari]] dove, dopo essersi riunito alla sua famiglia, si dedicò alla milizia, periodo durante il quale si dimostrò un grande coordinatore della flotta. Prese parte alla battaglia di Ebaq, a bordo della nave ammiraglia dell’Ammiraglio [[Kre’fey]]. Tuttavia, quando Tsavong Lah dichiarò il suo intento di invadere Ebaq 9 e catturare i Jedi, Jacen vi si recò immediatamente. Quando atterrò, Lah gli lanciò addosso un migliaio di uomini ed un voxyn. Mentre Jacen cercava di respingerli, Vergere arrivò sulla luna a bordo di un [[Ala-A]], uccidendo tutti i guerrieri Vong e il voxyn. Jacen riuscì a sopravvivere usando la Forza per creare una bolla intorno alla sua testa.
  
Dopo gli eventi di Ebaq, Jacen ando con gli zii Luke e Mara in cerca del leggendario pianeta vivente Zonama Sekot. Jacen aveva appreso di questo pianeta grazie a Vergere, e Luke sentì che avrebbe potuto essere la chiave per la vittoria contro i Vong. La prima tappa fu nel settore Imperiale, per scoprire se l’Impero aveva qualche informazione su di esso. Tuttavia, quando arrivarono scoprirono che i Vong avevano attaccato Bastion, la capitale dell’Impero, ed avevano sconfitto la flotta Imperiale. Poco dopo, Jacen, Luke, e Mara aiutarono l’Impero a sconfiggere i Vong. Dopo questi eventi, Jacen accompagnò Luke Skywalker nelle Regioni Sconosciute alla ricerca di questo pianeta che avrebbe portato alla soluzione della minaccia Yuuzhan Vong.
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Dopo gli eventi di Ebaq, Jacen ando con gli zii Luke e [[Mara Jade]] in cerca del leggendario pianeta vivente [[Zonama Sekot]]. Jacen aveva appreso di questo pianeta grazie a Vergere, e Luke sentì che avrebbe potuto essere la chiave per la vittoria contro i Vong. La prima tappa fu nel settore Imperiale, per scoprire se l’Impero aveva qualche informazione su di esso. Tuttavia, quando arrivarono scoprirono che i Vong avevano attaccato [[Bastion]], la capitale dell’Impero, ed avevano sconfitto la flotta Imperiale. Poco dopo, Jacen, Luke, e Mara aiutarono l’Impero a sconfiggere i Vong. Dopo questi eventi, Jacen accompagnò Luke Skywalker nelle [[Regioni Ignote]] alla ricerca di questo pianeta che avrebbe portato alla soluzione della minaccia Yuuzhan Vong.
  
Jacen fu fondamentale nella ricerca di Zonama Sekot, e nel tentativo di convincere il pianeta vivente ad unirsi alla battaglia contro gli Yuuzhan Vong. Jacen uccise l’Overlord Supremo Onimi, il quale aveva sempre adoperato Shmirra come sua pedina, in uno spettacolare duello durante il quale divenne uno con la Forza senza morire. Dopo il cruento finale del confronto e la fine della guerra, Jacen disse a Luke che aveva deciso di intraprendere un viaggio lungo la galassia per apprendere di più sulla Forza, possibilmente studiando altri fruitori della stessa come i Monaci Aing-Tii, le Streghe di Dathomir, e i Jensaarai.
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Jacen fu fondamentale nella ricerca di Zonama Sekot, e nel tentativo di convincere il pianeta vivente ad unirsi alla battaglia contro gli Yuuzhan Vong. Jacen uccise l’Overlord Supremo [[Onimi]], il quale aveva sempre adoperato [[Shmirra]] come sua pedina, in uno spettacolare duello durante il quale divenne uno con la Forza senza morire. Dopo il cruento finale del confronto e la fine della guerra, Jacen disse a Luke che aveva deciso di intraprendere un viaggio lungo la galassia per apprendere di più sulla Forza, possibilmente studiando altri fruitori della stessa come i Monaci [[Aing-Tii]], le [[Streghe di Dathomir]], e i [[Jensaarai]].
  
 
===La crisi del Nido Oscuro e la caduta al lato oscuro===
 
===La crisi del Nido Oscuro e la caduta al lato oscuro===

Versione delle 12:26, 18 set 2009

Yoda 10.JPG

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Jacen.jpg
Jaina Solo
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Coruscant

Nascita

9 ABY, Coruscant

Morte

41 ABY, Anakin Solo

Descrizone fisica
Razza

Umani

Sesso

Maschio

Altezza

179 cm

Capelli 

Castano scuro

Occhi 

Castani

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione
Maestri noti
Apprendisti noti


Biografia

Infanzia

La guerra contro gli Yuuzhan Vong mise a dura prova il giovane Jacen Solo, il quale sopravvisse alla cattura, alla tortura, e a numerose situazioni pericolose, fino a trasformarsi da giovane confuso ad adulto determinato.

All’inizio del conflitto, Jacen si trovò davanti ad un bivio: consumato dall’indecisione e preoccupato dalle implicazioni dell’uso della Forza. Jacen era un giovane complesso, oppresso dalla responsabilità di essere un Jedi.

La sua coscienza però, non fu sempre così tormentata. Infatti, Jacen visse un’infanzia felice, ricolma di avventure e privilegi, essendo il figlio del Capo di Stato della Nuova Repubblica. Lui e la sorella gemella, Jaina, nacquero infatti da Leia Organa e Han Solo su Coruscant, durante la fine della crisi di Thrawn. Fin da piccoli, i gemelli Solo erano potenti nella Forza, e fra loro vi era un inseparabile legame mentale.

Durante i primi anni delle loro vite, i gemelli furono portati su pianeti ritenuti sicuri, per proteggerli da attacchi imperiali. Alla fine, i loro genitori decisero che la cosa più sicura da fare era quella di tenere la famiglia unita. I bambini erano accuditi e protetti da Chewbacca, C-3PO, e dalla loro tata: Winter. Quando i due fratelli avevano circa un anno e mezzo, furono raggiunti dal terzogenito della famiglia Solo: Anakin Solo, anche lui molto potente nella Forza. Persino prima della tenera età di tre anni, i gemelli riuscirono ad imbucarsi in un’avventura. Sfuggendo al controllo di C-3PO, i due presero un turbolift non autorizzato che li portò nelle pericolose profondità di Coruscant. Fortunatamente, furono tratti in salvo prima che accadesse loro qualcosa.

Addestramento

Poco tempo dopo, Jacen corse in difesa dello zio Luke Skywalker nella sua Accademia Jedi di Yavin IV. Luke era rimasto privo di conoscenza a causa dello spirito oscuro di Exar Kun. Nessuno degli studenti di Luke poteva vedere lo spirito incorporeo del loro Maestro, ma i giovani gemelli Jedi sì. Luke guidò Jacen in difesa del suo corpo da attacchi predatori, e all’età di appena 2 anni, Jacen riuscì a brandire la spada laser di Luke.

Intorno all’età di 10 anni, Jacen e Jaina si unirono all’Accademia Jedi su Yavin IV. Quì fecero amicizia con gli altri compagni studenti, come Lowbacca (il nipote di Chewbacca), e Tenel Ka. Man mano che progrediva negli studi, Jacen sviluppò un’affinità e una sensibilità verso la natura e la Forza vivente. Poteva istintivamente comunicare con gli animali, e mantenne un grande serraglio di piccole creature nei suoi alloggi all’interno del Tempio Massassi. Durante questo periodo, lui e i suoi amici affrontarono più di una crisi, dagli attacchi di iniziati Jedi oscuri del Secondo Imperium, agli attivisti anti-umani dell’Alleanza per le Diversità. Anche se Jacen imparò molto da queste esperienze, a malapena poterono prepararlo al massacro che sarebbe seguito poco più tardi.

La Guerra Yuuzhan Vong

L’invasione da parte degli Yuuzhan Vong fu uno shock per l’Ordine Jedi. Questi alieni invasori erano stati inspiegabilmente "separati" dalla Forza, e non erano disposti a nessun tipo di negoziato. Anche se i Vong provavano un enorme disprezzo nei confronti di tutta la tecnologia inorganica di cui pullulava la galassia, avevano un odio fuori dal comune in particolare per i Jedi e per i loro poteri soprannaturali.

L’invasione iniziò sul remoto pianeta di Helska 4, ove Jacen si recò in missione di salvataggio dopo che la Nuova Repubblica aveva ricevuto una misteriosa richiesta d’aiuto. Si rivelò essere Danni Quee, una scienziata della Società ExGal che aveva visto l’arrivo degli alieni invasori e si era recata sul pianeta per scoprire cosa fossero, anche se, lei e la squadra che prese con se, non si resero conto che l’asteroide verso il quale si stavano dirigendo non era altro che una nave-mondo degli Yuuzhan Vong. Gli alieni la catturarono, ma Jacen riuscì a salvarla e a fuggire con lei.

Dopo questi eventi Jacen attraversò un periodo difficile. Non riusciva a capire quale fosse la sua vera vocazione e quale dovesse essere il suo ruolo. Sperò di potersi allontanare e vivere la vita dell’eremita per qualche tempo, ma Luke glielo proibì. Jacen svolse molte missioni al fianco e per conto di Luke, come ad esempio su Belkadan e Dantooine.

Quattro mesi dopo l’inizio dell’invasione, Jacen partecipò alla missione sul pianeta Garqi, dove, insieme a Corran Horn e Ganner Rhysode, portò in salvo molti schiavi e una preziosissima informazione: l’armatura dei Vong era allergica al polline degli alberi di Ithor (alcuni dei quali si trovavano su Garqi). Poi partecipò alla Battaglia di Ithor. I Vong distrussero il pianeta rendendo il polline inutilizzabile. Qui, Jacen rinunciò al suo bisogno di sapere cosa sarebbe diventato in futuro e si concentrò sul presente e sulla guerra in corso. Jacen continuò ad interrogarsi sulla Forza, e sul quando la cosiddetta “difesa” si trasforma in “aggressione”. L’ottimismo di Jacen permise alle forze Yuuzhan Vong di aprirsi un varco verso i cantieri della Nuova Repubblica di Fondor, non avendo permesso ad Anakin di fare fuoco con il cannone gravitazionale della Stazione Centerpoint.

Per non cedere al lato oscuro, Jacen abbandonò del tutto l’uso della Forza. Essendo assegnato assieme al padre sul pianeta Duro in aiuto ai rifugiati, Jacen non riuscì a trovare il punto d’equilibrio fra l’essere aggressivo e l’essere difensivo. Così, quando venne il momento di confrontarsi con gli ambasciatori di Duro per chiedere aiuto, era combattuto. Non voleva sfruttare la Forza per convincerli a offrire il loro aiuto, e questo non era facile. Il negoziato venne interrotto quando gli Yuuzhan Vong entrarono nel sistema.

Mentre aiutava la madre Leia con i rifugiati, incontrarono i Vong, e il loro Warmaster Tsavong Lah rapì Leia. Il dolore che Leia sprigionò attraverso la Forza era tale che fu immediatamente percepito da Jacen e Jaina, i quali corsero in suo aiuto nonostante gli ordini di evacuazione. Dopo averla raggiunta, Jacen fu costretto ad usare la Forza. Lanciò oggetti attraverso la stanza e si fece largo con la sua spada laser. Alla fine, assieme a Jaina, riuscirono a sconfiggere i Vong e liberare Leia, la quale era gravemente ferita. Jacen era riuscito a portare in salvo sua madre, ma il pianeta era perduto. Lah poi inviò un messaggio in tutta la galassia: richiese la consegna di tutti i Jedi come prigionieri, in cambio del cessate il fuoco. La galassia, piegata e sconvolta da questa cruenta guerra, fu ben disposta ad ascoltare questo appello.

Col Nuovo Ordine Jedi preso di mira da più fronti, Jacen era ancor più combattuto. Credeva che la Forza fosse molto più di un’arma da brandire contro un nemico. Era preoccupato che molti Jedi, fra cui anche suo fratello minore Anakin, stessero adottando una mentalità troppo aggressiva. Nel pieno della guerra, Jacen voltò le spalle ai suoi poteri. Invece di usarli in modo offensivo, abbandonò le sue doti per contemplare la sua connessione interiore con la Forza, alla ricerca di risposte per trovare serenità.

Jacen sfruttò i suoi talenti nella Forza più passivi in una rischiosa missione su Myrkr. Una squadra d’assalto di Jedi, giudata dal fratello Anakin, aveva il compito di infiltrarsi in una struttura di clonazione Yuuzhan Vong, dove gli alieni stavano creando letali belve caccia-Jedi chiamate voxyn. Jacen avrebbe dovuto usare la Forza per tenere unita la squadra nella lotta. La missione ebbe un esisto disastroso. Gli Yuuzhan Vong uccisero il giovane Anakin, Jaina reagì sfiorando il lato oscuro della Forza, e Jacen venne catturato da truppe nemiche guidate da Vergere e Nom Anor.

Jacen scomparve. La sua presenza nella Forza si era apparentemente volatilizzata. Molti all’interno della Nuova Repubblica lo considerarono morto, anche se la madre non perse mai la fiducia che egli potesse essere vivo, in qualche modo, da qualche parte.

Svegliandosi, Jacen si ritrovò nell’Abbraccio del Dolore, uno strumento di tortura a ruota prediletto dagli Yuuzhan Vong. Il suo carceriere, l’enigmatica Vergere, lo torturava ponendogli domande ed enigmi mentre Jacen affogava nella sua sofferenza e nel suo dolore. Eppure la sua forza di volontà interiore lo risparmiò dalla pazzia o dal collasso fisico.

A bordo di una nave-seme, un vascello concepito per trasformare i pianeti in fortezze Yuuzhan Vong, Jacen venne messo al lavoro nella Nursery, una camera dove venivano accuditi gli strumenti organici di trasformazione. La naturale empatia di Jacen per le creature viventi fece sì che il giovane forgiasse un forte legame con il dhuryam, una sorta di forma larvale di un World Brain. Usando il seme di schiavitù impiantatogli nella carne come condotto, Jacen era in grado di comunicare con gli strumenti viventi della tecnologia Yuuzhan Vong. Sfruttò questo legame per organizzare un audace piano di fuga, ordinando agli amphistaff di circondarlo come se fossero un’armatura vivente. Il dhuryam, protettivo nei confronti di Jacen, lo aiutò nel suo tentativo di fuga, ma Vergere sventò i suoi piani di sabotaggio.

Jacen e Vergere fuggirono su Coruscant. L’intera superficie del pianeta-città stava subendo una trasformazione radicale: il Vongforming. Vegetazione organica Yuuzhan Vong ricopriva l’un tempo scintillante metropoli, trasformando il pianeta in un paradiso Yuuzhan Vong.

Vergere rimosse il seme di schiavitù da Jacen, ma egli sentì che poteva ancora percepire gli Yuuzhan Vong. Ancora una volta circondato dai Vong, si arrese e acconsentì di unirsi alla loro causa. Divenne il "khattazz al’Yun" o Avatar di Dio. Nom Anor voleva usare Jacen per sacrificare la sorella gemella, Jaina, per adempiere ad una antica profezia Yuuzhan Vong.

Ma i veri piani del giovane Solo erano noti solamente a lui. Durante una prova che intendeva dimostrare la fede di Jacen, gli Yuuzhan Vong ordinarono il sacrificio di un Jedi prigioniero: Ganner Rhysode. Invece, i due Jedi si ribellarono ai loro carcerieri. Mentre Ganner si occupava valorosamente dei Vong, Jacen si confrontò con il World Brain che controllava la trasformazione di Coruscant. Il World Brain si ricordò del legame che aveva forgiato con Jacen tempo prima, e Jacen decise di sfruttarlo contro gli Yuuzhan Vong.

Ganner morì quel giorno, ma Jacen riuscì a fuggire con Vergere. Ritornò nei ristretti territori della Nuova Repubblica, sofferenti, deboli, e sconvolti dalla guerra. Giunse su Mon Calamari dove, dopo essersi riunito alla sua famiglia, si dedicò alla milizia, periodo durante il quale si dimostrò un grande coordinatore della flotta. Prese parte alla battaglia di Ebaq, a bordo della nave ammiraglia dell’Ammiraglio Kre’fey. Tuttavia, quando Tsavong Lah dichiarò il suo intento di invadere Ebaq 9 e catturare i Jedi, Jacen vi si recò immediatamente. Quando atterrò, Lah gli lanciò addosso un migliaio di uomini ed un voxyn. Mentre Jacen cercava di respingerli, Vergere arrivò sulla luna a bordo di un Ala-A, uccidendo tutti i guerrieri Vong e il voxyn. Jacen riuscì a sopravvivere usando la Forza per creare una bolla intorno alla sua testa.

Dopo gli eventi di Ebaq, Jacen ando con gli zii Luke e Mara Jade in cerca del leggendario pianeta vivente Zonama Sekot. Jacen aveva appreso di questo pianeta grazie a Vergere, e Luke sentì che avrebbe potuto essere la chiave per la vittoria contro i Vong. La prima tappa fu nel settore Imperiale, per scoprire se l’Impero aveva qualche informazione su di esso. Tuttavia, quando arrivarono scoprirono che i Vong avevano attaccato Bastion, la capitale dell’Impero, ed avevano sconfitto la flotta Imperiale. Poco dopo, Jacen, Luke, e Mara aiutarono l’Impero a sconfiggere i Vong. Dopo questi eventi, Jacen accompagnò Luke Skywalker nelle Regioni Ignote alla ricerca di questo pianeta che avrebbe portato alla soluzione della minaccia Yuuzhan Vong.

Jacen fu fondamentale nella ricerca di Zonama Sekot, e nel tentativo di convincere il pianeta vivente ad unirsi alla battaglia contro gli Yuuzhan Vong. Jacen uccise l’Overlord Supremo Onimi, il quale aveva sempre adoperato Shmirra come sua pedina, in uno spettacolare duello durante il quale divenne uno con la Forza senza morire. Dopo il cruento finale del confronto e la fine della guerra, Jacen disse a Luke che aveva deciso di intraprendere un viaggio lungo la galassia per apprendere di più sulla Forza, possibilmente studiando altri fruitori della stessa come i Monaci Aing-Tii, le Streghe di Dathomir, e i Jensaarai.

La crisi del Nido Oscuro e la caduta al lato oscuro

Dopo aver viaggiato a lungo, Jacen sentì un richiamo attraverso la Forza, e seguì la sorella nelle Regioni Sconosciute corsa in aiuto degli insettoidi Killik contro una forza d’invasione Chiss. Ritornò nello spazio Repubblicano dopo che i suoi genitori e i suoi zii andarono a riprenderli assieme agli altri Jedi che avevano risposto al richiamo. Jacen poi si diresse verso l’Hapes Cluster per chiedere alla sua vecchia amica e amata Tenel Ka di assisterlo nella risoluzione del conflitto Chiss/Killik, convinto che la flotta potesse fungere da cuscinetto fra i due contendenti e portarli poi ad una soluzione pacifica. Ella obbedì inviando una flotta di Dragoni da Battaglia Hapan per proteggere i Killik. Tuttavia, Raynar rivelò a Jaina che Jacen era divenuto molto più potente persino della mente collettiva dei Killik, dubitava quindi sul fatto che Jacen potesse essere sotto controllo mentale quando aveva fatto la richiesta. Una delle tante abilità che aveva appreso durante i suoi viaggi era quella del “flow walk”, che gli permetteva di manipolare il tempo e i destini delle persone sia passati che futuri.

Questa impressionava e preoccupava I Maestri Jedi, i quali credevano che il potere di controllare il destino fosse troppo pericoloso da gestire per chiunque. Fu in questo periodo che Tenel Ka diede alla luce sua figlia Allana, la quale fu poi attaccata dai Gorog. Jacen respinse l’attacco con successo e mise al sicuro sua figlia. Posseduto da una inquietante paura che a Tenel Ka o alla piccola fosse fatto del male, Jacen usò la Forza per gettare la notta di Tenel Ka (la mandante dell’attacco) in uno stato comatoso. Immediatamente dopo, ebbe una visione di guerra senza fine che avrebbe distrutto la galassia, con i Killik nel cuore di essa. Determinato a salvare la figlia e la galassia da questa visione, decise di provare a provocare I Chiss affinchè distruggessero I Killik. Ma provocando una guerra, alcuni credettero che avesse aiutato la sua visione ad avverarsi. Jacen rivelò più tardi che la sua visione non rivelava chi fosse colui che avrebbe fatto scoppiare il conflitto, supportando la teoria che fu proprio lui a dare inizio alla guerra senza fine.

La ragione che stava dietro all’idea di attacco preventivo di Jacen era di impedire alle forze Chiss di iniziare una guerra secondo i loro metodi: e per un certo verso ebbe successo. Jacen in questo modo impedì un assalto genocida da parte dei Chiss per sterminare i Killik. Fu in grado di disturbare i loro tentativi di creare e rilasciare un’arma biologica contro i Killik. Ma, nonostante i tentativi del giovane Solo, la guerra si diffuse fino a coinvolgere anche l’Alleanza Galattica, quando le forze Killik cercarono di dominare le razze insettoidi dell’Alleanza. Sotto consiglio di Jacen però, i Jedi riuscirono a impedire tutti gli attacchi, eccetto uno rivolto alle riserve di bacta Alleate.

Luke Skywalker iniziò a rispettare Jacen alla pari di un saggio e abile maestro, provocando la costernazione dei pari rango di Jacen. Luke iniziò a seguire i suoi consigli così tante volte, che gli diede ascolto persino quando Jacen gli disse che non era pronto per affrontare Lomi Plo, la Regina Oscura dei Gorog. Jacen sentì che i dubbi e le paure di Luke avrebbero reso Lomi Plo invisibile a lui. Jacen aiutò Luke a dominare alcuni dei suoi dubbi in merito alla morte di sua madre, e poi lo accompagnò ad affrontare Lomi Plo. Durante il duello, le preoccupazioni di Jacen trovarono riscontro, quando Luke esitò per un momento e permise ai dubbi di entrare nella sua mente.

Questo permise a Lomi Plo di bloccarlo, rendendolo incapace di qualsiasi movimento. In quell’istante, Jacen venne gravemente ferito dalla stessa Lomi Plo, mentre il giovane cercava di salvare Mara Skywalker. Un colpo preciso sparato da Mara spinse via Lomi Plo, così Mara potè occuparsi delle fderite di Jacen. Mentre i due si trovavano in un centro medico, Jacen insegnò a Luke a non fuggire dalle sue paure e dal suo dolore, ma ad accettarli ed abbracciarli. Fu tramite questa conoscenza che Luke fu in grado di eliminare i suoi dubbi e sconfiggere la Regina Oscura. Questo, assieme alla cattura di Raynar Thul, mise fine alla minaccia Killik.

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Fonti

Vedi anche

Famiglia Solo

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