Mon Mothma/Legends

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Monmothma 1.jpg
Mon Mothma
Informazioni biografiche
Pianeta d'origine

Chandrila

Nascita

48 BBY

Morte

24 ABY

Descrizione fisica
Razza

umana

Sesso

femmina

Altezza

150 cm

Capelli

biondo rame

Occhi

azzurri

Informazioni storiche e politiche
Epoche
Affiliazione

Mon Mothma, una donna austera e dal portamento maestoso, fu il Capo di Stato e Comandante in Capo dell'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica, quindi la prima Capo di Stato della Nuova Repubblica.

Storia

Senatrice lealista

Mon Mothma nacque all'interno della vita politica. Il padre era arbitro-generale della Vecchia Repubblica, e la madre era governatore del suo pianeta nativo: Chandrila. Quando fu abbastanza grande, Mothma si unì al Senato Galattico, diventando così il più giovane senatore nel consiglio a quel tempo.

Nel corso delle Guerre dei Cloni si distinse per la sua vicinanza alle istanze pacifiste di Padmé Amidala e sostenne così la legge per la riduzione delle spese militari.

La Senatrice Mon Mothma.
Mothma era un'influente senatrice membro del Comitato Lealista durante gli ultimi giorni della Repubblica Galattica. Fu una delle prime ad allarmarsi assistendo alle mosse politiche del Cancelliere Palpatine durante le Guerre dei Cloni. Quando Palpatine creò un sistema di governatori territoriali che rispondessero a lui direttamente, Mothma realizzò che il Senato stava rapidamente perdendo le sue ultime tracce di influenza politica. Fu quindi tra i primi firmatari della Petizione dei Duemila, anche se riscosse uno scarso se non nullo successo.

Lavorò a stretto contatto con Bail Organa di Alderaan per radunare quei senatori che condividevano i loro stessi ideali e la stessa indignazione. Il gruppo originale che si riunì per cercare di vagliare le opzioni che rimanevano comprendeva i Senatori Chi Eekway, Terr Taneel, Padmé Amidala, Fang Zar e Giddean Danu, ma erano lei ed Organa che rimanevano alla guida della nascente Ribellione.

A seguito della fondazione dell'Impero Galattico, ella venne identificata da Palpatine come una dei nemici principali del suo Nuovo Ordine. Già pochi mesi dopo la Dichiarazione del Nuovo Ordine, Mothma tentò di convincere i suoi alleati, specialmente Bail, a parlare apertamente contro Palpatine, ma ella stessa fu costretta a ricredersi dopo la brutale soggiogazione di Kashyyyk, preferendo la via della 'opposizione silenziosa'.

Mon Mothma conferisce con altri senatori lealisti.

Mothma rimase Senatrice fino alla fine, nonostante la sua opposizione alla politica di Palpatine. In segreto, contribuì alla fondazione di cellule ribelli distinte, pur sostenendo la necessità della loro unificazione per opporre una lotta davvero forte alla tirannia dell'Imperatore. Quando lo sdegno diventò troppo difficile da ignorare, e le orazioni di Mothma stessa si fecero ancor più infuocate, l'Ufficio di Sicurezza Imperiale emanò un ordine di arresto nei suoi confronti. Ora considerata 'Nemico dell'Impero', Mothma riuscì a sfuggire agli agenti dell'USI solo grazie ad un avvertimento di Bail Organa. Datasi alla macchia, venne accusata di tradimento e condannata a morte in contumacia.

Anima della Ribellione

Mon Mothma passò gli anni successivi a scappare dall'Impero. Da fuggitiva, si mise in contatto con vari gruppi di resistenza, espandendo le fila della Ribellione. La sua vita non era minacciata solamente dagli agenti imperiali, ma anche da questi gruppi di resistenza, talvolta fin troppo sospettosi. Quando, infine, riuscì a guadagnarsi la loro fiducia, cominciò a lavorare per un unico movimento ribelle.

Affidando a Bail Organa (di cui riconosceva il cinismo e il realismo) la gestione organizzativa della nuova organizzazione, Mothma si adoperò per promuovere l'unificazione che tanto sperava. Grazie in particolare alla sua attività, nel 2 BBY i maggiori gruppi ribelli allora esistenti firmarono il Trattato Corelliano, sancendo la nascita dell'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica e dichiarando formalmente guerra all'Impero Galattico. Lei stessa scrisse la Dichiarazione di Ribellione indirizzato all'Imperatore.

I tre principali gruppi di resistenza, più quelli che si aggiunsero successivamente, giurarono sulla propria vita di unirsi all'Alleanza e di rispondere direttamente a Mon Mothma. Ella impose elezioni biennali per dimostrare di non voler assumere poteri assoluti, ma venne continuamente riconfermata alla presidenza del Governo Civile dell'Alleanza Ribelle; inoltre, divenne Comandante in Capo delle Forze Militari Alleate, anche se spesso ne affidò la gestione a comandanti sottoposti. Alcuni critici, come l'ex Senatore Corelliano Garm Bel Iblis, la accusarono spesso di essersi assunta poteri dittatoriali, allo stesso livello del nemico Palpatine. Nonostante queste proteste, la maggior parte dell'Alleanza non la mise mai in discussione. Mon Mothma era allora in cima alla lista nera dei ricercati imperiali.

Oltre ad essere un'influente politico, Mothma era anche un tattico militare non indifferente. Ella in persona diresse il briefing che precedette la Battaglia di Endor e diresse costantemente gli sforzi bellici per tutta la durata della Guerra Civile Galattica.

Capo di Stato

Dopo la Battaglia di Endor, Mon Mothma si trovò di fronte ad una situazione molto complicata: dover trasformare la militarizzata Alleanza Ribelle in un vero e proprio governo. Organizzò quindi una serie di conferenze diplomatiche che dovevano stabilire come la Nuova Repubblica avrebbe dovuto governare. Mothma divenne Capo di Stato del nuovo emergente governo, e lo guidò attraverso le numerose sofferenze e minacce che tormentarono la Nuova Repubblica nei suoi anni di formazione.

Oltre a fronteggiare in prima persona le minacce di Thrawn e Palpatine risorto, fra i molti, Mon Mothma si adoperò per smantellare il fosco retaggio lasciato dal ventennio di dominio dell'Impero Galattico. Non solo ella tentò di riprodurre il governo democratico della Vecchia Repubblica, ma implementò anche riforme per ristabilire la democrazia e la libertà nella Galassia, facendosi in particolare promotrice dei Diritti dei Senzienti e del diritto di ogni sistema alla secessione. Sostenne anche la fondazione del Nuovo Ordine Jedi, facendo sempre valere il proprio appoggio a Luke Skywalker.

Mon Mothama contribuì personalmente ad un elevato numero di missioni d'intelligence.
Mon Mothma vedeva la Nuova Repubblica al di sopra della sua stessa vita. Ad essa dedicò tutte le forze e tutte le energie, instancabile nel suo lavoro.

Mentre tentava di trovare un accordo di pace con alcuni governi dei resti dell'Impero, durante un ricevimento diplomatico per l'ambasciatore Furgan di Carida, Mon Mothma venne segretamente avvelenata: un virus nano-ingegnerizzato venne introdotto nel suo corpo, e iniziò lentamente a distruggere le sue cellule, ad una ad una. Deperiva lentamente mentre i medici della Nuova Repubblica erano impotenti. Sul suo letto di morte, Mothma rassegnò le sue dimissioni da Capo di Stato, e passò la leadership e Leia Organa Solo.

Il ritiro

Alla fine, fu scoperta la vera natura della sua malattia. Una Jedi guaritore Mon Cal di nome Cilghal riuscì a liberare il suo corpo dal contagio artificiale, e Mon Mothma si riprese lentamente. Felice di vedere Leia al suo posto, Mothma si ritirò dalla vita politica. Riemerse brevemente durante l'Insurrezione Almaniana, quando svolse provvisoriamente le funzioni di Capo di Stato mentre Leia si trovava in missione.

Pur essendosi ritirata dalla vita politica, continuò ad essere attenta e presente. Fu presente alla firma degli Accordi di Bastion e fu ospite d'onore al matrimonio di Luke Skywalker e Mara Jade. Tuttavia, le sue condizioni continuarono a peggiorare, il che rese sempre più esigua la sua presenza pubblica.

Morì serenamente, nel sonno, anni dopo l'accordo di pace definitivo siglato dalla Nuova Repubblica e dai Resti dell'Impero. In suo onore, tre anni dopo la sua scomparsa, venne varato lo Star Destroyer Mon Mothma.

Presente in

Fondatrice della Nuova Repubblica.

Comparse non canoniche

Fonti

Vedi anche